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martedì 26 aprile 2016

Giro d'Italia 2016: i favoriti (#Giro). Nibali dovrà vedersela con Valverde e Landa

Si parte venerdì 6 maggio 2016 dall'Olanda con un cronoprologo di 9,8 km. Poi due tappe, minacciate dal vento, ancora nei Paesi Bassi, giorno di riposo lunedì 9 maggio, il 10 si torna in Italia, Calabria, e si finisce, domenica 29 maggio a Torino. Insomma, mancano appena dieci giorni al prossimo Giro d'Italia e provo a stilare una classifica dei favoriti per la vittoria finale. Tre corridori su tutti, da Nibali, che però è in ritardo di condizione e pare aver smarrito la sicurezza dei tempi migliori, che ha il miglior curriculum fra i partecipanti nelle grandi corse a tappe, all'intramontabile Valverde, reduce dal leggendario poker alla Freccia Vallone, al predestinato Landa, che vinto il Giro del Trentino e che in salita mi pare il più forte di tutti, ma che ha forse ancora bisogno di esperienza e che stenta a cronometro. Prevedo Valverde in maglia rosa all'esito della quarta tappa, impegnativa e vallonata, che arriverà a Praia a Mare. Ecco il borsino dei favoriti.
  1. Nibali ****
  2. Valverde ****
  3. Landa ****
  4. Rigoberto Uran ***
  5. Tom Dumoulin **
  6. Majka **
  7. Chaves **
  8. Peraud *
  9. Pozzovivo *
  10. Hesjedal *

16 commenti:

  1. Io oltre a Nibali ho qualche dubbio pure su Hesjedal e Pozzovivo. Il canadese non s'è mai visto (il miglior risultato è stato il 60esimo alla Liegi domenica), va bene che sono tre anni che arriva fuori condizione ed esce alla distanza (e già così si preclude almeno il podio) ma così piano non è mai andato. Il lucano invece mi sembra in fase calante, già lo scorso anno alla Vuelta veleggiava intorno alla decima posizione e quest'anno non ha mai brillato in salita e poi ha Peraud in squadra e qualche giorno fa al Trentino mi è sembrato il più brillante in salita dopo Landa.

    In casa Astana se dovessero dargli via libera (io lo farei visto il pessimo Nibali) potrebbero fare un buon risultato sia Fuglsang che Kangert anche se l'estone non si sa se ha la tenuta su tre settimane mentre il danese quando nel 2013 Nibali era il Giro ed ebbe carta bianca fece un buon settimo al Tour.

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  2. Comunque dovessi fare a scale direi:
    *Valverde favorito numero uno.
    *Landa poco dietro (in salita è più forte ma a cronometro lo scorso anno prese minuti e Valverde va forte).
    *Possibilità di podio Chaves, Dumoulin, Peraud e Majka.
    *Possibilità di entrare nella top 5 Nibali se fa una terza settimana come lo scorso anno al Tour perché per come va all'inizio soffrirà, Zakarin, Jungels, Uran.
    Possibilità per la top 10 Pozzovivo, Fuglsang, Anton, Brambilla, Geniez, Firsanov, Niemiec, Monfort, Amador (se non era in squadra con Valverde l'avrei messo fra gli aspiranti al podio), Kruijswijk, Taaramae, Hesjedal.

    E volendosi allargare ancor di più un posto nei primi 20 (che è comunque combattuto perché da punti UCI) se lo possono giocare anche Dupont, Kangert, Ciccone (questo è forte in prospettiva, appena 21 anni, scalatore puro), Gilbert (se si impegna), Atapuma, Formolo, Moser, Dombrowski, Siutsou, Ulissi (come per Gilbert, se si impegna), Wellens (pure lui se si impegna), Visconti, Cunego, Plaza, Roche (se non fosse gregario di Landa pure da top 10), Petrov, Zoidl.

    Aggiunta extra sempre per un posto in top 20 ma solo in caso di defezioni di capitani, guadagni notevoli con fughe o altri eventi particolari/eccezionali Scarponi (dovrebbe essere il quarto in scala gerarchica dell'Astana ma dovesse capitargli l'occasione ne avrebbe la possibilità), Pirazzi (lo scorso anno a forza di fughe c'è andato vicino, ventiduesimo), Kudus (dicono che è forte ma non l'ho mai visto all'opera), Woods (mi sorprese a inizio anno per come andava in salita ma in condizioni normali farà il gregario), Petilli (giovanissimo, va forte ma dubito abbia spazio), Herrada (come per Scarponi), Vanendert (anni fa ci riuscì al Tour, diciannovesimo).

