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martedì 10 aprile 2018

Roma-Barca 3-0: Roma in semifinale di Champions League

Rimonta strepitosa della Roma sul Barca, travolto 3-0 all'Olimpico. Ribaltato il 4-1 del Camp Nou. Difesa alta, zemaniana, De Rossi che non era così in partita da più di un lustro e prova monumentale di Dzeko. Barca fuori e Messi ridimensionato. La Roma vola in semifinale di Champions League. Non succedeva dal 1984. Mi scoccia doverlo ammettere, ma, Icardi, una partita come quella di Dzeko stasera, non sarebbe in grado di giocarla.

18 commenti:

  1. Stasera la Roma mi ha emozionato.
    Partiva col 5% di possibilità ma ha giocato una partita perfetta sotto tutti i punti di vista. Bravissimo Di Francesco che ha rischiato il 3-5-2. Bravissimi tutti i giocatori che non hanno sbagliato nulla. Una menzione speciale per Dzeko che ha disputato una partita mostruosa: ha segnato il primo goal, ha procurato il rigore con una grande azione personale, ha lottato su tutti i palloni per 94 minuti, proteggendo palla, facendo salire la squadra, conquistando falli, pressando i difensori. Ha ragione il Narratore: Icardi magari segnerà il doppio del Bosniaco, ma il suo apporto al gioco della squadra è un decimo, anzi praticamente zero. Questa è anche una delle ragioni per cui i centrocampisti dell'Inter segnano così poco. Dzeko spesso viene criticato per la mancanza di lucidità sotto porta: va considerato il lavoro enorme che si sobbarca su tutta la trequarti offensiva. Icardi gioca in 16 metri e domenica ha toccato appena 14 palloni, sbagliandone 8.

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  2. Mi fa piacere che finalmente siete d'accordo con il sottoscritto...ovvero che il problema dell'Inter è proprio Icardi.
    In 4-5 anni non è migliorato di una virgola come partecipazione al gioco di squadra....
    Vendiamolo e torneremo grandi.

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  3. Icardi è un grande centravanti, il migliore faccia alla porta. Ma, tiene poco palla, prende poche punizioni e non ha dribbling. Non è facile, però, rinunciare ai suoi gol. La soluzione potrebbe essere quella di affiancargli un'altra punta con caratteristiche complementari alle sue. Se andasse via Icardi, chi lo sostituirebbe? Questo è il punto. Da centravanti unico, in certe partite, sono d'accordo, è un limite. Ma, potremmo anche tornare a giocare con due punte. Detto questo, ribadisco, quello che ha fatto ieri sera Dzeko, Icardi non sa farlo.

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  4. Se pensate che Mauro Icardi non sappia caricarsi sulle spalle la squadra, rivedetevi, tra le tante, tre partite: Inter Juve 2 a 1 del campionato scorso, Roma Inter 1 e 2 ed Inter Milan 3 a 0 del campionato attuale. Poi, ne riparliamo...

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    1. In Inter-Juve, De Boer allenatore, la ricordo benissimo quella partita, prova enorme di Icardi. Anche da lider tecnico dell'attacco. Gol ed assist d'esterno per il colpo di testa di Perisic. E tanti duelli vinti. Però, quella partita, è rimasta sostanzialmente un pezzo unico nella sua collezione di gare nerazzurre. Prende, statistiche di questi giorni, circa 1/3 delle punizioni che si procurano attaccanti come Dzeko o come Belotti o come Immobile. Fa salire poco la squadra. E non ha dribbling. Non pretendo quello secco di un Altobelli o di un Milito o di un Ibrahimovic, per tacere di Ronaldo. Però, resta il limite. Faccia alla porta, invece, è il numero uno in assoluto, Icardi. Può anche bastare, ma l'Inter ha bisogno che qualcun altro porti in dote ciò che ad Icardi manca. Sempre da solo, al centro dell'attacco, non può stare. Altrimenti, ci saranno sempre partite come quelle di domenica, in cui Icardi tocca due o tre palloni. Per esempio, sono convinto che uno come Zapata, affiancato ad Icardi, risolverebbe molti problemi. E se ne gioverebbe anche Icardi, che potrebbe limitarsi a fare ciò che sa fare benissimo: i gol.

