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mercoledì 6 gennaio 2021

Samp-Inter: 2-1. Conte non è un valore aggiunto

L'Inter parte con Sanchez al fianco di Lautaro. Sanchez, che sembra un incrocio tra Ferrante e Rocchi - e mi riferisco a loro due all'Inter, perché prima erano stati buoni attaccanti -, sbaglia un rigore. Errore tragico, che Candreva non replica. Samp avanti. E raddoppio blucerchiato di Keita Balde, per completare la rivincita degli ex. L'Inter manca diversi gol con Lautaro, anche nella ripresa, ma rischia anche il terzo gol doriano. Entra Lukaku. Riapre la gara un gol di testa di De Vrij. Entra Eriksen per Sanchez. Finalmente! Dentro anche D'Ambrosio e Vidal per Barella, molto sotto tono, e Skriniar. L'Inter, zavorrata da Perisic e Vidal, perde molti palloni, sebbene vada vicino al gol del pari in almeno tre circostanze. Arriva la seconda sconfitta in campionato. In una giornata importante. Conte non ha saputo registrare la difesa. Subire 2 gol a partita è incompatibile con le ambizioni di scudetto. Ed è un problema, quello della perforabilità della retroguardia nerazzurra  che si trascina dall'inizio della stagione. E davanti, tolto lo schema palla a Lukaku, c'è poco. Oggi si è visto. A parte il nuovo abbozzo di schema: palla ad Hakimi. Ma, quello non è merito di Conte. Non capisco perché tanti si ostinino a considerarlo un valore aggiunto. A me pare il contrario. Come si può giocare con tre stopper contro una sola mezzapunta?

giovedì 16 luglio 2020

Spal-Inter: 0-4. Inter seconda

Secondo posto solitario, dopo la rotonda e dovuta vittoria sul campo della Spal. L'Inter vince 4-0 con gol di Candreva, Biraghi, Sanchez e Gagliardini, cui va la mia simpatia. Gioca sempre al meglio delle sue possibilità. Mi devo ripetere? Si. L'Inter è a -6 dalla Juve. Con poco sforzo avrebbe potuto appaiarla od esserle vicinissima stasera.

giovedì 9 luglio 2020

Verona-Inter: 2-2. Sbaglia ancora Conte

Alle 21:45, Verona-Inter. Sfida che avrebbe conservato un profumo di scudetto, se l'Inter non avesse ingenuamente dissipato il vantaggio acquisito contro Sassuolo e Bologna, pareggiando e perdendo partite in fondo facili. Tant'è che ha perso punti ed ora si trova provvisoriamente quarta in classifica, scavalcata dalla lanciatissima Atalanta. La partita di stasera è molto delicata per Conte. Perché il Verona gioca bene e perché l'Inter si è ricacciata sull'orlo di una crisi di nervi. Non vincere riaccenderebbe infinite polemiche.

La cronaca.
Dopo tre minuti, difesa nerazzurra sistemata alla "viva il parroco", Skriniar affronta Lazovic alla maniera di Fresi. Dribbling e gol del Verona. Mentre Handanovic tarda ad uscire e De Vrijj a rientrare, con il suo passo da bocciofila notturna. Un disastro. Anche perché il Verona prende un palo con Veloso e va altre due volte vicino al gol. L'Inter ha un solo schema: palla a Lukaku. Che Kumbulla  controlla bene. Amrabat, forte, sembra Clodoaldo: non gli portano via un pallone. Nella ripresa, l'Inter ribalta la partita in dieci minuti: gol di Candreva e autogol di Di Marco. Fa caldo. Borja Valero comincia a boccheggiare. Conte tarda a cambiare, niente di nuovo, e mette Vecino per Brozovic. E Lautaro per Lukaku. Borja resta in campo. E non chiude su Veloso che pareggia con il suo notevole mancino. Ora non ci giro più intorno. Vittoria buttata via da Conte. Tra Sassuolo, Bologna e Verona, l'Inter ha gettato via sette punti. Subendo rimonte evitabili nel finale. Gestione pessima della e dalla panchina. E la dichiarazioni dopo la gara sono anche peggiori. Mai che ammetta le sue responsabilità, Conte. È già pronto a lasciare. E, per conto mio, può farlo subito. Senza rimpianti.

