Elenco blog personale

Visualizzazione post con etichetta Geraint Thomas. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Geraint Thomas. Mostra tutti i post

sabato 27 maggio 2023

Monte Lussari: Roglic vince tappa e Giro

Ventesima tappa del Giro d'Italia 2023, frazione di 18,6 km a cronometro, da Tarvisio a Monte Lussari, salita, quest'ultima, dalle pendenze terribili, da mountain-bike.

La cronaca. 

Inesorabili le leggi non scritte del ciclismo: resta Fiorenzo Magni il più vecchio vincitore del Giro. L'ascesa del Monte Lussari costa, infatti, al trentasettenne Geraint Thomas la maglia rosa, che passa definitivamente sulle spalle del vincitore di giornata, lo sloveno Primoz Roglic. Il più veloce,  oggi, contro il tempo, nonostante un guasto meccanico. Roglic vince la sua quarta grande corsa a tappe, dopo i tre successi alla Vuelta a España. Secondo Thomas, a 14", terzo Joao Almeida, quarto Damiano Caruso e quinto un grande Thibaut Pinot, storico beniamino di questo blog. Curiosa coincidenza: l'ordine d'arrivo della tappa è identico a quello della classifica generale. 

venerdì 26 maggio 2023

Giro d'Italia: sulle Tre Cime di Lavaredo vince Buitrago

Diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2023, si sale sulle Dolomiti: 183 km da Longarone alle mitiche Tre Cime di Lavaredo, dove nacque la leggenda di Eddy Merckx, al Giro del 1968. Il vincitore dell'edizione di quest'anno si deciderà tra oggi e la cronoscalata di domani. Prima delle Tre Cime di Lavaredo, ci sarà il Giau, altra salita simbolo ad alto tasso di difficoltà. Ci sarebbe persino lo spazio per un'impresa da lontano. Pinot è l'unico che avrebbe il coraggio di tentarla. 

Immagine delle Tre Cime di Lavaredo


La cronaca. 

Va via una fuga. Gee c'è ancora una volta. E lungo l'ascesa alle Tre Cime di Lavaredo, resta solo. Buitrago insegue. Dietro il gruppo della maglia rosa, guidato dalla Ineos, si assottiglia. Davanti, Buitrago riprende e stacca Gee. Scatta Roglic. Almeida resta più indietro, poi rientra. Intanto Buitrago vince, Gee è secono. Roglic chiude quarto, guadagnando tre secondi su Thomas e più di venti su Almeida, cui la tenacia proverbiale non basta. Va bene, la tappa era dura, Thomas ha 37 anni e sta facendo fin troppo e se vincesse diverrebbe il più vecchio della storia a riuscirci, dopo il Magni del 1955, che aveva 34 anni e mezzo. Va bene, Roglic va per i 34 anni. Va bene tutto. Ma, poco, pochissimo spettacolo. Poco, pochissimo coraggio. La paura di perdere, di saltare, come si dice in gergo, ha prevalso sul resto. Si deciderà tutto nella cronoscalata di domani, con Thomas favorito per tenere la maglia rosa.

giovedì 25 maggio 2023

Giro d'Italia: a Val di Zoldo vince Zana, Pinot secondo

Diciottesima tappa del Giro d'Italia 2023, da Oderzo a Val di Zoldo. Una vera tappa da Giro, anche se lunga "solo" 161 km, perché andranno affrontati cinque Gpm, uno di quarta, due di seconda e due di prima categoria. E sebbene le salita più impegnative non siano le ultime due, ciò non di meno queste verrano affrontate una dopo l'altra, senza possibilità di recupero. Tutti aspettano le Tre Cime di Lavaredo, con il Giau, domani, ma il percorso odierno potrebbe terremotare la classifica generale. Come al solito, l'interpretazione della corsa da parte dei corridori farà la differenza. 

Va via la fuga. Restano davanti in sei, poi in quattro, infine in due:  Thibaut Pinot e il campione italiano in carica, Zana. Dietro, si stacca Joao Almeida, Roglic, guidato da un fortissimo Kuss, è arrembante, ma Geraint Thomas non cede. Restano soli Thomas e Roglic. Mentre davanti continua lo studio tra Pinot e Zana. Vince Zana, Pinot ancora secondo, ma recupera moltissimo in classifica generale: ora è settimo a 4'43" da Thomas. Avesse sprecato meno energie per guadagnare i punti dei gran premi della montagna, Pinot oggi avrebbe vinto la tappa. Terzo, un altro francese, Barguil. Thomas e Roglic arrivano assieme. Almeida cede una ventina di secondi e viene scavalcato in classifica dallo sloveno. Domani, con Giau e Tre Cime di Lavaredo, può davvero succedere di tutto. Potrebbe persino esserci un'impresa da lontano, come quella di Froome al Giro del 2018. Vediamo.

martedì 23 maggio 2023

Giro d'Italia: sul Monte Bondone vince Almeida. Thomas in rosa

Sedicesima tappa del Giro d'Italia 2023, da Sabbio Chiese al Monte Bondone, dalla Lombardia al Trentino: cinque Gpm, due di prima, due di seconda e uno di terza categoria, distribuiti lungo un percorso di 203 km. Prevarrà di nuovo la prudenza? Damiano Caruso, come suggeriva stamane Bugno sul Corsera, e Thibaut Pinot potrebbero attaccare da lontano, avendo coraggio e gambe. Meglio la possibilità di vincere di un piazzamento certo, o no? Vediamo.

