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domenica 23 agosto 2015

Nibali espulso dalla Vuelta: caduto riparte e viene sorpreso al traino dell'ammiraglia

A cadere si cade, nel ciclismo. Eppure cadere è qualche volta anche il segno di una condizione approssimativa oltre che di sfortuna. Ma, il punto nemmeno è questo. Nibali, nella prima vera tappa di questa Vuelta 2015, cade, si rialza, insegue, forse presente che, davanti tutti i migliori, la corsa sta per scappargli via ancor prima di cominciare, teso anche dalla concorrenza interna all'Astana di Aru e di Landa. E che fa? Si attacca all'ammiraglia. Lo vedono, perché nel ciclismo moderno ti vedono. Finisce la corsa, attardato di circa un minuto rispetto ai rivali per la vittoria finale e poi, come da regolamento, lo squalificano. Una brutta uscita di scena la sua. Figlia dell'ansia e della paura di non farcela. Altra spiegazione non c'è.

2 commenti:

  1. Ieri è stato un disastro quello dell'Astana, si sono fatti trovare a centro gruppo e sono stati presi in pieno nel cadutone, poi Nibali l'hanno lasciato solo in mezzo alla strada per uno forse due minuti, io ho visto in diretta il fatto e mentre tutti ricevevano assistenza e ripartivano mentre lui era lì abbandonato in vana attesa senza bici, dopo poi è stato lasciato solo a inseguire (hanno fermato un uomo in seguito ma era in salita e dopo poco si è staccato), quella della trainata è stata la ciliegina sulla disastrosa corsa.

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    1. Volevano togliergli i gradi di capitano al Tour alle prime difficoltà, ieri l'hanno sostanzialmente mollato. Il rapporto di Nibali con l'Astana è da tempo che non va.

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