Elenco blog personale

Visualizzazione post con etichetta Coutinho. Mostra tutti i post
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venerdì 6 luglio 2018

Brasile - Belgio 1-2: Belgio in semifinale come a Messico '86

Come nel 1986, quando Pfaff, Scifo, Ceulemans e compagni raggiunsero storiche semifinali mondiali, prima d'imbattersi in due gol capolavoro di Maradona, al vertice della sua arte calcistica. Il Belgio batte il Brasile 2-1 e affronterà la Francia, nella prima semifinale di Russia 2018. Decisivo il precoce autogol di Fernandinho. Che indirizza una partita di contropiede per il Belgio. Lukaku sprinta nonostante i 94 kg. Da una sua accelerazione, nasce il gol di De Bruyne: gran destro incrociato. Nella ripresa, il Brasile attacca. Gabriel Jesus, improponibile da centravanti, si fa vedere a destra. Firmino rileva Willian senza incidere. Entrano pure Douglas Costa e Renato Augusto, che, di testa, accorcia le distanze.  Coutinho torna il giocatore inconsistente dei tempi dell'Inter. Perde un mucchio di palloni e fallisce il tiro del possibile pareggio. Courtois salva su Neymar. Brasile eliminato. Belgio sugli scudi. Courtois, Hazard e De Bruyne sono tre fuoriclasse. 

venerdì 22 giugno 2018

Brasile - Costa Rica 2-0: Coutinho e Neymar

Neymar che piange dopo la fine della partita, che il Brasile ha vinto nel recupero contro la Costa Rica, racconta la paura che Neymar ha avuto: di non arrivare al mondiale, per via di un infortunio intempestivo, e poi di uscirne, per le difficoltà emerse in queste prime due partite di Russia 2018. Diversamente da Messi, Neymar è stato in gara fino alla fine. Premiato dal gol del raddoppio verdeoro dopo quello da calcetto, con tanto di punta, di Coutinho. Che, debbo ammettere, è diventato più forte di quanto avessi pensato.

domenica 17 giugno 2018

Il Brasile pareggia, la Germania perde

Una brutta Germania perde 1-0 contro il Messico. Poco gioco, ritmo blando. I tedeschi faranno fatica a Russia 2018. Il Brasile pareggia con la Svizzera. Bello il gol di Coutinho. Esordio in chiaroscuro per i verdeoro. Ma, la qualità è notevole e Neymar migliorerà la sua condizione.

sabato 31 ottobre 2015

Mouriho esonerato? Chelsea travolto dal Liverpool.

Condannato da una doppietta di Coutinho! Crisi profonda per il Chelsea di Mourinho, invischiato nella zona retrocessione della Premier League. Difficile, questa  volta, dopo la netta sconfitta patita dal Liverpool, che Mourinho possa evitare l'esonero. Bene farebbe a dimettersi. Il Chelsea è allo sbando, non lo segue più, non lotta, non crede nella vittoria, ché i giocatori non mancherebbero per ottenere risultati migliori. Finora, Mourinho è stato difeso dal ricchissimo contratto che lo lega al club di Abramovich. Ora, non credo che basti più. Vedere Mourinho con la camicia bagnata, la cravatta allentata, lo sguardo smarrito, assumere le sembianze di Benitez è sconfortante: "nothing to say", come del resto ha commentato, cupo, Mourinho a fine partita.

sabato 15 dicembre 2012

Klose affossa l'Inter. Stramaccioni sbaglia tutto

Primo tempo di studio, Lazio quadrata, Inter pure. Nella ripresa, prende il sopravvento la boria di Stramaccioni, che schiera Palacio per Cambiasso, tornando al tridente, che la squadra dimostra di patire. Gli schemi nerazzurri sono i soliti: accelerazioni di Guarin e dribbling di Cassano. Varco per i biancocelesti, Klose, fuoriclasse assoluto, brucia il macchinoso Ranocchia e trafigge Handanovic con un diagonale incrociato di precisione quasi chirurgica. L'Inter prova a recuperare e forse il pareggio potrebbe scapparci, ma Coutinho, peggiore in campo, sparacchia in tribuna un delizioso assist di Cassano. Finisce 1-0 per la Lazio. 

