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martedì 24 giugno 2014

L'Italia di Prandelli (e di Renzi) perde con l'Uruguay. Fuori al primo turno come nel 2010. Un disastro

Impresa straordinaria. Difficile che potesse riuscire. Ed invece è riuscita. Italia fuori al primo turno contro una modestissima rappresentativa dell'Uruguay, tolti Cavani, Suarez, cascato ancora su di un mezzo cannibalismo, e Godin. Prandelli si è dimesso. E bene ha fatto, dacché le colpe maggiori sono le sue: confuso, spaesato, contraddittorio, del tutto privo di carisma. Ecco le pagelle degli azzurri.
Buffon 6,5: l'eliminazione è colpa della sua mancata uscita con la Costa Rica. Altro che! Stavolta fa una grande parata su Suarez e qualche altro intervento tempestivo. Ma, non decide. Superato
Darmian 4: impossibile credere che sia stato preferito a Santon. Provinciale
De Sciglio 3: non ha fisico né tecnica né acume tattico. Fa il terzino ma non sa crossare. Modestissimo
Barzagli 4: piedi di piombo, nessuna visione del gioco. Comprimario
Bonucci 5: ha piedi appena migliori dei compagni di reparto. Ma, non sa difendere. Modesto
Chiellini 3: scarso, senza appello. Morsicato
Verratti 6: grandi giocate, ma a 50 e passa metri dall'area avversaria. Marginale
Pirlo 5,5: trotterella, il campo scambiato per i giardinetti. Pensionato
Marchisio 1: l'uomo del destino. Falletto di reazione da finto boy scout. Renziano
Thiago Motta 6: subentra e fa la sua parte. Almeno ha personalità. Navigato
Cassano 5,5: non è brillante, ma sa giocare e ci prova fino alla fine. Volenteroso
Balotelli 4,5: uno come lui avrebbe dovuto segnare una tripletta, invece giocherella e si fa ammonire. Non è colpa sua, però, se Prandelli lo sostituisce con, con, con chi lo sostituisce? Parolo? Sfortunato (Balotelli, intendo).
Parolo 3: non ho parole per Parolo. Miracolato che non miracola
Immobile 2: finisce con i crampi l'eroe della rivoluzione. A 24 anni, dopo il vuoto di una prestazione imbarazzante, Ciro esce con i crampi. Scritturato ( da Fabio Fazio a Che tempo che fa, quello è il suo posto). Spompato
Prandelli 0: sbaglia tutto il possibile, cominciando dai capelli. C'hai una certa età e tagliateli! Ascolta la critica, pensa un poco, e persino la folla, che è peggio, e schiera Immobile con Balotelli. Poi, toglie il secondo e si perde il primo per crampi. Nessun attaccante al momento di rimontare. Ma, quanto è forte Pirlo. De Sciglio è un gran terzino, il tiqui taca, il centrocampo rotante. A casa. Purtroppo, assieme a lui, ci va pure l'Italia. Dilettante sbaragliato
Renzi 2: per responsabilità oggettiva. La cifra della sua Italia è la mediocrità. Nessuno sta nel posto che merita. Raccomandato


21 commenti:

  1. Sono d'accordo su molte cose, fatto eccezione per quanto affermato a proposito di Balotelli. La sostituzione è colpa sua, eccome. Indisponente, svogliato, nervoso, protagonista di numerosi alterchi con gli avversari, tanto patetici quanto inopportuni. La sua esplulsione, ad un certo punto, è parsa un'eventualità tutt'altro che remota. Non si poteva, pertanto, fare a meno di sostituirlo. Non certamente a favore del carneade Parolo, ma questo è un altro discorso. Il mio voto è zero. Eroe di cartapesta e simbolo di un'Italia in cui le virtù millantate contano più dei reali meriti. Bracce sotratte all'agricoltura.

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  2. Ha ragione jpp al 100%.
    Un giocatore inutile, anzi utile alla squadra avversaria. Ha rischiato l'espulsione prima dell'intervallo per un fallo di mano,l'unica mossa buona della partita di Prandelli è stato sostituirlo. Il problema è che doveva essere sostituito con Cerci, all'occorrenza anche di fare l'ala e non solo l'attaccante, per cui sarebbe stato utile anche in inferiorità numerica.
    Parolo è una mossa insensata, di un allenatore non in grado di comprendere in che rassegna stesse allenando.
    Detto questo confermo quel che ripeto da un mese....anche in questo caso sarebbero serviti Destro, per pantenere la palla su e far salire la squadra, e Rossi, anche se per soli 45 minuti.
    Cassano ha fallito i grandi appuntamenti sempre, non serviva. Non corre neppure quando la squadra ha bisogno di lui, poteva essere più utile addirittura Insigne, che almeno si sacrifica.
    Comunque spero che con ieri la carriera in nazionale di Balotelli sia terminata....almeno fino a quando da presunto non diventi realmente un campione.

