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venerdì 15 ottobre 2021

I migliori ciclisti australiani della storia

Propongo una classifica a punti dei migliori ciclisti australiani della storia. Guida Cadel Evans. Classifica in corso di aggiornamento aggiornata al 18 marzo 2024.

  • Tour de France:                                            


 1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti                          

    • Giro d'Italia:


    1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti    



    • Vuelta a Espana:



    1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti    



    • Campionato del mondo:



    1. 100 punti 2. 70  punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. punti    



    • Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:

    1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti      


    • Campionato nazionale, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Classica di Amburgo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi):


    1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti



    • Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Vuelta a Levante -Comunità Valenciana-, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Giro di Germania, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Giro dell'Algarve, Tour du Haut Var, Giro del Lussemburgo, Quattro Giorni di Dunkerque, Giro dell'Andalusia):


    1. 40 punti

    • Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, Strade Bianche, E3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic, Attraverso le Fiandre, Ronde Van Limburg, Klasica Primavera, Gran Premio Cantone Argovia, Down Under Classic):


    
    1. 30 punti


    • Campionati nazionali minori (1. 30 punti, 2. 20 punti, 3. 10 punti)

    • Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia, Eneco Tour, Uae Tour, Giro di Sicilia, Giro della California) 
    1. 25 punti
    • Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):


    per ogni vittoria al Tour: 15 punti
    per ogni vittoria al Giro: 12 punti
    per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti



    1. Cadel Evans (Australia): 2.087 punti (2001-2015): 1.000 punti al Tour de France (una volta primo, due volte secondo, una volta quarto, una volta settimo, una volta ottavo), 210 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta quinto, una volta ottavo), 150 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo, una volta quarto), 140 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta quinto), 102 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo), 78 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto, una volta sesto, una volta decimo), 90 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta secondo), 80 punti al Giro di Romandia (due volte primo), 50 punti al Giro dell'Austria (due volte primo), 40 punti alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di tappa)

    2. Phil Anderson (Australia): 1.452 punti (1980-1994): 330 punti al Tour de France (due volte quinto, una volta nono, due volte decimo), 50 punti al Giro d'Italia (una volta settimo), 8 punti al campionato del mondo (una volta nono), 24 punti alla Milano-Sanremo (una volta settimo), 120 punti al Giro delle Fiandre (due volte secondo, una volta nono), 180 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo, una volta nono), 66 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta ottavo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 90 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, una vota secondo), 80 punti al Giro del Mediterraneo (due volte primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti alla Settimana ciclistica internazionale (una volta primo), 80 punti al Giro di Gran Bretagna (due volte primo) 25 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 25 punti al Giro dell'Irlanda (una volta primo), 30 punti alla H3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)

    3. Robbie McEwen (Australia): 856 punti (1996-2012): 110 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta quinto), 60 punti al campionato australiano (due volte primo), 42 punti alla Milano-Sanremo (una volta quarto), 50 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo), 150 punti alla Parigi-Bruxelles (cinque volte primo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 60 punti alla Down Under Classic (due volte primo), 30 punti alla Attraverso le Fiandre (una volta primo), 180 punti per vittorie di tappa al Tour (dodici vittorie di tappa), 144 punti per vittorie di tappa al Giro (dodici vittorie di tappa)

    4. Michael Matthews (Australia): 717 punti (2011-): 200 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo), 20 punti al campionato australiano (una volta secondo), 246 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, due volte terzo, una volta quarto, una volta sesto, una volta settimo), 30 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo), 42 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quarto), 30 punti al Gran Premio di Montreal (una volta primo), 50 punti alla Vuelta alla Rioja (due volte primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    5. Richie Porte (Australia): 695 punti (2010): 250 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quinto), 50 punti al Giro d'Italia (una volta settimo), 20 punti al campionato australiano (due volte terzo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 80 punti alla Parigi-Nizza (due volte primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia  (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 25 punti al Giro dell'Algarve (una volta primo), 50 punti al Tour Down Under (due volte primo) [carriera ancora in corso]

