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venerdì 15 luglio 2016

Ci siamo: Mancini via dall'Inter. Arriva Zenga

Se ne va? E speriamo che se ne vada, Mancini. Pare che l'intesa con la nuova proprietà cinese non ci sia. Ma, Mancini deve andar via per la gestione fallimentare dell'ultimo anno e mezzo. Tutti mancati gli obiettivi dichiarati. Nessun progetto di squadra. L'Inter agli interisti. Sia dia, finalmente, la panchina a Zenga!

martedì 7 aprile 2015

Mancini si nasconde dietro la richiesta di rinforzi. Mancini vattene (#mancinivattene)!

Mancini non ammette le sue responsabilità nella crisi dell'Inter. Il che, del resto, equivarrebbe a riconoscere di non meritare il lauto, sproporzionato, stipendio che gli paga Thohir. Ha, in pochi mesi, distrutto le certezze di Kovacic, che vorrebbe mandar via, e pretende l'ingaggio di quattro grandi giocatori. Quali? Yaya Touré, per esempio, che, sebbene forte, ha un orizzonte agonistico molto limitato ormai. Pretende Mancini, altrimenti è pronto a lasciare. E la stampa, ridotta a gregge belante, che dà spazio a questa notizia. Magari se ne andasse. Se ne deve andare. Deve dimettersi, rinunciare ai soldi. E cercare fortuna altrove. Altro che rivoluzione. Ha fallito in questi mesi. Ne prenda atto e si congedi. Per la dirla più rozzamente, Mancini vattene (#mancinivattene)!

sabato 4 aprile 2015

Inter fermata anche dal Parma. Fischi. Mancini vattene!

Solo proclami penosi. Nessuna rimonta. Pareggio con il Parma ultimo in classifica. Un disastro salutato dai fischi del Meazza. Oggi ha vinto persino il Milan. Mancini, 22 punti in 18 partite, alla media carnascialesca di 1,22 punti a partita, deve dimettersi. Mancini vattene (#mancinivattene)!

domenica 22 marzo 2015

Inter sconfitta anche dalla Samp: Mancini vattene (#Mancinivattene)

Altra sconfitta, alla Samp basta un gol di Eder, e me ne frego delle occasioni mancate. L'Inter con Mancini ha una media punti da retrocessione o giù di lì: 21 punti in 17 partite, 1,23 punti a partita. #Mancinivattene.

giovedì 19 marzo 2015

Mancini vattene: Inter fuori anche dall'Europa League

Nessuna rimonta. Anzi, mai in partita. L'Inter va fuori anche dall'Europa League e perde di nuovo contro il Wolfsburg all'esito di una partita patetica, contrappuntata da errori al tiro, buchi difensivi imbarazzanti, paura della giocata. Lo stratega peraltro si inventa Hernanes e Kovacic sulle fasce: uno spreco. Grinta poi, quella Mancini non ce l'aveva da giocatore e non riesce a trasmetterla ai suoi calciatori. La sua gestione, ed era prevedibile, è stata fallimentare. #Mancinivattene! Via anche Juan Jesus e Campagnaro.

domenica 15 marzo 2015

Pareggio anche con il Cesena per l'Inter. Mancini vattene

Nemmeno il Cesena in casa riesce a battere l'Inter. Finisce 1-1 e l'Inter deve pure rimontare, con Palacio, lo svantaggio iniziale. Mancini, frastornato, indovina soltanto la decisione di schierare Andreolli, che si rivela una volta di più il miglior difensore centrale della squadra. Per il resto, il gioco latita, la fase difensiva è terribile, l'ansia da risultato evidente. Mancini, 21 punti in sedici partite, media di 1,31 punti a partita, deve andarsene. E se ne andrà. A meno di una miracolosa vittoria in Europa League. #Mancinivattene.
Aggiornamento del 16 marzo 2015: se non altro, Mancini ha riconosciuto che il terzo posto, in realtà sfumato da tempo, ora non è più possibile. Che stratega!