lunedì 26 novembre 2012

Inter battuta anche a Parma: gol di Sansone. Stramaccioni in stato confusionale

Altra sberla per l'Inter. Questa volta è il Parma di Donadoni ad assestargliela. Dopo un primo tempo racchio piuttosto che no, nella ripresa i parmensi prendono le redini del gioco, anche perché il centrocampo nerazzurro è tra i più scarsi del campionato e pensare che Montolivo è finito al Milan a parametro zero. Branca si dimetta! Stramaccioni, in stato confusionale, dimostra quanto peso abbia avuto nei successi della prima parte di stagione il talento irregolare ma decisivo di Cassano, oggi assente per squalifica. Il gol di Sansone, che sembrava Matthaus, ha dimostrato, in un colpo solo, la pochezza atletica dell'ultimo Zanetti, la pochezza tattica del solito Guarin, la pochezza strategica di Handanovic, che non sa stare in porta e si tuffa sempre in ritardo. Para i rigori? Chissenefrega! Stramaccioni prova a ribaltare la partita con un trio improvvisato pescato dalla poverissima panchina: Coutinho, Duncan e Livaja. Tempo sprecato. L'Inter resta a -4 dalla Juve, del cui passo falso approfitta soltanto il Napoli, vittorioso a Cagliari con un gol di Hamsik: un centrocampista goleador che all'Inter si può soltanto sognare.

venerdì 23 novembre 2012

L'Inter prende tre ceffoni dal Rubin Kazan. Le riserve non sono all'altezza

Altro che sperimentazione! Le riserve dell'Inter non sono all'altezza. Come non è all'altezza il gioco che pretende di insegnare Stramaccioni, ammesso che qualcuno abbia capito quale sia. Il tecnico romano sta vivendo di rendita. Gli riconosco un solo merito: avere voluto Cassano, il miglior rifinitore del campionato. Tornando alla cronaca, ieri sera, a Kazan, Europa League, l'Inter ha perduto malamente, forse più nettamente di quanto avrebbe meritato: 3-0. I vari Jonathan, Silvestre e Coutinho, tanto per citare i più esperti tra le seconde file mandate in campo ieri, non mi paiono da Inter. Prove d'appello non mancheranno, ma l'impressione è questa. Coutinho, poi, sta sempre a terra, troppo leggero per l'Europa. Ma, forse, anche per l'Italia.

domenica 7 ottobre 2012

L'Inter batte il Milan 1-0. Gol di Samuel. Molti errori, espulso Nagatomo. Allegri esonerato?

Decide un gol di Samuel su punizione dalla sinistra di Cambiasso, dopo una manciata di minuti. Milito, poco dopo, potrebbe chiudere la gara, se soltanto riuscisse a mettere a frutto un clamoroso errore di Abbiati, ma, il centravanti argentino sbaglia, due volte!, e non ci sono parole per restituire l'enormità dell'occasione sprecata. L'Inter si rintana in difesa, i rossoneri tengono le redini del gioco senza tuttavia incidere. Coutinho non vede palla e, questa volta, anche Cassano latita abbastanza. Segna Montolivo a gioco fermo. La partita s'infiamma, nella ripresa secondo a giallo a Nagatomo, che viene espulso. Il Milan reclama poi un rigore su Robinho, che forse c'è. L'Inter trema anche perché Handanovic sa lanciare con le mani fino a metà campo, parerà pure i rigori, ma ha fondamentali scadenti e non blocca un tiro che sia uno, smanacciando addosso agli avversari, che non ne approfittano. Nel frattempo Cassano è uscito per Pereira e, prima di lui, Coutinho ha lasciato il posto a Guarin. Lo spartito non cambia: il Milan attacca, l'Inter, senza un regista, arranca. Palacio, subentrato a Milito potrebbe chiudere, ma tira debolmente. Finisce 1-0 per l'Inter, tra polemiche infinite. La direzione di gara è stata davvero scadente. Ho la sensazione che Allegri sarà esonerato. Stramaccioni, senza lo straccio di un'idea, ha la fortuna di vincere il suo secondo derby.

domenica 23 settembre 2012

Ennesima sconfitta dell'Inter a San Siro. Vince il Siena per 2-0. Stramaccioni va esonerato.