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    1. Balotelli viene sopravvalutato. Anche nella sconfitta. Un'eliminazione al primo turno dell'Italia, non solo oggi, ma nella storia (1950, 1954, 1962, 1974, 2010) è sempre colpa dell'allenatore. Perché l'Italia i giocatori per andare oltre il primo turno li ha sempre avuti. Avendo due soli centravanti di ruolo, Prandelli non avrebbe dovuto schierarli assieme dall'inizio ma alternarli. E, comunque, sarebbe bastato il pareggio? Sì. Occorreva difendere in altro modo. Secondo la migliore tradizione del nostro calcio. Ecco il punto. Bastava tenere lo 0-0 e non era così difficile. Destro, l'avrei convocato pure io. Insigne no. Insigne, autore di tre gol in campionato, stava bene al mare. Oppure in palestra.

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  3. Balotelli ha giocato una partita pietosa ed è stato meritatamente sostituito visto che rischiato l'espulsione ma addossare le colpe su di lui è ingeneroso. A questo proposito trovo anche le parole di Buffon e De Rossi fuori luogo. Ieri sera saltavo da un canale all'altro in tv: da una parte massacravano Mario, da un'altra l'arbitro, e in tutto questo marasma nessuno si preccupava di anallizzare la guida tecnica che, sono daccordo col Narratore, ha il 90% delle colpe.
    Convocazioni inadeguate, oltre che tecnicamente anche numericamente (ieri al momento di rimontare non aveva più punte); moduli tattici preistorici in perfetto stile italiano, per giunta decantati e poi sconfessati; idee di gioco di conseguenza disordinate e con interpreti fuori ruolo; mentalità, anche questa tutta italiana, di difendersi perchè sono gli altri che devo vincere; cambi allucinanti e, dulcis in fundo, attacco di padre Prandelli al direttore di gara. Questo è il calcio italiano, e fa schifo, ribrezzo. Il tutto questo ce la prendiamo con Balotelli, certo non è un fuoriclasse ma neppure se lo fosse stato in questo scempio di Nazionale avrebbe pututo fare la differenza!

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    1. Prandelli ha fallito in modo clamoroso. Ed i suoi errori sono stati evidenti da subito. Fin dalle convocazioni. Ieri sera, sperava soltanto in un colpo di fortuna che non è arrivato.

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  4. Dissento totalmente da certe argomentazioni. Sostenere che Mario Balotelli sia vittima di un accanimento mediatico costituisce una grossolana distorsione della realtà. Il nostro, sinora, ha raccolto elogi e gratificazioni che vanno ben al di la dei suoi meriti. Per quanto mi riguarda, la stampa è stata sin troppo indulgente nei suoi confronti. Altro che fumus persecutionis.
    Sicuramente, la responsabilità della disfatta non può essere addossata a lui. Ci mancherebbe. In uno sport collettivo, le colpe e i meriti sfuggono alle valutazioni individuali. Questo vale per Balotelli come per chiunque altro. Tuttavia, le responsabilità sue e di chi gli ha consentito di lasciarsi andare a certe squallide e irritanti performances sono innegabili. Ci può stare che un attaccante non veda la palla in una sfida nervosa, contratta, al cospetto di un marcatore di valore assoluto come Godin.. Sono situazioni difficili, nelle quali solo un autentico fuoriclasse, quale lui non è, può trovare il modo di esser risolutivo. Non è accettabile che ti metta a passeggiare per il campo ed a fare il deficiente con gli avversari, prendendo un ammonizione e rischiando più volte l’espulsione. Non è accettabile che tu reagisca agli inviti dei compagni a stare attento, facendo volare una sedia. Non è accettabile che faccia come cazzo gli pare, venendo meno alle consegne più elementari. E’ questo è uno dei principali demeriti del Ct: aver creduto che consentire certe licenze lo avrebbe ripagato.
    Un ragionamento da pavido, che ha prodotto l’ineluttabile conseguenza del disastro sportivo.
    Un vincente nato come Deschamps, per molto meno, non ha esitato a mettere all’angolo un fuoriclasse autentico e non putativo come Pogba Ed i risultati lo hanno premiato.
    Poi si può oziosamente discutere sull’esternazioni di Buffon e De Rossi.
    Si può disquisire sull’opportunità di rendere pubblica la propria insofferenza verso chi ha metaforicamente calpestato questa maglia come meno metaforicamente in passato aveva calpestato quella dell’Inter.
    Si può essere più o meno d’accordo. Sta di fatto che il nostro è stato relegato ai maargini negli spogliatoi dell’Inter , del Manchester City, del Milan e della nazionale. Dai paccheri dopo Inter Milan, a quelli dopo Manchester City Sunderland, passando per quelli del Vicente Calderon, in Atletico Milan. Fossi nei panni del giornalista del Sole 24 Ore, un quotidiano storicamente ossequioso dei numeri, prima di rassegnare certe frettolose conclusioni, darei il giusto valore a questi dati statistici.