La cronaca. 

Questa volta la fuga non va in porto. Arrivati sul Monte Bondone, la UAE fa l'andatura e Bruno Armirail si stacca subito. Joao Almeida rompe gli indugi, ma riesce a guadagnare pochi metri su Roglic, Thomas, Kuss. Poi, cede Roglic, mentre Thomas torna sul portoghese. Roglic insegue con Kuss e l'irlandese Dunbar. Vince Joao Almeida in volata, con Geraint Thomas che torna in maglia rosa. Roglic è terzo, davanti a Dunbar, con 25" di ritardo. Finalmente una tappa, meglio una porzione di tappa, interpretata come merita la grande storia del Giro d'Italia.


venerdì 19 maggio 2023

Giro d'Italia: a Crans-Montana vince Rubio, Pinot secondo

Tredicesima tappa del Giro d'Italia 2023, da Borgofranco d'Ivrea a Crans-Montana, sulle Alpi Svizzere: tre Gran Premi della Montagna di prima categoria, il Gran San Bernardo, la Croix de Coeur e, appunto, l'ascesa di Crans-Montana. Per chi ambisca al successo finale, sarà davvero impossibile nascondersi. 


*Aggiornamento delle 11:18. Tappa accorciata per il maltempo. Anche se dalla Svizzera giungono notizie meno drammatiche. La tappa farà a meno del Gran San Bernardo e misurerà circa 74 km. Si partirà realmente da La Chable e si affronteranno solo le ascese della Croix de Coeur e di Crans-Montana. Grande perplessità!


La cronaca. 

Hanno voluto la tappa breve. Almeno attaccano. Non i primi, però, figuriamoci! È Thibaut Pinot ad animare la fuga. Con lui, sulla Croix de Coeur restano Cepeda, Gee e Rubio. Lungo l'ascesa finale di Crans-Montana, è sempre Pinot ad osare di più. Gee si stacca. Non c'è accordo tra Pinot, Cepeda e Rubio. Pinot ha una voglia matta di vincere e continua a scattare senza troppo costrutto. Lo riprendono. E riparte. Del resto, le pendenze non sono proibitive. All'inseguimento c'è Hugh John Carty. Dal gruppo maglia rosa, evade Damiano Caruso. Lo riprendono. Volata davanti. Vince il colombiano Rubio, di pura astuzia. Secondo Thibaut Pinot, che merita comunque applausi per un coraggio antico e genuino, terzo Cepeda. La maglia rosa Thomas, con Roglic e Caruso arriva con poco più di un minuto e mezzo di ritardo. Pinot risale al decimo posto della classifica generale. Ho la sensazione che potrà ancora recitare da protagonista in questo Giro. E, chissà?

martedì 16 maggio 2023

Giro d'Italia: a Viareggio vince Cort Nielsen

Decima tappa del Giro d'Italia 2023, da Scandiano a Viareggio, 196 km. Frazione concepita per un arrivo in volata o per un fuga. Il maltempo, soprattutto in quota lungo il Passo delle Radici, agevola un attacco a lunga gittata. Pioggia e freddo provocano o suggeriscono diversi ritiri. Lascia la corsa anche Vlasov. Davanti, nel finale, battono strada Gee, Cort Nielsen e De Marchi. Vince Cort Nielsen, secondo Gee, terzo De Marchi.

domenica 14 maggio 2023

Giro d'Italia: a Cesena vince Evenepoel

Nona tappa del Giro d'Italia 2023: frazione a cronometro di 35 km, da Savignano sul Rubicone a Cesena. Delude un poco Roglic, come se l'attacco di ieri fosse stato un mezzo fuoco di paglia. Molto bene sono andati i britannici, compagni di squadra Ineos, Geoghegan Hart e Geraint Thomas; si è difeso egregiamente Damiano Caruso. Leknessund, da pronostico, ha perso la maglia rosa, a vantaggio di Remco Evenepoel, vincitore con un'altra straordinaria prestazione contro il tempo. Partito fortissimo, il belga ha rallentato strada facendo, ma ha comunque preceduto Thomas di un decisivo  secondo. Probabilmente, non è più in forma come all'inizio del Giro,  Evenepoel. Ma gli altri non mi sembra che gli siano superiori. Non individualmente. Altro discorso è la squadra: debole quella della maglia rosa, per esempio, fortissima la Ineos. Con quattro punte potenziali: Thomas, Geoghegan Hart, Vlasov e Arensman, in ordine attuale di palmares. Stiamo a vedere. Domani giorno di riposo. 

*Aggiornamento: arriva la notizia della positività al Covid di Evenepoel, costretto a lasciare il Giro. Martedì sarà Geraint Thomas a ripartire con la maglia rosa. 

venerdì 12 maggio 2023

Giro d'Italia: sul Gran Sasso vince Bais

Settima tappa del Giro d'Italia 2023, da Capua al Gran Sasso d'Italia, Campo Imperatore: 218 km, con tre Gpm, l'ultimo dei quali di prima categoria. I pretendenti al successo finale non possono nascondersi. Lunga fuga a tre: gli italiani Bais e Petilli e il ceko Vacek. Giornata fredda. La strada, verso il traguardo, è in mezzo alla neve. Dietro, il gruppo della maglia rosa va talmente piano che qualcuno, in curva, frena per i rallentamenti di chi sta più avanti. Forse è il vento contrario a scoraggiare attacchi. Forse. I fuggitivi arrivano: primo Bais, al primo successo tra i professionisti, secondo Vacek, terzo Petilli. Leknessund conserva la maglia rosa.

lunedì 24 aprile 2023

Giro d'Italia 2023: ha vinto Roglic!

