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domenica 8 gennaio 2017

L'Inter batte l'Udinese con doppio Perisic

Napoleone diceva di preferire i generali fortunati a quelli bravi. Le lunghe campagne militari in tutta Europa gli avevano insegnato il peso, spesso decisivo, della buona sorte. Quella che Pioli, tecnico sopravvalutato e timido, come dimostra quella barbetta di qualche giorno, ha, ultimamente, in abbondanza. Se non come Sacchi, almeno come Zaccheroni, quello del Milan. Oggi, contro l'Udinese, l'Inter avrebbe potuto fare qualunque risultato, epperò ha vinto, con doppietta di Perisic. Alla fine conta questo. Ansaldi e D'Ambrosio, al posto di Santon, però, no!

10 commenti:

  1. L'insostenibile leggerezza del partito preso...

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    1. Chi mai prenderebbe partito contro Pioli? Pioli chi? Uno che dovrebbe radersi e cambiare mestiere.

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  2. L'accenno di barba non ha rappresentato un problema per Mourinho, Klopp, Guardiola e Ancelotti e non penso possa costituirlo per Pioli. Forse, merita più attenzione la media punti...

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    1. La media punti è un mio cavallo di battaglia, che non si può sellare una volta sì e l'altra no. Io farei più attenzione al contenuto del post. Ho scritto che, alla fine, contano i risultati. E quelli, da un mese a questa parte, sono per Pioli. Ma, ho visto anche le partite e, come molti altri interisti, non ho notato progressi nel gioco, laddove invece ho trovato palesi i sostegni della buona sorte, ieri più che amica. Nulla di male ad essere fortunati. Pioli, di recente, e con lui l'Inter, lo è stato. A De Boer è andata diversamente. Ma, la fortuna non dura sempre. Detto questo, con Pioli, questa la sola novità portata da lui, l'Inter gioca con la difesa meno alta di due o tre metri. Se gli fosse stato dato tempo, anche De Boer avrebbe trovato contromisure difensive migliori, ma in fase offensiva, con l'olandese si giocava meglio. Last but not least, la barbetta va tagliata.

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  3. Voglio, a proposito, citare uno stralcio dell'editoriale pubblicato oggi sul Corsera a firma di Mario Sconcerti, che condivido pienamente, perché tale è stata ed è anche la mia impressione: "Più che dell'Inter di Pioli, credo si debba per la prima volta parlare dell'Inter di Zhang. C'è una squadra riunita intorno al suo camino. C'è un senso, un sentimento. Questo i giocatori, tutti sempre molto avidi, sono i primi a sentirlo". Ecco la differenza, che molti interisti hanno avvertito nitidamente. De Boer fu lasciato solo, Zhang ed il suo entourage stavano facendo esperienza e si fidavano di Ausilio e Zanetti e persino di Thohir, oggi scomparso. Ora, la proprietà cinese sta assumendo il controllo. I giocatori, che ci sono sempre stati, si sono allineati, anche perché hanno intuito la forza economica che c'è dietro. Ieri, pur giocando male, hanno lottato fino alla fine.

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  4. L'osservazione di Sconcerti, come opionista meglio che come dirigente, è condivisibile. Del resto, in generale, solo uno sprovveduto portebbe attribuire un'inversione di tendenza cosi netta al cambio di guida tecnica. E' inevitabile che altri fattori siano intervenuti e, tra questi, anche una riorganizzazione societaria. Detto questo, trovo che l'operato del nuovo tecnico sia apprezzabile. Pioli è un personaggio schivo, pacato e, di certo, poco mediatico. Di calcio, tuttavia, ne capisce ed i risultati lo dimostrano. La buona sorte, in qualche circostanza, è stata favorevole, ma nel complesso la sua inter, fatta eccezione per la disfatta di Napoli, si fa sempre rispettare. Del resto, anche il pur bistrattato De Boer ha conseguito due delle sue quatto vittorie (Pescara e Torino) in maniera fortunosa, con reti all'ultimo minuto e beneficiando, nella gara contro i granata, di un regalo prenatalizio di Joe Hart. Allo stesso modo, Pioli, il derby, avrebbe meritato più di vincerlo che di pareggiarlo. Nello sport, la fortuna conta ma una media di 2,44 punti rivela inevitabilmente anche dei meriti...

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    1. Bisogna ponderare l'andamento di questa media, però, nel lungo periodo. L'Inter, del resto, ha la terza, quarta rosa del campionato. Che vinca spesso è o, per lo meno, dovrebbe essere del tutto fisiologico. Poi, ci sono le partite decisive. Gli snodi cruciali. Navigare con il vento in poppa è facile.

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  5. Comunque vorrei sottolineare il prestigioso riconoscimento per uno dei leader della nostra rosa...premio sul quale il sottoscritto aveva scommesso.
    http://m.fcinternews.it/curiosita-gossip/calciobidone-2016-stravince-kondogbia-menzione-speciale-per-gabigol-e-tanti-interisti-tra-i-candidati-236089

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  6. La juve paga Caldara più o meno quello che l'Inter paga per Gagliardini. Secondo la stampa allineata, solo nel secondo caso, si tratta di un costo spropositato. Nel primo caso, un avveduto e lungimirante investimento su un giovane talento nostrano. Prostituzione intellettuale...

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