sabato 11 gennaio 2020

Inter-Atalanta: 1-1. Lautaro, Gosens

Precoce vantaggio nerazzurro, nel senso di interista, visto che l'avversario è l'Atalanta: segna Lautaro Martinez con un bel diagonale destro. Partita intensa. Soprattutto nella ripresa. Malinovskij, subentrato a Zapata, colpisce il palo. Il pareggio è nell'aria e, una ventina di minuti dopo, lo firma Gosens, complice un errore di Candreva. Nel finale, Handanovic para un rigore a Muriel. Brutta partita dell'Inter. Molto dimessa e rinunciataria. Conte, questo è proprio un suo limite, sbaglia ancora i cambi. Detto questo, la rosa dell'Inter ha limiti evidenti, soprattutto sulle fasce. E, a centrocampo,  non ci sono valide alternative ai titolari. Per lottare per il titolo urgono rinforzi.

sabato 26 ottobre 2019

Inter - Parma: 2-2. Candreva, Karamoh, Gervinho, Lukaku

La difesa a tre mi ripugna concettualmente. Due gol regalati agli avversari, al netto della bella giocata di Karamoh, sono troppi. Specialmente se nati da contropiede dopo il vantaggio iniziale firmato da Candreva con  tiro deviato. Difesa troppo alta e cattive scelte di tempo. Anche di Brozovic. Brutta prova di Bastoni e, sì, anche di uno spaesato Godin. Poi l'Inter viene fuori, attacca, pareggia con Lukaku, comunque legnoso. Le occasioni fioccano, ma difetta la precisione al tiro. Conte sbaglia a togliere Lautaro Martinez. Per Esposito, che oggi sbaglia molto. Resta fortissimo, secondo me, ma stasera l'emozione l'ha soverchiato. Poi entra il peggiore in campo: Politano. Un cumulo di errori imbarazzanti, dettati da un'ansia di protagonismo incompatibile con un gioco di squadra,  che vanificano anche i 7 minuti di recupero. Politano, per conto mio, va mandato via a gennaio! L'Inter pareggia con il Parma 2-2 e resta seconda in classifica. Ad un punto dalla Juventus, che aveva pareggiato contro il Lecce. Occasione sprecata.

mercoledì 23 ottobre 2019

Inter - Borussia Dortmund: 2-0. Lautaro, Candreva

Champions League
Lancio di De Vrij, stop e tiro in caduta di Lautaro Martinez per il vantaggio dell'Inter contro il Borussia Dortmund. I tedeschi hanno un palleggio pulito, innervato dall'estro di Sancho. E l'Inter chiude in affanno il primo tempo. Nella ripresa, almeno tre occasioni per il Borussia. Nel frattempo un Lukaku di pochissima consistenza lascia il posto a Sebastiano Esposito, classe 2002, che subito incanta con uno stop al volo ad alto coefficiente di difficoltà: ha coraggio e grinta, non solo talento, il giovanotto. A dieci minuti dal termine, lo stesso Esposito si procura anche un rigore, che Lautaro però sbaglia. Si vedeva dal volto troppo contratto. La sua resta una partita enorme. Altrettanto bravo Barella. Uomo ovunque, lucido e reattivo. La partita la chiude Candreva con un bellissimo gol in contropiede. L'Inter sale a 4 punti nel girone.

sabato 14 settembre 2019

Inter-Udinese: 1-0. Sensi

Con fatica e grazie anche alla superiorità numerica regalata da De Paul, espulso per una manata a Candreva, l'Inter batte l'Udinese 1-0. Gol di testa, sì di testa, di Sensi, servito da un grande Godin. Per il resto, Barella in affanno, Lukaku, pure, contro difensori di pari stazza. Peraltro, ha sbagliato molti controlli. L'Inter deve crescere ancora parecchio.

lunedì 26 agosto 2019

Inter-Lecce 4-0: Brozovic, Sensi, Lukaku, Politano

Esordio brillante dell'Inter. Che patisce solo qualche ripartenza del Lecce all'inizio. Poi, domina. Fino al 4-0 finale di Candreva. Apre le marcature Brozovic con pennellata a giro. Poi, gran gol di Sensi, dopo due dribbling. Nella ripresa si sblocca Lukaku. Che si conferma fortissimo in campo aperto, meno in area e negli scambi. Quindi Candreva. Squadra sicura. Si aspettano avversari più forti. Conte sta facendo un buon lavoro. 

