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Visualizzazione post con etichetta Cavendish. Mostra tutti i post
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domenica 9 luglio 2023

TDF 2023: a Limoges vince Pedersen

È il danese Pedersen a vince la volata di gruppo, che chiude l'ottava tappa del Tour de France 2023, da Libourne a Limoges. Secondo Van Aert, terzo Philipsen. Caduta e ritiro amaro per Mark Cavendish. 

venerdì 7 luglio 2023

TDF 2023: a Bordeaux tris di Philipsen

Dopo le grandi emozioni pirenaiche, arrivo in volata di gruppo nella settima tappa del Tour de France 2023, 170 km da Mont-de-Marsan a Bordeaux. Vince - per la terza volta in questo Tour - Philipsen, davanti al trentottenne Cavendish, che insegue ancora il primato assoluto delle 35 vittorie di tappa alla Grande Boucle, e a Girmay. 

lunedì 29 maggio 2023

Giro d'Italia 2023: le pagelle dei protagonisti

Propongo le pagelle dei protagonisti del Giro d'Italia 2023, terminato con il trionfo di Roglic.

Roglic: voto 10. Vince il Giro d'Italia nella cronometro del Monte Lussari. Dopo essere già stato terzo al Giro, secondo e quarto al Tour e tre volte vincitore alla Vuelta a Espana. Somiglia tanto, quella di Roglic, alla carriera di Rominger. Risultati speculari.

Geraint Thomas: voto 9. Alla sua età, non avrebbe potuto fare di più. E un secondo posto al Giro, dopo aver percorso tutti i gradini del podio del Tour, è un sigillo ad una carriera decollata tardi su strada.

Evenepoel: voto 7. Che è la media tra il 9 che ha meritato fin quando ha corso, conquistando le prime due cronometro, e il 5 che richiede il suo frettoloso ritiro dalla corsa rosa.

Zana: voto 7. Bella vittoria di tappa, con la maglia di campione italiano e una buona tenuta lungo le tre settimane di corsa. Se ne parlerà ancora.

Milan: voto 7. Potente, non sempre tempista nelle scelte in volata. Comunque, davvero promettentissimo velocista.

Cavendish: voto 8. Vince la tappa più bella per i velocisti, quella conclusiva di Roma. La frazione n. 17 al Giro, dopo le 34 al Tour, le 3 alla Vuelta, la Sanremo, il campionato del mondo e tanto altro. Il decano dei velocisti.

Joao Almeida: voto 8. Quarto, poi sesto, ora terzo nella classifica finale del Giro. Il campioncino portoghese è in crescita lenta ma costante.

Damiano Caruso: voto 7,5. A quasi 36 anni, un quarto posto al Giro vale tanto. Sempre sul pezzo, in salita e contro il tempo.

Thibaut Pinot: voto 8. Corridore di stampo antico, dopo un travaglio durato tre anni, torna competitivo in una grande corsa a tappe. Porta a casa la maglia di miglior scalatore, che gli toglie tante energie. Altrimenti, le due tappe solo sfiorate le avrebbe vinte. Pinot chiude anche quinto in classifica generale. Mancherà tantissimo alle competizioni e ai tifosi, dopo il ritiro. Che spero voglia rimandare al prossimo anno.

 

mercoledì 17 maggio 2023

Giro d'Italia: a Tortona vince Ackermann

Undicesima tappa del Giro d'Italia 2023, da Camaiore a Tortona: volata a ranghi compatti vinta da Ackermann, davanti a Milan e a Mark Cavendish. La notizia di giornata, è il forfait di uno dei maggiori favoriti per il successo finale, Tao Geoghegan Hart, caduto, complice la pioggia, a una settantina di km dal traguardo assieme ad altri corridori. Un altro duro colpo per il Giro, dopo il ritiro di Evenepoel e quello di Vlasov.

giovedì 9 marzo 2023

Milano-Sanremo 2023: i favoriti. Roglic assente

Premesso il mio dissenso sul percorso mutato nella fase iniziale della classicissima, mancano pochi giorno alla prossima Milano-Sanremo, prevista per sabato 18 marzo. Ecco un primo borsino dei favoriti, da aggiornare secondo i risultati che verranno dalla Parigi-Nizza e, soprattutto, dalla Tirreno-Adriatico, che oggi ha celebrato il trionfo parziale di Roglic, brillantissimo lungo lo strappo finale di Tortoreto.

