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lunedì 24 agosto 2015

Lavezzi all'Inter: stavolta si chiude?

Lo considero un fuoriclasse e l'ho scritto molte volte. Uno straordinario facitore di gioco, l'ho scritto molte volte. E mi piacerebbe vederlo con la maglia dell'Inter, Lavezzi. A Mancini, che un gioco alle proprie squadre non sa darlo, Lavezzi servirebbe eccome. I due scudetti che Mancini vinse con l'Inter, nel 2007 e nel 2008, videro passare la più parte del gioco da Maicon ed Ibrahimovic. Lavezzi, mutatis mutandis, potrebbe agire in modo analogo, per ribaltare le azioni velocemente e custodire i palloni scottanti. Stiamo a vedere, perché, a mia memoria, è almeno la quarta volta in tre anni che il passaggio di Lavezzi all'Inter è dato per imminente. Molto dipenderà dal Psg.

giovedì 4 dicembre 2014

Si riparla di Lavezzi all'Inter

Da oltre due anni si parla dell'arrivo di Lavezzi all'Inter. Il giocatore è di comprovata caratura internazionale, è tra i pochi capaci di incidere in maniera profonda su una squadra e, considerato il livello piuttosto basso del campionato italiano oggi, potrebbe far compiere il salto di qualità a qualunque squadra riuscisse ad ingaggiarlo. Persino all'Inter. Non so se arriverà. Mi piacerebbe se arrivasse, l'ho scritto tante volte. Tuttavia, osservo che a Mazzarri non è stato dato Lavezzi. Voglio vedere se ora accontenteranno Mancini. Il grande tecnico per definizione, non mia, vuole Lavezzi. Perché? Sarà perché Lavezzi fa da solo il gioco, in avanti, di mezza squadra. Mancini ha sempre avuto bisogno di grandi facitori di gioco, per nascondere la pochezza dei suoi schemi. Tra il 2006 ed il 2008, le partite si possono rivedere, la metà e più del gioco dell'Inter passava da Ibrahimovic e da Maicon. Lavezzi, che ca va sans dire gioca in un altro ruolo, accentra e sviluppa il gioco come quei due totem della prima Inter di Mancini. Gennaio si avvicina. E la classifica langue. 

mercoledì 18 giugno 2014

Il Brasile pareggia con il Messico: la squadra di Scolari è messa male

Pareggio con il Messico, che va stretto al Messico, piuttosto che al Brasile. Evidentemente sovrastato dal ruolo di padrone di casa, condannato alla vittoria. Con lo spettro incombente del 1950 e del Maracanà in lacrime. Tolto Neymar, costretto spesso a partire palla al piede alla ricerca di prodezze personali, il Brasile mi pare connotato da una mediocrità di fondo. Oltre che da una personalità carente. Con l'eccezione del solito Neymar e di David Luiz. Dani Alves sembra un ex giocatore, meglio Maicon al suo posto. In mezzo al campo, Luiz Gustavo e Ramires hanno poche idee mentre il subentrato Bernard, con la taglia da giocatore di subbuteo, fatica a reggersi in piedi. Possibile che non ci sia spazio per Hernanes. Quanto al centravanti, poi, tra Fred e la sua alternativa Jo, meglio stendere un velo pietoso.

domenica 29 settembre 2013

Roma a punteggio pieno, 18 punti e testa solitaria della classifica

Garcia ha conquistato Roma, sebbene un calendario per ora non difficile, con l'eccezione del derby, non permetta di trarre conclusioni definitive. Certo è che la Roma ha il miglior centrocampo del campionato: De Rossi, Strootman e Pjanic hanno tutti una cifra tecnica elevatissima, come del resto Maicon, che da centrocampista di fatto gioca per larghi tratti, Florenzi che centrocampista è, al di là delle consegne di attacco e Totti,che centrocampista nasce e resta il faro della squadra. Punteggio pieno, comando solitario della classifica, all'inizio della stagione, quando a Trigoria infuriavano le contestazioni, nessuno l'avrebbe detto.

