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giovedì 6 ottobre 2016

Buffon: papera clamorosa. Sopravvalutato. Italia - Spagna: 1-1

Altro che Zenga su Caniggia, quella di stasera di Buffon contro la Spagna sì che è un'uscita a vuoto. Una papera cui non basterebbe il Lago di Garda. Sopravvalutato e, calcisticamente, attempato. Basta con Buffon in nazionale. Per la cronaca, al gol spagnolo di Vitolo replica De Rossi su rigore. Pareggio, tutto sommato, che torna comodo all'Italia di Ventura. 

14 commenti:

  1. rispetto questa opinione, ma non la condivido. Sarebbe banale e disonesto attribuirla alla fede interista del narratore come qualche mio stolto interlocutore è' solito fare quando esprimo perplessità' su certe spropositate lusinghe tributate a Totti.

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  2. Per quanto riguarda l'oggetto della discussione, non credo che lo status di fuoriclasse assoluto guadagnato da Buffon, in venti anni di onorata carriera, sia da attribuire ad una stampa compiacente.
    Gli errori ci sono stati, come, del resto, è inevitabile in una carriera cosi lunga, contraddistinta da cinque mondiali, quasi 150 presenze europee tra Juve e Parma, europei, relativi gironi di qualificazione, supercoppe italiane ed europee. Innumerevoli sono stati gli interventi decisivi, alcuni dei quali effettuati in finale. La parata su inzaghi nella finale contro la Juve, quella su Zidane nella finale contro la Francia e quella su Dani Alves in finale con il Barca sono perle da fuoriclasse assoluto. Cosi come sono da fuoriclasse assoluto le due prestazioni sfoggiate, nel 2015, contro il Real Madrid, in particolare quella monumentale del Bernabeu. Non è un caso che i molteplici riconoscimenti ottenuti non provengano dalla stampa italiana, che pure soffre di simpatie, ma dall'Uefa (Miglior giocatore UEFA 2003, menzione in sqaudra dell'anno 2003,2004.2006), dall'IFFHS (International Federation of Football History & Statistics), e dall'Equipe (2ndo classificato pallone d'oro 2006).

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    1. Le critiche a Totti sono metacalcistiche. Buffon, per venire al punto, ha dietro il partito di maggioranza del parlamento calcistico italiano. Ma perché mai dovrebbe essere il miglior portiere della storia? Nessuno nega il suo valore e la sua statura di campione. Ma certe definizioni della stampa italiana sono insopportabili, apodittiche, aprioristiche. Ne ha presi di gol discutibili. Eppoi in nazionale i numeri sono chiari: 0,84 gol a partita sono tanti. Lontanissimo dal rendimento di Zenga: 0,36 gol a partita. Zenga ha dovuto lasciare la nazionale a 32 anni per l'arbitrio di Sacchi. Buffon ha quasi 39 anni, ha giocato 4 mondiali e 4 europei. Perché non lascia? Non sarebbe ora? Che altro cerca? Ha avuto mille occasioni in una carriera fortunata. È stato bravo. Ma non ha il senso della posizione di Zoff né il colpo di reni di Zenga. E nemmeno il loro barbiere.

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  3. Buffon ha sempre proclamato simpatie, condivisibili o meno, di estrema destra, laddove Totti intrattiene rapporti col pd romano, che gli sono valse un business nel l'edilizia popolare. I riconoscimenti individuali ottenuti da Totti sono tutti di matrice nazionale, laddove quelli ottenuti da Buffon hanno matrice internazionale. Alla luce di ciò, l'inicidenza della stampa italiana nel prestigio di Buffon, quand'anche esistente, sarebbe, estremamente relativa. Per quanto riguarda la coppa delle grandi orecchie, mentre Buffon è l'incubo dei tifosi delle merengues, in quanto protagonista di alcune loro epiche eliminazioni ( 2003,2005 e 2015), zenga sta ancora cercando il pallone di Malmoe...