AGGIORNAMENTO DEL 12 MARZO 2023: il dominio di Roglic e Pogacar alla Tirreno-Adriatico e alla Parigi-Nizza mi costringe a indicare loro due come i maggiori favoriti per sabato prossimo. Nessuno ha la loro condizione. Anche se Roglic potrebbe correre per Van Aert.

AGGIORNAMENTO DEL 15 MARZO 2023: Roglic non sarà al via della Sanremo. La Jumbo Visma punterà tutte le sue carte su Van Aert.

  1. Pogacar ****
  2. Alaphilippe ****
  3. Van Aert ****
  4. Van der Poel ***
  5. Pidcock **
  6. Mohoric **
  7. Girmay **
  8. Pedersen **
  9. Caleb Ewan *
  10. De Lie *
  11. Stuyven *
  12. Cavendish *

venerdì 20 maggio 2022

Giro d'Italia 2022: a Cuneo tris di Demare. Si ritira Bardet

Oggi va in scena la tredicesima tappa del Giro d'Italia 2022: 150 km da Sanremo a Cuneo. Un Gpm di terza categoria, il Colle di Nava, che sarà scollinata a 96 km dal traguardo, potrebbe favorire la solita fuga. L'arrivo sarà in leggera salita. 

La cronaca.

Fughe rintuzzate e volata di gruppo, che celebra il terzo trionfo di Arnaud Demare. Battuto Cavendish. La notizia di giornata è il ritiro di Romain Bardet, che ha accusato un malore durante la corsa. A lui i migliori auguri di pronta guarigione. 

giovedì 12 maggio 2022

Giro d'Italia 2022: a Scalea vince Demare

Oggi sesta tappa del Giro d'Italia 2022, tutta in Calabria, versante tirrenico, da sud a nord, da Palmi a Scalea, per 192 km. 

La cronaca.

Va in scena una lunga fuga di Diego Rosa, che cerca di tornare protagonista dopo alcuni anni di anonimato agonistico. Il gruppo, che si concede un'andatura da passeggiata domenicale, lo tiene comunque a tiro. E lo riprende a 29 km dal traguardo. Volata a ranghi compatti e bis del francese Arnaud Demare, secondo Caleb Ewan, terzo Cavendish. Lopez Perez resta in maglia rosa.

Demare vince in maglia ciclamino


1. Demare

2. Caleb Ewan s.t.

3. Cavendish s.t

4. Girmay s.t.

5. Nizzolo

mercoledì 11 maggio 2022

Giro d'Italia 2022: a Messina vince Demare. Nibali annuncia il ritiro

Oggi, quinta tappa del Giro d'Italia 2022, lungo il versante ionico della Sicilia, da Catania a Messina. La frazione potrebbe concludersi in volata a meno che arrivi una fuga da lontano: possibile trampolino di lancio, per gli attaccanti di giornata, il Gpm di seconda categoria di Portella Mandrazzi, scollinato quando mancheranno ancora 100 km al traguardo.

La cronaca.

Arrivo in volata a ranghi quasi compatti, perché nella salita di giornata, più di qualcuno, Cavendish compreso, si stacca. Vince Demare davanti a Gaviria e Nizzolo. La notizia di giornata è l'annuncio del ritiro, a fine stagione, da parte di Vincenzo Nibali. Il più importante ciclista italiano degli ultimi 20 anni. Tornando alla cronaca di giornata, Lopez Perez conserva la maglia rosa.

domenica 8 maggio 2022

Balatonfüred: trionfa Cavendish

Terza e ultima tappa ungherese del Giro d'Italia 2022, da Kaposvar a Balatonfüred, cittadina termale affacciata sul lago di Balaton, il cosiddetto mare magiaro: frazione di 201 km per ruote veloci. E proprio in volata finisce, con il trionfo, che mancava dal 2013, di Mark Cavendish, il sedicesimo sulle strade del Giro. Secondo Demare, terzo Gaviria, quarto Girmay. 

