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venerdì 14 novembre 2014

Clamorosa svolta all'Inter: via subito Mazzarri, arriva Mancini, che ha battuto la concorrenza di Zenga. Mancini in panchina nel derby

Manca l'annuncio ufficiale. Sicché si tratta ancora di notizia ufficiosa, di indiscrezione, di rumor. Tuttavia, pare proprio che l'avventura di Mazzarri all'Inter sia finita. Torna Roberto Mancini, dopo il burrascoso addio del 2008. Nel derby sulla panchina dell'Inter ci sarà Mancini. Che avrebbe battuto la concorrenza di Walter Zenga, in lizza fino all'ultimo per la sostituzione di Mazzarri. Peccato, perché Zenga avrebbe meritato più di tutti quel posto così congeniale alla sua storia, al suo carisma ed alla sua anima di condottiero. Dico subito e chiaro che quella di Mancini non mi pare una grande trovata. Ha vinto quando l'Inter era troppo più forte delle altre in Italia, fallendo sempre in Europa. Non so perché Thohir si sia deciso così improvvisamente. Mazzarri aveva fatto il suo tempo, Mancini, però, non mi sembra la soluzione per uscire dalla crisi. Spero, ca va sans dire, di sbagliarmi. E, comunque, io tifavo per Zenga.
* Aggiornamento: è arrivata anche l'ufficialità, con comunicato apparso sul sito dell'Inter, soltanto però circa l'esonero di Mazzarri. La seduta di allenamento del pomeriggio sarà affidata a Beppe Baresi.

2 commenti:

  1. Nel calcio, i cavalli di ritorno, fatte le dovute eccezioni, non fanno grosse riuscite. Spero che Mancini sappia sovvertire questo trend. Di sicuro, è più bravo di Mazzarri. A differenza del toscano, è un amante del bel gioco e non soffre di integralismi tattici. E' stato un giocatore sopraffino tecnicamente e ciò mi induce a pensare che organizzerà la squadra al servizio del suo migliore talento, Matteo Kovacic. Per il resto, auspico un ritorno ad una difesa a 4 con Ranocchia e Medel centrali e Nagatomo e Juan Jesus terzini.

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    1. I suoi primi due anni all'Inter non furono granché. Anzi. Fu, in effetti, un giocatore virtuosissimo, tuttavia, da allenatore, non sempre ha saputo integrarsi con i giocatori di talento, da Recoba a Tevez, tanto per fare due nomi. Ha un carattere spigoloso, questo è il punto. Poi, come allenatore sa il fatto suo. Ma, insomma, non è Mourinho. Lo ripeto, avrei preferito Zenga.

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