Perde anche dal Siena l'Inter sconclusionata di Stramaccioni. Una cosa voglio dirla subito: Alvaro Pereira è davvero scarso. Se la gioca, quanto ad inadeguatezza, con Cambiasso, lento come il tempo nei pomeriggi d'estate, Coutinho, che inciampa sulle primule, cito Brera, e Ranocchia, macchinoso oltre l'inverosimile. Stramaccioni va esonerato. Destino che sarebbe toccato a qualunque altro allenatore meno fortunato di lui. E va esonerato subito: nonostante gli sproloqui al riguardo di Sacchi e compagnia cantante, non possiede alcuna idea del gioco. Sei punti in quattro partite, due sconfitte su due al Meazza. Bilancio imbarazzante.

giovedì 20 settembre 2012

Inter - Rubin Kazan: 2-2. Ennesima figuraccia a San Siro. Stramaccioni va esonerato

E Stramaccioni sarebbe un grande allenatore? Poche, pochissime idee, ma confuse. Schiera Jonathan sulla destra, miniatura estetica di Maicon, che vale 100 e passa volte meno di Maicon. Procura il rigore per il Rubin Kazan, Handanovic para, ma sulla respinta l'Inter va sotto. Squadra svagata, con due centrocampisti patetici come Cambiasso, immobile, e Saverio Zanetti, inconcludente come per larga parte della sua carriera. Coutinho prova a saltare chiunque. Ma, non è Zico. E mai lo sarà. Faticherebbe a giocare in una provinciale. Soltanto da Cassano arriva qualche giocata di classe, come quella che libera Cambiasso, che crossa dalla destra per il colpo di testa di Livaja, la sola nota positiva di una serata davvero storta. Pareggio. Guarin rileva Jonathan nella ripresa. Poi, entra Milito per Livaja. L'Inter è molto lunga sul campo. E rischia continuamente di andare sotto. E ci va, con Rondon, che taglia la difesa nerazzurra, ferma come quella del subbuteo. Stramaccioni finge concentrazione, come stesse capendo qualcosa della partita. Ennesima figuraccia a San Siro. Appena rimediata dal pareggio al volo di Nagatomo, uno che indegnamente tiene il ruolo che fu di Facchetti e di Brehme. L'Inter manca ancora la vittoria a San Siro. Stramaccioni andrebbe esonerato.

domenica 2 settembre 2012

Disfatta dell'Inter: la Roma di Zeman vince 3-1 al Meazza. Prova superlativa di Totti

Stramaccioni deve farne di strada. Al cospetto del maestro Zeman, si trova ad ascoltare la lezione con tanto di abecedario tra le mani. Schiera Pereira interno sinistro, sebbene sia un terzino. L'impegno c'è, ma soltanto quello. Il solo Cassano, fuoriclasse autentico, gioca con personalità. Sneijder procede al piccolo trotto e sbaglia tutto per tutta la partita. La difesa nerazzurra è patetica. Ho visto tra i dilettanti parecchi giocatori più forti di Silvestre. Si salva Guarin, grande agonista, che cerca spesso la conclusione dalla media distanza senza la necessaria fortuna. Ma, a centrocampo la Roma è superiore. Totti se ne frega di stare a sinistra, tiene il centro del gioco e detta i tempi. La sua classe limpidissima spariglia le carte. Il resto è "zanettismo", vale a dire volontà applicata, il massimo che oggi l'Inter possa offrire. Totti propizia il gol di testa di Florenzi ed il meraviglioso gol di Osvaldo, che vanifica il fortunoso ma meritato pareggio di Cassano. Poi, perché quando una cosa deve andare male ci va, segna pure Marquinho da posizione defilatissima. La Roma di Zeman va sul 3-1 e finisce la partita. Stramaccioni, confuso più che mai, fa entrare anche Coutinho ma la serie A non è un ritrovo scout. Per l'Inter, secondo previsioni, si mette male. Arriverà Stramaccioni alla fine di settembre?