Tutto sul Giro d'Italia 2023, dal percorso, al racconto delle singole tappe, alla cronaca sintetica della gara, dai favoriti alla classifica aggiornata. Si corre dal 6 al 28 maggio. Tre le frazioni a cronometro, di cui una cronoscalata, sei arrivi in salita.

Il percorso: si potrà cliccare sulle singole tappe per leggerne la cronaca.

6/5 1^ Fossacesia - Ortona 19,6 km 🕙

7/5 2^ Teramo - San Salvo 202 km

8/5 3^ Vasto - Melfi 213 km

9/5 4^ Venosa - Lago Laceno 175 km

10/5 5^ Atripalda - Salerno 171 km

11/5 6^ Napoli - Napoli 162 km

12/5 7^ Capua - Gran Sasso  218 km

13/5 8^ Terni - Fossombrone 207 km

14/5 9^ Savignano sul Rubicone - Cesena 35 km 🕙

15 maggio I giorno di riposo

16/5 10^ Scandiano - Viareggio 196 km

17/5 11^ Camaiore - Tortona 219 km

18/5 12^ Bra - Rivoli 179 km

19/5 13^ Borgono d'Ivrea - Crans Montana 207 km*

20/5 14^ Sierre - Cassano Magnago 194 km

21/5 15^ Seregno - Bergamo 195 km

22/5 II giorno di riposo

23/5 16^ Sabbio Chiese - Monte Bondone 203 km

24/5 17^ Pergine Valsugana - Caorle 197 km

25/5 18^ Oderzo - Val di Zoldo 161 km

26/5 19^ Longarone - Tre Cime di Lavaredo 183 km

27/5 20^ Tarvisio - Monte Lussari 18,6 km 🕙

28/5 21^ Roma - Roma 126 km

* La tredicesima tappa viene accorciata per il maltempo. Si parta da La Chable e si arriva a Crans-Montana: circa 75 km.

Il borsino dei favoriti.


La cronaca in sintesi.

Evenepoel domina la prima cronometro lungo la Costa dei Trabocchi, da Fossacesia ad Ortona: Ganna cede 22". Terzo Joao Almeida. Roglic giunge a 43" dall'asso belga. Nella seconda tappa, da Teramo a San Salvo, arrivo in volata dominato dal friulano Jonathan Milan. Una caduta a poco meno di 4 km dal traguardo costa secondi preziosi a diversi corridori, tra i quali Thibaut Pinot. Nella terza tappa, per gran parte sotto la pioggia, da Vasto a Melfi, vince in volata Michael Matthews su Pedersen. Nella quarta tappa, con arrivo a Lago Laceno, arriva una fuga con due minuti di vantaggio. Vince il francese Paret-Peintre, secondo e nuova maglia rosa, il norvegese Leknessund, che il gruppo farebbe bene a non sottovalutare. Nella quinta tappa, domina il maltempo. La volata di gruppo è dominata dall'australiano Groves, che precede Milan e Pedersen. La sesta tappa, da Napoli a Napoli, attraversando la Costiera Amalfitana, fine con la volata vincente del danese Pedersen. Nella settima tappa, da Capua al Gran Sasso, nessuno scossone per la classifica generale, nonostante la dura salita finale, in mezzo alla neve. Arriva la fuga, con Bais primo sul traguardo. A Fossombrone, traguardo dell'ottava tappa, s'impone in solitaria l'irlandese Healy. Nel finale, il gruppo maglia rosa è allungato da uno scatto di Roglic, che Evenepoel paga con 14" di distacco. Nella nona tappa, crono piatta di 35 km da Savignano sul Rubicone a Cesena, vince ancora Evenepoel, con 1" su Thomas e 2" su Geoghegan Hart. Evenepoel torna in maglia rosa. Poi, a fine serata, la notizia della positività di Evenepoel al Covid e l'annuncio del suo ritiro dalla corsa. Peccato. Primo giorno di riposo. Nella decima tappa, da Scandiano e Viareggio, freddo e pioggia. Si ritirano altri corridori, tra i quali Vlasov. Arriva la fuga. Vince Cort Nielsen su Gee e De Marchi. Nell'undicesima tappa, da Camaiore a Tortona, volata vincente di Ackermann su Milan e Cavendish. Caduta e ritiro per uno dei grandi favoriti: Tao Geoghegan Hart. Nella dodicesima tappa, tutta piemontese, da Bra a Rivoli, c'è spazio per una fuga. Restano davanti in tre e vince il tedesco Nico Denz, davanti a Skujins e Berwick. Thomas sempre in maglia rosa. La tredicesima tappa viene accorciata per il maltempo. Vera partenza da La Chable, in Svizzera. Salta la salita del Gran San Bernardo. Thibaut anima una fuga sulla Croix de Coeur. Lungo l'ascesa finale verso Crans-Montana, cede Gee, e con Pinot restano Rubio e Cepeda. Vince Rubio, Pinot secondo, Cepeda terzo. Il gruppo maglia rosa a poco più di un minuto e mezzo. Nella quattordicesima tappa, da Sierre a Cassano Magnago, lunga dormita del gruppo dei migliori. Va via la fuga. Bis di Denz e Bruno Armirail veste la maglia rosa. Nella quindicesima tappa, da Seregno a Bergamo, nuova fuga: vince McNulty su Healy e Frigo. Gruppo dei migliori ancora distanziato e solo piccola bagarre finale. La sedicesima tappa, da Sabbio Chiese al Monte Bondone, vede il ritorno tra i protagonisti dei grandi favoriti. Attacca Joao Almeida, resta con lui, alla fine solo Geraint Thomas. Almeida vince, Thomas torna in rosa. Roglic, terzo di giornata, cede 25" oltre gli abbuoni. Nella diciassettesima tappa, da Pergine Valsugana a Caorle, va in scena l'annunciata volata di gruppo: vince Alberto Dainese, davanti a Milan e Matthews. Nella diciottesima tappa, da Oderzo alla Val di Zoldo, va via una fuga. Restano, infine, davanti, Zana e Thibaut Pinot. Vince Zana con la maglia di campione italiano. Pinot risale al settimo posto della classifica generale. Dietro, Almeida cede 21" a Thomas e Roglic, che lo scavalca al secondo posto. Nella diciannovesima tappa, che si conclude sulle mitiche Tre Cime di Lavaredo, vince il fuggitivo Buitrago, che batte per distacco Gee. Tra i pretendenti al successo finale, la spunta per 3" su Roglic su Thomas. Almeida cede ancora una ventina di secondi. Nella ventesima tappa, cronometro che sale sul terribile Monte Lussari, impresa Roglic, che vince tappa e Giro. Geraint Thomas finisce al secondo posto della generale distanziato di 14". Almeida terzo, Caruso quarto, Pinot quinto. Curiosamente, in realtà è tutto tranne che un caso, l'ordine d'arrivo della tappa è lo stesso della classifica generale finale. Nella spettacolare frazione conclusiva, tutta a Roma, vince in volata il veterano dei velocisti Mark  Cavendish. Roglic festeggia la maglia rosa.

