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martedì 20 marzo 2018

Gand - Wevelgem 2018: i favoriti. Gilbert e Van Avermaet. E Sagan?

Sagan deve riscattare la delusione patita alla Milano-Sanremo dominata da Nibali, Van Avermaet vuole ripetere il successo della passata edizione. Sono loro due i corridori favoriti per il successo alla Gand - Wevelgem 2018, tra muri e pavé, in programma domenica 25 marzo. Per l'Italia, occhi puntati su Matteo Trentin e Sonny Colbrelli. L'ultimo successo azzurro in questa classica belga è quello di Luca Paolini nel 2015. Nell'attesa che si corra la E3 Harelbeke, da cui potrà venire qualche indicazione in più. Ecco il borsino dei favoriti.
*Aggiornamento del 23 marzo 2018: do una stelletta anche ad Elia Viviani che ha vinto la Tre Giorni di La Panne, diventata, e non capisco perché, corsa in linea.
*Aggiornamento del 23 marzo 2018: la E3 Harelbeke è stata appena vinta dall'olandese Terpstra, davanti al compagno di squadra Gilbert. Che, diventa il grande favorito per domenica.


  1. Gilbert ****
  2. Van Avermaet ****
  3. Sagan****
  4. Trentin ***
  5. Kristoff **
  6. Terpstra **
  7. Keukeleire **
  8. Colbrelli *
  9. Elia Viviani *

2 commenti:

  1. La Gand probabilmente è poco selettiva per lui ma domani ad Harelbeke vedo bene Vanmarcke, alla Omloop era stato il più forte sul "Muur" e nelle ultime settimane è rimasto sotto traccia rispetto ad altri segno che l'obbiettivo grosso per lui era in Belgio.

    Comunque Sagan mi pare sotto tono, a Sanremo manco ci ha provato, in discesa gli era partito davanti pure Trentin e niente, è sembrato forte solo in volata dove alla Tirreno mancava poco e batteva pure Kittel, spero non esageri con il prediligere la velocità e la potenza alla tenuta in salita, senza contare che negli ultimi anni ha messo su peso (lo scorso anno disse di essere 80 kg contro i 72/74 dei tempi della Liquigas e primo anno in Tinkoff). Personalmente preferivo quando arrivava quarto/quinto/sesto in volata, al Fiandre le prendeva impietosamente da Cancellara, alla Roubaix manco ci andava provandoci però ad Amstel e Freccia e, soprattutto, dava spettacolo vincendo tappe alpine al Tour de Suisse, tenendo botta in salita e vincendo a crono in California e andava in fuga sui Pirenei al Tour, certo aveva quell'aura di eterno secondo ma dava emozioni che vincendo in volata o su uno strappetto di 500 metri non da.

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  2. Una via di mezzo, magari,andrebbe bene. Ma, pure io sono contrario a che un corridore metta su troppi muscoli. Ci si snatura. Alla Sanremo, Sagan dice di aver rispettato il coraggio di Nibali. Può essere. A me è sembrato rinunciatario. Voglio proprio vedere cosa farà in Belgio.

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