lunedì 19 marzo 2012

Branca via dall'Inter. Ranieri va esonerato

Il caso di Branca merita di essere studiato. Giocatore di qualche talento, ma lontanissimo dall'essere un campione, arrivò all'Inter nel 1995, stagione in corso, al posto di Delvecchio. Fece una buona stagione, nella quale, manco a dirlo, l'Inter vinse niente. L'anno dopo, giocò meno e segnò meno. Infine, nel corso della stagione 1997/98, l'anno di Ronaldo per intenderci, se ne andò. Non rimpianto. Salvo tornare anni dopo con incarichi dirigenziali. Perché? Come dirigente non aveva esperienza. Nella storia dell'Inter aveva contato poco, perché fu chiamato ad occuparsi di mercato? Prima con Oriali, poi, da un anno e mezzo, da solo. Ed i risultati si sono visti. Via Balotelli, Santon, Eto'o e Thiago Motta, dentro Coutinho, Kharja, Alvarez, Jonathan, Palombo e poi Poli e Guarin arrivati infortunati, Forlan, arrivato, e già bastava, senza neppure poter disputare il girone di Champions: ma questa, forse, è stata una fortuna. Non ne ha imbroccata una. Ha dissipato il patrimonio tecnico dell'Inter, non ha strategia e naviga a vista. Branca deve andare via dall'Inter subito, assieme a Ranieri, che non sa ripetere altro che il solito ritornello triste: è una stagione storta. Branca e Ranieri non sono all'altezza del compito. Chiunque altro al loro posto si sarebbe dimesso.

lunedì 13 febbraio 2012

Crisi Inter: una squadra vecchia e sbandata

I numeri si rincorrono. Nove sconfitte in campionato sono un'enormità e la gloriosa storia nerazzurra ha conosciuto poche pagine altrettanto amare. Bisogna tornare dietro di decenni. Tutto il possibile è stato sbagliato. A cominciare da un eccesso di riconoscenza verso giocatori stracotti, che altrove non avrebbero nemmeno raccattato un ingaggio, da Zanetti a Cambiasso, da Stankovic a Cordoba. Giocatori finiti. Non sarebbero titolari in nessuna squadra di serie A, oggi. Il tempo passa per tutti. Poi, un mercato privo di strategia e di prospettiva. La squadra, sessione dopo sessione, è stata indebolita ed invecchiata. Come puoi pensare di rinforzare il gruppo con Coutinho, con Jonathan, con Palombo, con Forlan, con Zarate? Lasciando andare, invece, Balotelli, Eto'o, Santon e Thiago Motta? Una politica societaria miope, ispirata ad un risparmio, che, invece, mancherà. Perché, fuori dalle coppe, l'Inter perderà una barca di soldi. Oltre ad avere sperperato un patrimonio d'immagine faticosamente ricostituito con le vittorie firmate da Mourinho. Il brutto è che con questi giocatori si dovrà arrivare a fine stagione. E, per lo più, sono scarsi. Si salvano Milito, Julio Cesar, Maicon, quando ha voglia. Forse, Pazzini e Poli. Manca il fuoriclasse assoluto. Difetta la personalità. Le facce sono di una squadra sbandata, demotivata, avvilita, sgomenta. In una parola, perdente. Come si sia potuto arrivare così in basso dovrebbe spiegarcelo Branca: molte scelte sono state sue. Ed ancora non si dimette!

