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martedì 11 dicembre 2018

Inter-Psv 1-1: addio Champions

Sciagurato tentativo di dribbling del peggior terzino sinistro dell'Inter dai tempi di Gresko, all'alba dell'incontro: Asamoah perde palla in modo oratoriale e il Psv Eindhoven segna con Lozano. Comincia una partita di sofferenza. Bisogna aspettare la mezz'ora della ripresa, per il gol liberatorio di Icardi. Al Camp Nou il Tottenham pareggia. L'Inter è virtualmente fuori dalla Champions. Spalletti sostituisce di nuovo Politano, il migliore dell'Inter. Gli olandesi fanno una melina vergognosa. Lautaro Martinez sbaglia un gol fatto. Troppo confusionario. Addio Champions. Inter terza nel girone: sarà Europa League. Congederei Spalletti. Per come ha preparato la partita. E per quello che ha dichiarato dopo.

7 commenti:

  1. Il dribbling di Asamoah lo avevamo intuito tutti in tv...
    A parte il ghanese, ieri è stata la disfatta di Spalletti.
    Inserisce Candreva, fuori dalla partita di andata col Barcellona, invece di affiancare a Icardi un altro attaccante per vincere la partita.
    Ritarda l'ingresso di Keita (a 30 minuti dalla fine) e di Lautaro (a circa 15-20 minuti dal termine)...
    Non sprona la squadra a insistere dopo il goal del pareggio....
    SOno queste le occasioni in cui conta l'allenatore, quando hai un solo risultato disponibile e contro una squadra modesta. Se giochi senza cattiveria agonistica vuol dire che sei un allenatore mediocre.
    Dulcis in fundo, la Uefa gli ha chiesto se voleva il risultato dell'altra partita sul tabellone e lui ha risposto affermativamente.
    La tua squadra deve essere concentrata per vincere e la distrai col risultato dell'altra sfida? Cose da pazzi, da principianti...

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    1. Spalletti a fine stagione, andrà via. Ma, il contraccolpo della mancata qualificazione agli ottavi di Champions potrebbe accelerare il suo addio. È la sua storia. Si piazza ma non vince. Questa volta, nemmeno si è piazzato.

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  2. Spalletti se ne deve andare anche perchè questa volta responsabile della campagna acquisti fatta su giocatori da lui richiesti. Vrsaliko e Naingollan sono stati finora due pacchi clamorosi. Asamoah idem.
    Via anche Perisic,sperando di trovare qualcuno disposto a cacciare 30 milioni.
    Come scrissi a Luglio, andava preso Torreira, regista giovane e in grande crescita, che infatti è diventato uno dei leader dell'Arsenal. Andava tenuto Cancelo, che infatti è andato alla Juve. Andava tenuto Rafinha o preso un trequartista. Questa moda del trequartista alla "Perrotta" lasciamola a squadre come Empoli o Torino. Soprattutto non andava regalato Zaniolo, che nel centrocampo attuale sarebbe già titolare e che rimpiangeremo per i prossimi 10 anni.

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  3. Cancelo non rappresenta un rimpianto. il riscatto entro il 30 giugno era impossibile, pena violazione del far play finanziaria e relative sanzioni. Che il giocatore fosse forte, lo sapevano tutti. Su Nainghollan, penso che questa sequela di infortuni sia stata solo una sfortunata coincidenza. Alla Roma, il belga collezionava sempre più di 30 presenze in campionato. Per il resto, Spalletti ha molte responsabilità. Le sue sono scelte cervellotiche. Asamoah sarebbe stato un buon rincalzo per il centrocampo, come lo era alla Juve. Ed, invece, viene impiegato nell'inedito ruolo di terzino. Politano, malgrado un rendimento buono, viene sistematicamente sostituito. Keita, uno che, nell'ultima stagione di A, ha fatto 17 gol, pur dividendosi la scena con Immobile, gioca sempre e solo 20 minuti. Sull'aspetto mentale, Spalletti è stato deficitario. Non è stato capace di caricare i suoi in una partita fondamentale per la stagione in corsa, al cospetto di un avversario ultimo in classifica e fuori da giochi.


























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    1. Il punto è questo. Certe partite si vincono con la testa. E l'Inter è sembrata ora frenetica ora sfiduciata ora rilassata. Mai davvero presente a se stessa. E la colpa non può intestarsi che al tecnico. Che ha preparato male la partita, per gestirla peggio.

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