domenica 13 gennaio 2019

Inter-Benevento 6-2 in Coppa Italia

Punteggio tennistico negli ottavi di Coppa Italia 2018/19 tra Inter e Benevento. L'Inter vince 6-2 con doppietta di Lautaro Martinez e Candreva. Vantaggio iniziale su rigore, trasformato da Icardi. In gol persino Dalbert: una buona Inter. Per i sanniti, bello il gol mancino di Roberto Insigne, fratello del Lorenzo del Napoli. Il tutto nell'atmosfera irreale del Meazza chiuso al pubblico. Ai quarti di finale, l'Inter sfiderà la Lazio.

martedì 25 settembre 2018

Inter - Fiorentina 2-1. Si sblocca Icardi

Parte forte la Fiorentina, poi viene fuori l'Inter. Che manca diverse occasioni per imprecisioni nell'ultimo passaggio. Un tocco di mano viola propizia, allo scadere, il rigore trasformato da Icardi: prima rete in campionato. Nella ripresa, Fiorentina aggressiva. Calcia un indomito Federico Chiesa. Deviazione di Skriniar e Handanovic battuto. Esce Candreva, che sbaglia tiri su tiri, il corpo sempre all'indietro. Entra Politano. Poi, Keita subentra a Vecino, con Nainggolan che affianca Brozovic. La Fiorentina prende il sopravvento, ma, misteri del calcio, l'Inter trova il gol con D'Ambrosio, sin lì tra i peggiori in campo. Anche con una certa fortuna, vince l'Inter. Insufficiente la prova di Nainggolan, Perisic, Candreva e Politano.

sabato 1 settembre 2018

Bologna - Inter 0-3: Nainggolan, Candreva, Perisic

Il primo gol, bellissimo, di Nainggolan: controllo di sinistro e tiro di destro dopo assist di Politano. Gol di Candreva dopo di più di un anno di astinenza. Gol di Perisic. Che è campione autentico. Per più di un'ora l'Inter gioca male, D'Ambrosio malissimo. Poi la partita gira. Anche con una certa fortuna. Ma, contavano i tre punti. Rosa ampia e di qualità. Tolto Handanovic. Spalletti deve tirarne fuori il meglio.

lunedì 19 febbraio 2018

Inter: le ragioni di una lunga crisi (in 5 punti)

Nove punti in dieci giornate sarebbero costati la panchina a qualunque altro allenatore. Spalletti resta in sella per i risultati delle prime quindici partite di serie A, per la mancanza di alternative e per il ricco contratto che lo lega all'Inter. Epperò, qualche colpa ce l'ha. Una crisi, questa dell'Inter, davvero preoccupante. Andiamo con ordine:

  1. Nelle prime 15 giornate, Icardi ha segnato 16 gol, Perisic sette. Impensabile che potessero continuare a quei ritmi. Eppure Spalletti non ha immaginato contromisure ad un loro prevedibile calo di rendimento. 
  2. L'Inter aveva giocato sempre al 100% delle proprie possibilità, raccogliendo, qui e là, anche la mano della buona sorte. Impensabile poter tenere sempre così alta la tensione nervosa, impensabile che continuasse l'assistenza della fortuna. Spalletti avrebbe dovuto lavorare di più sulle soluzioni offensive. Invece un solo schema: cross dalle fasce. Gli avversari l'hanno capito.
  3. A gennaio, sarebbe stato necessario intervenire. Con un centrocampista capace d'inserirsi e di segnare, per esempio Ramires, e con un trequartista capace di accendere la luce sulla trequarti. Anche contro il Genoa, l'Inter ha tenuto il pallone più degli avversari. Ma, arrivata negli ultimi 30 metri, non sapeva che fare. Quanto sarebbe servito Pastore, specialmente ora che non c'è Perisic a saltare l'uomo, che Candreva è sparito, che Borja Valero, ma non è più una novità, cammina. E qui ci sono le colpe di Suning. 
  4. Nelle ultime dieci partite, l'Inter ha segnato la miseria di 7 gol. Due Icardi, nessuno Perisic (cfr. punto 1). Candreva ha avuto un tracollo. Per di più la difesa ha cominciato a subire quello che priva evitava. Sarebbe stato saggio virare su un 4-4-2, in nome del vecchio motto di Sir Chapman: safety first. Spalletti non l'ha fatto. Insistendo con un 4-2-3-1, per il quale mancano gli interpreti e che la squadra non regge. Ora, la difesa sta subendo un gol a partita.
  5. Poi, ci sono i nodi irrisolti. A sinistra, Spalletti aveva scelto, e bene, Santon. E' bastata la partita sfortunata contro l'Udinese, per mettere tutto in discussione. Eppure la crisi era iniziata contro il Pordenone. E Santon non aveva giocato. Le altre tre sconfitte, Sassuolo, Milan in Coppa Italia e Genoa, hanno visto Santon in panchina. Hanno giocato Nagatomo, finalmente andato via, Dalbert, Cancelo e D'Ambrosio a sinistra. Tutti male, alcuni malissimo. Handanovic, per me da sempre non da Inter, da sempre trafitto da gol evitabili, al netto di qualche parata più spettacolare che difficile, ha sulla coscienza diversi punti persi, diversi gol presi. Compreso quello di El Shaarawi contro la Roma. Sono anni che va così. Come D'Ambrosio, la cui cifra tecnica è compatibile, al massimo, con la serie C. Aver puntato su di loro, ancora, è stato un errore di Spalletti. Come aver impiegato mesi a panchinare Candreva, poi tornato titolare, purtroppo, contro il Genoa. Stesso discorso per Borja Valero. Emmers, già oggi, è due volte più forte.


