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venerdì 4 marzo 2016

Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): Helsinki 1952 (13^ puntata). La leggenda di Zatopek. Quando Bud Spencer era ancora Carlo Pedersoli

Nel 1952 le Olimpiadi si tengono ad Helsinki, in Finlandia. Dietro i soliti Stati Uniti, che conquistano il primo posto nel medagliere, arriva l'Urss, a rinfocolare una competizione senza quartiere, tra le due massime potenze mondiali: la guerra fredda, secondo la celebre definizione coniata da Orwell. Terza arriva l'Ungheria, paese del blocco socialista, come la Cecoslovacchia di Emil Zatopek, il leggendario fondista che, dopo le imprese di Londra 1948, si ripete conquistando i 5.000 ed i 10.000 m, aggiungendo un clamoroso successo nella maratona. L'Italia, che sta avviando una faticosa ma inesorabile ricostruzione sulle macerie della guerra, ottiene un ottimo quinto posto, assommando 8 ori, 9 argenti e quattro bronzi. Nell'atletica leggera, Consolini, oro nel disco a Londra quattro anni prima, vince l'argento, mentre da Dordoni arriva l'oro nella 50 km di marcia. Nella gara regina del nuoto, i 100 stile libero maschile, un atleta italiano scende per la prima volta sotto la soglia del minuto. Si tratta di un colosso napoletano di ottimi studi, Carlo Pedersoli, che poi avrà una straordinaria carriera di attore con il nome d'arte di Bud Spencer. Nonostante il primato italiano, Pedersoli esce di scena in semifinale. La riserva di caccia dell'Italia resta, però, la scherma. E, fra tutti, si distingue il grande Edoardo Mangiarotti, che, a sedici anni di distanza dall'oro di Berlino 1936 nella spada a squadre, conquista due medaglie d'oro ad Helsinki, nella spada individuale e di nuovo nella spada a squadre, oltre a due argenti, nel fioretto maschile e nel fioretto a squadre. (cfr. 1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata,  6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata, 12^ puntata)

venerdì 19 febbraio 2016

Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): Londra 1948 (12^ puntata)

Dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale, dopo dodici anni da Berlino '36 e due edizioni capitate, e perciò saltate, nel mezzo del conflitto più spaventoso della storia del genere umano, le Olimpiadi tornano a Londra nel 1948. Per la seconda volta, dopo quelle del 1908 e 64 anni primia delle terze, e per ora ultime nella capitale britannica, del 2012. Nel medagliere prevalgono, come nella guerra da poco terminata, gli Stati Uniti, davanti ad una sorprendente Svezia ed alla Francia. L'Italia è quinta ed assomma, alla fine, otto ori, undici argenti ed otto bronzi . Nell'atletica leggera, arriva, nel lancio del disco, l'annunciato oro, con tanto di record olimpico,  di Adolfo Consolini, un colosso di 1,83 m per 100 kg, cui dedicherà splendide pagine un giovane inviato della Gazzetta dello Sport, Gianni Brera, seguito sul podio da un altro italiano, Giuseppe Tosi. Si rinnova, poi, la tradizione della staffetta 4x100, con un bronzo. Due sono le stelle della manifestazione: la velocista olandese, già mamma, Fanny Blankers - Koen, che si aggiudica ben quattro medaglie d'oro, tra 100, 200, 80 m ad ostacoli e staffetta 4x100, ed il cecoslovacco Emil Zatopek, che inizia un lungo dominio nel mezzofondo, vincendo l'oro nei 5.000 e nei 10.000 m. Zatopek, in particolare, sovverte le regole della corsa ed indigna i puristi, con la sua andatura sgraziata, la testa ciondolante, il volto continuamente straziato da smorfie di dolore. Ha uno stile pessimo, che tuttavia risulta estremamente redditizio, al punto da sfiancare tutta la concorrenza, a cominciare da quella degli atleti finlandesi. (cfr. 1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata,  6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata, 11^ puntata)