giovedì 4 ottobre 2012

I dieci migliori terzini destri della storia

Tocca ai terzini destri, categoria meno omogenea di quella dei portieri, dacché convivono nella classifica che propongo terzini marcatori, come Bergomi o Vogts, e terzini di spinta, di cui il brasiliano Djalma Santos fu il primo straordinario esempio. E' il limite di classifiche del genere, suggestive ma discutibili. Cosa ne pensate?
Aggiornamento del 27 ottobre 2023: estendo la classifica fino ai primi 36.
1. Carlos Alberto
2. Djalma Santos
3. Bergomi
4. Maicon
5. Vogts
6. Cafu
7. Burgnich
8. Suurbier
9. Thuram
10. Lahm
11. Dani Alves
12. Phil Neal
13. Kaltz
14. Gentile
15. Gary Neville
16. Carvajal
17. Rosetta
18. Alexander-Arnold
19. Nelinho
20. Chendo
21. Azpilicueta
22. Ferrara
23. Van Aerle
24. Zambrotta
25. Amoros
26. Berthold
27. Olguin
28. Dietz
29. Walker
30. Josimar
31. Tassotti
32. Ballarin
33. Gerets
34. Marquitos
35. Viv Anderson
36. Panucci

lunedì 27 agosto 2012

Inter: buona la prima. Battuto il Pescara 3-0

L'avversario, indebolito dalle partenze di Verratti ed Insigne, con molti giocatori nuovi, non era irresistibile, d'accordo. Ma, la vittoria dell'Inter è stata piuttosto netta. Sneijder, tornato ispirato e continuo come ai tempi di Mourinho ha diretto il gioco con sapienza, scortato da Guarin, grezzo ma una forza della natura, e da Gargano, corridore saggio, capace di recuperare tanti palloni. Cassano, schierato titolare, ha giocato da fermo, ma, l'ha fatto benissimo. Come in tutti gli sport con la palla, alla fine la tecnica fa premio sul fattore atletico. Cassano gioca con la sicurezza del veterano che è diventato e rende incisivo il gioco di prima, cui per adesso sanno partecipare soltanto Sneijder e Milito, a segno sebbene ancora giù di tono. La difesa non convince, Ranocchia gigioneggia troppo, Silvestre ha piedi da serie D, Zanetti, da difensore è un rischio conosciuto, sta sempre fuori zona. Comunque, buona la prima. Per avversari più forti, è chiaro, ci vorrà di più. E Maicon farebbe comodo ancora.

sabato 25 agosto 2012

Comincia il campionato: l'Inter debutta a Pescara. Non convocato Maicon

Comincia oggi il campionato di serie A 2012/13: uno dei più poveri, tecnicamente, della storia. Ricordo che, dopo i mondiali vittoriosi del 1982, la serie A radunava i migliori assi della pelota. Falcao già c'era, poi, arrivarono, Platini e Boniek, Junior e Cerezo, Dirceu e Rummenigge, Zico, l'innarrivabile Maradona, quindi Gullit, Van Basten, Matthaus, Voeller. Una strepitosa sequela di fuoriclasse. Oggi, i migliori, con qualche eccezione, sono tutti altrove ed il tasso tecnico del nostro campionato è minore di quello della Premier League e della Liga, forse anche della Bundesliga. Meno soldi, ma, anche minori idee. La Juventus, campione in carica, parte favorita, il Milan, nonostante tutto, dirà la sua. La sorpresa potrebbe essere la Roma di Zeman: Totti tornerà a fare faville. L'Inter, invece, resta un'incognita. Cassano, Gargano e Pereira portano nuova linfa, ma Maicon quasi certamente andrà via. Domani, nella trasferta di Pescara, il brasiliano non ci sarà. E tutti capiscono perché.

domenica 6 maggio 2012

Inter-Milan 4-2: tripletta di Milito, doppietta di Ibrahimovic. Lo scudetto va alla Juve