1. Cavendish

2. Demare s.t.

3. Gaviria s.t.

lunedì 7 marzo 2022

Tirreno-Adriatico 2022: da Pogacar a Ganna

Parte oggi, con una cronometro di 14 km a Lido di Camaiore, la Tirreno-Adriatico 2022. Grande favorito per il successo finale Tadej Pogacar, fresco trionfatore delle Strade Bianche dopo oltre 50 km di fuga solitaria nella polvere. Per la classifica generale della Corsa dei due Mari, potranno competere anche Porte, Mas, Carapaz. Probabili tre arrivi in volata per sprinter come Cavendish, Merlier, Demare, Caleb Ewan. Ganna proverà ad imporsi oggi contro il tempo. Sono curioso di vedere all'opera Sagan, che è un veterano del gruppo, ma ha ancora 32 anni. 

martedì 12 ottobre 2021

La stagione ciclistica 2021: il regno di Pogacar

Possiamo ritenere conclusa la stagione ciclistica 2021, sebbene manchi ancora qualche corsa. Diventa possibile un bilancio. Lo sloveno Tadej Pogacar sta riscrivendo la storia del ciclismo. Ha conquistato, oltre al secondo Tour de France consecutivo, vinto con un vantaggio che non era così ampio dai tempi del succeso di Jan Ullrich nel 1997, anche due classiche monumento, come la Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro di Lombardia. Cose di cui era capace Merckx nei primissimi anni '70. E Pogacar, 23 anni, si è mostrato anche più precoce del fuoriclasse belga. Il ciclista dell'anno è senza dubbio lui. Il connazionale Roglic, fallito l'assalto al Tour, ha però vinto la Vuelta. E per la terza volta consecutiva. Le Olimpiadi a cronometro, il Giro dell'Emilia e la Milano-Torino hanno arricchito il suo palmares. La Slovenia continua a trainare il movimento a dispetto dei due milioni di abitanti. E va ricordato anche Mohoric, vincitore di due tappe al Tour. La grande rivalità tra il belga Van Aert e l'olandese Van der Poel ha fruttato poco a entrambi, sfiancati anche dalle energie spese in inverno nel cross. Credo che in futuro dovranno rivedere, nel senso di ridimensionare, i loro impegni, se vorrano vincere su strada tutto quello che il loro talento permetterebbe. Resta comunque la grande impressione di Van der Poel in maglia gialla al Tour. Tour che un giorno Van Aert, secondo me, potrebbe anche vincere. Quest'anno c'è arrivato debilitato. Da segnalare la vittoria del belga Stuyven alla Milano-Sanremo, del danese Asgreen al Giro delle Fiandre, proprio davanti a Van der Poel e quella, magnifica e inaspettata, di Colbrelli alla Parigi-Roubaix, nell'edizione forse più dura che ricordi. Colbrelli, anche campione italiano ed europeo quest'anno, ha conquistato la dimensione internazionale che gli era sempre mancata. Al Giro d'Italia successo meritato di Egan Bernal, davanti a Damiano Caruso, sorprendente secondo dopo una vita spesa nel ruolo di gregario di lusso. Nelle corse a tappe, con il tramonto di Nibali, l'Italia ha poco da spendere. Mi chiedo se Ganna, straordinario contro il tempo, in strada e su pista, campione olimpico e mondiale, potrebbe nello spazio di due o tre anni provare a far classifica. Io penso di sì. C'è stato il ritorno da protagonista delle volate di Mark Cavendish, classe 1985, salito a 34 vittorie parziali al Tour. Come Merckx. Anche se Merckx vinceva dappertutto. Comprese cinque edizioni finali del Tour. Alaphilippe si è confermato campione del mondo. Resta il campione più spettacolare del ciclismo attuale, a parer mio. E quello che conduce meglio la bicicletta. Evenepoel, per finire, è tornato da un infortunio che avrebbe chiuso la carriera di molti altri. In pianura è un drago. In salita ha sofferto. Ma, ha vinto un mucchio di brevi corse a tappe. Resta forte la curiosità intorno a lui e alla carriera che potrà avere.

lunedì 19 luglio 2021

Tour de France 2021: le pagelle finali.