lunedì 30 gennaio 2012

Coutinho se ne va all'Espanyol di Barcellona: nessun rimpianto

Coutinho lascia l'Inter. Per sei mesi, di sicuro. Approda in Catalogna, al Barcellona sponda Espanyol. Non lascia un ricordo indimenticabile. Presentato come un sicuro fuoriclasse, è apparso da subito acerbo, fisicamente inadatto al campionato italiano, per limiti sia tattici che muscolari. Tolte le buone doti di palleggio ed una certa dose di fantasia, Coutinho non ha tiro dalla distanza, non ha un grande scatto, usa pochissimo il sinistro, perde tutti i contrasti, va giù alla prima spallata. E pensare che l'avevano paragonato a Zico, uno che ha segnato oltre cinquecento gol in una carriera leggendaria. Coutinho all'Inter, in un anno e mezzo, ha raccolto 29 presenze e due sole reti, alla media tristissima di 0,06 a partita, come un difensore qualunque. Dalla sua, c'è soltanto l'età, visto che deve compiere ancora 20 anni. Vedremo se in Spagna saprà maturare. Francamente, ne dubito.

lunedì 19 dicembre 2011

L'Inter passa a Cesena

Partita equilibrata, troppo francamente, tanto che la vittoria dell'Inter va considerata estremamente preziosa, perché giunta in trasferta, dopo altre due, in concomitanza con altri risultati che hanno dischiuso ai nerazzurri il quinto posto. Che, in questa stagione dolente piuttosto che no, merita giubilo. Durerà? E' probabile, almeno fino al derby. Di certo, la presenza di Maicon, autore dell'assist per il gol di testa di Ranocchia, e Thiago Motta, rende la squadra sempre competitiva: questione di carisma, tecnica e stazza fisica. Deludente Coutinho, che sembrava un fante mandato allo sbaraglio contro la cavalleria avversaria: pochi muscoli, ma, pure poco scatto e pochissimo tiro. Non è da Inter. Non ancora, se non altro. Lucio, invece, mi sembra tornato a livelli eccellenti. Continua a preoccupare l'attacco, con Pazzini che tira anche quando non dovrebbe e Milito che proprio non tira. Dovranno migliorare per forza, così non si riconoscono.

domenica 11 dicembre 2011

L'Inter torna alla vittoria con la Fiorentina: 2-0

Finalmente una vittoria, in questo claudicante primo terzo di stagione. L'Inter batte in casa la Fiorentina, puntando su una formazione inedita, con Faraoni sulla fascia destra e Coutinho su quella sinistra. Davanti, ancora insieme, Milito e Pazzini. Che ritrova il gol dopo un lungo digiuno ed apre la strada al successo dei nerazzurri, sancito da un fortunoso gol di Nagatomo, che continua a non sembrarmi all'altezza. Si accendono gli entusiasmi per Faraoni, che non mi pare più forte di Santon, anzi, e per Coutinho, ieri più incisivo in fase di rifinitura, ma francamente lontano dall'essere un campione. Per stare alla storia nerazzurra, ricorda Benny Carbone, con meno tiro e meno velocità di base. Importante il ritorno di Maicon, ancora indietro di condizione, ma sempre giocatore di personalità. Come Thiago Motta. L'assenza di Zanetti, squalificato, non si è notata. Ora, si recupera con il Genoa.

domenica 4 dicembre 2011

Il Nacional di Recoba vince l'Apertura 2011: un gol del Chino decide la sfida con il Liverpool ed esplode la festa a Montevideo

