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domenica 17 febbraio 2019

Balotelli 160 gol in carriera. L'aria di Marsiglia gli fa bene

Da Nizza a Marsiglia. È un nuovo Balotelli in Ligue 1. Che torna a mostrare il suo talento dopo sei mesi di anonimato sportivo. Terzo gol in quattro gare con il Marsiglia e cifra tonda: 160 gol in carriera. Tanti. Anche se un centinaio meno di quelli che avrebbe potuto segnare, se non avesse buttato via, complessivamente, tre stagioni. Tornerà ad essere il centravanti della nazionale di Mancini.

sabato 22 luglio 2017

Froome ha vinto il Tour de France 2017: è il quarto per l'asso britannico

E quattro! Froome ha vinto il suo quarto Tour de France, aumentando, nella cronometro odierna di Marsiglia il vantaggio sul secondo. Non più Bardet, che a momenti scendeva dal podio, ma Rigoberto Uran. Bardet, se non ha vinto quest'anno, non vincerà più. Due arrivi in discesa e poco più di 30 km contro il tempo non sono bastati a fargli raccogliere l'eredità di Hinault, ultimo francese a vincere il Tour nel 1985. Quarto è arrivato Landa. Quinto Aru. Che sul podio, nei prossimi anni, ci finirà.

mercoledì 23 ottobre 2013

Callejon trascina il Napoli al successo contro il Marsiglia, pareggio del Milan con il Barca

Che Callejon non abbia giocato una sola partita con la nazionale maggiore di Spagna è un mistero grande. Altro che Pedro, l'ex madridista ha un talento multiforme, che gli permette di eccellere nel gioco offensivo. Gli basta spesso lo stop per saltare l'avversario e calcia con rara precisione. Ha molta parte nel successo del Napoli sul campo del Marsiglia. Bella anche la prova di Mertens. Da segnalare il primo, bellissimo, gol con il Napoli del centravanti colombiano Zapata. Il Milan, dal canto suo, costringe il Barcellona al pareggio, aggrappandosi ai guizzi di un Kakà tornato decisivo. Dopo il gol di Robinho, subisce il pareggio di Messi e la supremazia territoriale blaugrana, ma tiene il risultato. Vedo peggio la Juve contro il Real di Ancelotti.

martedì 20 marzo 2012

Ranieri, Villas Boas, Di Matteo. E Branca

Ranieri, Villas Boas, Di Matteo. C'è un nesso? Osservate bene e scoprirete che il nesso c'è. Due squadre vecchie, cariche di gloria e di onori, l'Inter ed il Chelsea, l'Inter più del Chelsea. Arriva, preannunciata, la crisi, Villas Boas, tecnico del Chelsea, giovane e fortunatissimo in carriera, come Branca, lascia il posto a Di Matteo, centrocampista di lungo corso, che propizia la rimonta del Chelsea contro il Napoli. Nessuno ci credeva, a cominciare da chi scrive. Chiarisco: non credevo che il Chelsea avrebbe eliminato il Napoli, ma ero certo che Di Matteo avrebbe fatto meglio del mediatico e sopravvalutato Villas Boas. All'Inter, invece, tutto resta come prima, Ranieri viene confermato e l'Inter esce con il Marsiglia, dico il Marsiglia. E Moratti pensa a cambiare, sì, pensa a Villas Boas, che a fine stagione dovrebbe subentrare a Ranieri. Insomma, Villas Boas manda in crisi il Chelsea, Ranieri manda in crisi l'Inter. Moratti, per traghettare l'Inter fuori dalla crisi punta su Villas Boas. Più Branca. Che di crisi dell'Inter se ne intende. Staremo messi male? Nessun dubbio, stiamo messi male.

venerdì 16 marzo 2012

Sorteggiati i quarti di Champions: Milan - Barcellona, Marsiglia - Bayern, Real Madrid - Apoel, Chelsea - Benfica