Le pagelle dei protagonisti (cliccate per leggere l'articolo).


La classifica generale finale.

1.  Primoz Roglic (SLO) a 26"

2. Geraint Thomas (R.U.) a 14"

3. Joao Almeida (POR) a 1'15""

4. Damiano Caruso (ITA) a 4'40" 

5. Thibaut Pinot (FRA) a 5'43"

6. Thymen Arensman (OLA) a 6'05"

7. Edward Dunbar (IRL) a 7'30"

8. Andrea Leknessund (NOR) a 7'31'

9. Lennard Kamna (GER) a 7'46"

10. Laurens De Plus (BEL) a 9'08"







sabato 23 luglio 2022

TdF 2022: a Rocamadour vince Van Aert

Ventesima e penultima tappa del Tour de France 2022, da Lacapelle-Marival a Rocamadour, gara cronometro di 40,7 km. Ma, i giochi sono già fatti per la classifica generale. Trionfatore di giornata Van Aert, che precede il compagno di squadra Vingegaard di 29" e Pogacar di 27". Poi Geraint Thomas e Ganna. Vingegaard ha vinto il Tour, ma si sapeva già. Vlasov scavalca Quintana al quinto posto della classifica generale. 

giovedì 21 luglio 2022

TdF 2022: Vingegaard trionfa sull'Hautacam

Diciottesima tappa del Tour de France 2022, da Lourdes a Hautacam, 143,2 km e 3 Gpm: Aubisque, horse categorie, 16,4 km al 7,1% di pendenza media, Col de Spandelles, prima categoria, 10,3 km all'8,3 % e infine l'Hautacam, horse categorie, 13,6 km al 7,8% di pendenza. Salite vere, salite dure, Pirenei classici: oggi si potrebbe riscrivere la classifica. Occorrerano, come sempre nel ciclismo, gambe e coraggio, coraggio e gambe. Passasse indenne la giornata di oggi, Vingegaard avrebbe vinto il Tour. Pogacar lo sa e ci proverà fino in fondo. E l'Hautacam, salita irregolare per eccellenza, che presenta continue variazioni pendenza, si presta pochissimo ad un ritmo regolare ed è perciò ideale per un attacco. Da parte di chi stia bene sul serio.

La cronaca. 

Va via una fuga di oltre venti corridori, con Pinot, Van Aert, Ciccone. Dietro, già sul Col de Spandelles, battaglia senza esclusione di colpi tra Pogacar, che attacca a ripetizione, e Vingegaard, che resiste. I duellanti massimi di questo Tour restano da soli. Pogacar cade, il rivale danese lo aspetta. E il loro duello viene suggellato da una stretta di mano, gesto cavalleresco che passerà alla storia del ciclismo come la borraccia passata da Bartali a Coppi. O da Coppi a Bartali. Davanti invece, continuano la loro fuga l'immenso Van Aert, Martinez e Thibaut Pinot, che porta sulle spalle le ambizioni di revanche di tutta la Francia. Vingegaard recupera due compagni di squadra, Benoot e Sepp Kuss, uno che in qualunque altra squadra avrebbe i gradi di capitano. Rientrano anche Geraint Thomas e Meintjes. Tra i primi e il gruppo maglia gialla altri due corridori, superstiti della fuga: Verona e Lutsenko. Il gruppo maglia gialla recupera sotto il ritmo imposto da Kuss. Fa caldo. Bevono e si bagnano tutti i corridori, ripetutamente. Davanti, attacca Van Aert. Martinez lo segue, Pinot si stacca. Ripresi e staccati Verona e Lutsenko. Stesso destino per Pinot. Kuss, Vingegaard e Pogacar, staccato Thomas, inseguono ora Van Aert e Martinez. Anche i due battistrada vengono ripresi. Martinez si stacca subito, Kuss anche. Restano Van Aert, che ha ancora la forza di tirare, Vingegaard e Pogacar. Poi, clamoroso al Tour!, a poco più di 4 km dall'arrivo, si stacca anche Pogacar: credo che la caduta sofferta abbia pesato e pesi. Van Aert, strepitoso, si fa da parte. E Vingegaard s'invola da solo verso il traguardo. Pogacar lotta per non crollare, la maglietta completamente aperta. Lo sloveno arriva con 1'04" dalla maglia gialla. Il Tour, di fatto, è finito. E ha vinto, con merito, Vingegaard. Naufraga Bardet, si difende Gaudu, che risale al quarto posto della generale.

