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giovedì 12 maggio 2016

Tim #Wellens grande assolo a Roccaraso: il campione belga vince per distacco la sesta tappa del Giro d'Italia 2016

Sesta tappa del Giro d'Italia 2016, da Ponte a Roccaraso, primo arrivo in salita per fissare la gerarchia provvisoria dei favoriti. Lunga fuga animata dall'esuberante scalatore belga Tim Wellens, che resta da solo all'inizio della salita di Roccaraso. Wellens ha stoffa e tiene il vantaggio, superiore ai quattro minuti, anche quando la Movistar di Valverde guadagna la testa del gruppo, da cui era già evaso Fuglsang, che punta la maglia rosa di Tom Dumoulin e tutto sembra tranne un gregario di Nibali. Che, poi, finalmente, scatta e fa bene a scattare, mandando un messaggio alla sua squadra, che non sta correndo per lui. E' il team Sky  di Landa a reagire subito, poi si ridesta dal torpore Tom Dumoulin, con Zakarin e Pozzovivo, perché la salita si addolcisce e prende il largo, puntando Fuglsang che potrebbe sfilargli la maglia del primato. Trionfa, intanto, Wellens, spesso, ma non oggi, tatticamente scriteriato. Il belga è un campione, anche di coraggio. Dietro, Fuglsang è secondo, ma il suo è un ammutinamento sportivo in piena regola. Inaccettabile, quanto meno Nibali non può accettarlo. Quel suo scatto, fatto di nervi, che ha forse provocato la reazione di Dumoulin, è figlio dell'insubordinazione di Fuglsang. Se l'Astana non crede in Nibali capitano, lo dica. Alla fine, Tom Dumoulin resta in rosa, secondo Fuglsang a 26". Nibali è rabbuiato e si capisce perché lo sia.

4 commenti:

  1. Io lo pensavo già dopo il Trentino che l'Astana doveva puntare su Fuglsang perché Nibali era palesemente fuori forma (ed era ovvio non la trovasse tutta in due settimane), se hanno scelto di farlo hanno fatto bene, però Nibali doveva star fermo perché così ha solo danneggiato il compagno davanti visto che poi è mestamente rimbalzato dimostrando di non esserci.

    Comunque ennesima pessima prestazione della Movistar, hanno quasi ripreso la fuga a circa 80 dall'arrivo permettendo a Wellens di aggancirsi ai due superstiti e poi l'hanno lasciato andare a 9 minuti buttando la tappa poi Valverde non ha risposto a nessuno scatto eppure la gamba l'aveva visto che con lo scattino negli ultimi 100 metri ha dato 7 secondi a Landa, avesse seguito Domoulin poteva stargli dietro fino al finale è piantargli lo scatto guadagnando su tutti, invece così ha guadagnato solo su Landa e Nibali perché gli altri uomini da classifica (Domoulin, Pozzovivo, Zakarin, Chaves, Majka) erano già tutti scattati, probabilmente dopo aver visto che Nibali stava sprofondando.

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    1. La Movistar sta correndo male e sempre di rimessa, sono d'accordo. Valverde è il più forte al Giro, ma deve guardarsi da Dumoulin, che ha le prove a cronometro dalla sua, ma anche un fondo notevole. Landa mi sembra disorientato, invece. Quanto a Nibali, è difficile capire se l'allungo di Fuglsang fosse studiato o meno. Però lo scatto successivo di Nibali, risultato poi controproducente, a me è sembrato, ma posso sbagliarmi, figlio del nervosismo e del timore di perdere la leadership in casa Astana. In quel momento Fuglsang era maglia rosa virtuale. Un corridore dell'esperienza di Nibali, credo io, senza la paura di finire dietro nelle gerarchie interne, difficilmente avrebbe compiuto una mossa così tatticamente avventata. Quanto al suo stato di forma, non so più cosa pensare. E forse bisogna aspettare la cronometro di domenica.

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    2. A cronometro (salvo problemi non noti) penso si difenderà discretamente, Nibali se non va paga in salita più che a cronometro, domenica poi è pure tecnica, con diversi pezzi in discesa e molte curve quindi adatta a lui, magari fa pure un'ottima prova poi martedì si stacca di nuovo in salita, non mi sorprenderei andasse così anche se teoricamente se la condizione va crescendo tipo al Tour dello scorso anno dovrebbe andare già un po' meglio di oggi e un eventuale attacco dovrebbe essere pianificato bene visto che la salita dura è Pian del Falco, l'arrivo è tipo quello di Montecassino dove un paio di anni fa vinse Matthews.
      Anche sabato sullo sterrato penso non avrà problemi grazie alle sue capacità tecniche, poi con Cancellara che non si sa nemmeno come sta non vedo nessuno che possa fare corsa dura sullo sterrato, che oltretutto sembra pure facile, ho visto la presentazione fatta da Nocentini per un giornale del posto ed è quasi terra battuta con pendenze abbordabili salvo il pezzetto iniziale e le ultime centinaia di metri che sono un po' più duri ma niente a vedere con i pezzi anche al 15%/18% che si vedono alle Strade Bianche.

      Comunque chi il Giro lo può vincere e chi non lo può vincere mi sa lo vedremo solo nella cronoscalata, lì non si potrà più bluffare visto che si è da soli in salita, anche le due tappe dolomitiche potrebbero dire tanto come niente se nessuno fa la sua mossa e tutti aspettano.

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  2. Anche Landa comunque sembra vada piano, lui forse potrebbe averlo addirittura passato il picco di forma visto che già un mese fa aveva vinto ai Paesi Baschi.
    Se Valverde continua ad aspettare per fare una mossa decisa mi sa si rischia vinca uno fra Dumoulin (dice non ci punta ma se da 2/3 minuti a tutti domenica serve qualcuno forte che lo attacchi da lontano come lo scorso anno alla Vuelta), Zakarin (nessuno lo considera ma va forte sia in salita che a cronometro anche se è osceno stilisticamente) e Chaves (a crono va piano ma in salita occhio che alla Vuelta era uno dei più forti e non ha remore a partire). Vediamo domenica quanto vanno Pozzovivo, Majka e Uran ma per ora li metto sotto gli altri tre.

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