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lunedì 16 gennaio 2017

Classifica dei primi venti cannonieri italiani in attività

Ecco una classifica dei primi venti cannonieri italiani in attività, in tutte le competizioni. Si tengono in considerazioni i campionati professionistici, le coppe nazionali ed europee, nonché i gol con nazionale maggiore, under 21 ed olimpica. Primo, manco a dirlo, Totti. Beninteso, occorre considerare che, per esempio, Destro ha giocato e segnato solo in campionati di serie A, come Cassano e Balotelli, mentre Pavoletti, sempre per esempio, ha fatto molti gol tra serie C (Lega Pro di seconda e prima divisione). Insomma, qui i gol si contano, poi vanno anche pesati. Classifica aggiornata al 5 dicembre 2016.


  1. Totti 322 gol
  2. Gilardino 263 gol
  3. Maccarone 224 gol
  4. Caracciolo 184 gol
  5. Pazzini 170 gol
  6. Quagliarella 157 gol
  7. Cassano 153 gol
  8. Pellissier 156 gol
  9. Giuseppe Rossi 142 gol
  10. Graziano Pellè 138 gol
  11. Borriello 125 gol
  12. Balotelli 124
  13. Matri 117 gol
  14. Floccari 115 gol
  15. Pavoletti 107 gol
  16. Floro Flores 105 gol
  17. Immobile 102 gol
  18. Giovinco 99 gol
  19. Insigne 89 gol
  20. Paloschi 78 gol

lunedì 2 giugno 2014

Prandelli sceglie Insigne e taglia Destro e Giuseppe Rossi dai 23 per Brasile 2014

Su Giuseppe Rossi non avevo grandi dubbi: troppi gravi infortuni negli ultimi anni per pensare che potesse giocare anche il mondiale. Certi movimenti, certi contrasti non sono possibili durante la convalescenza. Più sorprendente, sicché, è stata l'esclusione di Destro, che ha lasciato il posto ad Insigne, reduce da una stagione poco brillante sotto il profilo delle realizzazioni. Penso, a questo punto, che Prandelli abbia voluto il fantasista napoletano come primo cambio di Cassano e per le sue qualità nel dribbling, fondamentale sempre meno forte nel calcio moderno. Per il resto, la nazionale è quella che è. L'infortunio di Montolivo darà spazio ad Aquilani più che a Verratti, che gioca nello stesso ruolo di Pirlo. Mi aspetto moltissimo da Cassano, come da Balotelli. Passare il primo turno, ad ogni modo, sarà difficile.

mercoledì 7 maggio 2014

Torna al gol Giuseppe Rossi, ma Fiorentina - Sassuolo è una partita incredibile

Partita incredibile. Ma autenticamente incredibile. Nessuna marcatura sugli attaccanti. Né da una parte né dall'altra. Mi ricorda un Livorno - Parma di anni fa, quando segnarono, se non sbaglio, quattro gol a testa Lucarelli e Gilardino. Cosicché si risveglia dal letargo Berardi, tripletta per lui. E segna anche, e di questo bisogna essere contenti, il rientrante Giuseppe Rossi. Gol bello il suo, se non fosse che nessuno si azzarda a contrastarlo. Il Sassuolo aveva bisogno di vincere ed il Sassuolo ha vinto. Dopo partite come questa, però, si fa più urgente la necessità di ridimensionare il campionato italiano: 18 squadre e non più venti. Anzi, fosse per me, ritornerei alle sedici squadre degli anni '80 (fino al 1988). Naturalmente, com'era prevedibile, adesso fa iscritti anche il partito di chi vorrebbe Berardi ai mondiali. Berardi ai mondiali ci andrà, ma non a questi in Brasile.

domenica 6 aprile 2014

Prandelli e gli attaccanti per Brasile 2014: chi va al mondiale

Si sono messi tutti a segnare, da Toni a Destro ad Immobile. Giuseppe Rossi, che ancora non si allena con la squadra ormai è fuori dai giochi. Se Prandelli non vuol ripetere la debacle di Lippi nel 2010, con tanto di eliminazione al primo turno, a fronte di un girone allora possibile, con gli avversari che invece ci saranno in Brasile, dall'Inghilterra all'Uruguay, bisognerà indovinerà tutte le convocazioni. Allora, nel 2010 dico, rimasero a casa Totti, Cassano e Balotelli. Che in Brasile dovranno andarci, anche i primi due. Perché i gol bisogna farli, e Totti e Cassano sono del mestiere, ma anche farli fare, e Totti e Cassano sono ancora i migliori nella specialità. Gli altri quattro posti vedono in corsa Immobile, capocannoniere attuale, Destro, 13 gol in 18 partite, media strepitosa, Toni, che è centravanti classico e 16 gol ha saputo a farli a 37 anni, Cerci, che nasce ala, e Gilardino, le cui azioni sono in declino. Oggi, convocherei questi sei:
Balotelli
Cassano 
Cerci
Destro 
Immobile
Totti