Ecco le pagelle del Tour de France 2021, che non esito a definire, sotto molti aspetti, un'editio minor della Grande Boucle

  • Pogacar: voto 10. Secondo Tour de France consecutivo vinto prima di compiere 23 anni. Ha fatto meglio di Thys, vincitore nel 1913 e nel 1914, che poi di Tour ne avrebbe vinto un altro nel 1920, anche perché di mezzo si mise la Grande Guerra, e di Laurent Fignon, vincitore nel 1983 e nel 1984, che il terzo Tour lo perse per 8" da LeMond, nel 1989: entrambi avevano al secondo successo circa un anno più dello sloveno. Che ha dato 5'20" a Vingegaard: per trovare un distacco maggiore bisogna risalire al 1997, quando Ullrich diede oltre 9' a Virenque. Va forte dappertutto Pogacar, a cronometro, impressionante a Laval, e in salita. Certo è che non ha avuto grandi avversari o avversari in grande forma.
  • Van Aert: voto 9. Potrà vincere il Tour in futuro. Ha vinto la tappa della doppia scalata al Mont Ventoux, la crono di sabato e la volata dei Campi Elisi di ieri. I problemi di salute alla vigilia della corsa ne hanno condizionato il rendimento nei primi 10 giorni. Ma, ripeto, ha tutto per vincere un grande giro. Corridore antico.
  • Alaphilippe: voto 5,5. Giudizio severo perché considero il francese un fuoriclasse dalla Campagna delle Ardenne del 2015 e ha perso quasi due ore da Pogacar. Non ci sarà più, credo, un Tour disegnato su misura - quanti arrivi in discesa - per lui, come quello appena terminato. Bellissimo il successo iniziale. Si è capito che non aveva la forma giusta già il giorno dopo, quando avrebbe potuto consolidare il primato, ceduto a quell'asso di Van der Poel (voto 7 solo per il ritiro precoce).  
  • Cavendish: voto 8,5. Ha sfruttato al meglio le circostanze. Alcuni rivali assenti, altri provvisoriamente fuori forma, come il Van Aert di inizio Tour: quello di ieri, era evidentemente altro discorso. Però, restano le 4 vittorie di tappa di quest'edizione, le 34 totali come Merckx. Non può essere solo un caso. E a 36 anni, la sua resurrezione agonistica va celebrata.
  • Carapaz: voto 8. Podio anche al Tour, dopo il Giro vinto e il secondo posto alla Vuelta. Solido.
  • Guillaume Martin: voto 7. Ha fondo e dopo tanti piazzamenti nei paraggi, coglie il primo nella top ten del Tour. Il francese la sua parte, dato il talento non eccelso che ha, la fa sempre.
  • Vingegaard: voto 8. Sorpresa della corsa, il secondo posto finale è davvero inaspettato. Può fare una grande carriera, anche perché non ha veri punti deboli. Non teme le forti pendenze e vola sul passo.
     

domenica 18 luglio 2021

venerdì 9 luglio 2021

Carcassonne: poker di Cavendish, eguagliato Merckx con 34 vittorie al Tour

Tappa tutta occitana, quella odierna, la tredicesima del Tour de France 2021, da Nimes a Carcassonne, storica cittadella fortificata che conserva un sapore fiabesco. Si correrà per circa 220 km, difficile che non vada via una fuga.  

La cronaca. 

Continua la seconda primavera agonistica di Cavendish. Si aggiudica l'arrivo in volata di Carcassone, precedendo sul traguardo Morkov e Philipsen e cala il poker in questa edizione della Grande Boucle. Non solo, eguaglia anche il primato delle 34 tappe vinte al Tour di un certo Eddy Merckx. La concorrenza veloce non è agguerrita - e del resto è tutto un Tour in tono minore quello in corso -, Cavendish ha avuto però il merito di insistere quando molti altri corridori si sarebbero già ritirati. Dalle corse. La sua tenacia è stata più che ripagata.

martedì 6 luglio 2021

Tour de France 2021: a Valence tris di Cavendish. Per lui 33 tappe al Tour in carriera

Non si ferma più. Mark Cavendish cala il tris sulle strade del Tour de France 2021, aggiudicandosi anche la decima tappa, da Albertville a Valence. Battuti in volata i belgi Van Aert e Philipsen. Cavendish sale così a 33 successi di tappa alla Grande Boucle, uno solo meno di Merkcx. Che, sia chiaro, resta Merckx.

giovedì 1 luglio 2021

Tour de France 2021: a Chateauroux bis di Cavendish

Sesta tappa del Tour de France 2021, da Tours a Chateauroux, per 160,6 km.

