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mercoledì 9 settembre 2015

L'Italia spezza le reni alla Germania: 89-82 ad Eurobasket 2015

Tedeschi battuti, ai supplementari, dopo essere stati riacciuffati sul filo della sirena dell'ultimo quarto da un tiro prodigioso di Belinelli, che, a dire il vero aveva cominciato maluccio, salvo poi salire di tono, quarto dopo quarto, mano a mano che contava di più. Bargnani, dal canto suo, alla faccia delle patetiche critiche di una stampa codina, di qua e al di là dell'oceano, ha giocato alla grande tutta la partita, appoggiandosi alla sua gran mano, ma, una volta tanto anche dandosi da fare in difesa, contrastando ed agguantando rimbalzi: Nowitzki, cui Bargnani, da anni nel mio piccolo lo sostengo, somiglia parecchio, almeno nelle soluzioni offensive, è uscito sconfitto dal confronto diretto. Gallinari, poi, ha giocato la solita grande partita, aiutato dal suo strapotere atletico e da un coraggio più che leonino. Un trascinatore, quale vorrebbe essere Gentile, che però tira troppo e spesso quando non dovrebbe. Nemmeno Hacket mi è piaciuto granché, non sempre ha gestito il possesso con acume ed egli pure è caduto nella trappola delle conclusioni forzate. Comunque, grandissima impresa, di cui maggiormente mi compiaccio dopo aver letto sui maggiori quotidiani, anche quelli sportivi, che questa era una nazionale abulica, che i nostri provenienti dalla Nba avevano disimparato a giocare e via farneticando. E, poi, vincere a Berlino contro i tedeschi, insomma, quando questi, i tedeschi dico, già pensavano d'averla spuntata, vale tanto di più. Questa nazionale lo può vincere l'Europeo. Altro che. Il che non significa che lo vincerà. Può vincerlo, però. Sono avvertiti pure i francesi.

lunedì 6 gennaio 2014

Bargnani batte Nowitzki, nuovo successo per i New York Knicks contro Dallas

I play-off restano lontani, ma i Knicks stanno ritrovando la continuità mai raggiunta nella prima parte di stagione. Successo importante contro Dallas, che proponeva la sfida nella sfida tra il tedesco Nowitzki, una delle leggende della Nba, oltre 25.000 punti in carriera nelle sole stagioni regolari, e quelli che alcuni, come chi scrive, si ostinano a considerare il suo erede tecnico, Bargnani. Ai punti ha prevalso ancora Nowitzki, ed era prevedibile, autore di 18 punti contro i 13 di Bargnani, che questa volta, però, è stato incisivo anche sotto canestro, catturando 7 rimbalzi conto i 9 dell'asso teutonico. Soltanto che Bargnani è rimasto sul parquet appena 26 minuti. Nowitzki resta superiore, non c'è dubbio, ma il Bargnani della stagione 2013/14 si sta avvicinando al rendimento del celebre rivale. Almeno in fase difensiva. Se lo scorso anno Bargnani, infatti, aveva fatto registrare una media appena superiore ai 4 rimbalzi a partita, quest'anno, dopo 33 incontri, la sua media di rimbalzi è salita a 5,3. Un progresso incoraggiante.

giovedì 28 novembre 2013

Un grande Bargnani, doppia doppia per lui, ma è crisi nera per i New York Knikcs

Sta rifiorendo nel ruolo che a Toronto pensavano dovesse abbandonare. A New York, Bargnani vive la sua migliore stagione da centro, non soltanto segna i canestri di cui è sempre stato capace, ma difende anche con rinnovata intensità, testimoniata dai dieci rimbalzi e dalla quattro stoppate messi a segno nella partita, l'ennesima, che i Knicks hanno perso contro i Los Angeles Clippers. Per Bargnani anche 20 punti e, pertanto, visti i 10 rimbalzi, doppia doppia per lui, un risultato che potrebbe diventare normale per il campione romano, che insisto ad accostare a Nowitzki. Il problema è un altro, la squadra, che segna parecchio ma concede troppi punti e rischia di trovarsi prima del previsto fuori dai play-off. Da questo punto di vista Bargnani è poco fortunato. E nello sport, come nella vita, la fortuna ha la sua importanza. Il rischio è che un Bargnani finalmente maturato debba ancora pagare, come in parte gli è accaduto a Toronto, i limiti di un gruppo poco competitivo. E parlo di gruppo non a caso, dacché singolarmente, a cominciare da Carmelo Anthony, non è che i campioni manchino

venerdì 15 novembre 2013

Un grande Bargnani intimidisce Howard, ma i New York Knicks perdono contro Houston

L'aria di New York fa bene ad Andrea Bargnani. Altra grande prova del cestista romano nella sfida che i suoi Knicks perdono di un soffio contro Houston. E dire che Bargnani aveva di fronte una stella Nba come il coetaneo Howard, 2 centimetri meno alto (2.11 Howard, 2.13 Bargnani) eppure sette chili di più (120 kg Howard, 113 circa Bargnani), insomma una mole ragguardevole, che, tuttavia, non ha impedito a Bargnani di mettere a referto 24 punti, parecchi dalla zona pitturata. Di suo, poi, Bargnani ci ha messo la precisione nel tiro da tre, tre conclusioni e tre canestri: un classico del suo repertorio alla Nowitzki. Dopo otto partite, sono 120 i punti di Bargnani, ad una media di 15 a gara, mentre i rimbalzi catturati sono 32, 4 a partita. E qui che deve e può migliorare.

