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giovedì 1 ottobre 2020

Perché "Papu" Gomez è il miglior giocatore della Serie A

Non è certo per la doppietta, bellissima, segnata ieri sera contro la Lazio, che arrivo a definire il Papu Gomez come il miglior giocatore della Serie A, con ciò intendendo il giocatore con il miglior rendimento attuale. Quando arrivò in Italia, ai tempi del Catania, era soprattutto un'ala, tecnica e veloce, che segnava pochi gol ma belli. Dopo la parentesi ucraina, all'Atalanta ha inizialmente giostrato da seconda punta, compiendo, tuttavia, il definitivo salto di qualità la scorsa stagione, quando Gasperini - che passa per un grande innovatore e invece ripropone il calcio degli anni '80, peraltro assai efficace - lo spostò sulla trequarti. Ebbene, in quella terra di confine e perciò terra di nessuno, il tocco raffinato di Gomez è diventato preziosissimo. Lo stop sempre sorvegliato, la finta secca, la rapidità di gambe e il dribbling stretto e il passaggio di prima e il tiro improvviso: tutte le doti indispensabili ad un 10 vecchia maniera, qual è il Papu Gomez. Che peraltro corre anche tanto e non si tira indietro di fronte ai contrasti, sebbene non abbia il fisico del granatiere. La differenza delle sue giocate salta subito agli occhi e ci si chiede perché mai, alla soglia dei 33 anni, non abbia vestito la maglia di una grande tradizionale. Ha avuto poca fortuna anche in nazionale, avendo incrociato i coetanei, o giù di lì, Messi, Aguero e Di Maria, tutti diversi da lui, ma, insomma, gli spazi quelli erano.

lunedì 5 maggio 2014

Totti 235 gol in serie A, 305 in carriera

Nella sorprendente disfatta della Roma a Catania, che ha regalato alla Juventus di Conte il terzo scudetto consecutivo, c'è da registrare l'ottavo gol in campionato di Francesco Totti. Per il capitano giallorosso si tratta del gol n. 235 in serie A nonché del gol n. 305 in carriera. Segue classifica dei primi dieci goleador italiani in tutte le competizioni aggiornata al 20 maggio 2014.
  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 345 gol
  3. Meazza 338 gol
  4. Roberto Baggio 318 gol
  5. Inzaghi 316 gol
  6. Totti 305 gol
  7. Altobelli 298 gol
  8. Toni 290 gol
  9. Di Natale 289 gol
  10. Vialli 286 gol

domenica 26 gennaio 2014

Crisi Inter: Thohir e Moratti assistono all'ennesima figuraccia dell'Inter, inchiodata al pareggio dal Catania

Nemmeno con il Catania più dimesso degli ultimi anni l'Inter riesce a trovare la vittoria. Terribile questo 2014 per i colori nerazzurri. La modestia del gioco, appena innervato dalle giocate di un Alvarez brillante, spiega la crisi nera nella quale l'Inter s'è infilata e dalla quale faticherà ad uscire. Milito, dopo l'infortunio, è ormai un ex giocatore, Palacio è tornato scarico dalle vacanze in Argentina, sicché segnare è un'impresa, che al solito fallisce. A centrocampo si stenta moltissimo con Cambiasso che va a passeggio e Kuzmanovic, che, dopo tutto, faceva panchina a Stoccarda e non capisco perché dovrebbe fare il titolare all'Inter. Uno scialbo 0-0, alla fine, reso più doloroso dalla vittoria in rimonta del Milan a Cagliari, con gol di Balotelli, emulo destro di Corso su punizione, e Pazzini. Due attaccanti che erano dell'Inter. I tifosi sono stanchi. O Thohir mette, con raziocinio, mano al portafoglio oppure è meglio che se ne vada subito. Soprattutto dopo una settimana che passerà alla storia per l'insipienza di una dirigenza che voleva regalare Guarin alla Juve in cambio di un Vucinic in disarmo.

