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martedì 9 maggio 2017

Pioli esonerato, Inter a Vecchi

Terzo esonero in questa disgraziata stagione nerazzurra. Dopo Mancini e De Boer, via Pioli, responsabile di una serie imbarazzante di risultati negativi, nelle ultime sette partite appena due punti, ed Inter affidata a Vecchi.  Pioli, semplicemente, non andava messo sotto contratto. 

7 commenti:

  1. Pioli non sarà lo special one, ma mi sembra sin troppo evidente che i problemi dell'Inter prescindano dalla guida tecnica. Prima ancora che rinforzare un organico incompleto, ma tutt'altro che disprezzabile, sarà necessario procedere ad un riasetto societario. Diversamente, sarà difficile tornare competitivi per la lotta al vertice.

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    1. La società va riorganizzata. Il solo fatto di aver scelto Pioli, già esonerato, negli anni, da Parma, Palermo, Bologna e Lazio, era la prova della miopia di una dirigenza inadeguata. Peraltro, lo scrissi subito, prima ancora che Pioli firmasse il contratto. Le vittorie consecutive avevano illuso, ma avendo visto tutte le partite, era evidente il contributo della buona sorte ad alcune affermazioni. Soltanto che la fortuna è infedele. E gira. Alla fine della fiera, la dirigenza, sì, ha grandi colpe. Grandi colpe sono dei giocatori, molti dei quali, si narra, avrebbero fatto poco la vita degli atleti, e che, quasi tutti, non sono legati ai colori nerazzurri. Ferma la mediocrità tecnica di diversi di loro. Epperò un allenatore di polso non gestisce una squadra gloriosa come ha fatto Pioli nelle ultime partite. Due punti in 7 gare è qualcosa che non ricordo. Esonero dovuto. E tardivo.

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  2. Gli ultimi tre tecnici dell'Inter hanno avuto tutti una media punti inferiore alle aspettative e alle reali potenzialità dell'organico. 1,6 circa Mancini e Pioli, 1, 3 De Boer, il quale però, va ricordato, ha allenato per poche partite. Cambiano le guide tecniche, ma i problemi restano. Quanto alla scelta di Pioli, la rosa dei tecnici disponibili a novembre 2016 era poco guarnita. Forse, si sarebbe dovuto evitare il tira e molla con Mancini, esonerato di fatto a luglio ma cacciato solo ad agosto inoltrato. Poi, la scelta di De Boer, tecnico discreto, ma troppo poco esperto di calcio italiano per poter assumere la guida di un club come l'Inter, poche settimane prima dell'esordio. Spero che si prenda atto che, con decisioni cosi schizofreniche, difficilmente il campo regalerà soddisfazioni.

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    1. Il rapporto con Mancini andava risolto prima. Il ritardo ha condizionato anche il lavoro di De Boer, comunque esonerato con troppa fretta. Almeno, aveva un'idea di gioco. Io, ma ho incontrato la diffidenza persino di molti tifosi interisti su Twitter, avrei scelto Zenga. Non penso che avrebbe fatto peggio di Pioli. Ora, non si può più sbagliare. Spalletti, per esempio, penso che verrebbe esonerato ad ottobre. Conte potrebbe fare la fine di Lippi. Simeone è più compatibile con l'ambiente.

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  3. Il problema è la carenza di alternative valide. L'unico emergente è Inzaghi, ma giustamente rimarrà alla Lazio. Poi, c'è il già bruciato Gasperini e nient'altro. Jardim mi ha deluso per come ha affrontato la Juve. Vero che i monegaschi erano, nel complesso, meno dotati, ma si è concesso alla juve di giocare nel modo a lei più congeniale. Errore imperdonabile.

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  4. Mi pare che si stia cercando di riorganizzare la struttura societaria.
    Oggettivamente Zanetti come dirigente é inutile, Ausilio ha fallito.
    Come allenatore se non arriverà Conde, penso Spalletti

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