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lunedì 2 marzo 2020

Il destino della serie A

Confusione su confusione, in attesa dell'assemblea della Lega di Serie A, programmata mercoledì a Roma. Un mucchio di partite saltate, senza criterio e senza logica. Forse, sarebbe stato ragionevole sospendere il campionato. Oppure far giocare tutte le partite, alcune delle quali a porte chiuse. Alla fine, le parole più ragionevoli sono arrivate, non per caso, da Gattuso. Rinviare qualche partita, un poco a caso, equivale a falsare la competizione. Che io sia interista è noto, ammetto che potrebbe influenzare e probabilmente influenza il mio giudizio, ma l'Inter è stata danneggiata dalle decisioni prese, soprattutto dall'ineffabile rinvio di Juve-Inter. Ora, stanno cercando di rimediare. Ma, non sono certo, attesi il diffuso dilettantismo e la palpabile assenza di buon senso, che ci riusciranno.

18 commenti:

  1. Le giocassero tutte a porte chiuse, fino a che non finisce l'emergenza. Tanto si opporrebbe solo Agnelli, per il quale la priorità è non portare i libri contabili in tribunale.

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    1. Alla fine, andrà così, dovranno giocarle a porte chiuse, visto che il virus si sta diffondendo.

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    2. Possono provare a prendere tempo, visto che gli europei non si disputeranno...

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    3. Non so se gli Europei si disputeranno o meno. Infantino ha espresso dubbi, ma è il Presidente della Fifa, non dell'Uefa.

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  2. Ma Marotta per quale motivo ha improvvisamente fatto una giravolta rifiutando categoricamente il recupero nel weekend quando ieri la definiva "scelta di buon senso"? A me pare una follia aspettare il 13 maggio per Juve-Inter lasciando scappare la Lazio e non sfruttando la confusione della Juve, senza contare che se precipita la situazione e bloccano tutto magari danno il titolo a chi è in testa al momento dell'interruzione.

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  3. Francamente, nemmeno io ho capito. Come non ho capito il duro attacco, mi riferisco alla forma non alla sostanza, di Zhang junior. Mi pare che l'Inter, ma si tratta di una mera ipotesi, non si fidi più della Lega. E punti a far saltare il banco.

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  4. Poi, c'è il non trascurabile problema sanitario. In Inghilterra hanno un centesimo dei casi italiani e già pensano di giocare tutte le partite a porte chiuse. Qui, pare che sia indispensabile giocare Juve-Inter con il pubblico. Perché?

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    1. Anche la scelta di giocare a porte aperte domani sera è per lo meno discutibile. Manca, e si nota moltissimo, una direzione da parte del Governo. Non si possono lasciare tutte le decisioni allo sport. Che peraltro, nei suoi dirigenti, sta mostrando una preoccupante inadeguatezza.

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    2. Pare che anche Burioni si sia severamente espresso contro l'ipotesi di far giocare Juve-Milan di Coppa Italia a porte aperte. Sicché, ripeto, o interviene il Governo a stabilire una linea guida, o saremo nella confusione assoluta. Con il rischio che saltino tutte le competizioni.

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    3. La divisione dell'Italia in zone però viene dal governo e nel decreto viene detto chiaramente che le limitazioni agli eventi sportivi per questa settimana sono solo in Lombardia, Veneto ed Emilia (con annesso divieto di trasferta per i residenti), dovevano fare come in Francia che hanno bloccato eventi con oltre 5.000 persone ovunque per evitare problemi, invece si son subito terrorizzati per gli effetti economici e gridano al "ritorno alla normalità" mentre il virus galoppa. Tra l'altro mi immagino la figura che fa all'estero per esempio il sindaco di Milano che invita a tornare perché "non c'è pericolo" quando da decine di paesi a giro per il mondo arrivano notizie di persone infette di ritorno proprio da Milano.

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    4. Davvero pessima gestione dell'emergenza.

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  5. Porte chiuse ovunque anche perché la diffusione del virus priva di senso la suddivisione in zone...

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  6. Il governo bloccherà tutte le manifestazioni sportive a porte aperte per 30 giorni, ovunque.

    Ora signor Agnelli che fa, le accetta le porte chiuse o annulliamo la Serie A?

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  7. Intanto, saltate le partite di Coppa Italia. Ora, inutile girarci intorno, o si gioca la prossima giornata di A o il campionato finisce per saltare a propria volta. Grande confusione, soprattutto nella comunicazione. E non mi riferisco soltanto al calcio o allo sport.

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    1. Le superiori ragioni di circoscrivere e contenere il contagio del coronavirus avrebbero dovuto prevalere sin dal principio. Invece di cedere ad interessi di bottega. Chiudono tante scuole, non solo in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, perché non dovrebbero fare altrettanto stadi capaci di ospitare migliaia di persone. La resistenza italiana al buon senso è proverbiale.

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    2. L'emergenza non si esaurirà a breve termine. Pertanto, si decida: o porte chiuse o stagione agonistica chiusa.

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    3. Resto sempre del parere che debba essere il Governo a prendere una decisione netta e definitiva. Il calcio, da solo, ha dimostrato di non saper affrontare l'emergenza. Va commissariato.

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