    6. Simon Gerrans (Australia): 683 punti (2005-2018): 105 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta sesto, una volta decimo),  90 punti al campionato australiano (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo),  60 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo), 96 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta sesto, una volta decimo), 90 punti all'Amstel Gold Race (tre volte terzo), 30 punti alla Classica di Amburgo (una volta terzo), 100 punti al Tour Down Under (quattro volte primo), 30 punti al Gran Premio Industria, Commercio e Artigianato (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Montreal (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    7. Stuart O'Grady (Australia): 627 punti (1995-2013): 80 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta sesto), 50 punti al campionato australiano (una volta primo, una volta secondo), 132 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta decimo), 54 punti al Giro delle Fiandre (una volta terzo, una volta decimo), 96 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta quinto), 50 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo), 60 punti alla Parigi-Tours (due volte terzo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 50 punti al Tour Down Under (due volte primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa)

    8. Jai Hindley (Australia): 569 punti (2018-  ): 70 punti al Tour de France (una volta settimo), 450 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo), 10 punti alla Vuelta a Espana (una volta decimo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    9. Michael Rogers (Australia): 408 punti (2001-2016): 50 punti al Tour de France (una volta nono), 60 punti al Giro d'Italia (una volta sesto), 20 punti al campionato australiano (una volta secondo), 54 punti al Giro della Svizzera (una volta secondo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 40 punti al Giro di Germania (una volta primo), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 25 punti alla Route du Sud (una volta primo), 25 punti al Giro della California (una volta primo), 25 punti al Tour Down Under (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)

    10. Caleb Ewan (Australia): 404 punti (2015-): 114 punti alla Milano-Sanremo (due volte secondo, una volta decimo), 90 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo, una volta secondo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 25 punti alla Vuelta alla Rioja (una volta primo), 75 punti per vittorie di tappa al Tour (cinque vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa al Giro (cinque vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]





    giovedì 22 maggio 2014

    Cronometro Barbaresco - Barolo, trionfa a sorpresa Rigoberto Uran, strepitoso, nuova maglia rosa. Grave ritardo per Quintana

    Prova a cronometro, da Barbaresco a Barolo, resa più impervia dall'abbondante pioggia caduta sul percorso. Con l'asfalto bagnato, le mani dei corridori meno abili alla guida corrono d'istinto sulle leve dei freni. Bella prova di Ulissi, che guida a lungo la classifica provvisoria di tappa. Ma, la vera sorpresa di giornata, probabilmente decisiva per la vittoria finale del Giro, è la cronometro di Rigoberto Uran, mai così a suo agio contro il tempo. A metà percorso, ha già un vantaggio di circa un minuto su Cadel Evans, che pedala senza molta efficacia, prendendo pochissimi rischi e, tuttavia, riesce a sbandare persino in salita verso Castiglion Falletto. Rigoberto Uran vince e conquista la maglia rosa. La sua prova odierna è stata fantastica e del tutto imprevista. Perché imprevedibile. Pronostico che la porterà fino a Trieste. Se ci riuscisse, sarebbe il primo corridore colombiano a conquistare un grande giro nazionale dopo il mitico Lucho Herrera che vinse la Vuelta nel 1987. L'unico che possa impensierire Uran, del resto, è il connazionale Quintana, che, troppo leggero per uno sforzo sul passo come quello richiesto dalla tappa odierna, ha accumulato ormai un notevole ritardo in classifica e dovrà puntare tutto sulle salite, nelle quali anche Rigoberto Uran ha da dire la sua.

    Barbaresco - Barolo: cronometro di 46,4 km con Gpm. I favoriti

    Il Giro d'Italia 2014 entra nel vivo con la cronometro odierna, da Barbaresco a Barolo lungo 46,4 km intervallati da qualche asperità. Percorso, insomma, non del tutto adatto ai grandi specialisti delle prove contro il tempo, ma comunque proibitivo per gli scalatori puri. Cadel Evans, peraltro sospinto da quel moltiplicatore infallibile di energie che è la maglia rosa, mi pare il naturale favorito di questa 12^ tappa. Evans dovrà vedersela con l'olandese Kelderman, con Malori, che quest'anno ha trionfato nelle cronometro del Tour de San Luis, in Argentina, e della Tirreno - Adriatico, e con il suo connazionale Rogers, tuttavia reduce dalla bella fuga vittoriosa di ieri, che qualche strascico di fatica avrà lasciato. I colombiani Rigoberto Uran e Quintana, invece, correranno per limitare i danni.