domenica 3 marzo 2013

L'Inter rimonta a Catania: Alvarez e due volte Palacio

Inizio scoraggiante, ma, se non altro il doppio vantaggio del Catania sembrava aver calato il sipario sulla dimenticabile esperienza nerazzurra di Stramaccioni. Squadra imbolsita, errori tecnici a ripetizione, Gargano pareva al primo giorno di scuola calcio. Gli avversari, brevilinei e brillanti nel fraseggio, facevano il bello ed il cattivo tempo. Stramaccioni, pensoso come al solito, dopo avere escluso Cassano dalle convocazioni per una lite di cui ho capito poco, si affidava al santo protettore di Arrigo Sacchi, che è luogo poco assolato. E gli andava bene nella ripresa, dentro Stankovic per Kuzmanovic e Palacio per Rocchi, uno che fatica a stare in piedi. Bastava. Stankovic giocava di prima intenzione, valorizzando le sortite offensive di Pereira. Dribbling di Palacio sulla destra, cross e colpo di testa in avvitamento di Alvarez, che non è un asso, ma in questa penosissima Inter può starci eccome. Poi, Palacio su traversone di Pereira pareggiava. Infine, complice anche un Catania piuttosto prodigo, Palacio firmava l'incredibile rimonta su assist dell'ultimo subentrato, Cambiasso. L'Inter vince e va bene. Ma, Stramaccioni che allenatore è?

lunedì 29 ottobre 2012

L'Inter espugna Bologna, la Juve vince tra le polemiche, respira il Milan

Lo schieramento a tre ha conferito alla retroguardia nerazzurra una solidità notevole: i sette successi consecutivi nascono da questa scelta. Ranocchia, a segno su assist di Cambiasso, sta giocando a livelli mai toccati lo scorso anno, Samuel è il muro che conosciamo, laddove Juan Jesus possiede una straordinaria forza fisica che compensa piedi poco raffinati per essere un brasiliano. Rifiata il Milan grazie ad El Shaarawi. Ma, la notizia di giornata è la fortunosa vittoria della Juve a Catania: i bianconeri sono stati favoriti da un clamoroso errore arbitrale. Siamo alle solite? Il tempo dirà. Tiene il passo il Napoli, rallenta la Lazio superata da una bella Fiorentina: bellissimo il gol di Toni. La Roma di Zeman perde in casa ancora una volta. Altro che scudetto!

domenica 21 ottobre 2012

L'Inter batte anche il Catania: Cassano e Palacio

L'avevo scritto alla notizia del suo ingaggio e, per una volta, i fatti si sono incaricati di darmi ragione: Cassano sta vivendo la migliore stagione della carriera. Bellissimo il taglio sul lancio di Cambiasso e gol di testa da vero centravanti. Perché il Cassano di oggi sa giocare su tutto il fronte dell'attacco, grande tecnica, e si sapeva, ma anche grande continuità. Gli mancano soltanto i novanta minuti nelle gambe. Questo, comunque, è il miglior Cassano dai tempi della Roma di Capello. Può andare oltre. Da segnalare il secondo gol firmato da Palacio: era ora. Mi ha convinto la mossa di schierare Obi a destra. E' rapido e sa saltare l'uomo. E' una risorsa per la squadra. Buona la tenuta delle difesa. Tutto sommato, va meglio di come pensassi un mese fa.

lunedì 26 marzo 2012

Milan sempre in testa, la Lazio blinda il terzo posto

Il Milan batte, a fatica, una Roma sconclusionata: Luis Enrique si ostina a trascurare la fase difensiva, come dimostra il secondo gol di Ibrahimovic. Pesante l'errore di Totti dal limite, che cerca un pallonetto invece della conclusione di forza. Non è tutta colpa del capitano giallorosso, però, costretto da Luis Enrique a giocare troppo lontano dalla porta. La Juve, vittoriosa contro l'Inter di Ranieri, da esonerare subito, resta a quattro punti dai rossoneri. Il successo di misura sul Cagliari permette alla Lazio di consolidare il terzo posto. Anche perché l'Udinese pareggia, come il Napoli, che spreca un doppio vantaggio contro il Catania, che, fatte le debite proporzioni, ha la stessa idea di calcio del Barca: giocatori tecnici, possesso palla e ricerca improvvisa della profondità. Bravo Montella, bravissima la società. Vince l'Atalanta contro il Bologna: segna finalmente Gabbiadini, centravanti dell'under 21. Come Destro, in gol per il Siena: Destro, sostengo da tempo, è un attaccante destinato a fare epoca.

