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lunedì 22 novembre 2021

Finestra sull'Europa del calcio

Facciamo il punto sui principali campionati europei. 

Premier League. 

Il Chelsea di Tuchel, un tecnico che ho sempre apprezzato pochissimo, per la verità, guida la classifica su Manchester United e Liverpool, trascinato, quest'ultimo, dal capocannoniere provvisorio Salah. Il Tottenham allenato da Conte risale al settimo posto, mentre Harry Kane, inarrestabile in nazionale, è ancora fermo a quota 1 gol. Lui che ha vinto tre volte la classifica marcatori.

Liga.

Il Real Madrid di Zidane guida la classifica, davanti alla sorprendente Real Sociedad, squadra giovane e brillante. Il Barcellona ha dieci punti di ritardo dalla vetta. Benzema è capocannoniere provvisorio, 10 gol, seguito dal compagno di squadra Vinicius, che sembra aver terminato il processo di maturazione. 

Bundesliga.

Classico testa a testa tra il Bayern Monaco, capolista, di Lewandowski, già 14 gol, e il Borussia Dortmund di Haaland, nove reti. Regna l'equilibrio.

Ligue 1.

Il Psg è già in fuga, con nove punti di vantaggio sul Nizza, dopo 14 giornate. Messi, senza impressionare, è più dentro la squadra parigina, destinata a vincere il campionato con molte giornate d'anticipo. Il capocannoniere provvisorio è il canadese del Lille, David.

Serie A. 

Il campionato più equilibrato degli ultimi anni, in Italia, vede una corsa a tre tra Napoli, Milan e Inter, risalita a -4 dalle prime due. Guidano la classifica marcatori Immobile e Vlahovic.

Eredivisie.

Testa a testa tra le tre grandi tradizionali in Olanda: Ajax e Psv Eindhoven, 30 punti, e Feyenoord, 28, che ha una partita da recuperare. Capocannoniere provvisorio, il centravanti dei Lancieri, Haller.


giovedì 27 agosto 2015

Pechino 2015: il crepuscolo dell'Europa ai mondiali di atletica leggera. Oro del Kenya con Yego nel giavellotto

Sei ori del Kenya! Non soltanto nel mezzofondo, da sempre riserva di caccia dei filiformi atleti degli altipiani, perfino nel lancio, ma dovrebbe dirsi tiro, del giavellotto, un tempo disciplina tutta nordeuropea, nella quale più di tutti dominavano i finlandesi. La geografia dell'atletica leggera sta cambiando rumorosamente. L'Europa indietreggia, anche nelle specialità che un tempo sembravano appartenerle in modo esclusivo. Nella velocità, dopo l'appannamento del francese Lemaitre, l'unica eccezione è rappresentata, ma fra le donne, dall'olandese Schippers, nel mezzofondo, gli atleti del vecchio continente sono spariti, dacché Mo Farah è inglese giuridicamente, ma è comunque di origine africana. Sono lontanissimi i tempi in cui gli inglesi Coe, Cram ed Ovett, si dividevano i successi tra 800 e 1.500 metri, o quelli in cui il nostro Panetta vinceva l'oro nei 3.000 siepi, Roma '87, oppure Antibo conquistava l'argento nei 10.000 metri, Seul '88. L'oro nel giavellotto vinto ieri dal Kenya con Yego segna la caduta dell'ultima frontiera. Il declino della panciuta, opulenta e rintronata Europa si vede anche meglio da qui.