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Visualizzazione post con etichetta Benitez. Mostra tutti i post
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domenica 18 settembre 2016

Zenga batte Benitez in Championship: Newcastle 0 Wolverhampton 2

Zenga è già l'idolo della tifoseria del Wolverhampton, i cori a suo nome sono ormai una costante. Ed il tecnico italiano, che vorrei sempre sulla panchina dell'Inter, perché sa di calcio più di tanti altri oltre ad impersonare molta storia nerazzurra, ieri si è tolto la soddisfazione di battere fuori casa il Newcastle di Benitez, favorito principale per il ritorno in Premier League. 

martedì 8 dicembre 2015

Cristiano Ronaldo quaterna al Malmo, 91 gol nelle Coppe Europee. Nel Real Madrid che vince 8-0, primo gol di Kovavic

Successo più che tennistico del Real Madrid contro il Malmo nell'ultima giornata dei gironi della Champions League 2015/16. Quaterna di un monumentale Cristiano Ronaldo, già 11 gol in questa edizione di Champions, 91 gol nelle Coppe Europee. Tripletta per Benzema e primo gol per Kovacic, mezzala che, lo scrivo da tre anni, farà epoca. Cristiano Ronaldo spinta verso il quarto pallone d'oro. Segue classifica dei primi dieci goleador delle coppe europee aggiornata al 9 dicembre 2015.
  1. Cristiano Ronaldo 91 gol
  2. Messi 83 gol
  3. Raul 76 gol
  4. Inzaghi 70 gol
  5. Gerd Muller 69 gol
  6. Schevchenko 67 gol
  7. Van Nistelrooy 62 gol
  8. Henrik Larsson 59 gol
  9. Henry 59 gol
  10. Eusebio 57 gol

mercoledì 25 novembre 2015

Cristiano Ronaldo 87 gol nelle coppe europee, 511 gol in carriera

Doppietta allo Shakhtar nella quinta giornata della Champions League 2015/16 e Cristiano Ronaldo si issa a quota 87 gol nelle coppe europee nonché a quota 511 gol in carriera. Nella stagione in corso, l'asso portoghese ha messo a segno con il Real Madrid 15 gol in 17 partite, ad una media di poco inferiore ad un gol a partita. Non è lui il problema della squadra di Benitez. Segue classifica dei primi dieci goleador delle coppe europee.
  1. Cristiano Ronaldo 87 gol
  2. Messi 82 gol
  3. Raul 76 gol
  4. Inzaghi 70 gol
  5. Gerd Muller 69 gol
  6. Schevchenko 67 gol
  7. Van Nistelrooy 62 gol
  8. Henrik Larsson 59 gol
  9. Henry 59 gol
  10. Eusebio 57 gol

domenica 16 agosto 2015

Kovacic al Real Madrid: errore colossale dell'Inter. #Mancinivattene

Errore colossale, che il tempo renderà dolorosamente paragonabile a quello di lasciar partire Roberto Carlos, anche allora verso il Real Madrid. Mateo Kovacic, mezzala dal patrimonio tecnico immenso, con accelerazioni palla al piede, come un tempo Kubala o Denis Law, lascia l'Inter, a poco più di 21 anni. Per la miopia di una dirigenza palesemente inadeguata e, soprattutto, perché Mancini così ha voluto. Non sapendo valorizzare il talento del croato, ha preferito liberarsene. E Kovacic, vedrete, diverrà uno dei migliori al mondo con la casacca blanca del Real Madrid. Benitez, che l'ha osservato da vicino nel campionato italiano, l'ha voluto fortemente. E ci credo! Nel calcio moderno, tutto tattica, corsa e muscolature ipertrofiche, giocatori come Kovacic, capaci di andare via ad uno, due, tre avversari, con disarmante naturalezza, così rompendo gli equilibri, sono una risorsa scarsa, e perciò pregiatissima. L'Inter non c'ha pensato due volte. Via Kovacic, per 40 milioni, che sono tanti in assoluto, ma probabilmente pochi per il valore del campione croato. Un errore imbarazzante. E come tutti i salmi finiscono in gloria, anche questo articolo non può concludersi senza l'immancabile, ormai tautologico e rassegnato: #Mancinivattene!

