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lunedì 31 agosto 2015

Inter: via Hernanes, che approda alla Juve. Arrivano Felipe Melo, Talles e Ljajic

Hernanes alla Juve non l'avrei dato, a tutti ma non alla Juve. Storicamente, con l'Inter i bianconeri ci hanno sempre guadagnato. Detto questo, dal Galatasaray sono arrivati Felipe Melo, che oggi come oggi si giocherebbe il posto con Medel, ed un certo Talles, terzino sinistro, che qualcuno immagina somigliante a Roberto Carlos!, cosa della quale dubito parecchio. Dalla Roma, invece, e questa mossa propriamente non l'ho capita, è arrivato Ljajic, uno che non passa la palla nemmeno sotto tortura, un ottimo giocatore di pallone, ma un modesto giocatore di calcio: la tecnica non gli manca, come non gli manca la velocità, difetta però in tutto il resto. Imparerà dall'impaziente Mancini? Ne dubito. Lascia l'Inter per il Siviglia, e non è un caso, Andreolli, che è più forte di Ranocchia ed avrebbe fatto comodo alla causa nerazzurra. Ora, vediamo cosa saprà fare Mancini, accontentato in tutto e per tutto. 

lunedì 11 maggio 2015

L'Inter batte la Lazio con doppietta di Hernanes

Hernanes, con due giocate, decide una partita che l'Inter del sopravvalutato Mancini mai avrebbe vinto. Neppure con la doppia superiorità numerica. D'Ambrosio e Juan Jesus e persino Nagatomo preferiti a Santon. Mancini deve andarsene. Dimenticavo: Kovacic è un grande giocatore e la sua ritardata esplosione è da intestare a Mancini, che l'ha escluso troppe volte dalla formazione titolare. Ieri, ha dimostrato il suo valore, ammesso che ce ne fosse bisogno.

mercoledì 29 ottobre 2014

Inter - Sampdoria 1-0: ancora un rigore di Icardi. Mazzarri salva la panchina

Partita equilibrata, con sopravvento dell'Inter quanto alle occasioni, che tuttavia sfumano per l'imprecisione ormai cronica di Palacio ed una certa sufficienza di Icardi. La Sampdoria del sopravvalutato Mihailovic, sopravvalutato anche da giocatore, ribatte colpo su colpo. Dopo una decina di minuti dall'inizio della ripresa infortunio per Hernanes che si stava disimpegnando bene. Al suo posto Kuzmanovic. Sarà alla fine proprio un intervento maldestro di Romagnoli su Kuzmanovic a propiziare il rigore per l'Inter, trasformato, come domenica a Cesena da Icardi. Pare che l'Inter si stia rimettendo in carreggiata. Mazzarri, che ha le sue responsabilità nella crisi recente, ha tenuto unito il gruppo ed aspettato che cambiasse il vento. Voglio dargliene atto. Detto questo, la rosa dell'Inter è da terzo posto. L'obiettivo dell'Inter è il terzo posto. Il destino di Mazzarri al terzo posto è legato. Stiamo a vedere. Per adesso, seconda vittoria consecutiva. Il che, per l'Inter di questi tempi, è una grande cosa.

domenica 19 ottobre 2014

Inter - Napoli: 2-2. Mazzarri si salva, forse. Solito errore di Vidic

Basterà il pareggio agguantato in extremis a salvare la panchina di Mazzarri? La partita si accende nel finale del secondo tempo, segna Callejon, pareggia Guarin, ancora Callejon, pareggia al 91' Hernanes. Buona volontà l'Inter ne ha mostrata, ma restano limiti di gioco evidenti e vistose lacune difensive. Nove punti sono pochi, davvero pochi. Insomma, per rispondere alla domanda iniziale, credo che sì la panchina di Mazzarri è salva. Forse. Almeno per qualche tempo. La rosa del Milan, tuttavia, non è migliore di quella dell'Inter. Anzi. Eppure i rossoneri hanno cinque punti in più. Vorrà dire qualcosa? Da segnalare, per la cronaca, il solito errore di Vidic, che propizia il primo gol di Callejon. 

mercoledì 24 settembre 2014

L'Inter batte l'Atalanta 2-0: prodezza di Osvaldo in sforbiciata, grande punizione di Hernanes