    martedì 20 maggio 2014

    Giro d'Italia 2014: a Salsomaggiore tris di Bouhanni. Secondo Nizzolo, terzo Matthews

    Decima tappa del Giro d'Italia 2014, da Modena a Salsomaggiore. Si tratta di 173 km tutti pianeggianti, ad eccezione di un piccolo strappo posto a 3 km dal traguardo. La fuga di Fedi e Bandiera anima a lungo la corsa. Ma, il gruppo, con in testa le squadre dei velocisti, mantiene il distacco dentro limiti di sicurezza. A 9 km dal traguardo il gruppo torna compatto. Volata inevitabile, con tanto di caduta a 600 metri dall'arrivo. Nizzolo parte con troppo anticipo e subisce la rimonta del francese Bouhanni in maglia rossa. Per Bouhanni si tratta della terza vittoria in questo Giro. E' il più veloce, non c'è che dire. Cadel Evans resta in maglia rosa.

    Giro d'Italia 2014: 10^ tappa da Modena a Salsomaggiore. Favorito il francese Bouhanni, spera Nizzolo

    Cadel Evans saldamente al comando della classifica generale dopo i due giorni di montagna che hanno preceduto la seconda giornata di riposo di ieri in questo Giro d'Italia 2014. Oggi, tappa adatta alle ruote veloci da Modena a Salsomaggiore. Favorito assoluto lo sprinter francese Bouhanni, già due successi all'attivo. Il solo in grado di contrastarlo, in caso di volata di gruppo, mi sembra Nizzolo. Poi, può sempre saltar fuori una fuga a scompaginare i piani della vigilia. 

    venerdì 16 maggio 2014

    Giro d'Italia 2014: a Foligno vince Bouhanni, secondo Nizzolo. Domani la salita inedita di Montecopiolo

    Settima tappa adatta a ruote veloci. Vanificati diversi tentativi di fuga, il gruppo arriva compatto alla volata finale sul traguardo di Foligno. Trionfa il francese Bouhanni, alla seconda affermazione in questo Giro d'Italia 2014, secondo Nizzolo. Invariata la classifica generale, con Matthews sempre in maglia rosa e Cadel Evans secondo. Domani, il Giro prende quota, con arrivo inedito sulla salita di Montecopiolo, nelle Marche, in provincia di Pesaro e Urbino. I pretendenti alla vittoria finale, da Cadel Evans a Quintana, attardato in classifica, non potranno nascondersi. Vedremo, inoltre, come reagirà il sorprendente Matthews.

    giovedì 15 maggio 2014

    Giro d'Italia 2014: a Montecassino trionfa Matthews in maglia rosa

    La sesta tappa è anche la più lunga, poco meno di 260 km, del Giro d'Italia 2014. Arrivo suggestivo ed inedito a Montecassino, 70 anni dopo la distruzione della meravigliosa abbazia benedettina. Lungo l'ascesa finale, si avvantaggiano in sei, tra i quali Cadel Evans, che pare quanto mai competitivo nonostante sia più vicino ai 40 che ai 30, e la sorprendente maglia rosa, l'australiano Mattews. Quintana, rimasto attardato con il grosso del gruppo, si sforza di inseguire, ma a 5 km dal traguardo resta senza compagni di squadra. Davanti è una lotta tutta australiana per lo sprint. Cadel Evans ci prova ripetutamente, ma, Matthews è più veloce e trionfa. La maglia rosa si cuce più stretta sulle sue spalle.

