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lunedì 21 marzo 2016

Storia #Olimpiadi: #Seul1988. #Bordin oro nella maratona, Ben Johnson squalificato (22^ puntata)

Seconde Olimpiadi asiatiche, dopo Tokyo 1964 i giochi si tengono a Seul, Corea del Sud, nel 1988. Dopo i reciproci boicottaggi, Usa ed Urss, al canto del cigno, tornano a confrontarsi. E nel medagliere si'impone l'Urss, che sta crollando sotto i colpi della perestroika di Gorbaciov, davanti alla Germania Est, impero del doping di stato, ed agli Stati Uniti. La sfida delle sfide, riedizione di quella dei mondiali di Roma 1987, si svolge sui 100 m, tra Carl Lewis, già leggendario figlio del vento, ed un atleta canadese, di origini caraibiche, Ben Johnson, assurto agli onori dell'atletica mondiale da un paio di stagioni, dopo un lungo anonimato: massiccio, dalla muscolatura ipertrofica ed irreale, con vene esposte, che pulsano ritmicamente, deltoidi che minacciano di esplodere  e lo sguardo allucinato, Ben Johnson vince in un incredibile 9"79: verrà trovato positivo ai controlli antidoping, ammetterà, dopo qualche iniziale resistenza, di essersi aiutato con sostanze vietate, e sarà squalificate. Uno scandalo senza precedenti. L'oro andrà a Carl Lewis, nuovo primatista del mondo sulla distanza con 9"92. Lewis, vincerà l'oro anche nel salto in lungo, mentre sui 200 sarà beffato dal connazionale Deloach, che con 19"75 avvicinerà sensibilmente il primato di Mennea, quel formidabile 19"72 destinato a resistere altri otto anni. L'Italia ottiene un oro straordinario nella gara più affascinante, la maratona dominata dal veneto Gelindo Bordin, che dopo ottant'anni conquisterà quel trionfo, che Dorando Pietri, a Londra 1908, aveva soltanto sfiorato. Nei 10.000 m, invece, arriva l'argento di Salvatore Antibo, destinato, negli anni che immediatamente seguiranno, a diventare il faro del mezzofondo italiano ed europeo. Le emozioni più grandi per gli azzurri, alla fine decimi nel medagliere con 6 ori, 4 argenti e 4 bronzi, vengono tuttavia dal canottaggio. Nel "due con", i fratelli Abbagnale, Giuseppe e Carmine, guidati dal timoniere Peppino di Capua replicano l'oro di Los Angeles 1984, mandando in estasi Gianpiero Galeazzi che commenta per la Rai la grande impresa dei canottieri italiani, scandendo un ormai epico "andiamo a vincere". Il trionfo degli Abbagnale sarà completato da Agostino Abbagnale, oro nel "quattro senza". Quelle di Seul sono Olimpiadi profondamente segnate dal doping. Della Germania Est, s'è detto. Di Ben Johnson, anche. Ma, l'ombra del sospetto si allunga anche su Florence Griffith Joyner, velocista statunitense, che ancora oggi detiene i primati del mondo su 100 m e 200 m. La Griffith Joyner, manco a dirlo oro nelle due specialità, morirà a soli 38 anni, nel sonno, appena dieci anni dopo i tronfi di Seul. (cfr. 1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata,  6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^puntata14^ puntata15^ puntata16^ puntata17^ puntata18^ puntata19^ puntata20^ puntata, 21^ puntata)

domenica 17 agosto 2014

Europei di atletica leggera a Zurigo: oro di Meucci nella maratona sulle orme di Baldini

Lo stato di salute dell'atletica italiana, alla giornata conclusiva dei campionati europei di Zurigo non è eccellente, ma l'inaspettato, eppure perentorio, successo di Meucci nella maratona conferisce alla spedizione azzurra quella luce di prospettiva cui non poteva bastare l'oro, meritato, ma isolato, della Grenot sui 400 metri. Meucci è ancora giovane, ma ha talento, sagacia tattica e la capacità di osare, che avevano Bordin e Baldini. Speriamo che ne ripeta la carriera.