Fantastico Recoba, un suo gol dona al Nacional de Montevideo il titolo di Apertura 2011 della Primera Division de Uruguay. Trasferta delicata contro il Liverpool. All'inizio della partita, ore 20:00 in Italia, il Penarol era campione virtuale, dopo la sonante vittoria di ieri, con trenta punti. Di più, dopo il primo tempo, il titolo cambiava casacca, quella del Danubio, che, in vantaggio, saliva virtualmente a 31 punti, mentre il Nacional, dentro una partita tesa e snervante, era costretto al pareggio. Al 74' il Danubio passava dal 2-1 al 3-1, mentre tra Liverpool e Nacional le reti restavano inviolate ed il sogno scudetto pareva sfumare. Invece no, stavolta no, colpo di scena, Recoba decideva, 79' minuto, che basta, bisognava vincere, che un 5 maggio c'era già stato nella sua carriera e mai più. Segnò. Recoba ha segnato. Il gol ( guardatelo, stop, destro a rientrare, sinistro) che serviva, il gol che basta, che resta, la festa. Rete, partita, torneo. Tutto in una volta. Nacional 32, Danubio 31, Penarol 30. All'ultima giornata, revirement plautino. E chi ride è Recoba. Finalmente! Ore 21:50 in Italia. A 35 anni e sette mesi. Mentre noi stiamo a parlare di Zarate e di Alvarez, di Coutinho, di Forlan, di Pazzini che inciampa. Recoba segna e vince. Grazie. E ci rende orgogliosi, egli almeno, di essere interisti. Facciamolo tornare a gennaio. Di Vaio, che ha gli anni suoi, ed un terzo del suo talento, è ancora decisivo in campionato.

domenica 27 novembre 2011

L'Inter espugna Siena con Castaignos: ma che fatica!

Bisognava vincere e l'Inter ha vinto. Inizio stentato, Stankovic, ombra del guerriero che fu, non sta in piedi, come Cambiasso, sicché a centrocampo qualcosa di buono scaturisce soltanto dal mancino di Thiago Motta. Alvarez, dopo brevi momenti di gloria, torna incompiuto come all'inizio della stagione, Zarate, sulla fascia opposta, riceve palla sempre di spalle e, raddoppiato dai difensori del Siena, quasi sempre la perde. All'intervallo, Ranieri cambia rotta: dentro Castaignos ed Obi per Zarate ed Alvarez. Poi, a dieci minuti dalla fine, entra anche Milito per Cambiasso. L'Inter è lenta e priva di genio, una compagine di bassa classifica, che patisce la sapiente organizzazione difensiva del Siena. Allo scadere, però, Thiago Motta serve d'esterno Castaignos, appena dentro l'area, che controlla e gira rete, alla destra del portiere, nell'angolino. Arrivano i tre punti, ma l'Inter è messa davvero male. Castaignos, in prospettiva, mi sembra il più forte dei vari Alvarez, Coutinho ed Obi. Per fortuna, gennaio si avvicina. Moratti dovrà investire parecchio per rinforzare una squadra vecchia ed esangue.

mercoledì 9 novembre 2011

Lucas all'Inter? Magari!

Si parla di un interessamento dell'Inter al miglior talento brasiliano, dopo Neymar, del momento. Si tratta di Lucas, centrocampista offensivo del San Paolo, capace di giocare anche da attaccante esterno e da seconda punta, per quanto, per tecnica superiore e velocità di base, credo che renda di più faccia alla porta. Sarebbe un ingaggio assai indovinato, in controtendenza con le scelte dimesse degli ultimi due anni. Insomma, un vero fuoriclasse, non un Coutinho, non un Alvarez, usciti dal cilindro di Branca! Perché Lucas davvero ha colpi da funambolo, salta sempre l'avversario, gioca un calcio verticale e, quando accelera, difficilmente può essere fermato. Peraltro, a diciannove anni, vede già bene il gioco, cerca l'assist e sa smarcarsi con continuità. Migliorando il tiro da fuori, può diventare un giocatore che fa epoca. Sarà l'Inter capace di assicurarsene il cartellino? Magari, ma ho dei dubbi. Comunque, non lo vedo assieme a Sneijder. O meglio, potrebbero giocare assieme, se Sneijder accettasse un compito da regista puro. Sulla trequarti, Lucas, che ha un altro passo, credo che gli sia già superiore. Stiamo a vedere.