Ci vuole una grande conclusione di Osvaldo, sforbiciata funambolica in area su assist di Guarin, per sbloccare la partita. E dire che Osvaldo entra al posto dell'infortunato Icardi. In mezzo al campo, è Kovacic, imprendibile quando accelera, a fare la differenza, mentre Guarin, che parte titolare al posto di Hernanes, fa al solito parecchia confusione. Palacio, in avanti, è tatticamente utile, ma ancora arrugginito dal lungo infortunio. Sbaglia infatti un rigore calciando piuttosto male. Poi, a fine primo tempo, si diceva, prodezza isolata di Osvaldo. Nella ripresa, il ritmo cala. Entra Hernanes per Guarin e sembra cambiare poco perché questo Hernanes è lontano parente di quello ammirato nella Lazio, poi Mazzarri si cautela con M'Vila al posto di un affannato Palacio. L'Inter gioca per difendere lo striminzito vantaggio e fa bene. A tre minuti dal novantesimo, però, soprassalto di orgoglio di Hernanes, che trova la rete del 2-0 con una fantastica punizione spedita all'incrocio dei pali. L'Inter sale ad otto punti in classifica, sempre quattro in meno della coppia di testa, formata da Juve e Roma.

domenica 11 maggio 2014

Inter quinta: Europa League. Mazzarri, come previsto, fa meglio di Stramaccioni

Non è stata una stagione esaltante. Anzi. Tuttavia, l'obiettivo minimo è stato raggiunto con una giornata di anticipo. L'Inter torna in Europa, sia pure dalla porta secondaria dell'Europa League. Quinto posto, dopo il nono dello scorso anno, contrappuntato da una terribile serie di sconfitte. Mazzarri, l'avevo previsto perché troppo facilmente prevedibile, ha comunque fatto meglio di Stramaccioni. Sono tempi grami, ma, almeno la dignità è salva. E' stato decisivo il largo successo colto ieri sera contro la Lazio, un netto 4-1, con doppietta di Palacio e reti di Icardi ed Hernanes. Come sono stati decisivi i pareggi odierni di Parma, Torino e Verona oltre alla sconfitta del Milan. L'Inter ha bisogno di almeno due grandi giocatori. Anzitutto un campione di personalità in difesa, poi un regista basso od arretrato che dir si voglia, al posto di Cambiasso. Magari anche un attaccante di talento. Conforta, se non altro, il rendimento di Kovacic nelle ultime partite: è un fuoriclasse, cui manca soltanto un poco di esperienza. Dimenticavo: si è ritirato Saverio Zanetti. Con due anni di ritardo. 

lunedì 31 marzo 2014

Guarin inguaia l'Inter. Pareggio beffa a Livorno, dopo il doppio vantaggio di Hernanes e Palacio

Fase difensiva imbarazzante, come dimostra il gol di Paulinho su angolo di Benassi: movimento verso la palla del brasiliano e difesa intontita che guarda impotente. E dire che il vantaggio era doppio, firmato da Hernanes, ed era ora!, e da Palacio. Poi, Mazzarri decide di ammutinarsi e manda in campo il giocatore più svagato di ogni tempo Guarin, proprio per Hernanes, ed il vecchissimo Saverio Zanetti, per Jonathan. Frittata servita. Perché Zanetti sta fuori posizione, come sempre, e Guarin, che meriterebbe un licenziamento in tronco per scarso rendimento, passeggia con la palla verso la propria porta, non può alleggerire su Zanetti perché il prode Saverio va per farfalle e così passa indietro una palla racchia come nemmeno certe politiche radicali, sulla quale si avventa Emeghara: 2-2. Imbarazzante. Guarin deve andarsene, senza discussioni. Ha fatto peggio di Morfeo ai tempi di Cuper.

giovedì 27 marzo 2014

Una brutta Inter pareggia 0-0 con l'Udinese. Troppi errori arbitrali ai danni dell'Inter perché sia solo un caso

La pochezza offensiva dell'Inter è autoevidente, come i limiti tecnici di alcuni giocatori, penso a Juan Jesus e D'Ambrosio, che sembrano imbranati come dei neofiti. Errori a ripetizione di mezza squadra, anche di Hernanes, intimidito, anche di Palacio, che in anni di calcio antico sarebbe stato spedito ad ossigenarsi in montagna. Icardi, quando non lanciato verso la porta, non trova la posizione mai, dicesi mai, mostrando limiti tattici imbarazzanti. Il calcio non è e non può essere soltanto istinto. Insomma, il pareggio a reti bianche contro l'Udinese, accolto dai fischi del Meazza, ci sta. Ci starebbe, se non fosse che Palacio calcia sul braccio staccato di un difensore e l'arbitro, ad un metro, non concede il rigore. Del resto, è dall'inizio del campionato che l'Inter di rigori non ne riceve. E questo è assurdo, va contro la logica, contro il buon senso, contro le immagini, contro la storia stessa del calcio. Troppi errori non sono più spiegabili con il caso, che poi è il partito degli stolti. C'è qualcosa che non va. Insomma, l'Inter è scarsa, ma non fino a questo punto. Certi arbitraggi sono insopportabili. Ed indecenti. E scandalosi. Sarebbe ora di finirla.