Al Milan capita l'avversario più difficile, il Barcellona delle meraviglie, campione in carica della Champions: contro Messi e compagni, sarà difficilissimo che i rossoneri possano passare il turno, dacché i blaugrana sono superiori in tutti i reparti. Il Real Madrid di Mourinho se la vedrà con i sorprendenti ciprioti dell'Apoel: i blancos sono già in semifinale. Fortunato il Chelsea, che affronterà i portoghesi del Benfica. Mentre lo scarso Marsiglia affronterà il Bayern Monaco: i francesi finiranno sotto una valanga di reti. Ricapitolando, ecco i quarti di finale della Champions 2012:
Milan - Barcellona
Real Madrid - Apoel
Chelsea - Benfica
Marsiglia - Bayern Monaco

giovedì 15 marzo 2012

Non chiamate Zanetti capitano: l'Inter, con lui in campo, è senza guida

Le parole hanno un significato preciso, un peso, un senso e persino un sentimento. Sicché non andrebbero usate a casaccio. E vengo al punto: smettiamola di chiamare Saverio Zanetti capitano, soprattutto con quel tono scolasticamente retorico che viene adoperato in certe telecronache insopportabili. Zanetti all'Inter porta la fascia, ma non mette la faccia. Sì, sì, proprio così, Zanetti non incita i compagni, non li sprona, cammina per il campo, contro il Marsiglia è durato 15 minuti, pochi o sbaglio? Ma, quel che è più grave, non parla con l'arbitro, non protesta, non difende le ragioni della propria squadra. Mentre i francesi si gettavano a terra in preda ad inverosimili convulsioni, e fingevano e fingevano e fingevano, perdevano tempo e ci prendevano per il sapete cosa, ecco, proprio allora, Zanetti dov'era? Non si scomponeva, come da anni non si scompongono i suoi capelli. Il capitano è il più carismatico del gruppo. Zanetti del carisma non ha nozione, idea e cognizione. Proprio non gli appartiene. Altro che capitano. Picchi era un capitano, rispettato, persino temuto, da compagni ed avversari. Zanetti invece mi ricorda Alberto Sordi nel film "Mamma mia che impressione". E gli faccio un complimento. Anche perché Sordi faceva ridere, Zanetti, come Ranieri, fa cascare le braccia.

mercoledì 14 marzo 2012

Inter zeru tituli: via Ranieri, Branca e senatori

Dal 2005, senza interruzioni, per sette anni consecutivi, l'Inter aveva chiuso la stagione conquistando almeno un trofeo, un titulo per dirla con il grandissimo José Mourinho. L'avventura del riscatto, dopo anni durissimi, era cominciata con la Coppa Italia, culminando con il triplete del 2010, replicato, sia pure in tono assai minore, dal tripletino del 2011. Il 2012, invece, da ieri sera è ufficiale, si chiuderà senza successi per l'Inter. E Ranieri, non scherzo, ha dichiarato di meritare la riconferma, accampando scuse da bar sport per giustificare una caduta verticale di rendimento cominciata a metà gennaio. La rinuncia a Thiago Motta, che qualunque osservatore anche distratto avrebbe giudicato esiziale per le sorti dell'Inter, ha avviato una discesa patetica verso il fondo della classifica in campionato, dissipando quelle ambizioni di scudetto, che si erano appena riaccese. Così, ieri, davanti la difesa, ha giocato l'immobile Stankovic, uno che non corre più, compie entrate scomposte, calcia due metri sopra la porta. Per di più, a gennaio, una squadra degna della storia dell'Inter avrebbe cercato di rinforzarsi, di reperire un attaccante di movimento più efficace del pessimo Forlan. Nulla di tutto questo. Rassegnato immobilismo, conservazione del nulla, basso profilo da basso impero. Di cui il basso Nagatomo preferito a suo tempo al granatiere Santon è l'immagine più nitida. Ranieri deve andarsene, preceduto da Branca e da quei senatori che hanno condizionato, impedendolo, il rinnovamento dell'organico. L'eliminazione patita dal Marsiglia appartiene alla categoria dello scandalo, la pietra d'inciampo dell'incompetenza, della presunzione, dell'incapacità manifesta. Vergogna! Zeru tituli, la felicissima locuzione escogitata da Mourinho, si è grottescamente rivolta contro di noi.

martedì 13 marzo 2012

Inter eliminata dal Marsiglia all'ultimo minuto: fine ingloriosa di una stagione fallimentare. Ranieri esonerato subito