sabato 9 novembre 2013

Grande Bargnani contro Charlotte: 25 punti, otto rimbalzi, cinque stoppate

Complice l'assenza di Chandler, Bargnani gioca da centro nella partita che i New York Knicks vincono contro Charlotte e mette a referto 25 punti, dimostrandosi solido anche in fase difensiva e di recupero, tanto da catturare otto rimbalzi ed eseguire cinque stoppate. Un rendimento alla Nowitzki cui mi sono sempre permesso di accostarlo. La stagione regolare è appena cominciata per trarre conclusioni che sarebbero inevitabilmente affrettate, la sensazione però è che a Bargnani abbia fatto bene lasciare Toronto per New York. Vedremo come saprà integrarsi quando Chandler tornerà disponibile, con Carmelo Anthony, e c'era da aspettarselo, l'intesa sembra, invece, già collaudata. Dopo questa partita, Bargnani ha una media di 12 punti a gara: sotto questo aspetto, migliorerà di sicuro nelle prossime settimane.

sabato 6 luglio 2013

Bargnani ricomincia dai New York Knicks

Lascia Toronto, dopo sette stagioni di alti e bassi, per approdare ai New York Knicks, la sola franchigia sempre presente in Nba dalla fondazione avvenuta nel 1946, unitamente ai Boston Celtics. I Knicks hanno insomma blasone e tradizione, per quanto i due successi nella lega risalgano ad una quarantina di anni fa: il primo nel 1970, il secondo e per ora ultimo nel 1973. Per il resto, i Knicks hanno giocatori di valore, a cominciare dalla stella Carmelo Anthony e dal centro Chandler, un colosso di 216 cm, di cui Bargnani dovrebbe essere il primo cambio. In realtà, Bargnani rende di più da ala, grande o piccola secondo le opportunità, insomma nel ruolo che sarebbe di Anthony, con il quale semmai dovrebbe adattarsi a convivere. Insomma, dopo l'esperienza canadese, contrappuntata nelle ultime due stagioni da lunghi infortuni, Bargnani avrebbe forse potuto scegliere meglio la squadra della rinascita sportiva. Come è certo che a Toronto non poteva più restare. A 28 anni, che compirà fra qualche mese, la carriera di Bargnani è ad una svolta, l'ennesima. Soltanto un anno e mezzo fa, sembrava poter raccogliere l'eredità tecnica di Nowitzki, ora, come un debuttante, è chiamato a ritagliarsi uno spazio a New York, a farsi largo, e non sarà facile, tra Chandler ed Anthony. Sarebbe anche possibile, a condizione che Bargnani tirasse fuori quell'aggressività agonistica che gli è sempre mancata, a condizione che cominciasse a catturare quei 7-8 rimbalzi a partita, che la sua statura gli dovrebbe sempre permettere. In questo caso, con i detti Chandler ed Anthony, formerebbe un trio d'attacco clamoroso, senza sbilanciare difensivamente la squadra. Quasi la quadratura del cerchio!
Per le statistiche, in sette stagioni ai Toronto Raptors, Bargnani ha messo assieme:
- 433 partite
- 6581 punti: 15,19 a partita
- 2095 rimbalzi: 4,83 a partita (è qui che deve e può migliorare di più)
* Aggiornamento del 10 luglio 2013: oggi è diventato ufficiale il passaggio di Bargnani ai New York Knicks.

martedì 10 gennaio 2012

Bargnani dominante contro Minnesota: 31 punti per il centro romano

Toronto batte Minnesota di dieci punti. Decisivo il centro romano Bargnani, autore di 31 punti e protagonista di una partita esemplare sotto il riguardo della personalità. Ha cercato spesso la conclusione, tirando appena possibile, sia due che da tre. Le sue percentuali di realizzazione non sono state altissime, segno di qualche tiro forzato, 10 su 19 da due, addirittura 1 su 6 da tre. Ma, va bene così, perché in passato Bargnani non sempre assumeva la responsabilità della conclusione a canestro. Peraltro, ha catturato anche 9 rimbalzi e proprio nel fondamentale del rimbalzo Bargnani sta facendo registrare i progressi più sensibili in questo scorcio di stagione, rendendo meno azzardato quel confronto con Nowitzki, del quale mi ero arrischiato a scrivere in un post di qualche giorno fa. Ultimo dato: in nove gare, la sua media di realizzazione è di 23,6 punti a partita.

lunedì 2 gennaio 2012

Bargnani è l'erede di Nowitzki?

Lo scorso anno segnò, nella stagione regolare, alla media di 21,4 punti a partita. In quella appena iniziata, per Bargnani, asso di Toronto, la media punti è di 23: nel dettaglio, 4 partite e 92 punti. Insomma, quanto a doti realizzative, non è blasfemo l'accostamento al grande Nowitzki, altro lungo dalla mano caldissima. Il problema di Bargnani, semmai, è in fase difensiva, dacché cattura ancora pochi rimbalzi a fronte della notevolissima statura e della stazza. Se riuscisse, come gli chiede il nuovo tecnico della franchigia canadese, a prendere almeno due rimbalzi per quarto, si realizzerebbe quel salto di qualità che ancora si attende dal centro romano. A 26 anni, ormai, è entrato nella fase cruciale della carriera. Io scommetto che migliorerà ancora molto. Per ora, canestri a parte, Nowitzki resta lontano.