La cronaca.

Secondo arrivo in volata dell'edizione n. 108 della Grande Boucle. E trionfa per la seconda volta Mark Cavendish, salito a 32 vittorie al Tour, solo due meno del primatista Merckx. Campione straordinario il velocista inglese. Straordinario come la sua voglia di tornare protagonista. Ci credevano in pochissimi. Secondo di giornata, Philipsen, terzo Bouhanni.


martedì 29 giugno 2021

TdF 2021: vittoria n. 31 al Tour per Cavendish!

Quarta tappa del Tour de France 2021, da Redon a Fougères, per 150,4 km. Dovrebbe esserci di nuovo volata di gruppo, a meno che vada in porto la prima fuga di questa edizione n. 108 della Grande Boucle.

La cronaca.

Il belga Van Moer cerca l'impresa, mentre le squadre dei velocisti esitano ad organizzarsi per riacciuffarlo. A 7 km dal traguardo, il vantaggio del fuggitivo ammonta ancora a un minuto. Il ricongiungimento avviene a 150 metri dalla linea d'arrivo. Ed è Mark Cavendish ad imporsi in volata: trionfo n. 31 alla Grande Boucle per Cavendish, solo tre meno del primatista Merckx, nonché successo n. 152 tra i professionisti. Sembrava finito, l'asso britannico: straordinaria e bellissima la sua resurrezione agonistica. Domani, poco più di 27 km a cronometro. La classifica generale sarà, almeno in parte, ridisegnata.

lunedì 28 giugno 2021

TdF 2021: a Pontivy vince Merlier. Cadono Roglic e Pogacar

Oggi terza tappa del Tour de France 2021, da Lorient a Pontivy, per 182,9 km. Dovrebbe esserci la prima volata di gruppo. Il favorito d'obbligo è Caleb Ewan. Che dovrà guardarsi da Demare, forse da Merlier e dico anche da Cavendish, risorto agonisticamente in questo 2021. L'asso britannico, 36 anni suonati, ha pur sempre vinto 30 tappe al Tour, anche se sulle strade di Francia non alza le braccia dal 2016.

La cronaca.

Vince in volata il belga Merlier, che già si era imposto nella seconda tappa al Giro d'Italia ed è sempre meno una sorpresa. Secondo il connazionale e compagno di squadra Philipsen, terzo il velocista francese di lungo corso, Bouhanni. Merlier e Philipsen sono compagni di squadra della maglia gialla, che ha tirato la volata! Cadute invece, cadute clamorose e dagli esiti ancora non prevedibili sulla corsa, per Roglic, che arriva con oltre un minuto e venti secondi di ritardo dal vincitore di giornata e per il grande rivale Pogacar, che perde comunque 26". Giornata favorevole agli altri pretendenti al successo finale, a cominciare da Alaphilippe, sempre a 8" da Van der Poel. Questo è il Tour de France, l'imprevisto è sempre in agguato. Basti pensare a Caleb Ewan, il più veloce in gruppo e di solito abilissimo a manovrare la bicicletta. Anche lui caduto e caduto male. Quasi me ne stavo dimenticando. 

mercoledì 16 giugno 2021

Tour de France 2021: trionfa Pogacar! L'asso sloveno è il più giovane vincitore di due Tour consecutivi

Ventuno giorni di corsa, inframmezzati da due di riposo, il  Tour de France 2021 prenderà il via il 26 giugno da Brest e terminerà a Parigi il 18 luglio. Con una settimana d'anticipo rispetto al solito. Ecco il percorso. Forse mi sbaglio, ma mi pare disegnato espressamente per Alaphilippe. Dalle prime due tappe ai molti arrivi in discesa. Solo che Roglic e Pogacar vanno forte anche sul terreno del francese.