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    2. ZAPATA??? io avrei detto Salah (il giocatore più sottovalutato del mondo), ma mi accontenterei anche di Under che ha margini di crescita enormi. in ogni caso serve un mancino con almeno 10-12 gol nei piedi. e Cancelo va riscattato ad ogni costo. Piuttosto per far cassa cederei Perisic.

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  5. Un tridente offensivo, o meglio presunto tale, che prevede due esterni puri come Perisic e Candreva e non due attaccanti esterni autentici, tipo Insigne e Callejon, certo non agevola il lavoro di Icardi...

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    1. Mi sembra che invece il tridente nasca proprio per agevolare il lavoro di Icardi, tanto che l'unico schema in casa Inter è cross dalle fasce per l'argentino.
      Piuttosto con il suo non gioco l'argentino penalizza i centrocampisti che non hanno modo di inserirsi.
      Se togliamo la famosa partita con la Juve, Icardi trascinatore non lo è mai stato. Di lui tutto si può dire tranne che si prenda la squadra sulle spalle nei momenti di difficoltà. Tanto che quest'anno l'unica partita vinta in rimonta dall'Inter è stata quella contro la Roma. In definitiva quando la squadra va bene lui si esalta, se la partita si mette male invece non tocca la palla. Direte che 4 gol sono un risultato eccezionale in serie A, ma io preferisco un attaccante che segni 2 gol quando si perde 1-0, piuttosto che faccia 4 gol quando si vince di goleada. Negli ultimi anni il ruolo del centravanti è profondamente cambiato. con la scomparsa dei numeri 10, adesso al centravanti viene chiesto di fare maggiore movimento, arretrare a prendere il pallone, far salire la squadra o allargarsi per favorire l'inserimento dei centrocampisti. I più grandi attaccanti del mondo, attualmente, hanno queste caratteristiche (Ronaldo, Lewandosky, Kane, Cavani, Ibra, Aguero o, scendendo di qualche gradino,Immobile o Dzeko). Icardi da questo punto di vista è un attaccante un pò anacronistico e non credo sia un caso che in nazionale sia stato silurato per far posto a Lautaro Martinez. Ha segnato tanto in questi anni, ma i giocatori che hanno giocato con lui hanno segnato molto poco. In definitiva concordo con il Narratore: vendere Icardi avrebbe senso solo per prendere qualcuno migliore, ma credo sia estremamente difficile in questo momento per l'Inter individuare e bloccare un centravanti di grandi prospettive. Quindi più semplice provare ad affiancargli qualcuno: é stato preso Lautaro Martinez che mi sembra possa adattarsi anche da seconda punta.

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  6. Non sono d'accordo. In primo luogo, l'accusa di segnare gol poco decisivi ed a risultato acquisito è infondata. A parte il poker alla Sampdoria, plurimenzionato sino all'esasperazione, Icardi ha segnato una tripletta al Milan, segnando progressivamente il gol dell'uno a zero, il gol del due a uno e quello del definitivo tre a due. Una doppietta l'ha realizzata contro la Roma segnando il gol dell'uno a uno e dell' uno a due. Altre due doppiette le ha messo a segno contro squadre di medio alto lignaggio come Atalanta e Fiorentina, in partite finite due a zero, in cui, pertanto, la doppia marcatura ha avuto un peso specifico notevole. Il tridente offensivo dell'Inter non è adatto a valorizzarne le doti, poichè gli esterni sono centrocampisti puri e non garantiscono incisività in zona gol, ne superiorità numerica in fase offensivia. Candreva nell'Italia di Conte faceva l'esterno nel 3 5 2. Perisic neppure è un attaccante.

