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domenica 26 gennaio 2020

Inter-Cagliari 1-1. Non c'è alcun effetto Conte!

Sì, arbitraggio discutibile, che ha penalizzato i nerazzurri. Però l'ennesimo gol subito in rimonta, il quinto pareggio nelle ultime sette partite di campionato, il solito Handanovic che subisce passivamente un gol evitabile, il solito gennaio. Che somiglia a quello del 2016, con Mancini, e a quello del 2018, con Spalletti. Nessun effetto Conte. Dopo il vantaggio di Lautaro, l'Inter arretra molto. E riceve il gol che, forse, chiude il campionato proprio da Nainggolan. Effetti collaterali del catechismo "marottiano".

13 commenti:

  1. Ci sono analogie, anche se, nelle stagioni citate, alla 21ma, l'Inter stava messa decisamente peggio.

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    1. Sì. Ma, Conte? Il suo stipendio? Mai visto così irritato, Conte, quando era dall'altra parte. Marotta l'aveva definito iperbolicamente "top player metaforico". E vengo al punto: questo effetto Conte, tutto sommato, dov'è?

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    2. Anche perché quest'Inter è più forte di quelle di Spalletti e di Mancini.

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  2. L'Inter di Spalletti, dopo un brutto gennaio, ebbe un febbraio anche peggiore. Vediamo che succede...

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  3. Conte ha un grande limite, lo sto notando soprattutto in queste ultime partite.
    Non sa fare i cambi e non sa cambiare in corsa il modulo, anche quando servirebbe...in altre parole non sa intervenire in maniera decisiva durante il match.
    Per il resto la mano si vede, ma questo suo limite a leggere le partite a mio parere diventerà determinante.

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    1. Le sue qualità sono intensità e insistenza, come da giocatore. Non brilla per estro. E durante la partita, la tensione non lo aiuta a scegliere bene.

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  4. Secondo me voi (intendo interisti in generale) siete troppo pessimisti ai primi problemi, io lo dico da questa estate e ne sono ancora convinto che con Conte l'Inter vincerà lo scudetto, già nel fatto che la squadra sia così in alto si vede il suo effetto di martello e nella rosa ci sono diversi giocatori che stanno performando oltre il loro valore, certo un ambiente così umorale non fa bene ma anche le avversarie non sono certo imbattibili. Ieri mi sono visto sia Lazio che Juve e entrambe sono davvero poca cosa, la Lazio è stata largamente messa sotto dalla Roma che ha perso solo per una sciagurata cappellata del portiere, finiti i rigori è finita la pacchia mentre la Juve gioca da schifo e Sarri è stato capace di rovinare il loro punto di forza (la difesa) pur di perseguire le sue tesi, non mi sorprenderei se entrambe cominciassero a perdere punti su base regolare.

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    1. Anche a me questa Juve non pare granché. E senza Cristiano Ronaldo penso che avrebbe già sei/sette punti in meno. Sarri è tatticamente un integralista. Allegri, nella gestione, era più bravo. E poi il tempo passa. Quanto all'Inter, queste crisi di gennaio sono una regola, fastidiosa, delle ultime stagioni. Io penso che lo scudetto si possa vincere, perché, sì, la Juve non è irresistibile e la Lazio ha una rosa ristretta e il periodo di miglior forma è forse alle spalle. Però l'Inter non può sprecare punti. Non può farsi rimontare facilmente. Deve ritrovare una tenuta difensiva migliore.

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    2. Eriksen può dare una mano. A segnare qualche gol di più e a tenere la squadra più alta. Fosse arrivato all'inizio di gennaio!

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  5. Poi, c'è Conte. Non mi è molto simpatico, per ovvie ragioni, il che incide nei miei giudizi. Nelle Coppe, ha un curriculum modesto, confermato in Champions con l'Inter. È un ottimo allenatore da campionati. Questo sì. Vediamo come uscirà da questo lungo rallentamento.

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  6. Ecco, una cosa su cui Conte dovrà essere molto bravo a gestire è l'inserimento di Eriksen, è uno dei più forti al mondo nel suo ruolo quindi l'aspettativa sarà altissima ma viene da un periodo molto difficile quindi avrà bisogno di essere recuperato e di adattarsi al nuovo campionato ma l'ambiente è uno che ha rigettato fior fior di campioni senza dargli tempo.

    Comunque pregi e difetti di Conte si sapevano, se è stato preso penso l'obbiettivo era proprio l'assalto al campionato nel breve termine, altrimenti avrebbero puntato su qualcun altro, oltretutto Conte non è certo uno da costruzione di un ciclo visto come usura i calciatori e dopo un paio di stagioni va cambiato (o si cambia da solo e leva le tende come fece a Torino).

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