Sneijder deve lasciare immediatamente l'Inter: la sua prova scandalosa non merita commenti. La sua e quella di Ranieri sono la faccia smunta di una disfatta annunciata. L'Inter riesce a farsi eliminare da un Marsiglia scarso che più scarso non si può. Fatali gli errori iniziali di mira dell'ineffabile Sneijder e di Milito, che pecca di sufficienza, colpendo di petto invece che di testa. Un vantaggio precoce avrebbe mutato il volto della partita. Che sembra cambiare nel secondo tempo, quando Obi e Pazzini rilevano l'olandese stanco e Forlan: il peggiore acquisto del dopo Gresko. Ad un quarto d'ora dalla fine, da una mischia nasce il gol di Milito, l'Inter attacca, ma alla rinfusa, Maicon fa finalmente la differenza. Due punizioni sprecate fanno pensare ai supplementari. Ma l'Inter, vecchia, con Cambiasso che è stanco appena entrato, non sta più in piedi. Rinvio del portiere francese, Lucio e Samuel, esausti dopo una prova valorosa, commettono un imperdonabile errore di posizione. Brandao stoppa, si gira e tira. Julio Cesar è beffato, come milioni di tifosi nerrazzurri incolpevoli. Una stagione disastrosa si chiude in modo amarissimo. Inutile rigore del 2-1 di Pazzini, che avrebbe dovuto giocare dall'inizio. Inter fuori da tutto. Ora, fuori i responsabili. Ranieri, Moratti, Branca, Sneijder, quello di questa sera, i senatori imbolsiti. Ultima notazione: Nagatomo è troppo basso e troppo scarso. Ultimissima notazione: quanto mi scoccia che Deschamps debba andare ai quarti. Non lo sopportavo da giocatore, della Juve manco a dirlo, figuriamoci da allenatore. 

Inter - Marsiglia: tutto in una notte

Tutto in una notte. Santa pazienza, abbiamo rimontato ben altre squadre in 104 anni di storia. Non possiamo farci fermare dal Marsiglia! Dai francesi! Pure con la prudenza raccomandata da Mourinho, che ha giustamente sottolineato quanto sia insidioso il risultato dell'andata, il Marsiglia va messo sotto. Sovrastato. Fin dai primi minuti. Senza tentennamenti e senza esitazioni. Mi auguro, pur mantenendo dei dubbi, che Ranieri abbia preparato al meglio la partita. Non sono ammessi errori: quelli, gli errori intendo dire, sono già stati commessi tutti nei terribili due mesi che hanno preceduto la partita che comincierà tra poco più di un'ora. Bisogna vincere! E sarebbe meglio stravincere! Per dare un calcio nelle terga a tutti gufi che guarderanno la partita.

Inter - Marsiglia: dentro o fuori. Gioca pure Cambiasso? Ranieri rischia l'esonero

Trapelano le prime indiscrezioni sulla formazione che Ranieri parrebbe intenzionato a schierare contro il Marsiglia. E leggo il nome di Cambiasso. Stiamo scherzando? Cambiasso non si regge in piedi, non tiene il ritmo alto, si fa saltare da chiunque, perché mai dovrebbe giocare una partita decisiva come questa, dopo le ultime pessime prove? L'Inter ha bisogno di corsa ed è già molto che possa permettersi la staticità di Stankovic. Cambiasso se ne stia in panchina. Questa sera non si può sbagliare. Ranieri lo sa? Il Marsiglia va battuto, perché si può battere. Non facciamoci ridere dietro. Ranieri rischia, più che mai, l'esonero!

lunedì 12 marzo 2012

Inter - Marsiglia: rimonta?

L'avversario è resistibile e reduce da parecchie sconfitte consecutive. Tuttavia, l'1-0 dell'andata è un risultato scomodissimo. Bisogna evitare di subire gol: la presenza di Samuel, in questo senso, conforta non poco. Mi aspetto molto da Sneijder, Maicon e Milito. I novanta minuti potrebbero non bastare, ma, l'Inter ha il dovere lottare con tutte le forze per la qualificazione.Anche strappandola ai rigori. Non si può uscire dalla Champions per mano di questo Marsiglia, per di più allenato dallo juventino Deschamps. Ranieri e la vecchia guardia sono all'ultima spiaggia. E lo sanno benissimo.

venerdì 9 marzo 2012

L'Inter batte il Chievo 2-0: segnano Samuel e Milito. I nerazzurri tornano alla vittoria dopo due mesi

Cambiasso finalmente in panchina, mentre Zanetti gioca. L'Inter parte decisa a riconquistare la vittoria, ma il sortilegio che dura da un paio di mesi sembra impossibile da spezzare, quando Milito si fa parare il rigore da Sorrentino: siamo al 14° minuto del primo tempo. Il Chievo gioca un partita attenta in difesa e riparte in contropiede, soprattutto con Pellissier. Primo tempo in archivio a reti inviolate. Nella ripresa, solito spartito, Lucio spesso in affanno, Forlan, improponibile esce per Pazzini. Finché Samuel, vecchio guerriero, trova il gol del vantaggio. Poi, addirittura, raddoppia Milito. L'Inter torna alla vittoria. Questa sconosciuta. Qualche timida speranza di rimontare il Marsiglia si affaccia all'orizzonte. Ranieri, per adesso, salva la panchina. E si commuove. Segno di nobiltà d'animo. Lo riconosco, dopo tutte le critiche che gli ho rivolto e che confermo.