La classifica generale (dopo 18 tappe).
1. Jonas Vingegaard (DAN) 
2. Tadej Pogacar (SLO)  a 3'26" 
3. Geraint Thomas (GBR) a 8'00"
4. David Gaudu (FRA) a 11'05"
5. Nairo Quintana (FRA) a 13'25"

mercoledì 20 luglio 2022

TdF 2022: sul Peyragudes trionfa Pogacar

Diciassettesima tappa del Tour de France 2022, da Saint-Gaudens a Peyragudes. Frazione breve, 129,7 km attraverso i Pirenei. Manca ancora la vittoria di un francese in qeust'edizione della Grande Boucle. E potrebbe arrivare tra oggi e domani. Comincia l'ultimo atto della sfida tra Pogacar e Vingegaard, mentre Geraint Thomas, sornione, resta in attesa di qualche evento favorevole. 

La cronaca. 

Fuga precoce di Thibaut Pinot e Lutsenko, che passano nell'ordine sul Col d'Aspin. Poi, la corsa esplode. E sul Peyragudes restano davanti in tre: i duellanti Vingegaard, in maglia gialla, e Pogacar, scortato dal compagno di squadra Brandon McNulty. Inseguono Geraint Thomas e Bardet. Vingegaard non si stacca. Arrivano gli ultimi durissimi 400 m, con pendenze da muro, al 16%. Parte Pogacar, lo scavalca Vingegaard, ma Pogacar, che pure sembra a tutta, è a tutta, lo ripassa di nuovo, con una determinazione assoluta, feroce, alla maniera di Merckx, e vince la sua terza tappa. Quanto al Tour, invece, la sensazione è che Vingegaard sia oggi più vicino a vincerlo. Ma, è la sensazione di oggi. Terzo McNulty, poi a 2'34" Thomas, a 2'34" Lutsenko, a 2'38" Bardet, che risale al quinto posto della classifica generale.


La classifica generale (dopo 17 tappe).
1. Jonas Vingegaard (DAN) 
2. Tadej Pogacar (SLO)  a 2'18" 
3. Geraint Thomas (GBR) a 4'56"
4. Nairo Quintana (COL) a 7'53"
5. Romain Bardet (FRA) a 7'57"

mercoledì 13 luglio 2022

TdF 2022: Pidcock trionfa sull'Alpe d'Huez

Dopo lo scossone prodotto dalla tappa di ieri, con Vingegaard che ha spodestato Pogacar, alla prima vera crisi da due anni a questa parte, oggi, il Tour de France 2022 propone un'altra grandissima tappa, la n. 12, sulle Alpi, da Briancon all'Alpe d'Huez, tra le cime più leggendarie del ciclismo. Tre salite horse categorie, il Galibier, che verrà scalato per il secondo giorno consecutivo, il Col de la Croix de Fer e, appunto, l'Alpe d'Huez. Si preannuncia un grandissimo spettacolo ed è molta la curiosità per la reazione che potrà avere Pogacar. Tutto questo nel giorno che commemora la presa della Bastiglia ed è festa nazionale in Francia. I corridori transalpini cercheranno, più degli altri, il successo di tappa. 


La cronaca.

Fuga precoce. Restano davanti il quattro volte vincitore del Tour de France (2013, 2015, 2016, 2017), Chris Froome, e il forte connazionale Pidcock. Con loro, sulla Croix de Fer, Giulio Ciccone, che si aggiudica il Gpm, Powless e Meintjes. Dietro, il gruppo della maglia gialla Vingegaard, a poco più di 4', è ridotto ad una trentina di unità. Impressiona la forza della Jumbo-Visma. In discesa e in pianura, i battistrada aumentano di nuovo - fino a 6'- il loro vantaggio. Caldo sul percorso. Comincia l'Alpe d'Huez per i fuggitivi, il gruppo maglia gialla, a 6'20", se la sta ancora prendendo comodissima. Poi, è Van Aert ad assumere la responsabilità dell'andatura e muta lo spartito della corsa. Davanti, invece, si stacca Powless. Che poi si riaccoda. Poi, scatta Pidcock. E cedono Powless e Ciccone. Meintjes e Froome, nell'ordine, restano in scia di Pidcock. Quando mancano 6,5 km all'arrivo, Pidcock comincia a guadagnare sensibilmente sui suoi più immediati inseguitori. Dietro, Vingegaard è ancora con Roglic, Kruijswijk e Kuss. Roglic si sfila. In difficoltà Bardet, che non tiene il ritmo ora imposto da Kuss. Con l'americano, oltre al capitano e maglia gialla Vingegaard, restano Pogacar, Geraint Thomas ed Enric Mas. Pogacar attacca, Vingegaard risponde. Rientrano Thomas e Kuss. Poi, Pogacar riparte, ma il danese non molla. Thomas, sornione, sale con il suo passo, ma è lì. E rientra, il gallese. Trionfa Pidcock, terzo Meintjes, terzo il redivivo Froome. Pogacar, quinto, si toglie la piccola soddisfazione di regolare in volata, Vingegaard, che resta saldamente in maglia gialla. Sconfitti di giornata Bardet, Quintana e Gaudu.


