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domenica 20 dicembre 2015

L'Inter perde in casa con la Lazio: tutta colpa di Mancini

Lo stratega ha finito la scorta. Di buona sorte. Cambia, cambia, si finisce per andare in confusione. Che assurdità aver schierato Montoya al posto di Santon recuperato, aver tenuto fuori il più in forma, Brozovic, aver creduto, insieme a qualche incompetente solone della stampa amica, che il primato in classifica fosse il frutto delle intuizioni del tecnico, della rotazione esasperata dei giocatori. Ma quando mai? La Lazio risorge contro un'Inter dimessa, che tira in porta dopo un'ora. E segna pure, con Icardi, che pareggia il gol di Candreva. Poi, un altro pupillo di "chioma fluente", Felipe Melo causa un rigore, chi l'avrebbe detto?!, e si fa cacciare. Candreva segna ancora sulla ribattuta di Handanovic. Tutta colpa di Mancini, il vero limite, lo scrivo da mesi, di una squadra che, viste le avversarie, potrebbe anche vincere lo scudetto. E lo vincerebbe. Se non ci fosse Mancini alla sua guida. Con i suoi pregiudizi, le sue piccole vendette contro i calciatori che gli rispondono a tono, la sua ossessiva ricerca di distinzione. Come si può pretendere che il gioco scorra con due mediani come Medel e Melo: uno, Medel, basta ed avanza. Biabiany ha grandi limiti, spiegati da quanto corre. Ma, che corre a fare? Il piede resta quello. Ma tutto questo Mancini, come l'Alice di De Gregori, non lo sa. Dimenticavo: Montoya se ne torni a Barcellona.

4 commenti:

  1. Mancini ha detto nel dopopartita che rifarebbe la scelta di lasciare fuori Brozovic e Ljiaic, e che Brozovic non è ancora in grado di fare il centrale, più portato in quella posizione è Guarin.
    E' stato palese sin dai primi minuti che la formazione fosse totalmente sbagliata.
    Montoya sulla destra, poco difensore, a contrastare Felipe Anderson. E' risultato su quella fascia più difensore Biabiany dello spagnolo.
    Centrocampo tecnico e foltissimo quello della Lazio che non puoi contrastare con due fabbri. Tra l'altro, il fatto stesso che Felipe Melo fosse stato richiamato dal tecnico più volte nei primi 20 minuti e che Mancini avesse mandato Brozovic a scaldarsi, smentisce lo stesso allenatore sulle credenziali come centrocampista centrale del croato, ruolo che tra l'altro mi pare ricopra in nazionale.
    Altro errore non togliere Melo dopo il rigore e sostituire invece Telles. Il brasiliano era chiaramente nervoso, l'espulsione è più colpa dell'allenatore.
    Per concludere Brozovic e Ljiaic sono i giocatori più in forma attualmente, devono giocare punto e basta.
    Mancini ha un ego smisurato che deve mettere da parte. Togliere dalla formazione titolare Brozovic e Ljiaic è voler dimostrare che lui è determinante nelle scelte dell'Inter. Sono i due giocatori che più di tutti danno qualità a centrocampo e in attacco, per cui che facesse mea culpa e imparasse la lezione.
    E la Juve è a tre punti...

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  2. Mancini ha sottovalutato l'avversario e i risultati si sono visti. A sto giro, non può, come sovente fa,dare la colpa a Icardi, autore di un'ottima marcatura...

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    1. Icardi ha percentuali di realizzazione altissime, in rapporto alle occasioni da rete. Mancini ha cominciato a criticarlo, facendogli fare qualche panchina dopo che Icardi si era lamentato dei pochi palloni che gli arrivavano. Tipico di Mancini e del suo temperamento ombroso.

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