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  5. E comunque non sappiamo nulla di cosa sia accaduto nello spogliatoio...di certo non per colpa di Buffon e De Rossi.
    Comunque io non parlo più di Balotelli, la penso come JPP, risponde lui per me.
    Spero solo non siano vere le notizie di uno scambio Palacio-Balotelli

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  6. Balotelli, Balotelli, Balotelli. Io dico Prandelli, Prandelli, Prandelli. E Lippi. E Buffon e De Rossi, parliamo di questi due presunti eroi dalla lingua lunga. Loro due c'erano nel 2010: fuori al primo turno. Balotelli o non Balotelli, quando Balotelli è uscito, l'Italia era sullo 0-0, qualificata agli ottavi. De Rossi, l'eroe, si era chiamato fuori per un infortunio misterioso, assente non giustificato nel momento supremo del mondiale. Buffon ha guardato Godin staccare di testa, insieme ai suoi prodi compagni bianconeri. Di Balotelli si parla, per nascondere le colpe di un gruppo scarso. E Ciro il grande? Che ha fatto? E Pirlo barbanera? Il principino Marchisio? Lo stratega Prandelli? Ma, davvero qualcuno crede, può credere, che senza Balotelli la nazionale avrebbe fatto meglio, che Chiellini si sarebbe trasformato in Bobby Moore, Marchisio in Tardelli, Immobile in Riva? Non sarebbe successo. Buffon e De Rossi avrebbero dovuto semmai dichiarare: abbiamo fallito, siamo scarsi, ce ne andiamo a casa senza fiatare. Perché non ce lo possiamo permettere. Invece no, la colpa è sempre degli altri. Prandelli addirittura se l'è presa con chi ha fatto le pulci al suo contratto da poco rinnovato. Una versione pacchiana e rusticana della strategia della tensione. Finti obiettivi, falsi problemi. Scarsi, scarsi, scarsi. Balotelli o non Balotelli, questi sono scarsi. Possono inventare le scuse che vogliono. Tutti scarsi e, più di tutti, Buffon e De Rossi.

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    1. De Rossi, poi, dove ha trovato il coraggio di parlare, uno come lui che si squaglia in tutti i derby? Ogni volta che la partita conti qualcosa di più? De Rossi e Buffon li vedo bene con Gramellini, ospiti fissi di Fabio Fazio. Quello è il loro posto. Oppure in qualche stabilimento balneare di Ostia a cantare con Er Piotta. Pure stonati sono.

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    2. Stavo aspettando. Adesso anche Malagò ha benedetto le esternazioni di Buffon, che ci avrebbe "messo la faccia". Così si parla in Italia di questi tempi. Tempi renziani. Ad ogni modo, se invece ci avesse messo le mani, contro la Costa Rica, l'Italia magari ora sarebbe agli ottavi.

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  7. Premesso che questa squadra sarebbe uscita comunque al turno successivo con la Colombia, qui il problema non è se Balotelli ha giocato bene, ma cosa deve accadere perchè abbandoni il suo atteggiamento di supponenza e diventi giocatore vero.
    Una semifinale di Champions League magari non sarà il top e si diceva che aveva 18 anni....crescerà!
    Un mondiale è il top e ora ha 24 anni. Se non suda e lotta per la squadra in una competizione del genere, la più importante al mondo, quando dovrà farlo?
    E' questo a cui si riferiscono i Buffon e i De Rossi, gente che caccia gli attributi e non possono essere accusati di non averci provato.
    Ecco, è proprio questo il punto, Balotelli non ci prova mai!