lunedì 22 gennaio 2018

I problemi dell'Inter di Spalletti e di Suning

Nelle ultime partite di campionato, l'Inter ha segnato la miseria di 3 gol, nessuno contro la Juve, uno contro l'Udinese, nessuno contro il Sassuolo, nessuno contro la Lazio, uno contro la Fiorentina, uno contro la Roma. Tre gol in sei partite. Ed ancora si perde tempo a rovistare tra errori difensivi individuali, veri o presunti. Segnando così poco, non si fa strada. Il problema dell'Inter, numeri alla mano, è la monotonia di un gioco privo di alternative a quello sulle fasce, dove, peraltro, Candreva non salta l'uomo nemmeno per sbaglio e Perisic vive un lungo letargo. Né Icardi, fortissimo in area, ha il fisico per reggere da solo il peso dell'attacco. Ieri, lanciato verso la porta, si è fatto rimontare e stringere da Fazio e Manolas. Ronaldo li avrebbe lasciati sul posto, Adriano, come Vieri, li avrebbe fatti rimbalzare. Milito li avrebbe mandati a sbattere con una finta. Icardi, pur fisicamente tosto, non è dominante rispetto a difensori cui ceda centimetri e chili, quasi tutti, né ha un gran dribbling, anzi. E così, se non servito faccia alla porta, in area, viene facilmente fermato. Tutta la fase di costruzione del gioco nerazzurro, poi, è sterile. Gagliardini, che andrebbe bene in un centrocampo a 3, stenta in quello spallettiano a 2. Borja Valero, privo di uno scatto degno di questo nome, non può fare il trequartista. Meglio quando gioca più indietro. Per questa ragione, pensavo e penso che Ramires avrebbe fatto e farebbe comodo. Ha il cambio di passo, per dare altro ritmo ad una manovra altrimenti troppo compassata. Anche Rafinha può tornare utile: la sua cifra tecnica, al netto di una condizione atletica da ritrovare, è altissima. Ma, soprattutto, Rafinha e Ramires hanno una personalità che manca a molti interpreti attuali dell'Inter di Spalletti. Suning si dia una mossa. Ramires serve. E, forse, servirebbe anche Sturridge.

domenica 24 settembre 2017

Inter-Genoa 1-0: gol di D'Ambrosio

Non è un grande momento, ma aver vinto contro un buon Genoa, aver conquistato 16 punti su 18, aver conservato una buona tenuta difensiva non è poco per l'Inter di Spalletti. Oggi il gol della vittoria l'ha addirittura segnato D'Ambrosio, peggiore in campo assieme a Candreva, sostituito finalmente. E finalmente ha giocato qualche minuto Karamoh. Forte, lo ripeto da un paio di mesi. Finte, tunnel, dribbling e doppio passo. E tanta sana sfrontatezza. L'Inter vince 1-0. La manovra resta lenta. La fantasia latita. Ma, Karamoh ha talento e la fortuna vede nerazzurro. Va bene così, tutto sommato.