giovedì 12 marzo 2015

Disfatta dell'Inter con il Wolfsburg: Carrizo disastroso. Mancini vattene

Due gol regalati da Carrizo: il genio di Mancini nemmeno arriva a capire che l'Europa League è l'ultima via per la qualificazione alle coppe e gioca con il secondo portiere. Mancini vattene. Poi ci pensa Palacio, pur autore del gol del vantaggio a fare errori in serie. Assurdo un tiraccio fuori davanti al portiere, servito da Santon. Nemmeno il 2-1 riesce a difendere, il sopravvalutato tecnico dalle mille sciarpe, con una serie di cambi a casaccio. Kovacic entra quando è tardi, dopo Vidic che fa in tempo a procurare la punizione da cui scaturisce il terzo gol tedesco. Qualificazione compromessa. Ma ancora astrattamente possibile. Con Zenga. #Mancinivattene.

domenica 8 marzo 2015

L'Inter pareggia con il Napoli: Mancini vattene

Europa addio? Inter travolta, prima di tutto sul piano del gioco, dal Napoli.  Il pareggio è più fortuito che altro. Mancini, media di 1,33 punti a partita, non escogita mezza contromisura al gioco arioso dei partenopei, che dominano le fasce e spera che gli vada bene. Nemmeno dopo un primo tempo di patimenti cambia qualcosa e così il Napoli passa con Hamsik e raddoppia con Higuain. Palacio, comunque sfiatato, accorcia le distanze dopo azione confusa nell'area del Napoli. Hernanes, subentrato ad un involuto Brozovic, è costretto a provarci anche da 30 metri. Mancini, disperato, butta dentro anche Puscas. Pareggia Icardi su rigore all'esito di una gara balorda, grazie alla debolezza difensiva del Napoli. Per Mancini, 20 punti in 15 partite. Un disastro. Mancini vattene.

domenica 1 marzo 2015

Inter battuta dalla Fiorentina: Mancini vattene

Primo tempo di studio e di attesa. Troppo affollata la metà campo perché possa esserci spettacolo. L'Inter paga i piedi poco educati di Campagnaro e di Medel. Podolski giù di tono e Kovacic costretto ad una brutta figura dall'insipienza di Mancini: il croato è una mezzala e non un trequartista. Passa la Fiorentina con Salah: i centrali dell'Inter, si sa, sono scarsi. Errori a ripetizione. Dilettanteschi, come dilettantesca è la conduzione di Mancini, che sostituisce Santon, il migliore con Guarin, e poi parlotta fitto con il suo dimenticabile secondo. Anche per ragioni scaramantiche, torno a scrivere: Mancini vattene: la sua media punti è di 1,35 a partita! E se ne andasse pure Palacio. Ecco le pagelle dell'Inter.
Handanovic: 5. Modesto
Campagnaro: 3. Piedi storti
Vidic: 4. Dorme sul gol viola, falloso. Bollito
Juan Jesus: 4,5. Aitante ma spesso fuori posizione svagato.
Santon: 6. Stanco ma pericoloso negli sganciamenti offensivi. Un gigante se confrontato con i compagni
Guarin: 6,5. Il migliore oggi, scheggia il palo con un tiro dei suoi e lotta fino alla fine. Quasi leader
Brozovic: 5. Involuto
Medel: 4,5. Piedi storti
Icardi: 4. Spettatore non pagante
Podolski: 4,5. Esce rosso per lo sforzo, ma sbaglia tutto
Kovacic: 5. Mancini lo schiera fuori ruolo, ma dovrebbe fare di più
Shaqiri: 6. Entra troppo tardi
Palacio: 4. Sbaglia, per egoismo, un gol assurdo. Parecchio bollito
Mancini: 4. Non sa leggere le partite. Né prima né, soprattutto, durante. Raccomandato. #Mancinivattene