domenica 15 dicembre 2013

Juve sempre al comando, risale la Fiorentina, Klose rianima la Lazio

La Juve travolge il Sassuolo: mattatore Tevez che qualche solone sulla grande stampa aveva frettolosamente giudicato a fine carriera la scorsa estate. Quando si dice la chiaroveggenza! Bella prova della Fiorentina, trascinata dal miglior regista della serie A, Borja Valero, e dall'estro silenzioso di Giuseppe Rossi, 13 gol in campionato e sempre più capocannoniere. Da segnalare la doppietta di Klose che rianima la Lazio, senza tuttavia spegnere le polemiche attorno a Petkovic ed al suo futuro. Klose ha in testa i mondiali in Brasile, è vero ed è anche comprensibile. Ma, quando gioca, la Lazio è un'altra squadra. Non soltanto per i gol che segna, ma per i palloni che difende, per i movimenti che compie, ora in profondità ora in ripiegamento. Le sue partite andrebbero mostrate nelle scuole calcio: così gioca un grande centravanti.

domenica 20 ottobre 2013

La Fiorentina asfalta la Juve, tripletta di Giuseppe Rossi, capocannoniere con otto gol. E' fuga per la Roma

Tevez e Pogba. Conte che esulta, sembra fatta per la Juventus. Ma, la reazione della Fiorentina, aiutata da una certa spocchia bianconera, è tremenda. Una tripletta di Giuseppe Rossi ed un gol di Joaquin, un talento mai del tutto compreso ma limpidissimo, rovesciano le sorti di una partita che sembrava decisa. Buffon, cominciamo a dircelo con franchezza prende gol assurdi, non indovina più la traiettoria del pallone. Del resto ha esordito in serie A nel 1995 ed il tempo passa per tutti: insomma Buffon, in queste condizioni, non può essere titolare al mondiale. Fatto sta che la Fiorentina di Montella vince in rimonta 4-2, cosicché la Juve resta, come il Napoli, a cinque punti da una Roma già in fuga. Ieri, bel gol di Birsa, arrivato tardi al grande calcio, nel successo di misura del Milan sull'Udinese. Oggi, prima vittoria del Sassuolo, con gol decisivo di una centravanti sottovalutato come Floro Flores. Tra le punte, si ridesta Gilardino con una doppietta. Da segnalare anche il gol di Cassano, il terzo in campionato, il n. 98 in serie A. Stasera una grande classica del calcio italiano: Torino - Inter. Mi aspetto, prima o poi, l'esplosione di Kovacic, confidando che Mazzarri si decida a farlo giocare da titolare.

giovedì 26 settembre 2013

Inter - Fiorentina 2-1. Rimonta dei nerazzurri che agguantano Napoli e Juve al secondo posto. L'Inter si candida per lo scudetto

Al rigore di Giuseppe Rossi l'Inter sfiduciata di Stramaccioni non avrebbe saputo replicare e magari avrebbe subito ancora. Quella di Mazzarri ha ben altra tempra. Segna Cambiasso, che pure ha la mobilità di un impiegato ministeriale e firma il sorpasso Jonathan, già miniatura di Maicon, che sta diventando sempre più padrone della fascia destra. Napoli e Juve acciuffate al secondo posto, l'Inter pone la propria candidatura alla conquista dello scudetto. Con il nuovo Alvarez ed un posto da titolare per Kovacic, dico che è possibile.

domenica 1 settembre 2013

Serie A 2013/2014: il punto della seconda giornata. Napoli, Fiorentina, Inter, Roma e Juventus a punteggio pieno

