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lunedì 5 dicembre 2022

Giappone-Croazia 2-4 ai rigori Croazia ai quarti. Pasalic segna il rigore decisivo

Giappone avanti con Maeda sul finire del primo tempo. La Croazia pareggia con Perisic all'inizio della ripresa: gran colpo di testa nell'angolo alla sinistra del portiere nipponico. Il risultato non cambia e si va ai supplementari. E poi ai rigori. Che non batteranno Perisic e Modric, usciti prima stanchissimi. Minamino sbaglia. Segna Vlasic. Sbaglia Mitoma. Brozovic segna. Asano segna. Livaja sbaglia. Yoshida sbaglia. Pasalic segna. Croazia ai quarti di finale di Qatar 2022.

giovedì 1 dicembre 2022

Eliminata la Germania, Giappone agli ottavi

Il successo per 4-2 contro la Costarica non evita alla Germania una dolorosa eliminazione. Agli ottavi va i Giappone, che vince il girone E battendo la Spagna. Il secondo gol giapponese,  tuttavia, era vistosamente irregolare. Errore grossolano della direzione arbitrale e di chi ha rivisto le immagini. I nipponici affronteranno la Croazia, mentre gli spagnoli se la vedranno con il Marocco. Mi pare che agli spagnoli, perdendo, sia andata meglio. Mi pare.

mercoledì 23 novembre 2022

Marocco-Croazia 0-0. Germania-Giappone 1-2

Nel gruppo F di Qatar 2022, nessun gol tra Marocco e Croazia, che paga l'assenza di un centravanti di ruolo. 


Nel gruppo E, sorprendente rimonta del Giappone ai danni della Germania, passata in vantaggio con un rigore di Gundogan. I nipponici hanno vinto 2-1, grazie ai gol nella ripresa dei subentrati Doan e Asano e formano una buona squadra, estremamente disciplinata da un punto di vista tattico. Da segnalare la prestazione incerta del portiere tedesco Neuer, il più forte della sua generazione, che ha respinto ingenuamente verso il centro dell'area, in occasione del primo gol giapponese, ed è stato superato sul suo palo, in occasione del secondo. Anche i migliori sbagliano.

lunedì 2 luglio 2018

Belgio-Giappone 3-2. Onore al Giappone

Succede tutto nella ripresa. Il Belgio batte in rimonta il Giappone, 3-2. Onore al Giappone, che trova un doppio vantaggio grazie alla grande velocità dei suoi giocatori e alle incertezze di un Courtois legnoso e poco reattivo. Il Belgio ha una rosa ricchissima: basta l'ingresso di Fellaini a cambiare la partita. Guardate la posizione di Nagatomo sul terzo gol belga ed avrete la più efficace sinossi della storia dell'Inter negli ultimi 7 anni. Belgio ai quarti, dove sfiderà il Brasile.

lunedì 14 marzo 2016

Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): Tokyo 1964 (#Tokyo1964), 16^ puntata

Prime Olimpiadi asiatiche nel 1964, Giappone, Impero del Sol Levante, Tokyo. Gli Stati Uniti tornano a conquistare il primo posto nel medagliere, tenendo dietro l'Urss e, manco a dirlo, i padroni di casa del Giappone. L'Italia in pieno boom economico, si conferma ai vertici dello sport mondiale ed ottiene un lusinghiero quinto posto, assommando 10 ori, 10 argenti e 10 bronzi. Nell'atletica leggera, da segnalare la prepotente affermazione, con tanto di primato del mondo eguagliato, dello statunitense Bob Hayes nei 100 m: viene dal football americano e si vede, corsa non elegante ma potente ed efficace. Un altro americano compie un passo decisivo verso la leggenda sportiva. Si tratta del colossale lanciatore Al Oerter, che nel disco conquista il terzo dei suoi quattro ori olimpici consecutivi, stabilendo un primato che, una trentina di anni dopo, soltanto Carl Lewis saprà eguagliare nel salto in lungo. L'Italia si aggiudica l'oro nella 50 km di marcia con Pamich, mentre un bronzo tanto bello quanto inaspettato giunge, sui 400 ostacoli, da Salvatore Morale. Nel ciclismo, come da tradizione, l'Italia brilla e porta a casa tre ori. Nel calcio, poiché non c'è spazio per i professionisti occidentali, dominano ancora una volta i paesi dell'est socialista. Trionfa l'Ungheria del capocannoniere Ferenc Bene, già terza agli Europei di Spagna di quell'anno. (cfr. 1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata,  6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^puntata14^ puntata, 15^ puntata)

martedì 14 ottobre 2014

Neymar 199 gol in carriera, 40 con il Brasile, quinto marcatore assoluto dopo Pelè, Ronaldo, Romario e Zico. Quaterna contro il Giappone