La classifica generale (dopo 12 tappe).
1. Jonas Vingegaard (DAN) a 39" 
2. Tadej Pogacar (SLO)  a 2'22" 
3. Geraint Thomas (GBR) a 2'26"
4. Romain Bardet (FRA) a 2'35"
5. Adam Yates a 3'44"

martedì 12 luglio 2022

TdF 2022: a Megève vince Magnus Cort Nielsen

Riparte il Tour de France 2022, con la decima tappa da Morzine Les Portes du Soleil a Megève, Alta Savoia, 148,1 km con quattro Gpm della montagna l'ultimo dei quali, di seconda categoria, situato a tre km dal traguardo. Nessuna salita davvero impegnativa, ma la selezione potrebbe venire dal caldo e dalla stanchezza, che comincia a visitare il gruppo. Debuttano, in sordina, le Alpi, in quest'edizione della Grande Boucle, prima delle cime mitiche che i corridori affronteranno domani e dopodomani. Oggi, fuga scontata. Poi, non è detto che arrivi.

La cronaca. 

Alla fine, la fuga non solo è partita ma è arrivata. Il gruppo della maglia gialla ha lasciato fare e Kamna, decimo al traguardo, ha sfiorato il simbolo del primato per soli 11". Vincitore di giornata il danese Magnus Cort Nielsen, con quasi 9' di vantaggio su Pogacar e gli altri migliori della classifica generale. Domani alta montagna con Telegraphe, Galibier e Col du Granon.

venerdì 8 luglio 2022

TdF 2022: Pogacar trionfa sulla Super Planche des Belles Filles

Il Tour de France 2022, nella settima frazione, parte da Tomblaine e si arrampica sui Vosgi, con arrivo alla Super Planche des Belles Filles: nella parte finale si raggiungerà una pendenza del 24%. Il gruppo riparte ancora sotto l'impressione della disarmante vittoria di Pogacar di ieri, a Longwy. 

La cronaca. 

Lungo la Super Planche des Belles Filles, tra i fuggitivi di giornata, resta da solo il tedesco Kämna. Dietro, tira l'UAE di Pogacar. Si stacca, purtroppo, Thibaut Pinot. Cede anche Vlasov, tra i più attesi alla vigilia. Resta solo Majka con Pogacar a poco meno più di 2 km dal traguardo. Durissimo lo sterrato, con la polvere che si solleva davanti ai corridori, sostenuti da un magnifico tifo da stadio. Kämna viene ripreso e saltato da Vingegaard che sopravanza Pogacar e pare destinato ad una vittoria, che invece gli sfugge. Perché Pogacar raccoglie dal fondo del suo immenso orgoglio di campione le ultime energie per sorpassarlo negli ultimi tre metri, e vincere, bissando il successo di ieri, consolidando il primato in classifica e portandosi ad otto tappe al Tour in carriera a nemmeno 24 anni. Vingegaard, ora secondo a 35" però, mi pare che possa dargli, da qui alla fine, del filo da torcere. Da segnalare il terzo posto nella generale di Geraint Thomas, a 1'10": 36 anni e non sentirli. Tappa splendida.


domenica 19 giugno 2022

Tour de Suisse: vince Geraint Thomas

È il gallese Geraint Thomas a conquistare il Giro della Svizzera 2022, scavalcando, secondo pronostico, Higuita nella cronometro conclusiva. Vinta da Remco Evenepoel. Evenepoel conferma doti straordinarie sul passo, ma continua ad essere respinto dalle grandi montagne. Thomas si candida ad un ruolo da protagonista al prossimo Tour de France. Dalla sua, l'esperienza, contro, l'anagrafe. Tornando al Tour de Suisse, dopo Thomas e Higuita, terzo si è classificato Fuglsang. Da registrare la sesta piazza del lussemburghese Bob Jungels, che da tempo non era così competitivo. 

Tour de France 2022: ha vinto Vingegaard

Le Tour de France 2022🚴

Partenza dalla Danimarca, sei tappe di montagne, con 5 arrivi in salita: la Planche Des Belle Filles, sui Vosgi, Col Du Granon e Alpe d'Huez sulle Alpi, Peyragudes e Hautacam sui Pirenei. Due le frazioni a cronometro, destinate a fare la differenza, soprattutto l'ultima. Pogacar, vincitore delle ultime due edizioni della Grande Boucle è il grande favorito. L'altro campione sloveno, Roglic, con due vice di lusso come Vingegaard e Van Aert, ha la squadra più forte. Ecco il borsino di tutti i favoriti della vigilia.

Le 21 tappe del Tour de France 2022 (si potrà cliccare sulle singole tappe, per leggerne la cronaca).