Chievo - Inter: Zanetti e Cambiasso in panchina? Sarebbe ora

Circola la voce che Zanetti e Cambiasso dovrebbero finire in panchina a Verona contro il Chievo. Dobbiamo crederci? Vuoi vedere che Ranieri, preoccupato di un esonero che, quando sarà arrivato, risulterà sempre tardivo, ha finalmente deciso di panchinare i due senatori sfiatati! Speriamo che sia così. Altrimenti, c'è da prevedere un'altra sconfitta dell'Inter, che, in campionato, sarebbe la dodicesima. Ed alla vigilia della sfida con il Marsiglia non sarebbe incoraggiante. Vediamo quanto coraggio avrà Ranieri.

giovedì 8 marzo 2012

Se l'Inter perde con il Chievo, Ranieri è esonerato

Riuscirà l'Inter a perdere anche con il Chievo? Riuscirà Ranieri a sbagliare di nuovo la formazione come contro il Catania? Dalle dichiarazioni del tecnico romano non emerge la consapevolezza di avere raddrizzato la partita con gli etnei solo per la benevolenza della sorte: vedasi l'errore del portiere sul tiro di Forlan. Perdere, ma anche pareggiare con il Chievo, significherebbe perdere altro terreno in classifica  e prepararsi alla sfida con il Marsiglia con il morale sotto i tacchi. Insomma, senza una vittoria a Verona, per mille ragioni, Ranieri andrebbe esonerato. Decisione, del resto, che Moratti avrebbe dovuto assumere da tempo e per tempo.

venerdì 2 marzo 2012

Se l'Inter perde con il Catania, Ranieri è esonerato

Chiedo scusa per l'assenza di consecutio temporum dal titolo, ma così com'è risulta assai più efficace. Riuscirà l'Inter a perdere anche con il Catania? Domenica in casa, la squadra di Montella sarà un ostacolo ragguardevole, perché gli etnei giocano un calcio piacevole, organizzato, prevalentemente di rimessa, ma, comunque, di buona caratura tecnica. Molti giocatori del Catania trattano la palla meglio di parecchi interisti di oggi. Perché l'Inter si è impoverita tecnicamente dopo le ultime, fallimentari, campagne di mercato. Perché Sneijder, forse, non giocherà, vittima dell'ostracismo degli argentini sfiatati Zanetti e Cambiasso. Perché Ranieri non ha il coraggio di panchinare i senatori. Avrebbe dovuto subire l'esonero già dopo la partita persa a Marsiglia, tanto più dopo quella persa a Napoli. Una sconfitta interna con il Catania, che sarebbe la dodicesima in campionato, renderebbe l'esonero di Ranieri inevitabile. Stiamo a vedere.

giovedì 23 febbraio 2012

Ranieri si dovrebbe dimettere

Ranieri si dovrebbe dimettere. Anzi, avrebbe dovuto rendere le dimissioni già ieri sera, dopo la sconfitta rimediata a Marsiglia, all'esito di una partita rinunciataria contro avversari piuttosto scarsi, i più scarsi tra quelli approdati agli ottavi di Champions League. Ha rispolverato Zarate, in evidente ritardo di condizione, anche perché non gioca mai. E Forlan, schierato punta unica in spazi vastissimi, nei quali avrebbe potuto brillare il primo Ronaldo oppure l'Eto'o della scorsa stagione, ma, non Forlan, che è una seconda punta e che non ha lo scatto bruciante necessario a fare la differenza. Per di più, entrato Ayew D., che nessuno riusciva a contrastare, avrebbe dovuto mandare in campo Ranocchia, abile se non altro nel gioco aereo. Insomma, Ranieri ha sbagliato tutto il possibile, sia nella strategia di gara, sia nella tattica a partita in corso. Si dimetta. Vogliamo Zenga al suo posto. L'Inter merita di più.

mercoledì 22 febbraio 2012

L'Inter perde anche dal Marsiglia: ultimo minuto fatale. Ranieri esonerato?