domenica 23 marzo 2014

Inter battuta in casa dall'Atalanta. Decide una doppietta di Bonaventura, inutile il gol di Icardi

Bellissimo il gol di Icardi. Inutile, però. Perché la scarsissima difesa dell'Inter di Mazzarri, per svagatezza ed errori dilettanteschi nel posizionamento e nelle marcature, concede due gol a Bonaventura, numero dieci dell'Atalanta, che sarà uscito dal campo sentendosi Roberto Baggio. D'accordo, illudendosi e parecchio, ma l'Inter ha il carisma di concedere illusioni a tutti, prima o poi. Al Meazza, sono sembrati campioni Di Michele, Tavano, Meggiorini. Oggi, è toccato a Bonaventura. Il problema, fra i tanti, torno a segnalarlo, è la scarsa qualità dei cross, sempre imprecisi, troppo corti o troppo lunghi, mollicci, Tolta qualche eccezione. A che serve crossare dieci, quindici, venti volte a partita in questo modo? Per di più Hernanes è sotto tono. Poi, resta inteso che le case si costruiscono a partire dalle fondamenta. E quelle dell'Inter, vale a dire la difesa, sono scadenti. Insomma, se si prendono due gol in casa,  si può giocar bene quanto si vuole ma è difficile che si vinca. 

domenica 16 marzo 2014

Inter corsara a Verona: segnano Palacio e Jonathan

Per una volta Jonathan, di solito soltanto la sua miniatura, figura da Maicon, serve un assist sontuoso a Palacio, che apre la partita, e poi raddoppia, all'esito di un affondo caparbio sulla destra, contrasto e rimpallo favorevole. Tanto basta, almeno stando ai tabellini, a propiziare la vittoria dell'Inter di Mazzarri contro il Verona di Mandorlini. Apprezzabile D'Ambrosio, già leader Hernanes, la sua punizione finita sulla traversa è una gemma, perché calciata di sinistro. Fatico a ricordare un ambidestro della qualità del centrocampista brasiliano. Dopo un lungo periodo di sbandamento, Mazzarri ha ripreso il timone della squadra, che credo condurrà agevolmente al quarto posto in classifica. Non sarà molto ma è parecchio di più di quanto seppe fare il sopravvalutato Stramaccioni. Quasi dimenticavo: Icardi è davvero forte, stacca di testa anche da fermo grazie ad una forza esplosiva notevolissima. Deve pensare di più al calcio però ed un poco meno al resto.

domenica 9 marzo 2014

L'Inter batte il Torino 1-0: decide Palacio

Non soltanto per il gol che ha deciso la partita, ma per la corsa intelligente, gli scatti ripetuti, i generosi rientri, per tutto questo, Palacio merita una citazione speciale all'esito della partita che l'Inter ha vinto contro il Torino. La personalità di Hernanes, come la sua tecnica, ha giovato alla squadra. Peccato soltanto per i cross scadenti di Jonathan e Nagatomo, che hanno reso poco utile la presenza di un grande colpitore di testa come Icardi. Sotto tono Guarin, sostituito da un Kovacic vivace e brillante. Bella prova anche del subentrato Andreolli, che farei sempre giocare titolare. Insomma, un'Inter discreta, che consolida il quinto posto e punta il quarto, vista la sconfitta della Fiorentina contro la solita, favoritissima, dai pronostici e dagli arbitri, Juventus. Tutto già visto.

