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lunedì 2 novembre 2015

Federer 88 titoli Atp, batte Nadal, cogliendo il settimo successo a Basilea

La sfida delle sfide, quella tra Federer e Nadal, non andava in scena da quasi due anni. Ieri, a Basilea, superficie sintetica al coperto, ha vinto Federer, che, davanti al suo pubblico ha conquistato per la settima volta il torneo di Basilea, che è risultato anche il suo titolo Atp n. 88. Nell'era Open, solo Connors, 109, e Lendl, 94, hanno vinto più dell'asso elvetico. Nadal non è più quello di qualche anno fa ma ieri è apparso in progresso. Federer, l'ho scritto molte volte, nelle partite al meglio dei tre set, è ancora il migliore.

5 commenti:

  1. Pur avendo vinto questo è il peggior Federer della stagione, peccato perché in forma avrebbe potuto vincere anche quest'anno Shanghai, dove il cemento è molto veloce e a lui congeniale, invece di uscire malamente al primo incontro e avrebbe fatto un percorso assai migliore anche a Basilea dove ha sofferto in 4 incontri su 5 (solo con Sock è andato liscio ma più che altro per impalpabilità dell'avversario) e dubito migliori nelle ultime due settimane.

    Così oltretutto si trova costretto a dover vincere Bercy (cosa che credo sia altamente improbabile) per tenere il numero due a fine anno (e Bercy gli è pure meno congeniale essendo più lento il cemento parigino) visto che nella race è già 600 punti dietro Murray che avrà pure l'extra della Davis (anche non vincesse la competizione per la scarsezza dei compagni quantomeno i suoi due singolari li vince facili contro i belgi e sono 75+75 più i 125 di bonus perché ha già vinto tutti i suoi singolari in tutti i turni).

    Federer IMHO ha pure sbagliato i conti visto che la classifica è basata sui 18 migliori risultati (lui oltretutto per raggiunti limiti di età può pure giocare dei 500 o 250 al posto dei 1000 saltati senza avere uno zero) + le Finals quindi gli rimangono due caselle vuote avendo disputato 15 tornei (16 con Bercy). Forse non gli importa della classifica e gioca solo dove vuole ma nel sorteggio dei tabelloni conta eccome essere il numero 2 o 3, se per esempio in uno slam parte testa di serie numero 3 e viene sorteggiato dalla parte di Djokovic salvo cataclimi ha la finale preclusa mentre giocando dall'altra parte può battere chiunque in semifinale come si è visto contro Murray (a Wimbledon) e Wawrinka (agli US Open) che allo stato attuale sono i più pericolosi dopo Nole.

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    1. Sì, credo che della classifica gli importi meno che in passato. Del resto, è sulla breccia da 15 anni. Concordo sul calo, atletico e di concentrazione, che Federer ha mostrato nelle ultime settimane. Mi domando, però: ma Djokovic quando cala? Il rendimento del numero uno è sbalorditivo.

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    2. Dopo il 2011, stagione più o meno simile a questa per il Serbo come trionfi (3 slam, 5 Master 1000 + Dubai e Belgrado), ha fatto tre anni a livelli decisamente inferiori, vediamo il prossimo anno come va anche se va detto che Murray era ai massimi nel 2012-2013, il Federer del 2012 era fisicamente superiore e ancora non aveva avuto i problemi alla schiena che lo hanno tormentato nel 2013 e costretto a cambiare stile di gioco per ridurre la durata delle partite, il Nadal del 2013 non ne parliamo nemmeno, per me è stato il suo anno migliore visto che un dominio sul cemento come quell'anno da parte sua non si è mai visto, vinse perfino sul velocissimo Cincinnati, il peggio per lui.

      Personalmente penso che anche dovesse calare almeno per il prossimo anno non c'è nessuno che può toglierli la posizione nel ranking, al massimo diminuirà i punti di vantaggio (questo lo ritengo probabile) ma solo perché gli capiterà qualche sconfitta in più. Negli slam solo Wawrinka ha la tenuta di 3/4 ore per vincere una battaglia ma solo se è in giornata di grazia altrimenti non va, Federer lo può battere solo su 3 set vincendo rapidamente in 2 e questo lo può fare solo dove il cemento è molto veloce perché può attuare un gioco d'attacco estremo, Murray già ha detto che giocherà meno perché diventerà padre quindi di certo non starà dietro al ranking e poi contro Djokovic (e anche Federer) perde sempre ultimamente, dietro poi c'è il vuoto, gente come Ferrer, Berdych, Nishikori, il Nadal spompato attuale si giocano la quinta posizione se non ci saranno sorprese clamorose o l'esplosione improvvisa di qualche giovane (cosa che manca da anni).

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  2. Stasera gran prestazione di Federer nel secondo turno di Bercy (inaspettata dopo quelle opache di Basilea), anche se contro un avversario non al massimo (pare fosse infortunato all'anca Seppi) ma su un cemento assai più lento di Basilea quindi meno favorevole allo svizzero. Su un sito dedicato alcuni ipotizzavano che a Basilea fosse limitato dai carichi di allenamento in vista delle Finals che sono tra due settimane, penso che una conferma la avremo vedendo le sue prestazioni nei prossimi giorni, forse non domani che Isner è solo un gran battitore ma un potenziale quarto con Ferrer sarebbe una bella prova per vedere se se la può almeno giocare con Djokovic a Londra.

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    1. Federer ha due ostacoli da superare: l'avanzare dell'età, che reca con sé un immancabile declino atletico, da gestire, e la tenuta nervosa, non sempre all'altezza del suo talento, che spesso gli ha fatto perdere partite vinte. Contro Nadal è accaduto spesso, la prima volta a Roma. Da quando, però, grazie anche ai consigli di Edberg, ha riscoperto il gioco d'attacco, e scende più spesso a rete, Federer sta tornando competitivo ai massimi livelli. Le due finali a Wimbledon ed agli Us Open ne sono la prova. Abbreviare gli scambi gli giova e può allungargli la carriera. Per battere Djokovic in una prova Slam, però, bisogna che il serbo corra un po' meno.

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