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Visualizzazione post con etichetta Marotta. Mostra tutti i post
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venerdì 14 gennaio 2022

Dybala all'Inter non mi convince

Del talento, che possiede in misura cospicua, non discuto. Ma uno che entra ed esce dall'infermeria, come Dybala, all'Inter non serve. Certamente non con l'ingaggio che l'asso argentino sembrerebbe pretendere. Ecco, l'ho detto. Con estrema sintesi. 

lunedì 23 novembre 2020

Inter-Real Madrid: la partita della svolta!

Può, e dovrebbe, essere la partita della svolta. Inter-Real Madrid, mercoledì 25 novembre, Champions League, è il primo grande crocevia stagionale per i nerazzurri allenati da Conte. Tecnico sempre più abbarbicato al proprio credo tattico, sebbene i migliori risultati l'Inter li abbia colti in rimonta, lanciandosi in assalti di poco criterio ma di grande efficacia, una volta abbandonata la fedeltà agli schemi rigidissimi di Conte. Il cui curriculum europeo è notoriamente scarno. Vincere contro il Real Madrid, falcidiato da numerose, provvidenziali, assenze è non solo possibile ma doveroso. Per accedere agli ottavi della Champions, che l'Inter manca dal 2011, per restituire fiducia ad un ambiente in costante fibrillazione e per dare una svolta ad una stagione che chiudere senza trofei sarebbe fallimentare. Una partita decisiva, da non sbagliare. 

domenica 22 novembre 2020

Inter-Torino 4-2: via Conte e Marotta!

Si comincia con le sibilline dichiarazioni di Marotta su Eriksen, che sarebbe in predicato di andar via a gennaio, per volere di Conte. Si prosegue con un primo tempo imbarazzante e il Torino che trova, con Zaza, il gol alla sesta/settima occasione. Nella ripresa, Conte non cambia, fino al 2-0 di Ansaldi, che trasforma un rigore provocato da Young: azione da calcio amatoriale. Cambi. Accorcia Sanchez, inizialmente preferito a Lautaro, pareggia Lukaku, poi ancora il belga trasforma il rigore del sorpasso. Quindi il subentrato Lautaro firma il 4-2. Ciò nondimeno, il tempo di Marotta e Conte mi pare terminato. Per manifesta inadeguatezza. L'Inter ha vinto per l'intrinseca debolezza del Torino. Non per altro. Prima ora di gioco disastrosa, confusione nelle scelte societarie e di campo. Che il risultato finale non cancella! I nerazzurri hanno vinto di rabbia una volta saltati gli schemi. E non mi sembra un fatto secondario. La difesa a 3 iniziale, con D'Ambrosio, Ranocchia e Young è da brividi. Per tacere del centrocampo tutto muscolare. E non si dia la colpa a Gagliardini, che fa il mediano. Ma lui più Barella e questo Vidal stagionato non può funzionare. L'esclusione di Eriksen rimane, allo stato attuale, incomprensibile. E ingiustificabile.

domenica 5 luglio 2020

Inter-Bologna 1-2: Conte ha fallito

Detto che Handanovic è quanto mai sopravvalutato. Che pure oggi ha subito due gol evitabili, la sconfitta interna contro il Bologna decreta il fallimento stagionale di Conte. E di Marotta che l'ha voluto. Un disastro imbarazzante culminato in una rimonta patita con l'uomo in più. Nel mezzo, anche il rigore sbagliato da Lautaro.  Centrocampo fiacco, attacco spuntato e difesa in continua apprensione. Cosa avrebbe aggiunto Conte? Il famigerato "top player metaforico"? 

Più passano le partite e più si ridesta il ricordo dell'Inter di Lippi. Le analogie sono impressionanti. Partiti per sbaragliare, nell'enfasi di una stampa irreggimentata e di una tifoseria in larga parte smemorata, si finì mestamente con uno spareggio Champions. Che poi risolse Roberto Baggio. 

venerdì 12 giugno 2020

Inter si decide la stagione: domani Napoli-Inter

La stagione dell'Inter entra, anzi rientra, nel vivo. La semifinale di ritorno di Coppa Italia, contro il Napoli, dopo lo 0-1 casalingo dell'andata, è il primo serio crocevia di un'annata calcistica anomala, ancora suscettibile di assumere qualunque piega. Può essere un successo, una transizione o un fallimento. E credo che Conte e Marotta lo sappiano.