    Il Giro d'Italia arriva a Montecassino: i favoriti di tappa

    Oggi, sesta tappa del Giro d'Italia 2014, che giunge, per la prima volta nella sua storia, a Montecassino, sede della storica abbazia benedettina, distrutta sotto i bombardamenti alleati 70 anni fa. L'erta finale non ha pendenze elevate, grosso modo 9 km al 5%, con rari picchi al 10%. Insomma, l'arrivo in salita dovrebbe adattarsi a corridori esplosivi, a passisti scalatori. Come lo stesso Ulissi vincitore ieri. Tuttavia, poiché la tappa misurerà poco meno di 260 km, come una grande classica, non si può escludere che gli uomini di classifica, da Cadel Evans, apparso ieri in grandi condizioni, allo stesso Quintana, si battano per vincere. Possibilità di successo anche per Joaquim Rodriguez e Pozzovivo, oltre al figlio d'arte Nicholas Roche.

    mercoledì 14 maggio 2014

    Giro d'Italia 2014: a Viggiano trionfa Ulissi in volata, secondo Cadel Evans. Matthews resta maglia rosa

    Tappa piuttosto lunga, funestata nella parte conclusiva da pioggia e vento. Il percorso di media montagna permette una lunga fuga, che il gruppo alla fine riesce a rintuzzare. Negli ultimi km assolo di Gianluca Brambilla in discesa, che guadagna una trentina di secondi, ma il plotone dei migliori, poco più di trenta corridori, non gli lascia altro margine. Ad un chilometro e mezzo dal traguardo, Brambilla viene ripreso. Allungo di Roche, riacciuffato subito. In volata vince Ulissi. Secondo Cadel Evans. Matthews resta maglia rosa. Tornando a Diego Ulissi, per il ciclista toscano, si tratta del secondo successo sulle strade del Giro, dopo quello colto a Tirano nel 2011.

    giovedì 19 settembre 2013

    Mondiali di ciclismo 2013 a Firenze: i favoriti

    Domenica 29 settembre 2013, si correrà la prova in linea riservata ai professionisti dei Mondiali di ciclismo di Firenze. Partenza da Lucca, arrivo a Firenze, dopo circa 110 km, poi dieci giri del circuito nel capoluogo toscano, percorso duro, da fondisti capaci di grandi sforzi in salita. Da escludere un arrivo a ranghi compatti: impresa solitaria o gruppetto dei migliori, questo l'esito prevedibile. Ecco il borsino dei favoriti.
    Gilbert *****
    Sagan ****
    Cancellara ****
    Boasson Hagen ***
    Nibali ***
    Contador ***
    Cadel Evans ***

    sabato 6 luglio 2013

    Tour de France 2013: ad Aix 3 Domaines trionfa Froome che indossa la maglia gialla ed ipoteca il Tour. Secondo Porte, terzo Valverde, crisi per Contador

    Splendido assolo del colombiano Quintana, già vincitore quest'anno del Giro dei Paesi Baschi, destinato nel giro di pochi anni a diventare un faro delle grandi corse a tappe. Al Tour del centenario, dopo una settimana di attesa, sono arrivate le montagne, i Pirenei, con  le loro stradine anguste ed assolate, che costringono i corridori a continui cambi di ritmo. Quintana resiste fino all'erta finale, che conduce al traguardo di Ax 3 Domaines. Cresce l'attesa per il primo confronto tra i due massimi favoriti, Froome e Contador. Si staccano Andy Schleck, e c'era da aspettarselo, ed il coriaceo Cadel Evans. E' il team Sky di Froome ad imporre una forte andatura, che, complice il caldo asfissiante, sta decimando il plotone dei migliori. A 5 km dal traguardo, ripreso Quintana, si pianta Alberto Contador: Froome è in agguato. Guarda il volto di Contador sfatto dalla fatica ed accelera. Froome solo al comando, dietro insegue Quintana con Porte, gregario di Froome. Più indietro, arranca Contador, scortato da Kreuziger, e Valverde. Fantastica cavalcata di Froome, che stravince, conquista la maglia gialla ed ipoteca la vittoria al Tour de France 2013. Secondo il compagno di squadra Porte, terzo il redivivo Valverde. Crisi nera per Contador.

    giovedì 23 maggio 2013

    Giro d'Italia 2013: a Polsa Nibali vince la cronoscalata, secondo Samuel Sanchez, terzo Caruso. Ipotecata da Nibali la vittoria finale