1^ 1 luglio Copenaghen-Copenaghen 13,2 km 
2^ 2 luglio Roskilde-Nyborg 202,5 km
3^ 3 luglio Velje-Sønderborg 182 km
4 luglio Riposo
4^ 5 luglio Dunkerque-Calais 171,5 km
5^ 6 luglio Lille Metropole- Arenberg Porte du Hainaut 157 km
6^ 7 luglio Binche-Longwy 220 km
7^ 8 luglio Tomblaine-La Super Planche des Belles Filles 176,5 km
8^ 9 luglio Dole-Lausanne 186,5 km
9^ 10 luglio Aigle-Chatel 193 km
11 luglio Riposo
10^ 12 luglio Morzine-Megève 148,5 km
11^ 13 luglio Albertville-Col du Granon 152 km
12^ 14 luglio Briancon-Alpe d'Huez 165,5 km
13^ 15 luglio Bourg d'Oisans-Saint-Etienne 193 km
14^ 16 luglio Saint-Etienne–Mende192,5km
15^ 17 luglio Rodez – Carcassonne 202,5 km
18 luglio Riposo
16^ 19 luglio Carcassonne –  Foix 178,5 km
17^ 20 luglio Saint-Gaudens – Peyragudes 130 km
18^ 21 luglio Lourdes – Hautacam 143,2 km
19^ 22 luglio Castelnau-Magnoac – Cahors 188,3 km
20^ 23 luglio Lacapelle-Marival – Rocamadour 40,7 km
21^ 24 luglio Paris La Defense – Paris Champs-Elysées 116 km

La cronaca in sintesi.

La cronometro iniziale, a Copenaghen, va a Lampaert, che va più forte del connazionale Van Aert, secondo e di Pogacar, terzo. Delude Ganna, solo quarto a 10"dal vincitore. La seconda tappa, dopo due cadute che assottiglia il gruppo, premia la volata di Jakobsen. Van Aert nuova maglia gialla. Che la conserva nella terza da Vajle a Sønderborg, dove è ancora secondo di giornata dietro lo sprinter olandese Groenewegen e davanti a Peter Sagan. Primo giorno di riposo il 4 luglio e trasferimento in Francia. Dopo tre secondi posti, arriva finalmente, a Calais, arrivo della quarta tappa, la vittoria di Van Aert, che attacca e trionfa in maglia gialla negli ultimi 10 km di corsa. Grande prova di forza dell'asso belga. Nella quinta tappa, con arrivo ad Arenberg e tanto pavé, vince il fuggitivo australiano Clarke. Brilla Pogacar, che precede di 13" tutti i migliori, Vingegaard compreso, guadagnando addirittura più di due minuti su Roglic, che va in crisi. Van Aert resta in giallo. Nella sesta tappa, con arrivo a Longwy, piena di cotes, arriva il primo successo di tappa in questo Tout, il settimo in carriera del nuovo Merckx, Tadej Pogacar, che brucia allo sprint Matthews e Gaudu. Pogacar conquista anche la maglia gialla prima che, domani, sui Vosgi, comincino le grandi salite. L'ottava tappa da Tomblaine a la Super Planche des Belles Filles, con durissimo ultimo km di sterrato, regala il secondo successo consecutivo al grande Tadej Pogacar, che riesce a rimontare negli ultimi metri colui che gli contenderà il successo da qui alla fine: il danese Vingegaard. Citazione per Kämna, autore di una fuga terminata a meno di 5oo metri dall'arrivo. Terzo di giornata Roglic, apparso in ripresa. L'ottava tappa si conclude su una cote a Losanna. Trionfa Van Aert su Matthews e, da non credere, Pogacar, che conquista 4" di abbuono. La nona tappa, quasi tutta in Svizzera, si chiude a Chatel Les Portes du Soleil, vince Bob Jungel, dopo un lungo periodo di buio agonistico. Quarto Thibaut Pinot. Pogacar, seguito da Vingegaard, spinta per pochi secondi. Nella decima tappa, si sale sulle Alpi: a Megève arriva la fuga e vince Magnus Cort Nielsen. Il gruppo arriva con quasi 9' di ritardo dal primo e Kamna, decimo di giornata, si porta a 11" dalla maglia gialla di Pogacar. L'undicesima tappa, da Albertiville al Col du Granon Serre Chevalier, riscrive la classifica generale. Sull'ultima ascesa, che segue il durissimo Galibier, Vingegaard s'invola verso la vittoria di tappa e la maglia gialla, mentre Pogacar entra in crisi: giungerà al traguardo con 2'52" di ritardo dal danese. Secondo e terzo di giornata, Quintana e Romain Bardet. La dodicesima tappa, da Briancon al traguardo mitico dell'Alpe d'Huez regala chilometri di gloria a Giulio Ciccone. Ma, a vincere è un suo iniziale compagno di fuga: il talento inglese Pidcock, che stacca tutti a metà dell'ascesa finale. Secondo Meintjes e terzo un grande Chris Froome, allo scoperto per gran parte della gara. Dietro, succede poco. Pogacar sta meglio di ieri, ma non stacca Vingegaard. Con loro, arrivano anche un ottimo Geraint Thomas ed Enric Mas. La tredicesima tappa, con arrivo a Saint-Etienne premia la fuga: vince il danese Mads Pedersen. Sesto Ganna. La quindicesima tappa, da Rodez a Carcassone, tradizionale sede d'arrivo della Grande Boucle, si chiude con una volata vinta dal belga Philipsen sul connazionale Van Aert e Pedersen. La notizia di giornata è il ritiro di Primoz Roglic, alle prese con il mal di schiena. Il 18 luglio secondo giorno di riposo. Nella sedicesima tappa, da Carcassonne a Foix, va via presto una fuga con 29 corridori: resta da solo il canadese Hugo Houle che vince con merito. Secondo Madouas, terzo un altro canadese: Woods. Per il resto, Pogacar non stacca Vingegaard, Bardet perde oltre tre minuti da loro due, ma anche da Geraint Thomas e da Quintana e da Gaudu. La diciassettesima tappa, da Saint-Gaudens a Peyragudes è breve, nemmeno 130 km, ma piena di salite. Fuga iniziale di Pinot e Lutsenko, poi  ripresi. Altri tentativi d'evasione. Alla fine, sul Peyragudes restano Vingegaard, Pogacar e il compagno di squadra McNulty. Volata durissima, con sorpassi vicendovoli: vince, di puro orgoglio, Pogacar. La diciottesima tappa da Lourdes all'Hautacam è uno spettacolo assoluto. Fuga con più di 20 corridori, dei quali restano in testa, sull'Hautacam Thibaut Pinot, Van Aert e Dani Martinez. Poi, il francese si stacca. I due battistrada vengono ripresi da Kuss, Pogacar, che prima era caduto, aspettato cavallerescamente da Vingegaard, e il detto campione danese. Si stacca Kuss, passa a tirare Van Aert. Fino a che Pogacar cede, Van Aert si fa da parte e Vingegaard vola vincere tappa. E Tour. Sì, perché ormai il Tour è suo. Nella diciannovesima tappa, con arrivo a Cahors, Laporte, primo successo francese in questo Tour, anticipa la volata. Secondo Philipsen, terzo Dainese. Nella ventesima tappa, cronometro di 40,7 km che si conclude a Rocamadour, ennesimo trionfo di un superlativo Van Aert, che precede Vingegaard, Pogacar, Thomas e il nostro Ganna. Nell'ultima tappa, sugli Champs Elysées, vince Philipsen. Festa per il meritato trionfo di Vingegaard. Che si è persino concesso, con i compagni della Jumbo-Visma, il lusso di arrivare al traguardo con una cinquantina di secondi di ritardo. 