Partita palpitante al Meazza. Vantaggio nerazzurro con Milito, pareggio di Ibrahimovic su rigore dubbio. Vantaggio rossonero ancora con Ibra un soffio dopo l'inizio della ripresa. Più avanti Milito prima pareggia e poi firma il sorpasso sempre su rigore. Chiude la partita una prodezza balistica di Maicon. L'Inter ha giocato con il cuore, poco ordine tattico, schemi saltati, le due squadre si sono affrontate a viso aperto, tra continui rovesciamenti di fronte. L'Inter, alla fine, ha vinto con merito, Milito, autore di una splendida tripletta, ha battuto il primato di segnature in campionato dell'anno del triplete. Ma servirà a poco: la Champions è sfumata. E non venitemi a parlare di meriti di Stramaccioni. Per ironia della sorte, la vittoria dell'Inter nel derby consegna lo scudetto alla Juve, imbattuta per tutto il campionato, che supera il Cagliari a Trieste per 2-0.  Sia chiaro: è lo scudetto numero 28 per i bianconeri! Niente di più!!

venerdì 20 aprile 2012

L'Inter della stagione 2012/13

Come sarà l'Inter della prossima stagione? Considerata l'incertezza che regna attualmente, propongo una formazione che potrebbe essere competitiva: Viviano, Maicon, Ranocchia, Caldirola, Santon, Poli, Crisetig, Guarin, Lucas, Milito (Destro), Balotelli. Julio Cesar ha fatto il suo tempo, come Sneijder del resto. Tratterrei, invece, Maicon, perché, volendo, è sempre il migliore nel suo ruolo. Milito, potrebbe alternarsi con Destro, formidabile, che dovrebbe rientrare alla base. Santon è d'obbligo a sinistra, mentre Caldirola ha la personalità per comandare la difesa. A centrocampo, punterei su Crisetig. La qualità dovrebbe venire da Balotelli, che si può discutere quanto si vuole, ma che preferisco all'Inter piuttosto che al Milan, e da Lucas, un campione autentico. Che ne pensate?

lunedì 26 marzo 2012

Ranieri esonerato dall'Inter: Moratti si decide dopo la sconfitta con la Juve

Sono ore convulse all'Inter. L'esonero di Ranieri, che un mese e mezzo fa avrebbe salvato la stagione, sembra davvero imminente. Moratti sembra essersi deciso. Nessuna riscossa contro la Juve, che, anzi, nel finale di partita ha rischiato di dilagare. Senza Maicon e Julio Cesar, gli ultimi ad arrendersi, la sconfitta avrebbe potuto riuscire più severa. Che dire? Meglio tardi che mai. Ranieri è, da tempo, inadeguato al compito. Meglio esonerarlo e provare a giocare le nove partite che restano provando qualche giocatore della Primavera e panchinando i senatori oltre agli insopportabili Forlan, Nagatomo e Faraoni. L'annuncio ufficiale dell'esonero di Ranieri è atteso in giornata.
Alle 22.06, sul sito dell'Inter, arriva l'annuncio ufficiale. RANIERI ESONERATO, INTER A STRAMACCIONI! ERA ORA!!

lunedì 12 marzo 2012

Inter - Marsiglia: rimonta?

L'avversario è resistibile e reduce da parecchie sconfitte consecutive. Tuttavia, l'1-0 dell'andata è un risultato scomodissimo. Bisogna evitare di subire gol: la presenza di Samuel, in questo senso, conforta non poco. Mi aspetto molto da Sneijder, Maicon e Milito. I novanta minuti potrebbero non bastare, ma, l'Inter ha il dovere lottare con tutte le forze per la qualificazione.Anche strappandola ai rigori. Non si può uscire dalla Champions per mano di questo Marsiglia, per di più allenato dallo juventino Deschamps. Ranieri e la vecchia guardia sono all'ultima spiaggia. E lo sanno benissimo.