Napoli-Inter
Domani sera, al San Paolo, l'Inter dovrebbe schierare la seguente formazione:

Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Candreva, Brozovic, Barella, Young, Eriksen; Lukaku, Lautaro Martinez.


venerdì 5 giugno 2020

Lautaro deve restare all'Inter. E anche Esposito

Non avrei lasciato andare Icardi al PSG, non lascerei andare Lautaro Martinez al Barca. Nemmeno è questione di prezzo. Del cartellino. No. Perché un giocatore di 23 anni, già così forte e maturo, non si sostituisce. E poi, volendo accedere a considerazioni più venali, il Barcellona non vuol pagare la clausola di risoluzione fissata a 111 milioni di euro, tergiversa e ragiona di contropartite tecniche, che sopravvaluta. No, l'operazione all'Inter non conviene. E, già che ci siamo, tratterrei anche Sebastiano Esposito. Questa storia di crescere giovani talenti, per poi mandarli altrove ha stancato. Possibile che la vicenda di Zaniolo, che rischia di finire alla Juventus, non abbia insegnato alcunché? L'Inter non può lasciar andare i giocatori migliori o quelli con il miglior avvenire. Ho letto, inoltre, che Cavani, 33 anni e mezzo, avrebbe preso tempo fino ad agosto per ponderare un'offerta dell'Inter! La strategia di Marotta qual è?

sabato 30 maggio 2020

Icardi va al Psg per meno di 60 milioni (bonus compresi)

Al netto delle valutazioni tecniche, ha vinto la linea di Marotta. Icardi lascia l'Inter. Va al Psg, anzi ci resta, per 50 milioni più altri 7/8 di bonus. Ha tenuto in piedi la baracca in tempi bui. Segnato 124 gol. Spesso decisivi. E desiderato sempre di restare all'Inter.  Aveva ormai quasi tutta la tifoseria nerazzurra contro. Io, che proprio non riesco ad accodarmi alla maggioranza, l'avrei tenuto. Ora, mi auguro che almeno resti Lautaro. 

mercoledì 4 marzo 2020

Lega Serie A: assemblea straordinaria. Aggiornamenti

Il coronavirus ha messo in ginocchio il sistema sanitario e i fatti del calcio, che resta pur sempre un gioco, vengono dopo, va da sé. Sta iniziando l'assemblea straordinaria della Lega di Serie A. Dopo gli errori e le polemiche degli ultimi giorni. Il calcio italiano, mai così poco credibile, cerca di salvare la faccia. Ci riuscirà?
Aggiornamenti: l'indicazione che sembra prevalere, forse la logica sta risorgendo, è quella di giocare a porte chiuse. Da subito.

martedì 17 settembre 2019

Inter-Slavia Praga 1-1. Conte stecca la prima in Champions League

Lukaku è un buon centravanti. Ma in spazi larghi. Nonostante la mole, non è un centravanti di sfondamento. E ha difficoltà nel primo controllo della palla. Fatti noti. Non so se noti a Marotta e Conte. La cui carriera europea è modesta come la partita che l'Inter ha pareggiato, nel recupero!, con lo Slavia Praga. A lungo dominante. La difesa a 3 è modernariato. Improponibile in Champions, specialmente quando si sia sotto nel punteggio. Imbarazzanti D'Ambrosio e Skriniar in impostazione. Non mi rassegno all'idea che Mourinho sia senza squadra e Conte alleni l'Inter. Ora, la qualificazione si fa più impervia. Il gol di Barella lascia viva qualche speranza. Speranziella. Una domanda: a chi è saltato in mente d'ingaggiare Lazaro?