L'Inter gioca una partita di pura attesa contro la più scarsa delle squadre rimaste in Champions, il Marsiglia di Deschamps. Ranieri schiera Forlan e Zarate di punta, che lo ripagano con una prestazione imbarazzante. Forlan sbaglia un gol fatto con una sciagurata conclusione sotto misura, Zarate, invece, inciampa sul pallone ogni volta che può, calcia con debolezza e si fa pure ammonire. Branca si dovrebbe dimettere immediatamente. Sneijder, per un'ora, se ne frega di giocare. Zanetti, Cambiasso e Stankovic sono l'immagine sbiadita dei giocatori che furono. Ma, il Marsiglia è poca cosa, tanto che la partita sembra scivolare verso un pareggio ormai scontato. Ma, la difesa nerazzurra di questi tempi fa sempre scherzi orribili, sicché ad un minuto dalla fine, in pieno recupero D. Ayew beffa di testa Chivu, ma anche i due centrali che non marcano nessuno. Gol per i francesi e qualificazione compromessa. Ranieri va esonerato: ha preparato una partita di rimessa. Nella tradizione tattica nerazzurra, ma, con una decisiva differenza. Invece di vincere ha perso 1-0. Perché ha lasciato fuori dalla mischia Pazzini e Milito? Forlan non poteva lasciare il posto ad uno di loro? Ranieri si faccia da parte. Vogliamo Zenga.

Marsiglia - Inter: se l'Inter perde, Ranieri è esonerato

Il Marsiglia non è il Barcellona. Diciamolo subito, a sgomberare il campo da possibili equivoci. L'Inter è, ultimamente, molto giù di corda, è una squadra disunita e logora, ma contro il Marsiglia, che non è il Barcellona, ha comunque il dovere di provare a vincere. Fra due ore, sarà importante giocare con la massima concentrazione. Ci vuole saggezza nel gioco, prudenza in difesa, perché, in vista del ritorno, anche un pareggio potrebbe bastare. L'importante è non imbarcare acqua come nelle ultime uscite di campionato. Ranieri, e lo sa, potrebbe essere all'ultima panchina nerazzurra. Mi auguro che schieri la migliore formazione possibile. Anche se, figuriamoci, manderà in campo la premiata ditta Zanetti e Cambiasso. Confido in Samuel e Milito. Ed in Maicon, sperando che abbia voglia di giocare. Per il resto, servirà parecchia fortuna. Ma, ripeto, si sappia che il Marsiglia non è il Barcellona.

lunedì 20 febbraio 2012

Ranieri esonerato dopo Marsiglia? E' l'ora di Zenga

Ranieri avrebbe le ore contate sulla panchina dell'Inter. La speranza di rimanerci è, infatti, disperatamente aggrappata alla difficilissima trasferta di Marsiglia. Per conto mio, il benservito a Ranieri andava dato fin da venerdì sera, dopo l'umiliante sconfitta casalinga con il Bologna. Perché la Champions resta l'unico obiettivo dell'Inter e tanto valeva giocarselo, sin dall'andata, con un nuovo tecnico, Zenga, il solo capace di rianimare un ambiente depresso, il solo capace di ricevere l'incondizionato sostegno dei tifosi, il solo dotato del temperamento necessario per panchinare i vari Zanetti e Cambiasso. Che invece Ranieri, alla Domenica Sportiva, ha inspiegabilmente elogiato. Il Marsiglia non è il Barcellona, sicché è battibile. Ma, non dall'Inter rinunciataria e patetica dell'ultimo mese. Nessuno, a parte Zenga, potrebbe tentare l'impresa di rilanciare una squadra, che, a giugno, dovrà essere rifondata.

venerdì 17 febbraio 2012

Inter - Bologna: se l'Inter perde, esonero per Ranieri

Nessuno osa dirlo apertamente, ma una nuova sconfitta in campionato, stasera contro il Bologna al Meazza, costerebbe l'esonero a Claudio Ranieri. L'Inter, uscita a pezzi dalla disfatta interna con il Novara, non può permettersi un'altra battuta d'arresto casalinga. Perché equivarrebbe a rinunciare ad ogni ambizione in campionato, anche di qualificazione alle Coppe del prossimo anno ed agirebbe sulla psicologia dei giocatori alla vigilia della delicata sfida di Champions con il Marsiglia. Non giocherà Milito, come non giocherà Alvarez. Ho letto di un Faraoni trequartista, si fa per dire, di destra. Mi pare che siamo alla frutta. Anzi, al caffé, perché anche Forlan viene annunciato tra i titolari. E Faraoni?