lunedì 24 febbraio 2014

La piccola Inter di Mazzarri pareggia contro il Cagliari

Un altro pareggio, che serve appena a muovere la classifica. Un rigore contro, per ingenuità di Juan Jesus, ed uno a favore che non vuol saperne di arrivare. E la situazione comincia a farsi imbarazzante. Possibile che dall'inizio dell'anno l'Inter non abbia ricevuto un rigore che sia uno, nemmeno quello di ieri su Icardi? E' possibile, perché è successo e la dice lunga sul peso politico dell'Inter attuale. Che, poi, anche in campo tanto forte non è. Mazzarri sbaglia anche in proprio, schiera un Milito fermo sulle gambe, rinunziando alla forza esplosiva di Icardi, forse abulico, ma sempre decisivo in area di rigore. Anche D'Ambrosio al posto di un esausto Jonathan avrebbe aiutato. Ha pesato l'assenza di Hernanes ma più di tutto ha pesato il "sacchismo". Vale a dire, ordine tattico, corsa e forza fisica come pietre angolari del calcio. Che si gioca con i piedi, però. E ce ne sono di colti e di analfabeti. Contro squadre ermeticamente chiuse come il Cagliari, un cross misurato diventa decisivo, invece dei soliti traversoni lenti, mosci e stanchi, sempre preda dei difensori. La differenza sta nei dettagli. Un passaggio o è davvero calibrato oppure arma il contropiede avversario. Quanto avrebbe fatto comodo il genio di Cassano, che è sovrappeso, corre poco, ma sa giocare! Calciare una punizione come fa Guarin è inutile: la sua palla va a due km/h e, soprattutto, viene spedita nel mezzo a casaccio. Sia detto per chiarezza, fermo restando che la squadra è quella che è e la classifica ne rispecchia, grosso modo, il valore.

domenica 16 febbraio 2014

L'Inter batte la Fiorentina e si rilancia in classifica: tornano al gol Palacio ed Icardi

Il calcio è più semplice di quanto si creda. Palacio esce da un lungo letargo realizzativo, Icardi dalle "Memorie di Casanova", ed ecco che l'Inter s'impone sul campo della Fiorentina, all'esito di una partita ben giocata, nella quale si è notata una maggior serenità, oltre alla buona regia di Hernanes. Troppi punti sono stati persi per strada durante la lunga crisi, altrimenti l'Inter potrebbe coltivare la speranza di lottare per il terzo posto. Dopo il disastro provocato da Stramaccioni lo scorso anno, andrà comunque bene anche la qualificazione in Europa League, che resta tutt'altro che scontata.

domenica 9 febbraio 2014

L'Inter batte il Sassuolo 1-0, gol di Samuel. E' la prima vittoria del 2014

Segna Samuel, classe 1978, e tanto basta ad ottenere all'Inter la prima vittoria del 2014. A farne le spese un volenteroso Sassuolo. La supponenza di Mazzarri esclude Kovacic dai titolari, come se fosse stato responsabile della disfatta contro la Juve. Torna Guarin, che dura appena un tempo, esordisce Hernanes, che è un grande giocatore e lo dimostrerà. Il suo debutto è comunque confortante. Per il resto, Milito ha perduto lo scatto, Palacio continua a non segnare. Jonathan è tornato al passato. Kuzmanovic non è da Inter. Mi ha di nuovo impressionato Ruben Botta, davvero in possesso di una tecnica di primissimo ordine. Poi, tira dal limite due metri sopra la traversa e mi ricordo che Recoba gioca in Uruguay ora. Comunque, questo Ruben Botta è forte.

Il Verona rimonta la Juve, vantaggio invariato sulla Roma, che pareggia nel derby con la Lazio

Doppio vantaggio della Juve che sfuma nella ripresa. Alla doppietta di Tevez, ma il secondo gol era in netto fuorigioco, risponde il Verona con Toni e, nel finale, Romulo. Invariato il vantaggio sulla Roma, costretta al pareggio dalla Lazio in un derby capitolino in cui ha prevalso la paura di perdere. Stasera, l'Inter affronterà il Sassuolo, schierando per la prima volta Hernanes, oltre che il reintegrato Guarin. Se dovesse mancare il risultato pieno, la panchina di Mazzarri comincerebbe a traballare.

venerdì 31 gennaio 2014

Hernanes all'Inter! E Branca va via?

Ci siamo, Hernanes approda all'Inter dopo una sfibrante trattativa. Primo ingaggio di nome della presidenza Thohir. Il brasiliano è un centrocampista completo, versatile, forte tecnicamente e provvisto di doti balistiche notevoli: calcia con forza e precisione, persino le punizioni, sia di destro che di sinistro. Peraltro, ha un fisico robusto e discrete doti dinamiche, ha esperienza, essendo prossimo ai 29 anni, e non soffrirà troppo le pressioni del Meazza, considerato che è da tempo titolare nel Brasile, chiamato a vincere il mondiale di casa. Un bel colpo, questa volta, cui pare accompagnarsi anche l'allontanamento di Branca dalla società. E questo sarebbe un colpo addirittura splendido.