I favoriti della vigilia (cliccate)

Il percorso (21 tappe: cliccate): 

1^ tappa 26 giugno - Brest - Landernau 198 km

2^ tappa 27 giugno - Perros Guirec - Mûr-de-Bretagne 183,5 km

3^ tappa 28 giugno - Lorient - Pontivy 182,9 km

4^ tappa 29 giugno - Redon - Fougères 150,4 km

5^ tappa 30 giugno - Changè - Laval 27,5 km (cronometro)

6^ tappa 1 luglio - Tours - Chateroux 161 km

7^ tappa 2 luglio - Vierzon - Le Creusot 249,1 km

8^ tappa 3 luglio - Oyonnax - Le Grand-Bornand 151 km

9^ tappa 4 luglio Cluses - Tignes 145 km

5 luglio  1° giorno di riposo

10^ tappa 6 luglio - Albertville - Valence 191 km

11^ tappa 7  luglio - Sorges - Malaucène 198,9 km

12^ tappa 8 luglio - Saint-Poil-Trais-Chateaux -  Nimes 159,5 km

13^ tappa 9 luglio -Nimes - Carcassonne 220 km

14^ tappa 10 luglio - Carcassonne - Quillan 184 km

15^ tappa 11 luglio - Ceret - Andorra - La Vella 191,5 km

12 luglio 2° giorno di riposo

16^ tappa 13 luglio - Pas de la Case - Saint-Gaudens 169 km

17^ tappa 14 luglio - Moret - Col du Portet 178,5 km

18^ tappa 15 luglio - Pau - Luz Ardiden 130 km

19^ tappa 16 luglio - Mourenx - Libourne 207 km

20^ tappa 17 luglio - Libourne - Saint-Emilion 30,8 (cronometro)

21^ tappa 18 luglio - Chatou - Parigi (Champs Elysées) 108,5 km

La cronaca.

