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giovedì 9 marzo 2017

Emery come Cuper: la disfatta del Psg

Non si può sprecare un vantaggio di 4-0, ottenuto all'andata, come ha fatto ieri sera il Psg sul campo del Barca, rimediando un clamoroso 6-1. Anche al lordo dell'arbitraggio casalingo, che ha favorito i catalani, e del talento purissimo di Neymar. La gestione della partita da parte di Emery mi ha ricordato quella di tante finali o partite solenni, come Lazio-Inter del 5 maggio 2002, da parte di Cuper. Sufficienza prima, paura poi. Sconfitta, anzi disfatta, alla fine. Eppure Emery aveva ben altro curriculum. Mi ha sorpreso. 

4 commenti:

  1. Capitò pure ad Ancelotti, il quale ebbe modo di riscattarsi. Non credo che una serata del genere determini una bocciatura definitiva...

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    1. Infatti, Emery in passato le partite importanti aveva saputo prepararle. Ieri, però, aveva la faccia rassegnata di Cuper.

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  2. Per il Barça era meglio perdere, così non fa altro che continuare a mascherare i problemi di una squadra che ormai già da tempo si regge solo sulla forza d'urto in attacco e le giocate dei singoli e che necessita di una notevole opera di ristrutturazione che però la società sembra non voler fare (le ultime campagne acquisti sono state disastrose per un club che è nell'elite del calcio mondiale).
    In difesa sono anni che necessitano di un leader, Mascherano reinventato centrale è stata una buona soluzione ma non è nemmeno lontanamente paragonabile a Puyol che faceva reparto da solo ed esaltava pure Piquè di cui dopo il suo addio sono venuti fuori tutti i limiti; quest'anno poi la scelta di non prendere un sostituto per il partente Dani Alves è stata scellerata, Sergi Roberto, che era un giocatore modesto pure nel suo ruolo naturale di centrocampista, è stato quasi sempre uno dei peggiori in campo piazzato a fare il terzino.
    A centrocampo la partenza di Xavi ha lasciato una voragine con Iniesta che da solo non riesce a reggere il reparto (oltretutto spesso ha pure problemi fisici) e Busquets che una volta dismesso lo spartito del tiki-taka si è dimostrato un giocatore non di livello poi l'allenatore ci mette pure del suo panchinando spesso Rakitic.
    E anche in attacco ormai non esistono alternative ai soliti tre, ieri senza Neymar e con Messi che era in modalità "pascolata per il campo" hanno fatto 5 tiri in porta in tutta la partita contro una squadra quasi da retrocessione che dovrebbero prendere a pallate.

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    1. Sono d'accordo. Messi, poi, mi pare incamminato a grandi passi sul viale del tramonto. Atleticamente, è usurato. Senza il possesso palla ossessivo, di cui Xavi era il metronomo infaticabile, è vero, sono emersi alcuni limiti individuali. Diciamo pure che lo spartito esaltava gli interpreti, almeno quelli con minor talento. Peraltro, mi pare che la famigerata "cantera" del Barca, ultimamente, stia dando meno frutti che in passato. E così, fermi gli errori di mercato che sottolineavi, il ricambio è più difficile. Alla fine, credo, il Barca perderà sia la Liga che la Champions.

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