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    1. Icardi è primo in serie A per rapporto tiri/gol, a testimonianza delle sue straordinarie capacità di finalizzatore. Ma è agli ultimi posti come dribbling, contrasti vinti, sponde, falli subiti e palloni giocati. Anche questi numeri dovrebbero far parte del bagaglio di un grande attaccante. Volendo fare un parallelo col basket sarebbe come voler valutare un giocatore solo in base ai punti segnati, dimenticandosi di rimbalzi, assist e palle recuperate. LeBron James non è il miglior marcatore della NBA, ma quasi tutte le giornate mette a segno una tripla doppia.

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  7. Aspettavo dal Narratore un commento a Buffon che rilascia interviste degne del peggior Malesani in stato di ebbrezza...

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  8. In Spagna stanno sottolineando tantissimo come Messi sparisca nei match decisivi, forse sarebbe proprio da rivalutare di fronte alla storia considerando che c'è chi lo considera il più grande di sempre o comunque fra i primissimi.

    Ho visto tirare fuori pure la statistica sui gol nei quarti di Champions che io postai già l'anno scorso su Facebook, è dal 2013 che non ci segna e ha solo 10 gol (Ronaldo per dire ne ha segnati 11 solo negli ultimi 3 anni) ma pure i 4 gol nelle semifinali sono uno score impietoso.

    Ovviamente non si può discutere il talento ma da solo non fa grandi, conta anche quanto incidi, specie nelle partite importanti e che contano, su di lui pesa pure il fatto che segna tantissimo ma spesso contro squadre piccole in mezzo a goleade e non è capace da solo di ribaltare le partite o trascinare la squadra (o la nazionale) nei momenti di difficoltà.

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    1. Sottoscrivo. Già nel 2013 pubblicai un post sul blog dal titolo "Messi sopravvalutato", ricordando come il Barcellona più forte di sempre avesse molto aiutato Messi. Più che il contrario. E come Messi fosse titolare sì di grande tecnica, e di grande tecnica in velocità, ma i suoi gol si somigliavano tutti. O quasi. Spesso dopo aver tirato a tu per tu con il portiere. E non aveva ancora perso tre finali con l'Argentina, sparendo letteralmente dal campo. Poca fantasia e poca personalità per Messi.http://tribunasportiva.blogspot.it/2013/01/messi-sopravvalutato.html

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    2. Il Barcellona di Guardiola ha fatto la sua fortuna, per carità sarebbe stato uno dei più forti al mondo ugualmente (e lo è pure ora) ma senza quella squadra non sarebbe mai arrivato a segnare 91 gol in un anno solare. Ho sempre pensato che a differenza dei grandi che trascinano e fanno esaltare la squadra lui debba essere trascinato ed esaltato dalla squadra, se non è tutto in funzione sua rende meno e negli ultimi anni si vede.

      Poi, oltre alla mancanza di personalità, che non gli permette di essere leader, secondo me pecca pure di fame agonistica, caratteristica che contraddistingue molti grandi campioni e soprattutto non sa reinventarsi e adattarsi all'età che avanza, come per esempio sa fare Ronaldo, non mi sorprenderei se nei prossimi 2/3 anni già accelerasse bruscamente il suo calo.

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    3. Il suo rendimento con l'Argentina dice tutto. Ed è vero che Messi non sa adattarsi al tempo che passa. Cr7 ha iniziato ala destra tutto finte, dribbling e doppi passi. È esploso da ala sinistra goleador, limitando molto gli uno contro uno. Ultimamente fa il centravanti per larghi tratti di gara. Eppoi ha un repertorio molto più vasto di Messi. È uno dei migliori colpitori di testa della storia. Non ha più il dribbling di prima Cristiano Ronaldo, ma ha imparato a smarcarsi in area come se ci giocasse da sempre. Messi è rimasto uguale a se stesso. Ma, il tempo passa.

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