La prima tappa premia, con vittoria e maglia gialla, il magnifico assolo di Julian Alaphilippe sulla côte conclusiva: una progressione violenta cui Roglic, poi secondo, non resiste. Nella seconda tappa, con due passaggi sul Mur-de-Bretagne, Van der Poel schianta la resistenza dei rivali, vince la sua prima tappa al Tour, anzi in un grande giro, indossa la maglia gialla come già il padre Adrie e come mai il nonno Poulidor. La terza tappa, con arrivo a Pontivy, regala la prima volata di gruppo: s'impone il belga Merlier, davanti al compagno di squadra Philipsen e a Bouhanni. La notizia sta invece nelle caduta di Roglic, prima, e Pogacar poi. Il primo perde oltre un minuto, Pogacar solo 26". Si avvantaggia, così, tra gli altri, Alaphilippe. La quarta tappa celebra il ritorno al successo, sulle strade della Grande Boucle, dell'asso britannico Mark Cavendish, che, in volata, coglie il successo n. 31 al Tour - solo 3 meno di Merckx - e risorge agonisticamente. Nella quinta tappa, prima contro il tempo, prova superlativa di Pogacar che incenerisce la concorrenza, lanciando un severo monito a chi vorrà opporsi alla sua leadership naturale. Vince e distanzia Roglic di 44'', di 1'10" Alaphilippe, che fa comunque meglio di Geraint Thomas. Si difende con orgoglio Van der Poel, che resta in giallo per 8". A Chateroux, traguardo della sesta tappa, volata di gruppo e secondo successo di un intramontabile Mark Cavendish, che precede Philipsen e Bouhanni. Per Cavendish 32 successi di tappa al Tour, appena due meno di Merckx. Nella settima tappa, l'invenzione che nessuno aspettava. Van der Poel in fuga in maglia gialla, con altri 28 corridori, tra cui Van Aert, Mohoric, che poi vince la tappa, e Nibali, che risale al sesto posto della generale. Pogacar, lasciato solo con la sua squadra a limitar i danni, perde più di tre minuti. Roglic addirittura crolla ed esce di classifica. Tappa di profumo antico. Sul Col de la Romme comincia l'azione solitaria di Pogacar, che terremota l'ottava tappa del Tour. L'asso sloveno prosegue imperterrito sul Col de la Colombiere fino al traguardo sul Grand-Bornand: avversari annichiliti, a più di quattro minuti. Naufragio per Alaphilippe, Thomas e Roglic. Pogacar è la nuova maglia gialla e potrebbe tenerla fino a Parigi. Nella nona tappa - non sono partiti Roglic e Van der Poel - a Tignes arriva da solo O'Connor, autore di un grandissimo assolo. Dietro di lui, staccati, gli italiani Cattaneo e Colbrelli. Pogacar, nel finale, guadagna ancora sui diretti avversari. Domani, primo giorno di riposo. Nella decima tappa, da Albertville e a Valence, Cavendish cala il tris: successo n. 33 al Tour in carriera, uno meno di Merckx. Nella undicesima tappa, durante la seconda scalata del Mont Ventoux, grande assolo di Van Aert, che poi resiste e vince. Pogacar controlla. O'Connor va in crisi e scivola al quinto posto della generale. La dodicesima tappa, con arrivo a Nimes, è vinta da uno dei fuggitivi di giornata, che resta solo nel finale, il tedesco Nils Politt. La tredicesima tappa, da Nimes a Carcassone, si chiude con una volata di gruppo e Cavendish che cala il poker in questo Tour. Per lui è il successo n. 34 di tappa alla Grande Boucle: eguagliato uno dei tanti primati di Eddy Merckx. Nella quattordicesima tappa, da Carcassonne e Quillan, assolo di Mollema. Il gruppo maglia gialla arriva comodamente dopo quasi 7 minuti. La quindicesima tappa, che si conclude ad Andorra, risveglia l'orgoglio di Valverde, poi secondo di giornata, Nibali e Alaphilippe, pure loro in fuga. Vince però lo statunintense Sepp Kuss. Pogacar resta tranquillo in maglia gialla. Nella sedicesima tappa, a Saint-Gaudens arriva primo il fuggitivo Konrad, poi a una quarantina di secondi, Colbrelli e Matthews. Il gruppo maglia gialla arriva ben dopo, nonostante qualche scaramuccia finale. La diciassettesima tappa, nell'anniversario della presa della Bastiglia, prevede la scalata di Peyresourde, Val Louron e Col du Portet. Vince Pogacar in maglia gialla davanti a Vingegaard e Carapaz. A oltre un minuto Gaudu. Nella diciottesima tappa, due cime mitiche come Tourmalet e quella d'arrivo di Luz Ardiden. Nel finale restano i migliori e trionfa ancora Pogacar in maglia gialla, davanti a Vingegaard e Carapaz. L'asso sloveno sta letteralmente dominando la corsa. Nella diciannovesima tappa, bis di Mohoric dopo lunga fuga, prima con molti altri, poi da solo: quinto successo sloveno in questo Tour, considerati i tre di Pogacar. La ventesima tappa, una cronometro da specialisti, premia il talento scintillante di Van Aert, che batte i danesi Asgreen e Vingegaard. Pogacar è ottavo di giornata. Ma ha vinto, non da oggi, il suo secondo Tour. La ventunesima e ultima tappa si conclude, secondo tradizione, sugli Champs Elysées. Trionfa, per la terza volta in quest'edizione della Grande Boucle Van Aert, davanti al connazionale Philipsen e Cavendish. Pogacar conquista il suo secondo Tour de France a nemmeno 23 anni. Più precoce di Merckx e di Hinault. Il secondo, Vingegaard, gli cede 5'20". Per trovare un distacco più ampio, bisogna risalire al 1997, quando Hullrich inflisse oltre nove minuti a Virenque. 

Le pagelle finali (cliccate).


Classifica generale finale
1. Tadej Pogacar (SLO)
2. Jonas Vingegaard (DAN) a 5'20"
3. Richard Carapaz (ECU) a 7'03"
4. Ben O'Connor (AUS) a 10'02"
5. Wilco Kelderman (OLA) a 10'13"
6. Enric Mas (SPA) a 11'43"
7. Lutesnko (KAZ) a 12'23"
8. Guillaume Martin (FRA) a 15'33"
9. Pello Bilabao (SPA) a 16'04"
10. Rigoberto Uran (COL) a 18'34"