venerdì 24 febbraio 2012

Ranieri a tempo: Moratti ha già deciso per l'esonero

Ranieri non è più l'allenatore dell'Inter. Almeno, non più per Moratti, che ha deciso di confermarlo a parole, lasciando intravedere l'imminente decisione di esonerarlo. Cosa che accadrà, verosimilmente, domenica sera, dopo la partita contro il Napoli. Decidendo di andare avanti senza convinzione con Ranieri, l'Inter perderà altro tempo prezioso e, temo, la stessa partita del San Paolo. Meglio sarebbe stato dare subito il benservito a Ranieri e puntare su Zenga. Per ritrovare smalto in campionato e provare a ribaltare il risultato in Champions. A questo punto, infatti, non vedo come Ranieri possa rianimare una squadra che ormai va per contro proprio, con Sneijder e Maicon che aspettano la fine della stagione e la vecchia guardia che pretende di giocare, senza avere più le energie per farlo. Alla fine, Ranieri sarà esonerato.

mercoledì 22 febbraio 2012

Marsiglia - Inter: se l'Inter perde, Ranieri è esonerato

Il Marsiglia non è il Barcellona. Diciamolo subito, a sgomberare il campo da possibili equivoci. L'Inter è, ultimamente, molto giù di corda, è una squadra disunita e logora, ma contro il Marsiglia, che non è il Barcellona, ha comunque il dovere di provare a vincere. Fra due ore, sarà importante giocare con la massima concentrazione. Ci vuole saggezza nel gioco, prudenza in difesa, perché, in vista del ritorno, anche un pareggio potrebbe bastare. L'importante è non imbarcare acqua come nelle ultime uscite di campionato. Ranieri, e lo sa, potrebbe essere all'ultima panchina nerazzurra. Mi auguro che schieri la migliore formazione possibile. Anche se, figuriamoci, manderà in campo la premiata ditta Zanetti e Cambiasso. Confido in Samuel e Milito. Ed in Maicon, sperando che abbia voglia di giocare. Per il resto, servirà parecchia fortuna. Ma, ripeto, si sappia che il Marsiglia non è il Barcellona.

lunedì 13 febbraio 2012

Crisi Inter: una squadra vecchia e sbandata

I numeri si rincorrono. Nove sconfitte in campionato sono un'enormità e la gloriosa storia nerazzurra ha conosciuto poche pagine altrettanto amare. Bisogna tornare dietro di decenni. Tutto il possibile è stato sbagliato. A cominciare da un eccesso di riconoscenza verso giocatori stracotti, che altrove non avrebbero nemmeno raccattato un ingaggio, da Zanetti a Cambiasso, da Stankovic a Cordoba. Giocatori finiti. Non sarebbero titolari in nessuna squadra di serie A, oggi. Il tempo passa per tutti. Poi, un mercato privo di strategia e di prospettiva. La squadra, sessione dopo sessione, è stata indebolita ed invecchiata. Come puoi pensare di rinforzare il gruppo con Coutinho, con Jonathan, con Palombo, con Forlan, con Zarate? Lasciando andare, invece, Balotelli, Eto'o, Santon e Thiago Motta? Una politica societaria miope, ispirata ad un risparmio, che, invece, mancherà. Perché, fuori dalle coppe, l'Inter perderà una barca di soldi. Oltre ad avere sperperato un patrimonio d'immagine faticosamente ricostituito con le vittorie firmate da Mourinho. Il brutto è che con questi giocatori si dovrà arrivare a fine stagione. E, per lo più, sono scarsi. Si salvano Milito, Julio Cesar, Maicon, quando ha voglia. Forse, Pazzini e Poli. Manca il fuoriclasse assoluto. Difetta la personalità. Le facce sono di una squadra sbandata, demotivata, avvilita, sgomenta. In una parola, perdente. Come si sia potuto arrivare così in basso dovrebbe spiegarcelo Branca: molte scelte sono state sue. Ed ancora non si dimette!