lunedì 2 settembre 2019

Icardi lascia l'Inter e va al Psg

A Parigi! Icardi sta partendo da Milano, direzione Parigi. Si accaserà al Paris Saint-Germain, Psg per brevità. Il che vuol dire che lotterà, con i favori del pronostico, per vincere la Ligue 1, e che potrà coltivare ambizioni di successo anche in Champions League. L'Inter perde l'ottavo marcatore della sua storia, a soli 26 anni, uno dei primi cinque centravanti del mondo. Per ragioni, tutto sommato, di poca consistenza: le dichiarazioni televisive della moglie, qualche incomprensione con i compagni di squadra, due o tre. Poi, dopo che gli hanno tolto la fascia di capitano, ha sbagliato anche lui. A non giocare per una cinquantina di giorni. Reintegrato e infine dichiarato fuori dal progetto. Icardi non aveva alcun accordo con la Juve. E sarebbe rimasto volentieri all'Inter. E, umillimo parere di chi scrive, si sarebbe integrato bene con Lukaku. Ma, Marotta, già juventino, e Conte, già juventino, sono stati irremovibili. La proprietà cinese, a quanto pare, anche. Icardi se ne va a Parigi. Vedremo se l'Inter ci avrà perso. Così, su due piedi, e sperando di sbagliarmi, mi verrebbe da dire di sì.

sabato 3 agosto 2019

Inter: l'immobilismo di Suning

Nihil est absconditum quod non revelabitur. Volevano finanziare la campagna acquisti cedendo il cartellino di Icardi. Che però non si è mosso e non si muoverà. Pensavo questo mesi addietro, oggi non posso che pensare altrettanto. L'immobilismo di Suning. Allo stato: 1. Icardi è fuori rosa; 2. Nainggolan è andato in prestito gratuito al Cagliari; 3; Miranda gratis in Cina; 4. Lukaku non è arrivato e l'Inter gioca davanti con Longo. Che errore aver ingaggiato Marotta.

lunedì 22 luglio 2019

Conte, Marotta e Suning. E l'Inter

Godin, Lazaro, Sensi e Barella. Mercato da terzo, quarto posto, siamo sempre lì. Conte, che mai avrei ingaggiato, si dice insoddisfatto, perché non arriva Lukaku, ottimo centravanti, a mio parere, ma, tra quelli del 1993 più forti, è terzo dopo Harry Kane, ieri autore di un gol favoloso contro la Juve in amichevole, e lo stesso Icardi. Il problema è che Icardi l'Inter ce l'ha già e vuol darlo via. Rinforzerebbe sia il Napoli che la Juve. Il cartellino di Lukaku costa uno sproposito: 83 milioni di euro! Con 100, si sarebbe potuto prendere Hazard, uno che invece avrebbe fatto sul serio la differenza. Eppure Marotta seguita ad avere un mucchio di sostenitori. Mentre Suning pare voglia ingaggiare Bale, in uscita dal Real Madrid, ma non per l'Inter. Per la sua squadra cinese. Povera Inter!

domenica 26 maggio 2019

Inter-Empoli 2-1: Keita Balde, Traorè, Nainggolan

Spalletti al passo d'addio guiderà per l'ultima volta stasera l'Inter contro l'Empoli, in piena lotta per la salvezza. Ne va della qualificazione alla prossima Champions League. Spalletti ha fallito tutte le partite decisive in casa: contro il Psv in Champions, contro la Lazio in Coppa Italia, contro l'Eintracht Francoforte in Europa League.
Cronaca breve: primo tempo di sofferenza. Cambia la partita l'ingresso di Keita Balde. Che la sblocca con un gran tiro incrociato. Icardi si procura un rigore. Ma, sopraffatto dalla tensione, lo sbaglia. Più tardi esce, sostituito da Lautaro Martinez. Tra i fischi. Che Marotta e Spalletti meritano molto più di lui. Infortunio per Perisic, avvicendato da Dalbert. Dorme D'Ambrosio, Traorè pareggia. Ci vuole una percussione centrale di Vecino. Palo e Nainggolan raccoglie e segna a porta vuota. Poi traversa clamorosa dopo tiro di Caputo: questa volta provvidenziale una scivolata di D'Ambrosio. Quindi fantastico intervento di Handanovic. Su angolo dell'Empoli contropiede e gol di Brozovic, poi annullato per inutile trattenuta di Keita Balde, espulso,  sul portiere avversario che rientrava verso la porta. Partita emozionante ma imbarazzante. L'Inter vince grazie alle parate di Handanovic contro un ottimo Empoli. Che ad ogni affondo sembrava il Liverpool di Klopp. Anche Skriniar in affanno. Spalletti andrà via. Dovrebbe andarsene anche Marotta. Inter in Champions League. Da quarta. Tra mille difficoltà e, stasera, anche  con molta fortuna.