mercoledì 4 febbraio 2015

Inter eliminata dal Napoli in Coppa Italia. Mancini vattene

Sfuma anche la Coppa Italia. L'Inter è stata anche sfortunata, perché il gol di Higuain è arrivato allo scadere del recupero. Però è la terza sconfitta in dieci giorni. I numeri sono anche troppo eloquenti e spietati. L'Europa, dopo la sconfitta contro il Napoli, diventa un miraggio. La sua gestione è stata fallimentare: Mancini deve andarsene. Confortano se non altro le prove di Brozovic, che ha personalità, e di Santon, tornato dopo tre anni e mezzo: una partita impeccabile la sua. Trovo assurda, infine, l'esclusione di Kovacic, nemmeno preso in considerazione per subentrare. 

domenica 1 febbraio 2015

Inter travolta dal Sassuolo: Mancini vattene. La crisi dell'Inter è seria

E non se ne va. Sta sempre lì a mendicare rinforzi, a rimpiangere gli assenti, a straparlare di progetto, protetto da una stampa sempre condiscendente e da una società allo sbando. Zaza e Sansone ricordano invece che Mancini ha un rendimento senza precedenti, asfaltando la sua vincibile armata già nel primo tempo. Nella ripresa, confusione. Qualche tentativo sbilenco. Mancini butta dentro anche Puscas. Ma il gol viene da Icardi, ingiustamente escluso all'inzio. Poi, terzo gol del Sassuolo, che scavalca l'Inter in classifica. Rigore di Berardi. Perché quando ben tirato Handanovic non para un emerito... rigore. Mancini vattene! Dieci partite, dieci punti per Mancini. Media di un punto a partita, media da retrocessione. Rischia di fare peggio, e sarebbe un'impresa, dell'Inter di Stramaccioni. Mancini vattene. 

domenica 25 gennaio 2015

Inter sconfitta dal Torino allo scadere. Mancini vattene. Le pagelle dell'Inter

Ma quale Champions! L'Inter di Mancini raccoglie un'imbarazzante sconfitta casalinga contro il Torino, allo scadere dei quattro minuti di recupero. Beffa inevitabile seguita ad una partita di rara bruttezza, dominata dalla noia. Sterile possesso palla dei nerazzurri. Non ce n'è uno che sappia crossare. Forse Podolski ma non sempre. Condizione atletica generale approssimativa: molti passeggiano. Per di più si fa male Andreolli alla fine del primo tempo, seguito da D'Ambrosio all'inizio del secondo. Problemi muscolari, pare. Ma chi e come cura la preparazione atletica all'Inter? Mancini guarda spaesato la partita. Spera in un colpo di fortuna per sbloccarla. Il suo schema prediletto. Ma, la fortuna è voltata altrove. E così alla fine del recupero, passa il Torino con un colpo di testa nell'area piccola. Esempio di straordinaria organizzazione difensiva. Dopo nove partite, i punti di Mancini sono dieci. Meglio Mazzarri. Ecco le pagelle di giornata per l'Inter.
Handanovic 5: colpo di testa in area piccola, non sa tenere la posizione il celebrato para rigori. Disorientato
D'Ambrosio 5: grandi mezzi atletici, imbarazzanti mezzi tecnici. Approssimativo
Donkor 6: di incoraggiamento, subentra, piedi legnosi ma almeno una volta prova a sfondare il muro granata. Volenteroso
Obi 5: non è un terzino. Fuori posizione
Andreolli 6: diligente come al solito, si fa male ed è un guaio. Sfortunato
Ranocchia 5,5: subentra ad Andreolli, sbaglia qualche rinvio, assente sul gol. Svagato
Vidic 5,5: gioca bene fino a poco dalla fine. Da leader della difesa ha le sue colpe sul gol granata. Attempato
Guarin 4: via la fascia di capitano dal suo braccio, tipica scelta manciniana. Non sa giocare a calcio, soltanto a pallone. E non è la stessa cosa. La stagione della caccia è chiusa, i suoi tiri sono tutti per allodole immaginarie. Naif.
Kuzmanovic 6: almeno fa la sua parte. Modesto
Icardi 5: ma se la barba non ce l'hai, perché te la fai crescere? Non tiene un pallone. Pigro
Palacio 5: per l'impegno. Gli farà male  la caviglia, gli anni sono passati, non so. Fuori tempo
Kovacic 6: sprecato a rincorrere gli avversari, nessuno che si muova senza la palla, qualche volta esagera a voler dribblare tutti. Resta il miglior del gruppo però. Fuoriclasse immalinconito dal contorno
Podolski 5,5: personalità, si sa, condizione lontana. In rodaggio
Shaqiri: 5,5: subentra e non è Robben. Impegnato a fare quel che può
Mancini 4: basta storie e basta scuse, il calendario, la luna e le stelle. Dieci punti in nove partite, 1,11 punti a partita, sono una miseria che urla contro il suo ingaggio. Elegante ma tanto sopravvalutato

