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sabato 10 settembre 2022

Inter-Torino: 1-0. Brozovic

Vittoria soffertissima ma preziosissima dell'Inter. Decide allo scadere Brozovic su assist di Barella. Partita di grande sacrificio di Lautaro, il vero leader di quest'Inter.

mercoledì 22 dicembre 2021

Inter-Torino: 1-0. Dumfries! Vittoria importante per i nerazzurri

Ultima giornata del girone d'andata, con l'Inter già matematicamente campione d'inverno. Nerazzurri al completo. Manca solo lo squalificato Barella tra i titolari. 

La cronaca.

Fatica non poco l'Inter nella prima mezz'ora, con il Toro che difende bene e riparte. È un contropiede orchestrato da Brozovic e rifinito da Dzeko a portare Dumfries alla conclusione di prima in area: destro preciso e gol sul palo lontano. Il Torino non si disunisce. E nella ripresa diventa anche pericoloso. Nerazzurri improvvisamente stanchi, Brozovic impreciso. Inzaghi toglie Calhanoglu e Lautaro per Vecino e Sanchez. Più tardi escono anche Vidal e Dumfries per Sensi e D'Ambrosio. L'Inter commette tanti errori di misura, che vanificano numerose ripartenze. Stanchezza ma anche eccesso di confidenza nei propri mezzi. Sensi libera Sanchez allo scadere, ma il cileno sbaglia. Vittoria particolarmente sofferta - pertanto importante - per l'Inter, che ha patito la grande forza fisica e la buona organizzazione dei granata. Le vacanze arrivano al momento giusto per la squadra di Simone Inzaghi. 

domenica 22 novembre 2020

Inter-Torino 4-2: via Conte e Marotta!

Si comincia con le sibilline dichiarazioni di Marotta su Eriksen, che sarebbe in predicato di andar via a gennaio, per volere di Conte. Si prosegue con un primo tempo imbarazzante e il Torino che trova, con Zaza, il gol alla sesta/settima occasione. Nella ripresa, Conte non cambia, fino al 2-0 di Ansaldi, che trasforma un rigore provocato da Young: azione da calcio amatoriale. Cambi. Accorcia Sanchez, inizialmente preferito a Lautaro, pareggia Lukaku, poi ancora il belga trasforma il rigore del sorpasso. Quindi il subentrato Lautaro firma il 4-2. Ciò nondimeno, il tempo di Marotta e Conte mi pare terminato. Per manifesta inadeguatezza. L'Inter ha vinto per l'intrinseca debolezza del Torino. Non per altro. Prima ora di gioco disastrosa, confusione nelle scelte societarie e di campo. Che il risultato finale non cancella! I nerazzurri hanno vinto di rabbia una volta saltati gli schemi. E non mi sembra un fatto secondario. La difesa a 3 iniziale, con D'Ambrosio, Ranocchia e Young è da brividi. Per tacere del centrocampo tutto muscolare. E non si dia la colpa a Gagliardini, che fa il mediano. Ma lui più Barella e questo Vidal stagionato non può funzionare. L'esclusione di Eriksen rimane, allo stato attuale, incomprensibile. E ingiustificabile.

lunedì 13 luglio 2020

Inter-Torino: 3-1

Riuscirà l'Inter di Conte nell'impresa di non battere anche il Torino? Ci sono, a tre ore dall'inizio della partita, ancora dubbi sulla formazione titolare nerazzurra. Comunque, Lukaku, uscito acciaccato dalla gara contro il Verona, dovrebbe partire dalla panchina.

Passa in vantaggio il Torino con Belotti. Inter determinata ma scolastica. Nella ripresa, una torre di Lautaro Martinez libera il destro educatissimo di Young: la tecnica conta. Peccato che l'inglese sia arrivato all'Inter già avanti con gli anni. Gol e pareggio. Poi una combinazione da calcio d'angolo conduce al gol di testa di Godin, seguito dalla rete di Lautaro, aiutato da una deviazione. L'Inter torna alla vittoria, sebbene abbia concesso occasioni al Toro. Ancora insufficiente la partita di Handanovic: papera clamorosa in uscita sul gol granata. Voglio, poi, sottolineare la prova solida di Gagliardini.

L'Inter scavalca l'Atalanta ed appaia la Lazio al secondo posto, a -8 dalla Juventus.  E pensare che avrebbe potuto trovarsi a -1.

lunedì 27 agosto 2018

Tutti gli errori di Spalletti: analisi dopo Inter-Torino

Inizio imbarazzante di campionato. Spalletti è il maggiore responsabile del misero punto raccolto dopo due partite contro squadre più deboli come Sassuolo e Torino. Ecco una lista dei suoi errori.

  1. Giocatori fuori ruolo. Contro il Sassuolo, Asamoah mezza punta, ieri, Skriniar mezzo sinistro in difesa.
  2. D'Ambrosio in campo. Uno che s'impegna sempre, ma la cui cifra tecnica è, ad esagerare, da serie C. Nelle interviste dopo la partita di ieri, Spalletti ha ammesso di aver puntato su di lui, per cominciare l'azione!!!
  3. Centrocampo troppo ridotto. Due centrocampisti, con Brozovic ancora a corto di fiato e Vecino in affanno, non bastano. E non sono bastati. Sarebbe servito Gagliardini, con D'Ambrosio in panchina.
  4. Cambi tardivi e sbagliati. Dalbert non può giocare nell'Inter. Evidenza solare. Keita e Lautaro Martinez andavano schierati prima. Politano, bravo per un'ora, non aveva più energie. 
  5. Icardi non ha avuto palloni giocabili. Un centravanti d'area come lui o viene servito a dovere o non serve.
  6. Spalletti non ha spronato la squadra. Era confuso anche nel dopo gara.
  7. Le dichiarazioni dopo la partita profumano di resa anticipata. L'ambiente dell'Inter va facilmente in fibrillazione. Spalletti dovrebbe parlare meno e lavorare meglio.

mercoledì 26 ottobre 2016

Gli interisti stanno con De Boer: vola su twitter #iostoconDeBoer

Una campagna stampa indegna. Contro De Boer, all'apparenza. Contro l'Inter, nei fatti. E la società, persa tra mille pensieri, non difende il tecnico che ha scelto e l'abbandona al pubblico ludibrio. Ecco che i tifosi nerazzurri si ribellano a quella che Mourinho non avrebbe esitato a qualificare siccome prostituzione intellettuale. De Boer è arrivato tardi, non ha deciso la campagna acquisti, sta ancora imparando l'italiano. Ha fatto qualche errore, ma ha regalato un'entusiasmante vittoria contro la Juve. Ha rilanciato giocatori che sembravano finiti. Ha, soprattutto, sempre conservato un atteggiamento di grande dignità di fronte al fuoco incrociato di critiche rozze e, spesso, gratuite. Da ieri impazza su twitter #iostoconDeBoer. Una ragione ci sarà? Stasera, Inter - Torino. L'Inter deve vincere e De Boer lo sa. Ha speso più parole in sua difesa Mihajlovic che la dirigenza nerazzurra. Da non credere!