venerdì 17 maggio 2019

Mai Icardi alla Juve!!! L'Inter batta un colpo

Mi pare, francamente, che basti il titolo. Tanto dovrebbe dichiarare, ufficialmente, l'Inter. Oggi. Per tacitare ogni speculazione giornalistica. Poi, Icardi può restare anche in tribuna fino al 2021. Giocare, se garantisse il massimo impegno e il massimo rendimento. Oppure andar via, con non meno di 80 milioni di euro per il suo cartellino. E mai alla Juve! Non è difficile. Aspettiamo notizie da Marotta e da Suning. Non si può permettere alla Juve di continuare nella politica di razzia dei migliori talenti avversari, che ne ha fatto la fortuna negli ultimi anni: Pjanic dalla Roma, Higuain dal Napoli. Ora, vorrebbero Icardi dall'Inter. No. L'Inter risponda come Pio VII alla richiesta napoleonica di cedere i territori dello Stato Pontificio: "non debemus, non possumus, non volumus".

lunedì 15 aprile 2019

Perché l'Inter deve subito tornare a vincere

Non c'è più tempo. Non si può più parlare di attesa, di programmazione. Non si può più rinviare ad un futuro dai contorni sempre più sfumati il ritorno alla vittoria dell'Inter. Le dichiarazioni di Marotta, degne delle circonlocuzioni di Spalletti, mi paiono tattiche, ma non strategiche. Servono a prendere tempo. Poco. A mettere le mani avanti. Di qui il continuo, insopportabile, richiamo al convitato di pietra della recente storia nerazzurra: il fair play finanziario. Per non parlare del continuo, sfiancante elogio della Juve e della sua organizzazione! L'Inter avrebbe bisogno di un paio di grandi giocatori, un centrocampista e un rifinitore, liberandosi di Perisic e di un allenatore, Spalletti, che è incompatibile con il successo. Naturalmente, Suning dovrebbe decidersi a spendere sul mercato. In modo intelligente. Ad evitare errori grossolani come la rinuncia a Zaniolo. Bisognerebbe ricordare che un successo, del tutto possibile contro il Psv, avrebbe qualificato l'Inter agli ottavi di Champions. Non il Tottenham. Che si sta giocando addirittura l'accesso alle semifinali. Bisogna dirlo: anche con i limiti di questa rosa, l'Inter, se meglio condotta, da dirigenti e allenatore, già quest'anno, avrebbe potuto fare e raccogliere molto di più!

martedì 2 aprile 2019

Genoa-Inter: convocato Icardi. Retromarcia di Spalletti

Dichiarazioni assai più concilianti, quelle di Spalletti nella conferenza stampa di presentazione di Genoa-Inter. Abbandonati i toni profetici, Spalletti ha detto che, sì, la società ha ben operato, che Icardi ora potrà tornare utile alla squadra, che sarà convocato e che, probabilmente, giocherà titolare. Dopo oltre un mese di polemiche evitabili e l'eliminazione dall'Europa League! C'è da pensare che Marotta e Suning abbiano consigliato il tecnico toscano. L'avessero fatto prima, l'Inter avrebbe più punti in campionato e sarebbe ai quarti di Europa League.