Il Sassuolo, partiamo dal fondo della classifica, non ha la squadra per restare in serie A: venti squadre sono troppe per la massima serie italiana. Il Livorno, che non sta messo granché meglio maramaldeggia che quasi non ci crede. Impressiona la Roma del leggendario Totti: gli ho visto compiere oggi delle giocate che tanti sospetti fuoriclasse non mettono assieme in una stagione. Il maggior genio calcistico in attività. Splendido il gol di Pjanic, pallonetto beffardo, nel successo dei giallorossi sul Verona del tenace Mandorlini. Si sblocca subito anche il nuovo arrivato Ljajic. La squadra di Garcia, con un ritrovato De Rossi, può fare parecchia strada. Come la Fiorentina di due assi della rete, quali il possente Gomez ed il guizzante Giuseppe Rossi, che incredibilmente Prandelli non ha richiamato in nazionale. I viola vincono per 5-2 sul campo del Genoa, una delle candidate più serie alla retrocessione. Lavori in corso in casa Milan, forse torna Kakà, forse parte El Shaarawi, la garanzia è Balotelli, che si sblocca anche in campionato. Ieri la Juventus, favorita manco a dirlo per il titolo, ha strapazzato una brutta Lazio, che ha evitato il cappotto con un gol del solito Klose, mentre il Napoli, che della Juve, è la squadra rivale, ha fatto mostra di uno straordinario potenziale offensivo: Hamsik è uno dei primi tre centrocampisti al mondo, Callejon, per tacere di Higuain di cui si sa già tutto, è la rivelazione di queste prime giornate. Infine, l'Inter continua a vincere. Con Mazzarri, altra stoffa di allenatore rispetto a Stramaccioni, ha un gioco dalla fisionomia riconoscibile. Alvarez è maturato e segna un gol bellissimo, bella prova di Palacio, che segna e manda in gol perfino Nagatomo, tatticamente pessimo come Guarin. Belfodil continua a non convincermi. La nota più stonata è la prova sopravvalutata di Cambiasso: ha camminato per il campo e con la Juve, fra due settimane, rischia di essere travolto.

venerdì 4 gennaio 2013

Giuseppe Rossi alla Fiorentina: un grande colpo dei viola

La Fiorentina ha dato un altro saggio di seria programmazione, di oculata gestione. Dopo i colpi di Pizarro, Aquilani, Toni, tutti reduci da stagioni poco esaltanti e rinati in riva all'Arno, perché talento ed esperienza non possono svanire nel nulla, la Fiorentina ha ingaggiato Giuseppe Rossi, attaccante di razza del Villareal, bersagliato da due gravissimi infortuni, ma, destinato, a 26 anni, a riprendersi. Altre squadre avrebbero potuto scommettere su di lui e non l'hanno fatto, perché troppo spaventate dalle condizioni delle ginocchia dell'attaccante azzurro. Il tempo, scommetto invece io, dimostrerà quanto saggia ed affidata sia stata la scelta della Fiorentina. L'Inter dovrebbe prendere nota.

mercoledì 16 novembre 2011

L'Italia di Prandelli perde con l'Uruguay: 0-1

D'accordo, gli uruguagi non vanno per il sottile in campo, lottano come leoni, picchiano all'occorrenza, sono abili a perdere tempo, ma, insomma l'Uruguay è una grande squadra, da qualche anno a questa parte non solo per storia e blasone, ma, per vittorie fresche. Sono i vincitori dell'ultima Coppa America, dopo il quarto posto al mondiale sudafricano. Contro una squadra così forte, pur priva di Suarez, infortunato, di Forlan, infortunato, e di Recoba, ingiustamente non convocato, la nazionale italiana ha mostrato limiti da correggere presto. Pirlo, a 32 anni suonati, quando raddoppiato, ormai va in difficoltà, il che vale anche per De Rossi, che pure è assai più giovane. Osvaldo non può far parte della nazionale, dacché ci sono almeno dieci centravanti più forti di lui in Italia, a cominciare dal compagno di squadra Borriello. Stesso discorso da fare per Pepe: non salta l'uomo una sola volta. Schelotto, all'ala, è visibilmente più bravo. Insomma, Prandelli ha messo su una buona squadra, ma, per il salto di qualità, occorre qualche scelta più coraggiosa, nell'attesa del ritorno di Cassano e di Giuseppe Rossi. Ho fatto il nome di Schelotto, faccio quello di Destro. Poi, dev'essere il campionato ad offrire qualche novità interessante. Ad oggi, l'Italia non vale più dei quarti di finale ai prossimi Europei.