lunedì 26 agosto 2013

Inter: buona la prima di Mazzarri. Napoli e Roma sul velluto

Dopo un primo tempo noiosissimo, l'Inter di Mazzarri riesce ad avere ragione di un buon Genoa. Decisivi gli ingressi nella ripresa di Icardi, che gioca un calcio sfrontato e combattivo, e di Kovacic, il maggior fuoriclasse della rosa attuale dei nerazzurri. Con Cambiasso, la squadra aveva i ritmi del subbuteo. Il primo gol nasce da un cross deviato di Jonathan, che vale la metà della metà della metà del gigantesco Maicon, ammirato ieri con la maglia della Roma. Segna, di testa, ma dai!, Nagatomo: beninteso a porta vuota. Questi due, Jonathan e Nagatomo, devono andarsene. Poi, al tramonto della partita, segna un gran gol, controllo di destro e dolcissimo sinistro incrociato, Palacio. Si vede la mano di Mazzarri. Squdra ordinata, volitiva e non sbandata e debosciata come quella di Stramaccioni. Bella Roma sul campo del Livorno: Maicon, s'è detto, gioca alla sua maniera, Totti sta al calcio come Mozart al pentagramma, De Rossi torna al gol con un tiro maestoso. Certo che la partenza di Lamela peserà. Il Napoli è la squadra favorita per lo scudetto, Hamsik una stella e Callejon è una miniatura del grande Raul. Il gol della giornata è di Hernanes: progressione e conclusione alla Rummenigge. Subito dopo, da segnalare il gol di Cerci: tiro sul palo lontano, con il suo sapiente mancino. Alla Recoba.

domenica 11 novembre 2012

Lazio- Roma: chi vincerà il derby?

Il derby è il derby, ma, a Roma è più sentito che altrove. Nel mondo, il paragone regge soltanto con il duello Boca Juniors - River Plate a Buenos Aires. Quello di oggi pomeriggio, sarà un derby molto delicato. Perché la Lazio è reduce dalla disfatta di Catania, parzialmente riscattata dalla vittoria in Europa League, laddove la Roma, dacché è tornato Zeman, vive su una giostra di spiazzanti alti e bassi. Per entrambe le formazioni della Capitale, perdere significherebbe precipitare in un pantano di polemiche senza fine. Sicché, il motto sarà "safety first", anzitutto non prenderle. Il centrocampo della Lazio è più forte, con Hernanes, Ledesma ed il nuovo Candreva, pronto anche per la nazionale. La Roma ha più soluzioni offensive ed un Totti in grande spolvero. Prevarrà chi avrà saputo gestire meglio la tensione.

domenica 21 ottobre 2012

Milan a rischio retrocessione, la Juve supera il Napoli, la Lazio punta al titolo

Sono tre anni che la Lazio comincia la stagione in modo esaltante. Quello ammirato in queste prime giornate è il miglior Klose da parecchi anni a questa parte: un centravanti tanto essenziale quanto spettacolare. Di Hernanes di sapeva, è il miglior centrocampista del campionato: dovesse evitare la caduta di rendimento del girone di ritorno dello scorso campionato, la Lazio potrebbe davvero puntare allo scudetto. Petkovic, una grande sorpresa, studia gli avversari nei dettagli più minuti e plasma la sua squadra di conseguenza. Giustamente battuto il Milan, in stato confusionale: Allegri andava esonerato da tempo. La Juventus, più  cinica che mai ha vinto la sfida scudetto con il Napoli: la squadra di Mazzarri, come nel ritorno di Champions con il Chelsea, denuncia limiti di personalità. I bianconeri si confermano favoriti per la vittoria finale.

domenica 16 settembre 2012

La Juve viene aiutata a vincere, Milan in crisi, Roma sprecona. Riscatto per Toni e Gilardino, Insigne è un fuoriclasse

Come abbia potuto perdere la Roma una partita a lungo dominata appartiene a quei misteri zemaniani destinati a rimanere imperscrutabili. Totti ha giocato un primo tempo gigantesco e sfiorato il gol due volte nella ripresa: non è bastato. Perché il tecnico boemo cura poco la fase difensiva e perché i difensori della Roma sono scarsi. Importante la doppietta di un ritrovato Gilardino, bomber di razza come Toni, anche lui a segno con la Fiorentina dopo tanti anni. Bella vittoria della Lazio: Klose ed Hernanes sono tra i migliori giocatori del campionato. Se Petkovic saprà gestire i cambi, la Lazio potrebbe dire la sua anche per lo scudetto. Che molti vorrebbero già assegnato alla Juventus, prima sotto contro il Genoa e poi capace di una rimonta culminata però in un generosissimo rigore trasformato da Vucinic. Allegri verrà esonerato: la sconfitta del Milan contro l'Atalanta è il segno di una crisi profonda. Infine, il Napoli, che vince ancora: la squadra ormai è matura ed Insigne, al primo gol in serie A, è un predestinato.