domenica 31 maggio 2015

Lazio in Champions: Napoli battuto

Un grande campione. Anche di ostinazione. Una doppietta in rimonta da fuoriclasse, nella partita che poteva regalare al Napoli la qualificazione in Champions. Poi il rigore, che sbaglia, come altre volte. Non avrebbe dovuto calciarlo Higuain. La partita svolta, la Lazio passa con Onazi e dilaga con Klose. Lazio, con merito per il grande girone di ritorno, in Champions, sia pure con i preliminari. Bravissimo Pioli, brutto congedo di Benitez, che comunque andrà al Real Madrid.

giovedì 14 maggio 2015

Napoli eliminato dal Dnipro: gli errori di Benitez

Qualificazione gettata via all'andata. Stasera su di un campo infame non so quanto si sarebbe potuto fare di più. Certo, Higuain è stato impreciso, laddove la difesa del Napoli ha mostrato ancora una volta la corda di limiti tecnici e tattici. Il Napoli era più forte degli avversari. Sicché, magari sommariamente, la colpa è del tecnico. Che aveva carisma ed esperienza per condurre il Napoli alla finale.

giovedì 16 aprile 2015

Il Napoli travolge il Wolfsburg: 4 - 1 in trasferta

Benitez si conferma allenatore di coppa. Il Napoli travolge il Wolfsburg: 4 -1 in trasferta che chiude il discorso della qualificazione alle semifinali. Higuain, doppietta di Hamsik e Gabbiadini. Prova autorevole del Napoli di Benitez. Il blasone europeo di Benitez ha contato. Come ha contato, al contrario, quello di Mancini nell'eliminazione dell'Inter contro i tedeschi. #mancinivattene

martedì 15 luglio 2014

Rottura clamorosa: Conte lascia la Juve. Scelta coraggiosa

Conte ha avuto il coraggio che mancò a Benitez, all'Inter, nell'estate del 2010. E' andato via, con uno strappo, quando ha capito che la campagna di rinnovamento della Juventus avrebbe indebolito piuttosto che rinforzare la rosa di giocatori a sua disposizione. E' probabile che nella decisione abbia inciso la possibilità di accasarsi altrove, ancora immatura alla fine del campionato e diventata più concreta negli ultimi giorni. Si parla, infatti, anche della nazionale italiana per Conte. La scelta di tempo, ad ogni modo, è stata indovinata. Tutti i tifosi bianconeri, da quello che ho potuto constatare, si sono schierati dalla parte del tecnico, rimproverando alla società di aver puntato su giocatori di seconda fascia, accettando la corte per i campioni sotto contratto come Vidal. Conte va via da vincitore. Non sarà facile trovare un sostituto alla sua altezza e con il suo temperamento. Juve spiazzata. Conte ha fatto bene. Difficilmente avrebbe potuto vincere ancora con tanti calciatori logori ed usurati. A Torino, lo rimpiangeranno.