martedì 7 febbraio 2012

Tutti gli errori dell'Inter, cominciando da Zanetti e Cambiasso

C'è un articolo, sul sito del Corriere della Sera, che illustra molto bene le origini remote della catastrofica sconfitta patita dall'Inter contro la Roma. Errori di programmazione e di prospettiva, di sopravvalutazione del gruppo storico, meno vincente, aggiungo, di quanto si pensi. Perché, torno sempre lì, Zanetti sta nell'Inter da 16 anni e mezzo, e lo ricordo portare la palla senza costrutto nella seconda metà degli anni '90. Lo ricordo ai margini dell'Inter di Simoni, lo ricordo rinato con Cuper, da terzino destro, ma anche, sempre con Cuper, dribblato in pochi centimetri da Cesar, che servì Simone Inzaghi per il gol, quello del 4-2, che seppellì definitivamente il sogno dello scudetto del 2002. Lo ricordo sempre terzino, sfiatato, con Mancini allenatore, fino a quando, nel 2006, arrivò Maicon ed allora Zanetti passò in mediana, vivendo le quattro stagioni migliori della carriera, con Mancini stesso e poi con Mourinho. Ricordo tutto questo, per dire, che Zanetti è uno dei giocatori meno decisivi della storia dell'Inter, uno che ha giocato tantissimo, più di tutti, che ha avuto la fortuna di giocare con grandissimi campioni, ed alla fine anche di vincere. Ma, gli scudetti del 2007 e del 2008 furono più di Ibra che suoi. Come le vittorie del triplete furono più di Milito, Sneijder ed Eto'o, oltre che di Mourinho, che sue. Il discorso fatto per Zanetti vale anche per Cambiasso, altro giocatore fortunatissimo ad incrociare una delle epoche migliori della storia nerazzurra. L'Inter, oggi, è ostaggio delle loro decisioni, del loro clan argentino, della lora miopia calcistica, che li rende ostinati difensori di se stessi, sebbene non ce la facciano più a giocare ad alti livelli. Se l'Inter è in difficoltà, è anche colpa loro, del loro fortissimo istinto di conservazione, oltre che degli errori grossolani di mercato compiuti da Branca.

domenica 5 febbraio 2012

Disfatta dell'Inter a Roma: 4-0 per i giallorossi. La squadra di Ranieri è allo sbando: una figuraccia epocale

Prova vergognosa quella offerta dall'Inter contro la Roma. Ranieri ha perduto, in otto giorni, il controllo di una squadra ormai sbandata, rinunciataria, sulle gambe, rappresentata dagli sguardi bassi di Zanetti e Cambiasso, due che non farebbero i titolari da nessuna parte, oggi. Eppure stanno sempre lì, insopportabilmente lì, mediocremente lì, a saper fare poco e male. Cambiasso si permette anche i lanci di 50 metri, ma dai!, senza indovinarne uno. Palombo, appena arrivato, mostra allarmanti limiti di personalità. Del resto, le cose migliori le ha fatte al fianco di un regista vero come Volpi alla Samp, perché Palombo è un mediano, che sa costruire anche il gioco, ma mediano resta. Sicché non poteva e non può sostituire Thiago Motta, ma questo Branca, come l'Alice della canzone di De Gregori, non lo sa. Maicon non vuole più giocare nell'Inter e deve avere interpretato il trasferimento di Motta come l'inizio di una generale smobilitazione. Che, poi, era iniziata che con Eto'o, a dirla tutta. Si salvano Julio Cesar, bravo all'inizio, e Milito, almeno volenteroso. Per il resto, un pianto, mentre Ranieri osserva la disfatta più costernato che stupito, con Totti, sempre sontuoso, che giocherella con la difesa nerazzurra, Bojan, autore della quarta rete, che la prende addirittura per il sedere, con Borini, che sembra Shevchenko. Era dalla sconfitta nel derby del 2001 che un interista non si vergognava tanto. Questo 4-0 è imbarazzante, anche perché la Roma non era reduce da partite entusiasmanti. Ranieri non ha più il polso della squadra: ne tragga le dovute conseguenze.