giovedì 8 marzo 2012

Se l'Inter perde con il Chievo, Ranieri è esonerato

Riuscirà l'Inter a perdere anche con il Chievo? Riuscirà Ranieri a sbagliare di nuovo la formazione come contro il Catania? Dalle dichiarazioni del tecnico romano non emerge la consapevolezza di avere raddrizzato la partita con gli etnei solo per la benevolenza della sorte: vedasi l'errore del portiere sul tiro di Forlan. Perdere, ma anche pareggiare con il Chievo, significherebbe perdere altro terreno in classifica  e prepararsi alla sfida con il Marsiglia con il morale sotto i tacchi. Insomma, senza una vittoria a Verona, per mille ragioni, Ranieri andrebbe esonerato. Decisione, del resto, che Moratti avrebbe dovuto assumere da tempo e per tempo.

domenica 4 marzo 2012

L'Inter pareggia con il Catania: Ranieri è esonerato. Una crisi infinita

Ranieri le prova tutte, schiera Palombo in cabina di regia, Forlan dietro Pazzini e Milito, Zanetti e Cambiasso, perché tanto, loro due, si schierano da soli. Immediatamente si capisce che la caratura tecnica del Catania è superiore a quella dell'Inter: Barrientos, Bergessio, Gomez e Lodi danno del tu al pallone, sul quale invece Faraoni e Nagatomo, entrambi improponibili inciampano ogni volta. Il giapponese viene scherzato da Gomez, in occasione del primo gol etneo, come uno scolaretto burlato il primo giorno di scuola: imbarazzante. L'Inter attacca in modo confuso, disarticolato ed arrembante, Forlan calcia da tutte le posizioni, ma senza angolare.  Così il Catania controlla il gioco, e, dopo averne sbagliato uno clamoroso, trova il gol del raddoppio con Izco. Il Meazza fischia e fischia, di fronte all'ennesima prova vergognosa di una squadra incapace di giocare alla pari con chiunque. Zanetti passeggia, come il compare Cambiasso. Sono loro due l'immagine emblematica di un fallimento annunciato. Finisce il primo tempo. Nella ripresa, finalmente sostituito Faraoni entra Sneijder, che ha un'idea del calcio. Al '60, udite, udite, esce Cambiasso, ed era ora, per Poli, mentre Obi sostituisce Palombo. Il Catania si disunisce, Forlan azzecca la prima grande giocata stagionale e trova il gol. Più tardi, è Milito con un gran tiro a ristabilire la parità. Pareggio strappato a fatica. Ranieri va esonerato, perché niente di suo c'è in questo striminzito punticino. E' una crisi infinita. Via Ranieri, ci vuole Zenga.

venerdì 2 marzo 2012

Se l'Inter perde con il Catania, Ranieri è esonerato

Chiedo scusa per l'assenza di consecutio temporum dal titolo, ma così com'è risulta assai più efficace. Riuscirà l'Inter a perdere anche con il Catania? Domenica in casa, la squadra di Montella sarà un ostacolo ragguardevole, perché gli etnei giocano un calcio piacevole, organizzato, prevalentemente di rimessa, ma, comunque, di buona caratura tecnica. Molti giocatori del Catania trattano la palla meglio di parecchi interisti di oggi. Perché l'Inter si è impoverita tecnicamente dopo le ultime, fallimentari, campagne di mercato. Perché Sneijder, forse, non giocherà, vittima dell'ostracismo degli argentini sfiatati Zanetti e Cambiasso. Perché Ranieri non ha il coraggio di panchinare i senatori. Avrebbe dovuto subire l'esonero già dopo la partita persa a Marsiglia, tanto più dopo quella persa a Napoli. Una sconfitta interna con il Catania, che sarebbe la dodicesima in campionato, renderebbe l'esonero di Ranieri inevitabile. Stiamo a vedere.

martedì 28 febbraio 2012

Zanetti conferma Ranieri: Moratti ratifica

Allora, abbiamo scherzato, niente esonero. Ranieri resta, vai a capire perché! E' proprio necessario aspettare un'altra sconfitta con il Catania? Tutto tempo perso, sprecato, gettato via. Altro che programmazione. Allora, Moratti ha chiesto a Zanetti un parere su Ranieri. E Zanetti, che con Ranieri gioca sempre, anche camminando e svirgolando un pallone dietro l'altro, ha risposto che, sì, è ovvio, Ranieri deve restare. Così Zanetti gioca e, con lui, gioca Cambiasso. E con i due argentini, gioca pure Stankovic. Si potrebbe obiettare: ma, l'Inter così perde. Zanetti non si è posto il problema: gli basta giocare. Ranieri glielo permette, Ranieri resta. Moratti, anzi Zanetti, così ha deciso.