sabato 15 aprile 2017

Inter-Milan 2-2: Pioli sbaglia tutto

Via subito Pioli dall'Inter. Un abisso di errori la sua partita. Cominciata con Nagatomo in campo sebbene sia il più scarso terzino del campionato. Proseguita con la solita fortuna e l'insipienza di De Sciglio, il secondo terzino più scarso del campionato, che facilita il gol di Candreva. Raddoppia Icardi. E la partita sarebbe chiusa ma Pioli comincia una girandola di cambi dannosi, dettati o da paura, vedasi Murillo, o da incompetenza, vedasi Biabiany. L'Inter raccoglie il messaggio ed arretra. Ancora ricordo Mourinho in un derby, con l'Inter in nove, ordinare di attaccare. Perché il coraggio se uno non ce l'ha, non se lo può dare. Il Milan, alla fine, pareggia. Proprio alla fine, ma pareggia. Purtroppo, l'avevo previsto, non il pareggio, ma il fallimento della gestione di Pioli. Pioli se ne vada. Con Ausilio e Nagatomo.

domenica 12 febbraio 2017

Inter-Empoli 2-0: Eder e Candreva

Giocatore superiore Gagliardini. Gioca, benissimo, come se fosse un veterano. L'Inter dipende da lui. Empoli troppo debole eppure pericoloso in contropiede. Pioli cerca di capire chi sia più scarso tra D'Ambrosio ed Ansaldi. Li schiera entrambi, uno dopo l'altro. Deve giocare Santon! Detto questo, Gabigol è scarso. Tanto per essere chiari. Pinamonti, esordiente in A, diventerà un campione. L'Inter vince 2-0, gol di Eder e Candreva. 

domenica 18 dicembre 2016

Sassuolo-Inter 0-1: gol di Candreva

Seconda vittoria consecutiva in campionato, espugnato il campo di un Sassuolo incerottato, che, tuttavia, ha avuto almeno tre occasioni per pareggiare il gol vittoria di Candreva. Felipe Melo ha rimediato nel finale la solita espulsione. Ansaldi a sinistra mi ha convinto in fase avanzata ma non in copertura. Contro la Lazio, nemmeno Joao Mario, squalificato, ci sarà.

lunedì 28 novembre 2016

Inter-Fiorentina 4-2: doppietta di Icardi

Partenza a razzo dell'Inter che va presto sul 3-0. Brozovic, Candreva ed Icardi indirizzano la gara verso una facile vittoria. Poi, subentra la paura, la Fiorentina, peraltro rimasta in dieci, risale fino al 2-3, grazie anche all'inadeguatezza di Handanovic. L'Inter soffre e trova il gol della sicurezza alla fine con Icardi. In sintesi, la squadra è più forte della classifica che ha. Sul piano tecnico. La personalità è scarsa. La Fiorentina ha commesso un mucchio di errori, eppure è rimasta in partita sino all'ultimo e con un uomo in meno. 

lunedì 21 novembre 2016

Milan-Inter 2-2: Pioli la mediocrità al potere

Mediocre allenatore con buona stampa. Un Mancini con meno capelli. Ansaldi e Nagatomo preferiti a Santon: incompetenza allo stato puro. Suso a sinistra fa quel che vuole e pure due gol. Kondogbia gioca alla solita maniera, Joao Mario, d'evidenza un interno, viene costretto sulla trequarti, per fortuna Candreva s'inventa un gran gol e la buona sorte, già grande alleata di Sacchi, permette il pareggio in extremis di Perisic. Non perdo tempo: Pioli vattene. Il Milan è una squadretta, che si doveva battere.

giovedì 20 ottobre 2016

Inter - Southampton 1-0: gol di Candreva su assist di Santon

Uno schiaffo all'incompetenza. Parte da un grande Santon l'assist per il gol vittoria di Candreva. Discusso e messo sul mercato, con la querelle delle visite mediche non superate, Santon è rimasto all'Inter, ha risalito la corrente ed è tornato titolare. Merito anche di De Boer, che salva la panchina. Questa sul Southampton è la prima vittoria dell'Inter in quest'edizione dell'Europa League. Gioco ancora frammentario e reparti slegati. Però le possibilità di far meglio ci sono eccome.