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    1. Che sta cercando Zenga? Queste sono trovate da bar da sport. Non hai risposto ad un solo argomento di quelli che avevo proposto oppure li hai deliberatamente fraintesi. Ma, in italiano, dire che la stampa ha esagerato i meriti di Buffon equivale a dire che li ha inventati "ex nihilo"? Mi pare di no. Io ho scritto, nel post citato, che Zenga ha pagato un solo errore, presunto, in nazionale mentre Buffon è rimasto titolare anche quando, anni 2007-2014, era criticato anche da alcuni suoi tifosi. Comunque, siccome la brevità è un proposito dichiarato di questo blog, parafrasando Inzaghi, chi discute Zenga discute il calcio. Ma, aggiungo, non discute di calcio. Vista poi la battuta meschina, direi bianconera, sull'eliminazione del 1989, rispondo con il medesimo metro. Mai stati in B! Noi possiamo dirlo.

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    2. Per la cronaca, nell'estate del 94, Zenga non venne scartato solo da Sacchi, ma anche dalla sua Inter, dalla quale fu mandato in esilio a Genova. Non me ne frega nulla di difendere Sacchi, ma l'esclusione simultanea da entrambe le compagini qualche dubbio lo suscitano, o no...?

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    3. Nessun dubbio. Sacchi escluse Zenga due anni prima. Mentre l'Inter lo mandò via, sbagliando, nel '94, per volontà di Ottavio Bianchi, che ne soffriva la personalità. Peraltro, Pellegrini tendeva a liberarsi degli ultratrentenni. Fece lo stesso prima con Altobelli e Beppe Baresi. Zenga, ad ogni modo, da partente, fu l'eroe della doppia finale di Coppa Uefa vinta proprio a maggio 1994. Ci sono le immagini di repertorio. E tutto lo stadio, dico tutto lo stadio, era dalla sua parte. Il pubblico del Meazza, sponda nerazzurra, è tra i più esigenti e severi, osservo per inciso. E quando Zenga tornò con la Sampdoria, tutto lo stadio acclamava lui, avversario, e non Pagliuca. Anche Bergomi, infine, nel 1999, dopo che l'anno precedente aveva giocato un grandissimo mondiale in Francia, il quarto per lui, sfiorato lo scudetto e vinto la Coppa Uefa, fu costretto a lasciare il calcio per volontà di Lippi e senza che Moratti facesse alcunché per tenerlo. Salvo permettere, qualche lustro dopo, a Saverio Zanetti di trascinarsi in campo fino ai 41 anni. Bergomi dovette lasciare a 35 anni e mezzo, forte e fisicamente integro. Anche questo succede nel calcio. E pure Bergomi dovette subire l'ostracismo di Sacchi. Che nel ruolo di terzino destro provò: Costacurta, Mannini, Benarrivo, Tassotti, Tacchinardi persino, chiunque, ma non Bergomi: fuori dai giochi azzurri a 28 anni. Tornò nel 1998 con Maldini, anche per l'infortunio occorso a Ferrara. Ora, di tutto questo, bisogna tener conto. Il calcio non è il tennis, dove si gioca, si vince e si perde da soli. Nel calcio, contano gli allenatori, che possono esaltarti o deprimerti e contano i compagni di squadra. Buffon ha dato tanto alla Juve ma ne ha ricevuto di più. Soprattutto il sostegno della maggioranza bianconera, che pesa eccome. In punto di critica, di pubblicità e di nazionale. Buffon, se non in forza alla Juve, tra il 2007 ed il 2014, quando è sorprendentemente tornato ad alti livelli, sarebbe stato titolare della nazionale? Non lo so. Comunque non è detto.

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  4. Punteggiatura approssimativa, ma scrivo con il cell. Scusate

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  5. "I riconoscimenti individuali ottenuti da Totti sono tutti di matrice nazionale"... Mi sa che di approssimativo non c'è solo la punteggiatura.

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  6. Al limite, avresti dovuto scrivere, "mi sa che di approssimativo non ci SIA solo la punteggiatura", Per quanto riguarda la mia frase "di matrice nazionale", penso che si tratti di una frase sintatticamente correta. "di matrice" può significare " di origine", mentre l'aggettivo "nazionale" è utilizzato per rimarcare che la richiamata "origine" dei riconoscimenti sia prevlentemente italiana. Meno boria e più grammatica, per cortesia..

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    1. Bla bla bla... non mi pare che ci troviamo sul forum dell'Accademia della Crusca!
      Detto questo confermo quanto detto: e'evidente che di approssimativo c'è anche lo "studio" dei palmares individuali dei due calciatori sopraccitati.

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