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    1. Peraud, per la prima volta al Giro, nel corso del quale compirà 39 anni, mi era del tutto sfuggito e lo indico tra i favoriti. Su Nibali, concordo, pesano parecchie incognite e la forma non è granché al momento, ma penso che lotterà, aggrappandosi all'orgoglio ed all'esperienza. Poi, bisogna vedere fino a che punto la sua squadra creda ancora in lui.

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    2. Nibali sono due anni che dice "mi fido delle tabelle di Slongo", ma siamo sicuri funzionino? Probabilmente sì ma a vedere lo scorso anno a scoppio ritardato (se non si attaccava all'ammiraglia penso avrebbe vinto la Vuelta). Altro che non voglia avere un approccio conservativo in vista del Tour mi pare sbagliato l'avvicinamento, nelle Ardenne o al Trentino devi già andare forte per vincere un Giro, il passato lo dimostra, salvo rari casi. Lo scorso anno Contador andava forte già a marzo (Tirreno e Catalunya) poi andò in altura a rifinire la condizione, Quintana nel 2014 identico, lo stesso Nibali nel 2013 vinse Tirreno (periodo in altura a rifinire) poi Trentino, nel 2012 Hesjedal fece nono alla Liegi, Rodriguez che in salita era il più forte vinse la tappa più dura alla Tirreno poi le due tappe con arrivo in salita ai Paesi Baschi (perdendo sempre a cronometro, come poi perse il Giro) e la Freccia Vallone, e si potrebbe andare avanti, in tempi non troppo lontani e forse solo Contador nel 2008 arrivò senza preparazione (il famoso Giro che era al mare e fu chiamato pochi giorni prima) ma era talmente superiore quel Contador, il percorso facile fino alla 15 tappa e scarsi gli avversari che è un'eccezione fin troppo particolare.

      Certo una cosa va detta, le vere salite arrivano solo a fine seconda settimana (tra quasi un mese) e andare in crescendo di condizione potrebbe aiutarlo a fine Giro però sono tante la tappe in cui perdere tempo, se arriva alla terza settimana a 5 minuti da Valverde e a 3 da Landa ma pure da Majka se non crollano o si fanno male non li riprendi, puoi fare al massimo un buon piazzamento (per questo l'ho messo da top 5).

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    3. Nibali avrà bisogno, soprattutto nei primi dieci giorni di corsa, dell'assoluta dedizione della sua squadra, che lo scorso anno, al Tour, lo lasciò al suo destino.

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    4. Cosa che probabilmente non avrà mai in una grande squadra se si presenta palesemente fuori condizione, l'Astana poi punta tutto sui grandi giri, nel momento in cui il primo capitano non da garanzie gli altri stanno davanti a proteggere la prima o seconda alternativa altrimenti rischiano di fallire totalmente, lo scorso anno nella prima settimana ne avevano addirittura cinque fra i primi in classifica (Aru, Landa, Rosa, Cataldo, Tiralongo), a precisa domanda in un processo alla tappa il team manager rispose che dovevano tenere per più tempo possibile più alternative possibili in caso fosse saltato il piano A e B (Aru e Landa), quest'anno come minimo terranno davanti Fuglsang, Kangert e Scarponi se Nibali salta.

      Comunque per avere una squadra tutta dedicata dovrebbe andare in una meno ambiziosa o che punta maggiormente sulle classiche così che ci sia meno pressione per fare risultato nei grandi giri. Vedremo cosa farà a fine anno visto che è in scadenza, Vinokourov è dallo scorso anno che gli ha offerto il rinnovo ma non ha firmato, in inverno sembrava volesse andare alla Trek ma dopo averlo sentito si sono tirati indietro per le alte richieste sia economiche che di staff e corridori da portarsi dietro, tante altre opzioni non è che ci siano, forse solo il Principe del Bahrein potrebbe accontentarlo in tutte le sue richieste (sempre che la faccia davvero una squadra già il prossimo anno).