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    1. Buffon e De Rossi sono meno carismatici di quanto pretendano. La storia dell'impegno mi convince fino ad un certo punto. E poi, corsa per corsa, nessuno ha corso meno di De Rossi. Additando Balotelli, hanno provato a scansare le proprie responsabilità. Balotelli è andato male ma loro non sono andati meglio.

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  8. Non si fa una figuraccia del genere per colpa di un solo giocatore. La responsabilità del disastro non possono essere solo dell'attaccante bresciano. Fa bene il narratore a ribadirlo con perentorietà. Magari, con altrattanta veemenza, due anni orsono, si sarebbe dovuto rimarcare come non fossero solo i suoi i meriti della trionfale semifinale con la Germania, allorquando il nostro beneficiò degli assist di Montolivo e Cassano che, forse, anche un attaccante di media levatura avrebbe saputo trasformare in goal. Tuttavia, non credo sia questo il punto. Balotelli avrebbe potuto dimostrare di essere un fuoriclasse, quale, in maniera sprezzante, si reputa di essere. Avrebbe potuto provare a cambiare l'inerzia di una gara, per quanto disputata in maniera complessivamente mediocre dall'intera sua squadra. Il campione, quello vero, sa esaltarsi anche nelle circostanze più avverse. Gesta del genere evidentemente non rientrano nel repetorio di Super Mario, buon giocatore e niente più. E, diamine, se uno, anche per colpe non sue, non riesce a lasciare il segno, quantomento dimostri l'attaccamento a quella maglia. Cerchi di fare il massimo ed eviti di prendere allegramente cartellini. Non mi sembra che gli sportivi italiani chiedano troppo. E, francamente, l'insulsa giaculatoria della stampa prevenuta mi sembra davvero poco credibile. Quanto a Buffon, può aver sbagliato i modi e i tempi del suo intervento ma non penso sia stato cosi inopportuno come si vorrebbe far credere. Gioca in nazionale da quando aveva 17 anni. Ha lasciato una traccia indelebile nel trionfo del 2006. E' stato universalmente considerato per anni il migliore interprete del suo ruolo.Dopo una carriera di tale levatura, non si può nenache permettere di esprimere il suo disappunto nei confronti di un ragazzino supponente e borioso. Del resto, e su questo i Talebani di super Mario opportunamente glissano, non mi sembra il primo spogliatoio nel quale il nostro eroe di plastica si ritrova relegato ai margini. Ah si dimenticavo, la colpa è della stampa...

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    1. La stampa italiana è ridicola ed impreparata. Pochissime analisi serie di una spedizione fallimentare, quella prandelliana, con pochi precedenti. Buffon, ripeto, non ha titoli per impartire lezioni a chicchessia. Ha giocato quattro mondiali quattro, fallendo in tre. E mettendoci parecchio del suo. A cominciare dal 2002 contro la Corea del Sud. Nel 2006, l'Italia avrebbe vinto comunque. Un grande portiere, ma non il più grande. Né dell'Italia né della sua generazione. Ci sono, poi, più oltranzisti contro che per Balotelli. Comunque, se debbo scegliere di stare contro qualcuno, meglio contro Buffon. Che ha soltanto fatto il gioco suo e di Prandelli. Invece di parlare della figuraccia azzurra si è parlato del rendimento di Balotelli. Che è stato insufficiente. Come e secondo me di più è stato insufficiente il rendimento di tanti suoi compagni. A cominciare da Buffon e De Rossi.

