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mercoledì 12 ottobre 2016

Zenga è stato più forte di Buffon

Zenga è stato più forte di Buffon. Un tweet di questo tenore, che ho pubblicato ieri alla notizia dell'assegnazione a Buffon del Golden Foot ha scatenato una ridda di commenti, piccati e polemici, della grande famiglia del tifo bianconero. Nemmeno avessi disconosciuto il valore di Buffon, che resta altissimo. Eppure avevo già pubblicato, circa quattro anni fa, una classifica dei primi dieci portieri della storia, secondo il mio fallibile giudizio, anteponendo, fra gli altri, Zenga a Buffon. Alcuni, sempre ieri, nella foga tuittarola, hanno tirato fuori, sai la fantasia!, la pretesa papera di Zenga ad Italia '90, che non ci fu. Brera, sulla Repubblica, il giorno dopo, a Zenga diede sei in pagella, scrivendo che non aveva potuto anticipare Caniggia. Fu quello che accadde. E pure questo l'ho scritto in un post. Ad ogni modo, tanto per essere chiaro, ribadisco: Zenga è stato più forte di Buffon. Migliore, nettamente migliore tra i pali, dove letteralmente volava, come un deltaplano scriveva sempre Brera, nelle uscite basse ed anche nella personalità. Ha avuto peggior stampa di Buffon. Questo sì. E Sacchi, che, per ragioni metacalcistiche, l'ha escluso dalla nazionale a 32 anni. Ma, insomma, piaccia o meno ai lodatori del tempo presente, Zenga è stato più forte di Buffon. Ed in nazionale ha una media gol di 0,36 a partita contro quella, non esaltante di 0,84 a partita di Buffon.

4 commenti:

  1. E' legittimo che un appassionato possa discutere un monumento come Buffon. Se non è delittuoso farlo con Buffon, figuriamoci se lo possa essere con calciatori che, rispetto a lui, possono vantare meno trofei di squadra ma, soprattutto, trattandosi di sport collettivo, meno riconoscimenti individuali...

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  2. "Io sto con Buffon”

    “Ha ragione Gianluigi Buffon, quanto accaduto sul campo del Real Madrid è scandaloso e fotografa in modo nitido lo scarso peso a livello internazionale del calcio italiano".
    Con queste parole il manager e titolare della Sport Man, Alessio Sundas, si è schierato a favore del portiere della Juventus, sottoposto ad un processo mediatico ingiusto e molto ipocrita da parte dei soliti moralisti.
    "La Sport Man - prosegue Sundas – è vicina al portiere della Nazionale che meritava un epilogo migliore della sua lunga e gloriosa avventura in Champion’s League con la maglia della Juventus. Allo stadio Bernabeu abbiamo assistito alla farsa del calcio di rigore assegnato da Michael Oliver, un arbitro inglese inadeguato che ha palesemente subito la personalità e le sceneggiate di giocatori come Ronaldo, concedendo a tempo scaduto un bislacco calcio di rigore. La Juventus è stata eliminata dalla Champion’s League dopo aver compiuto una rimonta che resterà scritta a caratteri cubitali nella storia di questa prestigiosa competizione. Buffon, sull’onda emotiva di una profonda ingiustizia ricevuta, ha espresso un pensiero condiviso da milioni di tifosi, del resto non è la prima volta che i club italiani subiscono arbitraggi iniqui nelle coppe europee. Per rimanere al presente, era successo alla Roma sul campo del Barcellona ed era accaduto alla Lazio nella gara di andata con il Salisburgo all’Olimpico. Condividiamo la necessità di introdurre la Var anche nelle coppe europee, in Italia il margine di errore arbitrale è stato drasticamente ridimensionato, non si possono vanificare gli sforzi di un’intera annata soltanto perché un arbitro ha paura di uno stadio pieno. Invitiamo i massimi dirigenti del calcio italiano ad alzare la voce nelle competenti sedi europee, i vertici dell’Uefa debbono capire che non siamo l’ultima ruota del carro. E’ ovvio che serva una Federazione Italiana Gioco Calcio forte e granitica e non sconquassata da divisioni e commissariamenti che indeboliscono da mesi l’immagine del nostro football a livello internazionale. A Buffon tutta la nostra solidarietà”.

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