domenica 18 gennaio 2015

Mancini vattene

La società fatica a raggiungere l'intesa per il rinnovo del contratto di Kovacic. Ci riesce, fino al 2019. E Mancini che fa? Lascia in panchina la migliore mezzala del campionato, il giocatore più tecnico e veloce della rosa. Prima ha chiesto, ed ottenuto, due ali, ora vuole un regista e forse pure un difensore. Il grande allenatore! Mancini vattene.

lunedì 8 dicembre 2014

Inter sconfitta dall'Udinese 1-2: Mancini vattene. L'Inter, con soli 17 punti, è dodicesima in classifica

Se ne deve andare. E' chiaro adesso perché debba andarsene oppure no? Un punto in tre partite di campionato non spiega a sufficienza l'assoluta inadeguatezza di Mancini al ruolo di allenatore di quest'Inter, che non è più quella zeppa di campioni della sua prima gestione? Dopo un primo tempo dominato, nel quale a tanti errori nelle conclusioni, ed a parecchia confusione nel gioco, con cross dalla trequarti di Ranocchia e tiracci di Guarin da trenta e passa metri, il gol finale di Icardi, centravanti grandissimo in area di rigore (scatto e sinistro da manuale sulla prima giocata sensata di Guarin), sembrava aver messo la partita nella direzione di una facile vittoria. Invece, no. L'Udinese rimonta, aiutata da due errori, uno di Dodò, personaggio vagamente felliniano, anche per consistenza, e l'altro di Palacio, che non soltanto non segna più, ma aiuta anche gli avversari a segnare. E così l'Udinese di Stramaccioni, beffa terribile per i nerazzurri, porta a casa i tre punti. Mentre Mancini annaspa nel mare dei suoi dubbi, passandosi continuamente le mani tra i capelli che vanno incanutendo. Ma, vattene. Mancini vattene. Non ha curato la fase difensiva: l'Inter continua a prendere gol da primo cinema Lumiere. Continua a sbagliare i cambi: Osvaldo per Icardi a che pro? Non sta valorizzando giovani come Bonazzoli, che con l'ultimo Mazzarri era stato promosso quasi titolare, e che oggi è stato mandato in campo soltanto allo scadere come carta della disperazione. La classifica piange a singhiozzi. Però l'allenatore più pagato della serie A ce l'abbiamo noi. Mancini vattene. Esonerarti costerebbe troppo. L'Inter ha soltanto 17 punti, che le valgono il dodicesimo posto in classifica: un disastro.
*Aggiornamento del 9 dicembre 2014: la delusione per questi primi venti giorni del secondo corso di Mancini all'Inter comincia a trapelare anche fuori dalle pagine di questo blog. Segnalo, al riguardo, un ottimo pezzo di Gianni Valenti sulla Gazzetta di oggi. Nella situazione in cui si trova l'Inter, torno a ripetere, con la fragilità nervosa mostrata da tanti calciatori, piuttosto del glamour di Mancini, sarebbe servito il carisma trascinante di Zenga. Non si va alla guerra, sportiva beninteso, con il cashmere