Amichevole, per carità, ed avversario, il Giappone, non irresistibile. Neymar, comunque, segna quattro gol ed arriva a quota 40 con la nazionale maggiore del Brasile, scavalcando Bebeto, 39 gol. Neymar diventa il quinto marcatore assoluto nella storia della nazionale, dopo Pelè, 77 gol, Ronaldo, 62 gol, Romario, 55 gol, e Zico, 52 gol. E pensare che ha soltanto 22 anni. Peraltro, con i quattro gol rifilati al Giappone, Neymar approda a 199 gol in carriera. Quota 200 è ad un passo.

domenica 8 giugno 2014

Storia dei mondiali di calcio. 18^ puntata (2002, in Corea del Sud e Giappone trionfa il Brasile)

Due terribili infortuni, due anni senza giocare, quelli del 2002 furono i mondiali della resurrezione calcistica di Luis Nazario da Lima in arte Ronaldo, il miglior centravanti della storia. Capocannoniere di quella stramba edizione dei mondiali d'oriente, tra Giappone e Corea del Sud. L'Italia di Trapattoni, che lasciò colpevolmente a casa Roberto Baggio, dopo un girone stentato uscì agli ottavi contro i coreani, tra mille polemiche per via dello scandaloso arbitraggio casalingo di Moreno. Ma, ancora si ricorda un erroraccio di Vieri sotto misura, e Maldini immobile sullo stacco di testa di Ahn, che pure gli cedeva parecchi centimetri. Delusero Francia ed Argentina, fuori addirittura al primo turno.Impressionò lo strapotere atletico della Germania guidata dal grande Ballack e da un giovane centravanti che avrebbe conquistato, è accaduto ieri, il primato di reti in nazionale: Klose. Si arrese soltanto in finale al Brasile di Scolari. Un errore di respinta di Kahn su tiro di Rivaldo permise il gol Ronaldo, che raddoppiò di lì a poco con un superbo rasoterra incrociato: otto reti e titolo di capocannoniere per l'asso brasiliano. Quinto titolo mondiale per il Brasile, Germania seconda, Turchia terza e rivelazione del torneo, Corea del Sud quarta, dopo aver buttato fuori ingiustamente prima l'Italia e poi la Spagna di Raul. (1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata, 6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^ puntata14^ puntata15^ puntata16^ puntata, 17^ puntata)

giovedì 20 giugno 2013

L'Italia, sovrastata dal Giappone, vince fortunosamente 4-3

Inizio imbarazzante per l'Italia nella seconda partita della Confederations Cup 2013 contro il Giappone di Zaccheroni. I nipponici, tecnici e velocissimi, giocano un calcio arioso e spensierato, ma combattivo. Pressione a tutto campo. Vanno meritatamente sul 2-0, colpa di una difesa azzurra disastrosa, nella quale si distingue uno scarsissimo De Sciglio: ma come fa a giocare in serie A? Prandelli sostituisce Aquilani con Giovinco, giocatore eccellente per il subbuteo, che non becca palla per tutta la partita. De Rossi accorcia di testa. Poi, autogol giapponese su azione dalla fascia sinistra di un volitivo, ma modesto, Giaccherini. L'Italia va in vantaggio con un rigore di Balotelli, a dieci reti in nazionale: un predestinato. Pareggio del Giappone di testa, sì di testa, con Okazaki. Honda e Kagawa sembrano Pelè e Tostao a Messico '70. Il pubblico di Recife parteggia apertamente per la squadra del Sol Levante. Poi, siccome nella vita ci vuole fortuna, per non dire altro, segna a porta vuota Giovinco e soltanto così avrebbe potuto riuscirci. L'Italia, umiliata, vince 4-3 ed approda alle semifinali della Confederations Cup 2013.

domenica 16 giugno 2013

Neymar esordio con prodezza nella Confederations Cup 2013: gol n. 161 in carriera

A 22 anni, con in tasca un contratto principesco che lo legherà al Barca nei prossimi anni, a dividere la scena con Messi, Neymar offre una nuova prova della sua predestinazione al grande calcio. Tiro al volo da  fuori area, spedito al sette a sinistra del portiere del Giappone, nella partita di esordio della Confederations Cup 2013. Davanti al pubblico di casa, l'asso del Brasile, su cui si appuntano tutte le speranze verdeoro in vista del mondiale casalingo del prossimo anno, dimostra di reggere bene l'urto della pressione, forte di un bagaglio tecnico che, per completezza, stimo da anni superiore a quello dello stesso Messi. Per la cronaca, Neymar è già approdato al lido dei 161 gol in carriera, in 221 partite da professionista: media gol di 0,73 a partita. Ieri, indossava la maglia numero dieci del Brasile, che fu, tra gli altri, di Pelè e di Zico. Scommetto che se ne renderà degno.