    Giro d'Italia 2013, diciottesima tappa, cronoscalata di 20 km, tutta in provincia di Trento, da Mori a Polsa. Esercizio arduo, per passisti scalatori, per Nibali insomma, favorito e per la vittoria di tappa e per il successo finale. Parte subito benissimo il campione siciliano, agile in sella, con alta frequenza di pedalate, circa 100 al minuto. Mentre si mostra legnoso Cadel Evans, unico possibile antagonista di Nibali per la vittoria del Giro: l'australiano è in crisi. Dopo il rilevamento cronometrico ai 9 km, Nibali guida con margine la classifica parziale, precedendo Scarponi di circa mezzo minuto. Nella seconda parte della cronometro, l'azione di Nibali resta efficacissima, mentre si appensatisce ulteriormente la pedalata di Cadel Evans, aggrappato all'orgoglio che lo contraddistingue. Alla fine Nibali trionfa alla Merckx, da favorito, precedendo Samuel Sanchez di quasi un minuto ed il sorprendente Caruso. Incrementato il vantaggio in classifica generale, Nibali ipoteca la vittoria finale.

    martedì 14 maggio 2013

    Giro d'Italia 2013: undicesima tappa, Tarvisio - Vajont. Ancora alta montagna, favorito Rigoberto Uran

    Il Giro d'Italia 2013 è ormai entrato nel vivo. Domani, 15 maggio, si correrà l'undicesima tappa, da Tarvisio al Vajont. Nibali è saldamente al comando della classifica generale. Incalzato da Cadel Evans, che lo segue a 41". Sovvertiti i pronostici della vigilia, si allunga sulla maglia rosa l'ombra di un corridore del team Sky che non è Wiggins, ma, il colombiano Rigoberto Uran, chiamato a ripetere l'impresa odierna. Mi pare che in salita uno scalatore puro come lui possa costituire una seria insidia per Nibali. Stiamo a vedere. Rigoberto Uran, vale la pena di ricordarlo, è già arrivato settimo al Giro d'Italia 2012, sicché non può considerarsi una sorpresa.

    Giro d'Italia 2013: vince Uran sul Montasio, cede Wiggins, crolla Hesjedal. Nibali conserva la maglia rosa

    Sarà Cadel Evans a contendere a Vincenzo Nibali il successo nel Giro d'Italia 2013. Questo il verdetto, sempre suscettibile di smentite, del Montasio, la durissima salita che ha deciso la tappa odierna, tutta corsa in Friuli, nel cuore delle Alpi Giulie, da Cordenons all'Altopiano del Montasio per l'appunto. Naufragano ancor prima dell'erta finale le speranze del campione in carica Hesjedal che becca un crisi solenne e dice addio ai piani alti della classifica. Nibali è in forma e difende la maglia rosa senza grandi affanni. Con lui arriva Cadel Evans, un osso duro che lotterà fino alla fine e che, sulla carta, non ha punti deboli. Con l'eccezione dell'anagrafe. Vincitore di giornata il colombiano Rigoberto Uran, compagno di squadra di Wiggins. Si tratta di uno scalatore puro, di cui si sentirà parlare parecchio. Quanto a Wiggins, che perde oltre un minuto, la sensazione è che possa lasciare il Giro anzitempo e dedicarsi al progetto di riconquista del Tour. Non l'avrei detto.

    sabato 11 maggio 2013

    Giro d'Italia 2013: a Saltara vince Dowsett. Nibali è maglia rosa, secondo Evans a 29", terzo Wiggins a 1'16"

    Clamoroso l'esito della cronometro di Saltara, ottava tappa del Giro d'Italia 2013. Vince un britannico, ma non Wiggins, bensì Dowsett, fino ad oggi privo dei quarti di nobiltà per figurare in un pronostico. Tutti sorpresi. Delude Wiggins, che, dopo il tempo perduto nella tappa di ieri, continua a soffrire i colpi della malasorte, cambia bicicletta e recupera soltanto nel finale. Secondo posto per lui dietro l'ex compagno di squadra. Per Wiggins soltanto una decina di secondi guadagnati su Nibali. Quarto di tappa e finalmente maglia rosa. Grandissima impresa del siciliano, che diventa il favorito per il successo finale. Dovrà guardarsi, a questo punto, soprattutto da Cadel Evans secondo in classifica generale a 29" da Nibali. Wiggins, terzo, a 1'16", non è fuori dai giochi, ma, pare sottotono, al momento, per i numerosi rovesci di fortuna di questi primi otto giorni del Giro.