venerdì 8 marzo 2019

Si lavora al rientro di Icardi. Prove tecniche di distensione

Sembra il congresso di Vienna. Mai vista tanta diplomazia all'opera, in una vicenda sportiva. Pare, comunque, avvicinarsi il rientro di Icardi. Prima nel gruppo, poi in campo. Perisic infortunato, come Nainggolan, che ne avrà per qualche settimana. Lautaro Martinez diffidato in campionato e squalificato in Europa League, Keita Balde fuori da tempo immemore. Servono i gol di Icardi ad un'Inter che segna pochissimo. Sarebbe terminato da poco un incontro tra Marotta ed il rappresentante del centravanti argentino. Urge uscire dall'empasse. In otto giorni, l'Inter si giocherà tutta la stagione!

venerdì 1 marzo 2019

Cagliari-Inter 2-1: Ceppitelli, Lautaro Martinez, Pavoletti

Gioca meglio il Cagliari nel primo tempo. Ceppitelli sfugge a Perisic e segna di testa: 1-0 per i sardi. Pareggia, ancora di testa, Lautaro Martinez su cross di Nainggolan. Poi, Pavoletti gira al volo un cross da destra. Gran gol. Gli aforismi di Spalletti non vanno in campo. Intervallo. Ripresa di puro imbarazzo. Con Spalletti che crede di poter cambiare la partita con Borja Valero e Ranocchia centravanti. E Barella spreca un rigore provocato da uno Skriniar irriconoscibile.  Ecco il capolavoro di Marotta!

giovedì 28 febbraio 2019

La strategia di Marotta su Icardi

Centravanti efficacissimo in area, soprattutto faccia alla porta, Icardi ha segnato 122 gol con l'Inter in cinque stagioni e mezzo. Eppure è ai margini del progetto tecnico, ha perduto la fascia di capitano e il sostegno della maggioranza dei tifosi. L'aneddotica, sul punto, fiorisce ogni giorno. Cos'è successo davvero? Avanzo un'ipotesi articolata in 3 punti: 1. Suning non ama molto spendere: il cartellino di Icardi ha mercato, l'Inter potrebbe ricavare dalla sua cessione una cospicua plusvalenza, liberandosi di un ricco ingaggio, che il giocatore vorrebbe anche aumentato; 2. tecnicamente, Spalletti, e di più Marotta, pensa che Icardi non aiuti la squadra a giocar bene e ritiene di poterla migliorare con un attaccante più manovriero e con altri giocatori che potrebbero arrivare, grazie alle risorse liberate dalla partenza di Icardi; 3. il centravanti argentino non va d'accordo con alcuni compagni di squadra. In ordine decrescente d'importanza, io spiego così la vicenda Icardi. La società, soprattutto, vuole liberarsene. E  non potrebbe farlo, 122 gol li ha segnati!, senza il consenso dei tifosi. Che, ora, ha ottenuto. La degradazione a soldato di truppa, provvedimento mai visto in tanti anni che seguo il calcio, ha raggiunto lo scopo. I tifosi hanno mollato Icardi. Credo che sia andata così. Poi, però, Icardi andrà sostituito, la squadra rinforzata. Sarà un'Inter più forte? Il tempo dirà se la strategia di Marotta sarà stata quella giusta. A me, oggi, pare di no.

lunedì 18 febbraio 2019

Serie A 2018/19: il punto dopo la 24^ giornata

La Juve sale a +13 sul Napoli di Ancelotti: l'ho scritto molte volte e non è una scoperta, Ancelotti non è allenatore da campionati. Il Napoli, però, può puntare all'Europa League. Sconfitta pesante per la Lazio sul campo del Genoa: decide una volee mancina di Criscito nel recupero. Perde anche l'Atalanta, in casa, contro il Milan di Piatek, che è meno forte di quanto si dica ora, ma forte lo è sul serio. Vince l'Inter, nel bel mezzo del feuilleton Icardi: terzo posto difeso, per ora. Ma, la lotta per la Champions League rimane aperta per lo meno alla Roma, impegnata stasera, all'Olimpico, contro il Bologna. Vincono anche Fiorentina e Udinese. Segnalo il gol n. 9 di Petagna con la Spal: centravanti che gioca molto per la squadra e che centra la porta con molta più regolarità. Pronto per una grande squadra.