giovedì 13 febbraio 2014

Callejon è un fuoriclasse, gioca con la semplicità di Raul

La grande sorpresa della stagione porta il nome di Callejon. Fortemente voluto da Benitez, l'asso spagnolo, del resto e non per caso proveniente dal Real Madrid, ha saputo adattarsi immediatamente alla realtà del calcio italiano. E tanti hanno cominciato a capire come fosse fondato il giudizio, dato ai suoi esordi, che lo voleva erede tecnico di Raul Gonzalez Blanco. Intendiamoci, Raul è mancino, laddove Callejon è destro, Raul giocava più centralmente, in appoggio diretto alla prima punta, mentre Callejon riesce meglio muovendo dall'esterno, soprattutto, Raul è stato capitano ed icona del Real Madrid, dove Callejon ha recitato da comprimario, Raul è stato capitano e simbolo della nazionale spagnola prima che cominciasse a vincere tutto, mentre Callejon ancora attende una convocazione con le furie rosse. Tuttavia, Callejon gioca con la stessa, naturale e disarmante, semplicità di Raul. Con la medesima, acutissima, sagacia tattica. E dimostra una pressoché identica capacità di realizzazione, che si spiega con le doti tecniche e con l'attitudine a rimanere freddo sotto porta. Insomma, Callejon è un fuoriclasse, maturato magari tardi, visto che ha appena compiuto 27 anni, ma chi vide in lui, fatte le debite proporzioni, un novello Raul, non sbagliò poi di molto. Di certo, il Napoli con Callejon, a segno anche ieri nel successo contro la Roma in semifinale di Coppa Italia, ha fatto un grande affare. Per adesso, in 33 partite, Callejon ha segnato 14 gol.

sabato 14 settembre 2013

Inter - Juve: 1-1. Mazzarri imbriglia la squadra di Conte, Alvarez domina in mezzo al campo. Napoli in vetta, Milan pari di rigore

Altro che Stramaccioni! Mazzarri sì che conosce il mestiere: indovina tutte le scelte, con l'eccezione del passeggiatore solitario, Cambiasso, che dirige la manovra come farebbe un vigile sotto il sole agostano. Con lentezza esasperante. Ad ogni modo, partita equilibrata, tesa, intensa. Nella ripresa, l'Inter prende il sopravvento territoriale, salvo esporsi a qualche contropiede di troppo, orchestrato dalla sapienza calcistica di Tevez. Ma, è Alvarez a spaccare la partita, contrasto vinto, progressione, dribbling e passaggio preciso per Icardi, che è un fuoriclasse, e lo sostengo da tempo, ed uccella Buffon in uscita: il giovanotto argentino sta imparando, perché l'esperienza ancora gli manca, sicché fa bene Mazzarri a centellinarne l'impiego. Ma, insomma, se la memoria non mi inganna, è già il quarto gol contro i bianconeri. Icardi ha stoffa, insomma. La stessa di Kovacic, che avrei schierato prima al posto di Cambiasso. Per la cronaca, immediato il pareggio di Vidal, uno che ha l'istinto del rapace, su dormita della difesa nerazzurra. Del pareggio al derby d'Italia approfitta il Napoli di Benitez, che vola solitario in testa alla classifica: quello di Callejon, che ho definito miniatura del grande Raul, è stato un grande acquisto. Il Milan gioca male contro il Torino del solito, grande Cerci, e pareggia soltanto grazie al solito rigore di Balotelli, il ventunesimo trasformato consecutivamente. Quando si dice la freddezza!

giovedì 6 ottobre 2011

Benitez e gli errori di Moratti

Aveva qualche sassolino nelle scarpe, Benitez. Se li sta togliendo. Ha osservato come Moratti abbia commesso, soprattutto negli ultimi tempi, alcuni errori di valutazione che, i quattro allenatori quattro, Benitez appunto, Leonardo, Gasperini e Ranieri, nel giro di un anno, confermano pienamente. Di certo, non poteva essere facile sostituire il totem Mourinho. L'Inter, però, ha mostrato indecisione, scegliendo ogni volta in preda alla fretta. Lo stesso Ranieri, arrivato per rimpiazzare Gasperini, era libero da impegni a giugno, ma non fu ingaggiato. Sicché considerare la sua chiamata settembrina un ripiego non è una forzatura. Pertanto, convengo con Benitez che Moratti sia incappato in molti errori nel dopo Mourinho, a cominciare dalla fiducia accordata allo stesso Benitez, tecnico sì vincente ma abituato a squadre di giovani talenti e non di stanchi ed appagati campioni. Credo, tuttavia, che molta parte di questi errori sia dipesa da Branca e dalla sua strategia: Coutinho, Alvarez, Johnatan chi li ha voluti se non Branca?