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mercoledì 13 dicembre 2017

Froome positivo alla Vuelta 2017: povero ciclismo. Vuelta a Nibali?

Salbutamolo. Questa la sostanza, che l'UCI ha dichiarato di aver trovato in eccesso, sottoponendo Froome ad un controllo antidoping durante l'ultima Vuelta, peraltro dominata dal campione britannico. Il team Sky difende il suo tesserato, spiegando il risultato analitico con l'assunzione di un farmaco contro l'asma. Che succederà? La vittoria della Vuelta a Espana 2017 sarà assegnata, a tavolino, a Nibali, secondo classificato a Madrid. Mai tranquillità, mai certezze per il povero ciclismo. Sempre a chiedersi "fu vera gloria? quella di questo o quel corridore. Da 20 anni a questa parte. Detto questo, il ciclismo i controlli li fa. Senza sconti per le sue stelle. Gli altri sport, meno, decisamente meno. E di tanto va tenuto conto.

8 commenti:

  1. Da quando esiste il blog, non era mai accaduto che una gara ufficiale dell'inter restasse senza commento...

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    1. È successo qualche volta. Proprio dopo la Coppa Italia. Raramente però. Ho commentato parecchio su Twitter, peraltro. In sintesi, dopo la pessima prova di ieri, mi sbilancio e dico che l'Inter vincerà scudetto e Coppa Italia.

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  2. Ma come ti viene di continuare a commentare uno sport come il ciclismo dove tutti sono +o-dopati?!

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    1. Non sono sicuro che gli altri sport siano messi meglio. Poi, il ciclismo mi piace da sempre.

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  3. Permettetemi ma quella del ciclismo dove tutti sono dopati è un'argomentazione ridicola così come è ridicola l'equazione "beccano qualcuno = doping imperante, non beccano nessuno = nessun doping" che viene troppo spesso fatta, robe del genere proprio non si possono leggere.
    Il ciclismo era una farmacia ambulante negli anni '90 ma è pure lo sport che ha fatto di più e già da un decennio ormai l'antidoping è inflessibile, se sgarri vieni beccato, non c'è via di scampo, se c'è uno sport pulito oggigiorno quello è proprio il ciclismo, ormai ti squalificano pure se sniffi la coca (vedi caso Paolini di un paio di anni fa), lo facessero nel calcio farebbero una strage...
    Altri sport non beccano nessuno semplicemente perché l'antidoping non c'è o è all'acqua di rose, basta pensare a Messi che è cresciuto a pane e ormone della crescita, fosse stato un ciclista l'avrebbero radiato già da ragazzino. Ma anche se pensiamo ai noti scandali del passato a partire dai file Conconi fino all'Operacion Puerto c'era di tutto dentro ma solo il ciclismo ha indagato sopra, altri sport hanno preferito mettere la polvere sotto al tappeto probabilmente proprio perché l'opinione pubblica se non sente dire nulla pensa sia tutto apposto pure se son dopati come cavalli.

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    1. E anche il caso Froome è emblema di quanto siano severe e stringenti le norme nel ciclismo, anche se a giro se ne sono lette di tutte lui non ha assunto nessuna sostanza dopante (il salbutamolo non è nelle liste Wada), lui ha semplicemente fatto un paio di spruzzi di troppo di Ventolin, farmaco per cui la Wada nemmeno richiede la prescrizione, perché se assunto da un individuo sano non da alcun vantaggio, ma per cui l'UCI stabilisce una soglia massima di assunzione (8 spruzzi ogni 12 ore).
      Ora se lui è asmatico ne trae beneficio perché con una crisi d'asma non potrebbe proseguire la gara ma non lo fa andare più forte di quanto non sia in grado, è un caso a livello caccia alle streghe come la bistecca contaminata di Contador al Tour 2010.

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