    mercoledì 18 luglio 2012

    Tour de France 2012: a Bagneres de Luchon trionfa Voeckler. Attacco di Nibali, ma Wiggins e Froome lo controllano. Crollo di Evans

    Pirenei, Alta Garonna, si arriva a Bagneres de Luchon, tra le più celebri stazioni termali di Francia: acqua buona per le vie respiratorie. Oggi fa molto calde sulle strade del Tour de France, edizione 2012. I corridori salgono a fatica, magliette aperte e sguardo perso. Voeckler in fuga: l'alsaziano è da anni un eroe nazionale, tra gli ultimi capaci di interpretare il ciclismo alla maniera di una volta. Coraggioso ai limiti della temerarietà. Vince a braccia levate in mezzo alla folla osannante, dopo avere domato montagne mitiche come il Tourmalet ed il Peyrisourde, tanto che domani correrà con la maglia pois, che indica il miglior scalatore del gruppo. Per la cronaca, a Bagneres de Luchon, Voeckler aveva già vinto dopo una grandissima azione nel 2010. Dietro il gruppo maglia gialla è tirato dal solito Froome, Evans non ce la fa: il vincitore dello scorso anno dovrà dire definitivamente addio al podio. Un crollo paragonabile a quello patito da Indurain al Tour del 1996. Nibali, scortato da Basso, pare pimpante. Tanto che Nibali attacca a poche centinaia di metri dall'ultimo gran premio della montagna per giocarsi tutte le sue carte nella discesa finale. E' Wiggins in persona a reagire. Sono le prime autentiche emozioni di un Tour sino ad ora sonnacchioso. E, tuttavia, Nibali avrebbe dovuto partire prima, anche a costo di saltare e di perdere il podio. Alla fine, Nibali, Wiggins e Froome arrivano assieme.

    giovedì 12 luglio 2012

    Tour de France 2012: a La Toussuire Les Sybelles trionfa Rolland. Attacco di Nibali vanificato da Froome. Crisi per Evans

    Si è ritirato Fabian Cancellara, per sei giorni in maglia gialla, vuole assistere alla nascita del suo secondo figlio e, credo, risparmiare qualche energia preziosa in vista delle imminenti Olimpiadi di Londra. Oggi, undicesima tappa del Tour de France 2012, si arriva in salita, a La Toussuire. Attacco di Basso senza esito. Cadel Evans in difficoltà. Wiggins, scortato da un formidabile Froome, procede sicuro. Davanti quattro fuggitivi. A nove chilometri dal traguardo, finalmente, Nibali sferra un attacco deciso. Wiggins non reagisce, mantenendo il luogotenente Froome a scandire l'andatura del gruppetto maglia gialla. Froome passeggia invece di scalare e riprende il generoso Nibali ed il sorprendente Pinot, poi rompe gli indugi e manda in difficoltà lo stesso Wiggins. Ordini di scuderia, Froome deve rallentare. E Froome, non so quanto volentieri, obbedisce. Evans va in crisi e va giù dal podio. Alla fine, vince, con largo merito, il francese Pierre Rolland, lo scorso anno trionfatore sul mitico traguardo dell'Alpe d'Huez. Wiggins resta maglia gialla, ma, la sensazione è che il più forte del gruppo sia Froome, ora secondo, Nibali terzo.

    mercoledì 11 luglio 2012

    Tour de France 2012: Voeckler trionfa a Bellegarde sur Varserine

    Ha vinto Voeckler sul traguardo di Bellegarde sur Varserine, precedendo un generoso Scarponi, costantemente all'attacco durante tutta la decima tappa del Tour de France, edizione 2012. Salita, sì, ma non abbastanza da scuotere la testa della classifica generale. Tanto che Nibali ha dovuto cercare l'affondo in discesa, senza trovare la collaborazione di un prudente Cadel Evans. Wiggins, manco a dirlo, ha conservato la maglia gialla, che difficilmente perderà da qui a Parigi. Saranno contenti i francesi, almeno, per il successo di Voeckler, al terzo sigillo in carriera al Tour, già collezionista di maglie gialle e finito ai piedi del podio lo scorso anno. Quanto a coraggio e fantasia, Voeckler ha pochi rivali nel ciclismo contemporaneo. Ma, coraggio e fantasia non bastano.