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domenica 19 aprile 2015

Freccia Vallone 2015: i favoriti

Continua la campagna delle Ardenne. Dopo l'Amstel Gold Race vinta da Kwiatkowski, mercoledì 22 aprile 2015, sarà la volta della Freccia Vallone, che si concluderà sul leggendario muro d'Huy. Ecco il borsino dei favoriti.

  1. Joaquim Rodriguez ****
  2. Gilbert ***
  3. Valverde ***
  4. Kwiatkowski ***
  5. Mollema **
  6. Vanendert **
  7. Gallopin *
  8. Gasparotto *
  9. Albasini *
  10. Rui Costa *

6 commenti:

  1. Mercoledì dovrebbero esserci anche Rolland, Quintana e Froome, su quest'ultimo comunque mi sa si rischia sempre rinunci, lo fece alla Liegi lo scorso anno, l'ha fatto alla Tirreno quest'anno quindi è pure recidivo, aspettiamo però la startlist ufficiale che sicuramente ci saranno cambiamenti nelle squadre contando che c'è chi riposerà dopo la campagna del pavè e chi andrà a correre il Trentino che parte martedì.

    Oggi comunque ho visto meglio di quanto pensassi Nibali, se Martin tirava e il campagno non veniva steso dal BMC potevano pure arrivare e se ne ha occasione mi sa riprova pure mercoledì (e anche domenica alla Liegi), di italiani bene anche Nocentini che era davanti a Kwiatkowski prima che partisse e si è beccato un paio di spallate rimanendo chiuso quando l'ha visto uscire alla sua sinistra altrimenti mi sa poteva fare meglio come piazzamento, male Cunego che i telecronisti Rai hanno pompato più volte ed ha imboccato mestamente in coda il Cauberg (era insieme a Mollema e Schleck che poi sono arrivati ancor più indietro) e anche Rebellin da cui mi aspettavo qualcosa in più dopo il brillante quinto posto alla Freccia del Brabante (e anche le prestazioni alla Coppi e Bartali), invece si è limitato a pilotare un compagno (credo Paterski) fino ai piedi del muro. Fra gli altri, come già detto, pessimi Mollema e Schleck che sono naufragati all'ultimo passaggio (imboccare il Cauberg in fondo e beccare un minuto in una salita di nemmeno un kilometro vuol dire manco provarci), malissimo Albasini e Gerrarns che manco si son visti come anche la coppia Astana Boom e Westra che manco hanno finito la corsa, bene invece Dani Moreno che mi sa è stato lasciato libero da Purito visto che il finale non gli era congeniale, Van Avermaet che si vedeva avrebbe voluto andar via ma era bloccato da ordini di scuderia e Matthews che non credevo tenesse così bene in salita, seguendo addirittura Gilbert in sparata, il resto più o meno nelle aspettative che avevo anche se fossi stato in Valverde avrei tirato un bel colpo di reni invece di rialzarmi vedendo Kwiatkowski alzare le braccia prima del traguardo (la Sanremo 2004 insegna cosa può succedere).

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    1. Nibali, in effetti, è in netta ripresa. Mercoledì non so cosa potrà fare, ma correrà per vincere la Liegi domenica.

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    2. Secondo me ci proverà, gli ultimi kilometri ho letto sono stati modificati (hanno inserito una nuova côte a 5,5 km dall'arrivo di Huy) per essere identici all'arrivo della terza tappa del Tour quindi sarà come una prova generale (e si spiega anche la partecipazione di Quintana, Froome, Rolland).

      A latere comunque complimenti agli organizzatori del Tour, quest'anno hanno disegnato un percorso veramente duro fin dall'inizio inserendo tappe tipo classiche fra muri e pavè e hanno inserito tanta montagna nelle ultime due settimane, in una stagione dove c'è un Giro molto facile e con tanto cronometro penso abbia inciso molto sulle scelte di alcuni scalatori, penso per esempio a Purito che ha corso poche volte il Tour preferendo Giro e Vuelta perché più duri e più adatti alle sue caratteristiche.

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    3. Che Nibali ci provi lo penso anch'io. Difficilmente corre nascondendosi. Il problema è che nelle corse di un giorno ha spesso sbagliato i tempi dei suoi attacchi e che in volata è abbastanza fermo. Detto questo ha la classe e l'audacia per realizzare qualunque impresa. Mi domando come stia Quintana. Un suo scatto può fare il vuoto sul muro d'Huy.

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  2. Quanto al prossimo Tour, davvero pochissimi chilometri contro il tempo. Anquetil ed Indurain dubito che avrebbero pattecipato. Nelle prime tappe vento e gruppo affollato saranno le variabili impazzite. Le cadute hanno influenzato tanti Tour.

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    1. La prima settimana è un capolavoro per lo spettacolo, alla seconda tappa rischio vento e ventagli, alla terza côtes e arrivo a Huy, alla quarta il pavè poi addirittura un trittico tutto nel nord della Francia di nuovo a rischio vento e ventagli con l'arrivo di Le Havre alla sesta proprio sul mare, all'ottava arrivo sul Mûr-de-Bretagne. Se a qualcuno va male potrebbe aver già perso il Tour, tra l'altro quest'anno tornano gli abbuoni quindi se uno rimane imbottigliato a Huy o sul Mûr-de-Bretagne rischia di pagare tanto dal vincitore contando che in arrivi del genere già chi arriva sul ventesimo posto paga dai 30 secondi in su fra allungamenti del gruppo e buchi specie se nessuno molla e il gruppo arriva molto numeroso fino alla fine.

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