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  9. La stampa italiana, con buona pace dei più "realisti del re", con Balotelli ha avuto sin troppo indulgenza. La stampa estera avrebbe senz'altro accolto con maggiore disappunto certi atteggiamenti assunti perdipiù in una competizione iridata, con indosso la maglia di una rappresentativa nazionale. Non ricordo che in Inghilterra, patria del "Times" e con una tradizione giornalistica plurisecolare, ci fosse stato un atteggiamento meno severo nei confronti dell'eroe di cartapesta. Sta storia dell'accanimento contro Balotelli è ridicola e patetica. E' uno degli argomenti più insulsi a cui si possa ricorrerre nella pur complicata difesa oltranzista dell'attaccante bresciano. Cosi come è fuorviante dire che l'insofferenza verso Balotelli scaturisca dal suo mediocre rendimento. Il nostro ha giocato male, a tratti malissimo. Non ha dimostrato di essere un fuoriclasse, a dispetto della sua immensa boria. Tuttavia, non è questo o quantomeno non è solamente questo il reale problema. Balotelli è venuto in Brasile a fare la sua ennesima passerella. Le sorti azzurre sono state l'ultimo dei suoi problemi. E' stato relegato ai margini di questo spogliatoio, come puntualmente gli è accaduto in ogni squadra in cui ha militato. Con l'Italia, messa in difficoltà, non certo per sue colpe ma per palesi limiti di organico, invece di lottare, si è messo prima a passeggiare e poi a fare mosse di kung fu, peraltro malriuscite, contro gli uruguagi, guadagnandosi un inutlie cartellino giallo. Oggi, pur di difenderlo, si attacca Buffon. Quattro anni fa si sarebbe dovuto insultare Materazzi, due anni fa Yaya Troure, l'anno scorso i senatori del Milan. Mi chiedo: ma non sarebbe più edificante prendere atto del fallimento di questo borioso ragazzino, incapace di interpretare un ruolo, quello del fuoriclasse, cucitogli frettolosamente adosso da una stampa compiacente e prezzolata?!...Altro che accanimento...

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    1. Ma il post che titolo ha? Ma, ieri, chi ha perso? Ma Balotelli che peso ha avuto nella sconfitta della nazionale? Stiamo al punto: Italia fuori al primo turno. Balotelli non deve partecipare ad un processo di beatificazione e le testimonianze sui suoi comportamenti hanno pochissimo rilievo. Balotelli ha giocato male, l'ha ammesso, l'hanno riconosciuto tutti, anche i suoi estimatori. E, fra questi, anche chi scrive. Gli ho dato 4,5 nelle ultime due partite. Per me il realismo è una corrente letteraria francese, ma anche russa ed italiana, del diciannovesimo secolo. Balotelli ha giocato male. Ripetiamolo anche. Ma, gli altri pure. Anzi, molti di loro hanno giocato peggio e si sono nascosti nel momento della sconfitta. Che Balotelli leghi poco con i compagni è un fatto. Ma, in questa vicenda non ha alcuna importanza. Pirlo è finito per conto proprio e Balotelli non c'entra. Buffon sbaglia le partite importanti da una vita, non soltanto contro il Bayern Monaco nella Champions dello scorso anno o contro la Costa Rica al mondiale brasiliano. Tra gli uomini di sport, vige una regola, generalmente osservata da tutti: le beghe di spogliatoio restano nello spogliatoio. Questa regola è stata violata e non mi è sembrato un comportamento esemplare. Balotelli, in questo momento, sui giornali come sui social network non lo difende nessuno. Tolte poche eccezioni. Per quanto mi riguarda, il suo è stato un mondiale complessivamente mediocre. Detto questo, però, Prandelli ha più colpe. Come il capitano Buffon, come il marmoreo De Rossi, come Pirlo, come Chiellini. Ma, Godin chi doveva marcarlo? Balotelli dalla panchina? Nel 2010, chi doveva segnare, Balotelli da casa sua? Questo gruppo, anzi gruppetto storico, che tromboneggia falsa saggezza ha stancato. Mai un'ammissione di responsabilità. Balotelli magari non verrà più convocato, ma questi, se questi rimarranno gli azzurri, non vinceranno un beneamato alcunché.

