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giovedì 29 agosto 2019

Sanchez e Biraghi all'Inter

Sanchez è un'incognita, professionista da più di dieci anni, più di cento partite con la nazionale cilena e le ultime due travagliate stagioni al Manchester United inducono a qualche dubbio sulla sua tenuta. Il talento, invece, non è in discussione. Rapidissimo, sebbene la sua velocità di punta sia diminuita, succede a chiunque dopo i 30 anni, virtuoso del dribbling, non mi pare adatto a far coppia con Lukaku. Non per tante partite. Poi, qualche buona combinazione in Inghilterra l'hanno fatta e potrebbero ripeterla in Italia. Nessuno dei due è un centravanti classico. Biraghi, altro rinforzo dell'Inter, torna a casa. Non è Facchetti, ci mancherebbe, non è Brehme, ci mancherebbe, ma è cresciuto all'Inter, ha un buon sinistro, attacca meglio di quanto difenda. Sarà più utile di Dalbert

domenica 27 gennaio 2019

Torino-Inter 1-0: Spalletti in confusione

Partita di rara bruttezza quella giocata, si fa per dire, e persa, meritatamente, dall'Inter  di un timorosso Spalletti sul campo del Torino. Che ha preso le sembianze del suo tecnico: si lamentano e protestano tutti. E finisce espulso invece Politano, subentrato a poco dalla fine, per qualche parola di troppo all'arbitro. Spalletti deve rinunciare a Perisic, ormai, vedasi dichiarazione di Marotta, fuori dal progetto tecnico. E schiera un'inutile e tremebonda difesa a tre, due tra i peggiori terzini della storia nerazzurra, D'Ambrosio e Dalbert, tre centrocampisti e Lautaro Martinez con Icardi. Pochissima qualità. Il Toro passa di testa con Izzo al 35'? mentre Handanovic osserva la parabola come una coppia di innamorati una stella, la notte di San Lorenzo.Imbarazzante. L'Inter non ha la forza e la tecnica per risalire la corrente. Politano entra troppo tardi, colpa di Spalletti, ed esce troppo presto, colpa sua e dell'arbitro. Nel mezzo, una fiera paesana di errori banali, passaggi all'indietro, angoli mosci. Un manifesto alla bruttezza. Mi pare che Spalletti sia giunto al capolinea.

domenica 13 gennaio 2019

Inter-Benevento 6-2 in Coppa Italia

Punteggio tennistico negli ottavi di Coppa Italia 2018/19 tra Inter e Benevento. L'Inter vince 6-2 con doppietta di Lautaro Martinez e Candreva. Vantaggio iniziale su rigore, trasformato da Icardi. In gol persino Dalbert: una buona Inter. Per i sanniti, bello il gol mancino di Roberto Insigne, fratello del Lorenzo del Napoli. Il tutto nell'atmosfera irreale del Meazza chiuso al pubblico. Ai quarti di finale, l'Inter sfiderà la Lazio.

lunedì 20 agosto 2018

Inter: male la prima! Perde 1-0 dal Sassuolo. Gli errori di Spalletti

Perisic, in forma, parte dalla panchina, Brozovic, regredito alle prestazioni scialbe di un anno fa, in campo. Spalletti gioca a sperimentare e piazza Asamoah davanti a Dalbert, disastroso. Lautaro Martinez, che ha il gol nel sangue, deve retrocedere spesso a centrocampo: non è un trequartista e non può farlo. Deve giocare per segnare. Per di più, Icardi ha la mira imprecisa delle giornate storte. Squadra dimessa, che non riesce a rimontare il precoce svamtaggio. Spalletti è il primo responsabile di una partita giocata male. Senza convinzione, quasi con rassegnazione. Finisce che l'Inter perde dal Sassuolo, per la terza volta con Spalletti in panchina! Un pessimo, inaspettato,  inizio di campionato. 

sabato 16 settembre 2017

Crotone-Inter 0-2. Skriniar e Perisic

Gagliardini e Dalbert escono ad inizio ripresa dopo un primo tempo imbarazzante. Il terzino brasiliano mi ha impressionato negativamente. Difende male, non ha corsa, non ha dribbling. Gagliardini con Borja Valero non si intende. Il Crotone ha le occasioni migliori, quando si escluda un contropiede sprecato da Joao Mario nei primi 45 minuti. In affanno anche Miranda, tenuto a galla da Skriniar. Al '68 una prodezza di Handanovic salva il risultato su colpo di testa ravvicinato di Rohden. Gli attacchi del Crotone fanno male. Inter lenta e sbandata. Decide alla fine un gol in mischia di Skriniar, il migliore fra i nerazzurri. L'Inter vince ma senza merito. Molti passi indietro oggi. Il gol di Perisic, nel recupero, chiude la partita ma non cambia il giudizio. Palla scambiata con troppa lentezza e nessuna idea verticale. Spalletti ha da lavorare parecchio.

giovedì 17 agosto 2017

Perché Spalletti dovrebbe giocare con la difesa a tre

Mai così polemici, negli ultimi anni, i tifosi nerazzurri sulla campagna di rafforzamento della squadra. Eppure mi pare che qualche buon innesto sia stato compiuto. Borja Valero ha la personalità e l'esperienza del comandante. Potrà essere decisivo. Vecino ha la corsa di Berti ed un tiro notevole, Gagliardini, dopo la flessione conosciuta durante gli ultimi due mesi della passata stagione, ha i mezzi per imporsi come un centrocampista di caratura internazionale. Dalbert lo conosco poco, Cancelo, dovesse arrivare, potrebbe sostituire Candreva, da tempo sfiatato, a destra: lo vedo più ala che terzino. Detto questo, Spalletti farebbe bene a virare su una difesa a tre. Con Santon mezzo destro, Skriniar centrale, ha il carattere ed il tempismo necessari al ruolo, e Miranda (o Mangala) mezzo sinistro. Cancelo e Dalbert potrebbero giocare senza i vincoli del ruolo di terzino. Poi tre centrocampisti liberi anche di scambiarsi ruoli e posizioni: Borja Valero, Vecino e Gagliardini. Davanti Icardi con il supporto di Perisic, libero da compiti di rientro. E Pinamonti, che è fortissimo, in rampa di lancio. Oltre a Schick, dovesse arrivare. Per me, quest'Inter è forte ed equilibrata. E non dovrebbe fallire, a tenersi prudenti nel pronostico, la qualificazione alla prossima Champions League.