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  3. Questo il mio toto maglia rosa tappa per tappa, nella prima o Cancellara o Dumoulin non credo ci siano altri in grado di batterli a cronometro, e probabilmente chi la prende la tiene due tappe, Kittel da giovane andava molto forte a cronometro (bronzo mondiale under-23) e potrebbe limitare i danni per poi prendere gli abbuoni in volata ma non credo ci provi nemmeno. Nella quarta tappa mi aspetto lo show di Cancellara o per prendere la maglia o per vincere con la maglia, a Roccaraso potrebbe prenderla un corridore da classiche, Valverde, Gilbert (se sta bene), Wellens, la salita però è molto facile potrebbe pure tenere Cancellara o riprendersela Dumoulin a seconda di quanto ha guadagnato il primo giorno. Benevento il finale sale un po', ci fossero pochi secondi fra Cancellara, Valverde, Gilbert potrebbe essere lotta per gli abbuoni ma alcuni velocisti terranno e sarà difficile prenderli. Foligno penso volata o fuga poi c'è lo sterrato e la cronometro, altre due tappe per Cancellara (e Dumoulin, la crono), a Sestola penso uscirà di scena lo svizzero (l'arrivo è facile ma Pian del Falco) e si prenderà la maglia Dumuolin (per la tappa gli stessi di Roccaraso ma dopo la crono pagheranno 1/2 minuti dall'olandese). Asolo è da finisseur quindi i nomi penso più o meno siano quelli più qualche velocista se tiene duro poi una volata e non credo cambi la classifica. Anche nella tredicesima potrebbe tenere l'olandese poi il giorno successivo cederà con 6 passi dolomitici e la prende Valverde, solo un super Landa nella tappa dell'Agnello e in quella della Bonette (ho scritto apposta queste due perché deve attaccare da lontano) potrà togliergliela

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    1. Cancellara, motivato anche dalla sfortunata campagna del nord, una tappa vorrà vincerla al Giro, dove ha corso due volte, nel 2007 e nel 2009, sempre ritirandosi senza successi.

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  4. Intanto spunti interessanti dalle corse in atto, in Turchia gran Niemec in salita, se non era per i ventagli della terza tappa era in lotta per la vittoria, aumentano le possibilità di un posto in top 10. Ieri in volata grande prestazione del giovane Mareczko ma Greipel mi sembra ancora non al top, secondo me ha forzato troppo il rientro alle classiche dopo la rottura della costola in Algarve.

    In Romandia sta andando assai forte in salita Zakarin, buone anche le prove di Uran e Majka (male entrambi però contro il tempo, a differenza del russo), male invece Monfort (che dovrebbe essere l'uomo di punta della Lotto), Hesjedal, Amador e malissimo Jungels (oltre 11 minuti ieri) ma anche Geniez.

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    1. Sempre bello il Giro di Romandia e quest'anno vi partecipano parecchi assi, da Quintana a Froome. Da segnalare, in vista però del Tour, la vittoria a cronometro di ieri di Thibaut Pinot, corridore che stimo moltissimo e che aveva sempre avuto il suo tallone d'Achille proprio nelle gare contro il tempo. Tornando al Giro d'Italia, mi domando come stia Nibali.

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    2. Al Giro di Romandia, assolo di Froome in salita, mentre Pinot si conferma in grande spolvero, terzo oggi e secondo nella generale a 19" da Quintana.

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    3. Comunque, Nibali ha una squadra forte ma piena di incognite. Mi ricorda la Gatorade di Bugno al Tour del 1992: troppi buoni corridori e pochi veri gregari. Partendo male, il rischio di rimanere da solo è alto.

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  5. Fioccano le defezioni rispetto agli iscritti, su tutti Gilbert a causa del dito rotto, corre l'americano Rosskopf al suo posto. Fuori pure Barbin della Bardiani (corre Simion), Woods della Connondale che è caduto alla Liegi, Arslanov della Gazprom (corre Rybalkin), Doesett della Movistar che gli è uscita la placca dalla spalla operata un anno fa (pare corra Betancur ma non è sicuro), De Negri e Kuboki della Nippo (corrono Yamamoto e Stacchiotti), Campenearts della Lotto NL e Conti e Sanz della Southeast (sostituiti da Rodriguez e Zhupa). Ancora nessuna notizia invece su Henao della Sky che che è sotto indagine per anomalie al passaporto biologico e dovrebbe essere sospeso.

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    1. Secondo me, Henao non ci sarà. Assurda, poi, la vicenda di Gilbert, che per quei due balordi, salta il Giro dopo aver penato nella campagna delle Ardenne.

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    2. Senza Henao Landa avrebbe solo Roche in salita se non richiamano qualcuno dalla squadra del Tour (che potrebbe pure essere fuori condizione è inutile). Perfino l'Orica (Chaves, Plaza, Txurruka) e l'AG2R (Peraud, Pozzovivo, Dupont, Kadri) ma anche l'Etixx (Jungels, Brambilla, Verona, De La Cruz) sarebbero più attrezzate per le salite, non un bel biglietto da visita per uno che punta a vincere.

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    3. Ottimo esordio di Nibali, che nel cronoprologo ha inflitto 5" a Valverde e 21" a Landa. Mi pare che sia più in forma del previsto.

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