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domenica 2 novembre 2014

L'Inter perde per 2-0 a Parma: Mazzarri torna in bilico

Non ho visto la partita. Però, alcuni dati sono chiari. Il Parma era reduce dai sei sconfitte consecutive, figlie di una crisi non soltanto di risultati ma anche di gioco. L'Inter aveva bisogno di consolidare quella che sembrava essere una ripresa, per quanto timida, due consecutive vittorie propiziate da due rigori di Icardi. Poi, si gioca, e l'Inter trasforma De Ceglie in Gerd Muller, prende due gol che nemmeno all'oratorio, con il solito Handanovic che impiega una vita a tuffarsi e siamo punto e a capo. Con il Napoli che ha ripreso a correre, il terzo posto si fa più lontano. Ciò che sconcerta sono le dichiarazioni di Mazzarri. Che non si rende conto che un qualunque altro presidente dell'Inter diverso da Thohir l'avrebbe già esonerato. E non solo per il poco che la squadra fa in campo, ma anche e forse di più per come lui, Mazzarri, cerca di giustificarlo. Quel poco. Comunque, Bardi è più forte di Handanovic. Che c'entra? C'entra eccome.

8 commenti:

  1. Il problema non è certo Handanovic. La squadra, come scrivevo ad agosto, è scarsa. Medel era un gregario del Cardiff, dodo una riserva nella Roma, Mvila un bidone tanto che faceva panchina in Russia, Osvaldo era la 4° punta della Juventus. Aggiungiamo che Vidic e Palacio sono ormai ex giocatori. Ad Ausilio è stato chiesto di fare le nozze con i fichi secchi e questi sono i risultati. Ovviamente tra gli imputati c'è anche il modesto piangina Mazzarri, l'allenatore più pagato della A (ultimo regalo della premiata ditta Moratti-Branca). Conosce un solo modulo e non lo cambia a costo di schierare Obi esterno destro. La squadra non ha un gioco ma vive solo degli spunti estemporanei di Kovacic ed Hernanes (quando ha voglia). Un altro che non ha voglia ( o forse è solo scarso) è Icardi. L'argentino gioca con stessa indolenza di Balotelli, ma gode di una critica certamente più benevola. A questo si aggiungono infortuni di 2 uomini chiave (più per mediocrità dei sostituti che per meriti propri) come Osvaldo e Jonathan (si proprio lui che qualche cross riusciva a metterlo in area). Lotteremo per 5-6 posto con Lazio, Fiorentina, Samp e Udinese....

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    1. Handanovic non è da Inter, i suoi fondamentali sono carenti. Sui palloni bassi, poi, è davvero scarso. Per il resto, sono abbastanza d'accordo. Icardi ha poca voglia, si sente arrivato e, soprattutto, è un attaccante che tira e lo fa anche bene, ma, per il resto, ha limiti nella protezione del pallone, non aiuta la squadra a guadagnare campo, fa poche sponde. Peraltro, mi sembra anche piuttosto affaticato. Detto questo, anche con gli infortuni e gli ingaggi sbagliati, l'Inter, in questo mediocre campionato, potrebbe ambire al terzo posto. Ma, Mazzarri, nonostante la vasta esperienza, si è smarrito. Fa polemiche inutili, si sente accerchiato. Ripeto, chiunque al posto di Thohir l'avrebbe esonerato. E più per i comportamenti inadeguati che per i risultati, che pure sono deludenti.

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  2. Tutta colpa delle vittorie fortuite contro Sampdoria e, in particolare, Cesena. Se non ci fossero state, Mazzarri avrebbe svuotato l'armadietto. E sto calvario sarebbe finito. Sia chiaro, l'Inter ha dei limti di organico ma è evidente come le scelte cervellotiche del toscano facciano sì che essa abbia un rendimento ben al di sotto delle sue potenzialità. Palacio ed Icardi sono una coppia d'attacco competitiva. Kovacic è, a mio avviso, la più forte mezz'ala offensiva della serie A. Vidic viene dal Manchester e, sino allo scorso anno, era un signor difensore. La passata stagione, non dieci anni fa, ha totalizzato 36 presenze con i reds. La stoffa non è forse di prima qualità ma un sarto più capace potrebbe di certo confezionare un abito migliore. Se penso a come gioca la Samp, con il modesto Palombo perno del centrocampo, non posso non biasimare lo spocchioso Mazzarri.

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    1. Mazzarri dovrebbe seguire un corso di comunicazione. Riesce a suscitare antipatia a tutte le latitudini. E questo, alla lunga, è un limite difficile da perdonare. Poi, ultimamente, prende anche cantonate tattiche e tecniche. Il problema è che Mazzarri sa fare un solo tipo di calcio, non ha guizzi, non ha idee spiazzanti. E per quel calcio gli mancano gli interpreti e forse anche il tempo. Al suo posto, mi dimetterei. Ormai, ha contro tutti i tifosi e così, con risultati peraltro mediocri, non si dura a lungo.

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  3. Handanovic c'entra eccome anche lui.....non puoi subire un goal cross da fondo campo e palla a un metro da te......ridicolo e goffo il secondo con palla sotto le gambe, da terra,quasi impossibile a ripetersi.
    Per il resto questa è una squadra che attualmente non può giocare con il 3-5-2 e insistere su questo schieramento denota un'incapacità del tecnico a modificare gli automatismi (inesistenti in verità).
    Giocare con soli due giocatori di fascia, uno dei quali è Obi adattato e per giunta dalla parte sbagliata, a destra (a sinistra potrebbe rendere decisamente di più), è un suicidio tattico, perchè non hai sovrapposizioni e ti accentri diventando prevedibile.
    E comunque inizio a credere che questa sia una squadra oramai depressa, per cui servirebbe una sterzata e quindi un cambio allenatore.
    Infine siamo di fronte ad una contraddizione in termini dal punto di vista societario: si intende puntare sui giovani ma con un tecnico in panchina che chiede giocatori affermati.
    Mi pare di capire che Tohir non intenda sborsare un soldo.....a breve San Siro gli farà capire cosa significa essere presidente dell'Inter.

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    1. Sono d'accordo. La squadra è avvilita, abbattuta, insicura. Sicché alla prima difficoltà, al primo gol subito, si squaglia. Mazzarri non vuole rinunciare al suo modulo, non riesce a dare i segnali di una svolta. E sarà esonerato. Nonostante la parsimonia di Thohir, sarà esonerato.

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  4. Se Atene piange, Sparta non ride. Figuraccia dei cugini del Milan, al cospetto del Palermo.

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    1. Possono spendere di meno le due milanesi ultimamente. E si vede. Certo è che avrebbero potuto allocare meglio le proprie risorse, perché altre squadre stanno facendo meglio con una disponibilità economica anche minore.

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