La classifica generale finale.
1. Jonas Vingegaard (DAN) 
2. Tadej Pogacar (SLO)  a 2'43" 
3. Geraint Thomas (GBR) a 7'22"
4. David Gaudu (FRA) a 13'39"
5. Aleksandr Vlasov (RUS) a 15'46"
6. Nairo Quintana (COL) a 16'33"
7. Romain Bardet (FRA) a 18'11"
8. Luis Meintjes (SUD) a 18'44"
9. Aleksej Lutsenko (KAZ) a 22'56"
10. Adam Yates (GBR) a 24'52"

 

domenica 4 luglio 2021

TdF2021: a Tignes trionfa O'Connor, secondo Cattaneo, terzo Colbrelli

Dopo l'assolo formidabile di Pogacar, il Tour de France 2021 riparte oggi con la nona tappa, da Cluses a Tignes: 5 Gpm, due di seconda, due di prima categoria e un horse categorie. Chi oserà attaccare Pogacar? Chi ne avrà la forza? 

La cronaca.

Grande assolo dell'australiano Ben O'Connor, a lungo maglia gialla virtuale. Del resto, Pogacar non ha la squadra per controllare la corsa. Conserva il simbolo del primato, solo perché a 4 km dal traguardo la Ineos di Carapaz e Geraint Thomas si mette a tirare aumentando l'andatura. Scatta Carapaz, contrattacca Pogacar e fa il vuoto. Va fortissimo l'asso sloveno. Davanti, Cattaneo coglie un grande secondo posto di giornata. Mentre terzo è il connazionale e campione italiano in carica, Colbrelli. O'Connor sale, dal canto suo, al secondo posto della classifica generale. Domani, primo giorno di riposo. Dimenticavo: oggi non hanno preso il via Roglic e Van der Poel. Entrambi pensano alle Olimpiadi di Tokyo. 

mercoledì 30 giugno 2021

Laval Espace Mayenne: trionfa Pogacar. Van der Poel resta in giallo

Quinta tappa del Tour de France 2021, da Changé a Laval Espace Mayenne, prova a cronometro di 27,2 km, per lo più pianeggiante e pertanto adatta ai migliori specialisti contro il tempo. 

La cronaca.

Pogacar sembra quello della cronometro decisiva dello scorso Tour, quando spodestò Roglic. Pedalata facilissima ed estremamente redditizia. Vince trionfalmente la tappa, correndo a 51 km/h di media. Infligge 44" al connazionale Roglic, 1'10" ad Alaphilippe. Van der Poel, autore di una grande prova, tiene la maglia gialla per 8". Ma, Pogacar sembra già il padrone del Tour. Di questo e di molti altri a venire. Questo obbliga a dire la cronaca. Si attendono conferme dalla strada.


martedì 6 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: a Villafranca Tirrena vince Demare

Dopo i fuochi d'artificio sull'Etna, oggi quarta tappa del Giro d'Italia 2020, da Catania a Villafranca Tirrena, 140 km, con Gran Premio della montagna di terza categoria grosso modo a metà percorso, che potrebbe favorire fughe. Altrimenti sarà arrivo in volata. Domani, la corsa rosa lascerà la Sicilia.

La cronaca.
Volata di gruppo e vittoria del francese Demare su Peter Sagan, ancora senza successi in questo 2020. Si ritira il gallese Geraint Thomas, tra i grandi favoriti della vigilia. Almeida resta in maglia rosa, aumentando a 2" il suo vantaggio su Caicedo.