lunedì 30 gennaio 2012

Sneijder e Ranieri: chi sbaglia? A Lecce scoppia il caso

Escludo che Sneijder possa essersi imbrocchito di colpo. L'olandese ha avuto tanti infortuni, ma, ora mi pare tornato in condizione. Ieri, nella disfatta di Lecce, mi è sembrato il più vivace, di certo, appannato Maicon, il solo interista capace di saltare l'uomo e di giocare verticalmente. Non è colpa sua se Cambiasso e Zanetti, protetti dalla stampa amica con voti del tutto inattendibili, sono stravolti dalla lunga rimonta e non pressano più gli avversari. Del resto, Ranieri avrebbe potuto sostituire i due argentini. Invece di Sneijder. Tanto più che il subentrato Alvarez, si è detto molte volte, non è e non può diventare un campione. Ha qualche giocata, ma dribbla soltanto in orizzontale e tira con una debolezza, che sconforta. Sicché la sua proverbiale lentezza diventa un limite insopportabile. Insomma, Alvarez può giocare solo sulla fascia, perché al centro non serve. Allora, quale soluzione adottare? Ranieri deve spezzare il predominio argentino nell'Inter, pensionare chi non ce la fa, e schierare i giocatori migliori. Non sostituirli come ha fatto ieri con Sneijder. Deve fare giocare di più Poli e chiedere un rinforzo in mezzo al campo alla società. C'è ancora un giorno di tempo. Perché con Zanetti e Cambiasso dietro, non solo fatica a giocare Sneijder, ma faticherebbe qualunque altro giocatore di talento. I due argentini o corrono o vanno in panchina.

venerdì 20 gennaio 2012

Vince l'Inter in Coppa Italia contro il Genoa: prodezze di Maicon e Poli

Negli ultimi anni, la Coppa Italia è un affare dell'Inter. In sette stagioni, sei finali e quattro vittorie costituiscono la prova di un dominio indiscutibile. Buona vittoria ieri contro il Genoa, con due reti bellissime, sassata all'incrocio di Maicon, il giocatore più forte della rosa attuale, e tiro di controbalzo di Poli, dopo scambio elegante con Obi. Il gol del centrocampista italiano, peraltro, conforta in vista dei prossimi impegni: Poli può restituire ossigeno ad un centrocampo troppo dipendente da Thiago Motta. Deludente Castaignos, come il subentrato Zarate, spaesato più che mai. Se non altro, è rientrato Sneijder, ma, un attaccante di scorta serve come il pane.

sabato 14 gennaio 2012

Domani il derby: Milan - Inter

Inter o Milan? Milan o Inter? Pronostico apertissimo, come in ogni derby che si rispetti. Escludo un pareggio e scommetto che si segnerà molto. L'Inter ha bisogno dei tre punti, per accorciare la classifica, ma, dovrà guardarsi dal contropiede rossonero e dalle incursioni di un assaltatore come Boateng. Sarà importante saltare l'uomo per creare superiorità numerica, il Milan ci proverà con Ibra e Robinho, l'Inter avrà bisogno dell'inventiva di Alvarez e di Sneijder, se l'olandese giocherà, ma, soprattutto, di Maicon. Un Maicon in serata di grazia può, da solo, spostare gli equilibri della partita.

lunedì 19 dicembre 2011

L'Inter passa a Cesena

Partita equilibrata, troppo francamente, tanto che la vittoria dell'Inter va considerata estremamente preziosa, perché giunta in trasferta, dopo altre due, in concomitanza con altri risultati che hanno dischiuso ai nerazzurri il quinto posto. Che, in questa stagione dolente piuttosto che no, merita giubilo. Durerà? E' probabile, almeno fino al derby. Di certo, la presenza di Maicon, autore dell'assist per il gol di testa di Ranocchia, e Thiago Motta, rende la squadra sempre competitiva: questione di carisma, tecnica e stazza fisica. Deludente Coutinho, che sembrava un fante mandato allo sbaraglio contro la cavalleria avversaria: pochi muscoli, ma, pure poco scatto e pochissimo tiro. Non è da Inter. Non ancora, se non altro. Lucio, invece, mi sembra tornato a livelli eccellenti. Continua a preoccupare l'attacco, con Pazzini che tira anche quando non dovrebbe e Milito che proprio non tira. Dovranno migliorare per forza, così non si riconoscono.