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  10. L'espressione "più realista del re" nulla ha a che vedere con la corrente letteraria e risale al dicottesimo secolo, più precisamente al regno di Luigi XVII. Veniamo a questione meno impegnative. Le colpe di Balotelli vanno bel al di là del modesto rendimento in campo. E' inutile ripetere sempre, sino all'ossessione, che anche altri elementi hanno fallito miseramente quest'appuntamento. Ciò è innegabile. Ci mancherebbe. Ma, come già ho detto prima, non è questo il punto. Balotelli ha perso l'occasione per dimostrare di essere un fuoriclasse. Un fuoriclasse sa distinguersi anche quando la squadra arranca. Facile maramaldeggiare quando l'avversario è sotto pressione. Potrei citare innumerevoli esempi, ma, per dovere di sintesi, desisto. Ripeto, ma fallire una manifestazione è un peccato perdonabile. Ciò che è inaccettabile sono certi atteggiamenti che gli sportivi italiani hanno potuto costatare in mondovisione. Dopo aver potuto ammirare il nostro eroe in tutta la sua idiozia con l'Uruguay, mi chiedo che senso abbia chiedersi quanto attendibile possa essere la testimonianza di Buffon. Certe condotte gli sportivi italiani le hanno visto in tempo reale ed hanno il diritto di giudicarle come meglio credono. Evocare un improbabile complotto da parte della stampa e dei compagni di squadra disonesti costituisce un modo per discolparsi e discolpare ci cui, in questo paese, non se ne può davvero più. Se le beghe che riguardano Balotelli sono trapelate da TUTTI gli spogliatoi di cui ha fatto parte, evidentemente il problema non sta negli spogliatoi ma nella pochezza umana di quest'individuo. Del resto, nel maggio 2010, quando vidi la maglia nerazzura gettata sul manto di San Siro, ero certo che la parabola umana e calcistica di Super Mario avrebbe avuto un simile epilogo. Spero solo di non vedere mai più la maglia azzurra indossata da simili individui. L'italia merita di più che una grottesca icona del politically correct.

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  11. Eppure "in claris non fit interpretatio". Ho già scritto che il solo realismo che mi interessi è quello letterario. Con ciò, di tutta evidenza, intendendo che per me realista, come realismo del resto, ha senso quando si faccia riferimento alla realtà, ai fatti, per sintesi, insomma, alla realtà effettuale, per dirla con il Guicciardini. Sicché la radice è res. Realista, come tu lo usi in quel motto, ha invece come radice rex. Ora, per essere più realista del re, bisognerebbe postulare che io abbia un re, un sovrano. Ma, tolto il Padreterno, io di re non ne ho. Tanto meno è un re per me Balotelli. Non lo è stato Rummenigge, non lo è stato Recoba, figuriamoci Balotelli. Di Balotelli sei tu che vuoi parlare, come fa la stampa nazionale. A me di Balotelli interessa il rendimento in questo mondiale. Che è stato mediocre. Per quanto anche peggiore sia stato il rendimento di tanti cosiddetti senatori azzurri. Che dei senatori hanno l'età ma non la saggezza. Hanno incendiato l'aria nell'intervallo di una partita che non era ancora persa, contribuendo ad un'eliminazione vergognosa. Un comportamento inaccettabile il loro, anche perché inutile. Anzi, dannoso. Di Balotelli tutti hanno parlato e scritto. Da qualche ora, però, finalmente, si sta cominciando a parlare anche degli altri. Non è un tennista Balotelli. Gioca assieme ad altri dieci. Parliamo anche di loro. A me interessa di più.

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  12. Ci può stare, nello sport, che un atleta non renda secondo aspettative. Ciò può avvenire per sue colpe o anche per situazioni contigenti quali lo scarso affiatamento con i compagni, il cattivo utilizzo del tecnico o lo scarso rendimento del collettivo intero. Non sono cosi fanatico da censurare Balotelli per questo. Nella sua personale disfatta c'è un innegabile "quid alii". Un professionista, più o meno capace esso sia, non può mettere a repentaglio l'andamento di una partita del mondiale con certi atteggiamenti. Non è accettabile che si metta a fare le mosse di kung fu, che mandi a fare in culo il tecnico che ti riprende, che passeggi per il campo come se stesse facendo un favore agli spettatori. E' inutilie perseverare in questa difesa oltranzista di Balotelli con un argomento cosi scontato e banale. E' verissimo che anche altri abbiano giocato male. Qualcuno ha giocato anche peggio del bresciano. Tuttavia, il sacrosanto risentimento nei suoi riguardi trascende il profilo tecnico. Balotelli è colui che più di ogni altro ha disonorato la maglia azzurra. E' il suo fallimento è il fallimento di un concetto. E' il fallimento del politicamente corretto portato all'esasperazione. Il rispetto della diversità non è un traguardo da perseguire mitizzando il soggetto deviante. Le icone artificiali, alla lunga, si rivelano in tutta la loro pochezza. Cosi è accaduto con Balotelli, gigante dai piedi di argilla. E altro epilogo non ci sarebbe mai potuto essere. L'Italia di Renzi, pessima come giustamente si evidenzia, dovrebbe emanciparsi dal culto dell'apparenza. E' improbabile che ci riesca. Ed in questo, noto una preoccupante continuità con le Italie, quelle berlusconiane e prodiane, che l'hanno preceduta.

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