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martedì 5 novembre 2019

Borussia Dortmund-Inter: 3-2. Inter rimontata

Champions League. Signal Iduna Park. Ore 21:00
Sfida delicata, sul difficilissimo campo del Borussia Dortmund. L'Inter ha bisogno di vincere o, se non altro, di non perdere, per coltivare speranze di qualificazione agli ottavi di finale.
Inter subito in vantaggio con azione personale di Lautaro Martinez. Il Borussia gioca bene ma lascia grandi spazi dietro. Di cui non approfittano Brozovic e Lukaku. A tre minuti dal termine del primo tempo, Brozovic prende palla nella sua trequarti, va via a due avversari, passa a Lautaro che serve Candreva libero, palla indietro all'accorrente Vecino. Diagonale e gol. Azione spettacolare che sembrerebbe preannunciare grande impresa. Invece no. All'inizio della ripresa, L'Inter si presenta svagata e disunita. Ed ancora con la solita, pesante difesa a tre, sebbene i tedeschi giochino senza una punta di ruolo! Giocano, però, corrono, triangolano. Accorcia Hakimi : 1-2. Biraghi soffre moltissimo, con l'Inter che indietreggia troppo e Conte che tarda a cambiare. Brandt pareggia dopo pasticcio combinato da Candreva, che sbaglia una rimessa laterale, e Brozovic che non stoppa e si fa rubare il pallone. Conte si decide. Dentro Lazaro e Sensi per Biraghi e Vecino. Poi toglie anche Lukaku, che in Europa questo è, e mette Politano e non Esposito. Politano si fa male, resta in campo per onor di firma, e l'Inter becca il terzo gol, il secondo da Hakimi. Tutto molto imbarazzante, anche al netto di una certa sfortuna. La storia europea di Conte riassunta in pochi minuti. Una squadra organizzata e consapevole dei propri mezzi non viene rimontata con due gol di vantaggio. Detto questo, la rosa ha delle lacune. E la colpa è della dirigenza.


6 commenti:

  1. un precedente di 26 anni fa, nella Coppa uefa 93/94

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  2. Come dicevo all'inizio della stagione Conte probabilmente vincerà il campionato perché è un martello ma è totalmente incapace di gestire le coppe, sono pronto a scommettere che se dovesse finire in Europa League farà giocare gli scarti e si farà buttare fuori malamente pure lì (e magari pure dalla Coppa Italia).

    Tra l'altro, incapace di riconoscere i propri limiti, nel post partita è sbroccato totalmente attaccando la società come suo solito, mancava solo tirasse fuori la storia dei 10 euro e del ristorante da 100, eppure mi pare la società lo abbia accontentato quando a luglio faceva conferenze stampa a suon di pianti e lamenti per avere il suo amato Lukaku o quando ha accantonato in fretta e furia Perisic perché non funzionale al pessimo 3-5-2.

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  3. Sono d'accordo. Nelle Coppe ha fatto sempre fatica. E la partita di ieri, gestita davvero male nella ripresa, è emblematica di questa difficoltà. Le sue dichiarazioni, poi, sarebbero costate la panchina a molti allenatori.

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  4. Conte non ha mai saputo reagire in maniera composta alle sconfitte. E' un suo limite atavico. Alla juventus, parlò di assurde e fantomatiche ritorsioni post calciopoli. La società nerazzura non poteva non esserne a conoscenza. Tuttavia, rimane un ottimo tecnico e, con un altro allenatore in panca, la juventus sarebbe stata già in fuga solitaria...

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  5. In campionato, sì. Perché è meticoloso, tenace, attento ai dettagli. Soffre però le competizioni europee. Ormai ha 50 anni e allena da qualche lustro: i risultati parlano. Poi, quanto alle sue dichiarazioni, come hanno osservato Mazzola e Mandorlini, la squadra era avanti di due gol dopo il primo tempo. Quella rimonta subita non può non intestarsi anche a lui e alle sue scelte dalla panchina.

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