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domenica 14 febbraio 2016

#Mancinivattene: Inter sconfitta anche a Firenze

Dopo il casuale gol di Brozovic, che ha interrotto un lungo monologo viola, la prova che Mancini è confuso più che mai: Nagatomo spaesato perde Borja Valero, che segna di testa a porta mezza vuota. Nagatomo correrà pure ma non sa giocare a calcio, non ha il senso dello spazio, non conosce i tempi di entrata e di uscita. Oggi in copertura è stato disastroso e solo il gran lavoro di Palacio ha mascherato parte delle sue immense lacune tattiche. Perché gioca Nagatomo? Mistero! Per tacere di Eder, che ha la figura di un commesso viaggiatore alla terza portata in trattoria. Non a caso, appena entrato al suo posto, Perisic dimostra ben altra tenuta. Poi secondo giallo a Telles, espulsione, fuori Palacio e dentro D'Ambrosio. E non Santon! Nagatomo va a sinistra, dove, ma tu guarda!, viene beffato da Babacar per il successo della Fiorentina. #Mancinivattene

11 commenti:

  1. E aggiungo, possesso palla di icardi meno di 30 secondi e 9 palloni toccati
    #mancinivattene

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    1. La prova di Icardi stasera è stata davvero imbarazzante.

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    2. Eloquente il silenzio serbato da Mancini dopo l'ennesima figuraccia. La sua avventura all'Inter è finita. Ci risparmi tre mesi di agonia sportiva e se ne vada. L'Inter, con lui in panchina, bene che vada, finirà sesta!

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  2. La squadra non lo segue piú. Si é messo lo spogliatoio contro dopo le tante uscite contro i suoi giocatori. Ha rovinato una stagione che aldilà della pochezza di gioco, poteva comunque riportare la squadra almeno in champions

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    1. Sottoscrivo: Icardi, per esempio, fa meno del minimo. E lo fa apposta. Il gruppo va per conto proprio. Dovrebbe dimettersi, se avesse rispetto dei tifosi.

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  3. Ma Eder? Tra quante partite la bocciatura?
    Perisic? Ljiaic? Sono diventati tutti brocchi?
    Mi chiedo cosa serva comprare uno come Eder quando hai gli altri due, escludendo Jovetic, che possono ricoprire il ruolo di esterno offensivo.
    Quei 12 mln potevano essere spesi per Soriano,di certo non un regista, ma avrebbe aumentato la qualità a centrocampo e gli inserimenti in zona goal.
    Domenica prossima senza Medel e Kondogbia, chi gioca? Brozovic e Felipe Melo? Spero sinceramente che sia data una nuova possibilità a Gnoukouri, e che non sia sostituito al primo errore.

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  4. Gnoukouri è un'altra vittima delle lune di Mancini: un tempo fuori ruolo alla prima di campionato è bastato ad escluderlo nei mesi successivi. Come deprimere un giovane talento!

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  5. E' evidente come Mancini abbia perso completamente la bussola. La sua gestione del gruppo, confusionaria e compulsiva, ha svilito le pur esistenti risorse a disposizione. In realtà, l'organico dell'Inter è più male assortito che modesto. L'attacco è tra i migliori della serie a. Icardi, ad appena 23 anni, ha festeggiato le cinquanta reti in serie A. Dopo che Mancini gli ha fatto la guerra per molti mesi, attribuendogli responsabilità ovviamente non sue, ci può stare che l'attaccante argentino non sia nelle condizioni psicologiche per rendere al meglio. Mi ricorda l'Higuain del secondo anno di Benitez o, per fare un esempio più recente, il Mattia Destro del Bologna di Delio Rossi. Poi ci sono gli equivoci tattici. il 4 3 3 presuporebbe la presenza di un centrale con doti di regia. Con un centrocampo muscolare come quello dell'Inter, i tre davanti rimangono inevitabilmente a secco di rifornimenti. A questo punto, mi chiedo che senso abbia avuto investire soldi per rinforzare un reparto, quello offensivo, già sufficentemente guarnito, piuttosto che dare qualità alla mediana. E poi, in ultimo, ma non per grado di importanza, Mancini la piantasse di portare avanti le faide interne, di cercare nemici ovunque, di alimentare inopportuni dualismi con i big dello spogliatoio. Lo spogliatoio gli si sta rivoltando contro. Senza un'inversione di tendenza, si rischia il tracollo.

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    1. La colpa più grave di Mancini va ricercata nel suo carattere bizzoso, nella sua umoralità: cambia idea con una facilità estrema, rendendo precario il gruppo. Eder è una sua idea, sbagliata. Nagatomo e Medel, che la nazionale giustamente impiega in difesa, pure. Schiera la squadra come capita, impreca contro la malasorte, gli arbitri ed il mondo intero. Si è persi dietro i suoi fantasmi.

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    2. Mancini non ha perso la bussola, semplicemente sta dimostrando il suo vero valore, che già l'anno scorso aveva dimostrato. La media punti è la stessa, anzi inferiore se togliamo le prime 5 giornate, trascinate da un super jovetic. Manca l'idea di gioco, non il giocatore che crei gioco, ha bisogno di mentalità vincente e non di accontentarsi del compitino. Aggiungiamoci pure le colpe di aver distrutto dei potenziali big, come icardi, capocannoniere a 22 anni, jovetic, ljajic e perisic, giocatori in grado di saltare l'uomo e creare superiorità, eder, un cecchino implacabile, kondogbia un signore centrocampista a predicare nel deserto, brozovic un talento inespresso, telles e santon che hanno grande corsa, tecnica e vivacità, 2 centrali fortissimi fisicamente e velocissimi, eppure...

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    3. Lo scorso anno pronosticai, da solo o quasi, che Mancini avrebbe fatto peggio di Mazzarri, la qual cosa puntualmente avvenne. E non perché abbia doti di vaticinio. Semplicemente, ricordavo bene la precedente esperienza di Mancini all'Inter. Arrivato nel 2004, per due stagioni, con una squadra forte, arrivò staccatissimo da Juve e Milan, fuori dai giochi fin dalle prime giornate. Rilanciato da "calciopoli", nel 2007, secondo la celebre frase attribuita aMourinho, l'Inter di Mancini vinse lo scudetto contro nessuno e nel 2008 all'ultima giornata, dopo l'ingresso di Ibra. Mancini fece malissimo in Europa: terribile l'eliminazione contro il Villareal. Nel 2007, poi, la Champions andò al Milan, lasciato oltre 20 punti dietro in campionato e l'Inter aveva la squadra per vincere. In ogni caso, anche nel biennio 2006/2008, quando arrivarono i due scudetti consecutivi, l'Inter non aveva questo gran gioco. Tutto, o quasi, passava dai piedi di Maicon, allora il migliore al mondo nel suo ruolo, e di Ibrahimovic, cui bastava recapitare il pallone perché qualcosa davanti accadesse. Ma non ho memoria di manovre corali ed avvolgenti, di giocatori valorizzati, di intuizioni di tattiche: la mano del tecnico, come si dice, non mi pare che si vedesse. Sicché, concordo, Mancini è sempre stato questo. Grandissimo giocatore, e sottovalutato, modesto allenatore, e tanto sopravvalutato. Quest'anno, però, c'è un di più in termini di nervosismo e, da quando è tornato, è ancora più volubile, nel chiedere e scaricare subito dopo giocatori, che, tutto sommato, a calcio saprebbero giocare eccome. Insomma, Mancini mai è stato un grande allenatore. Ma, negli ultimi tempi, è persino peggiorato.

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