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domenica 13 ottobre 2013

Classifica dei plurivincitori del ciclismo professionistico su strada. Comanda Merckx

Provo a stilare una classifica provvisoria dei plurivincitori del ciclismo professionistico. Mi spiego meglio, perché sul punto si è fatta spesso confusione statistica. Non tengo conto delle vittorie del circuito dilettantistico, non tengo conto dei successi in pista, dei successi nel cross e dei cosiddetti criterium. Ecco la classifica dei primi dieci. Dalla quale mancano alcuni grandissimi delle due ruote, dagli italiani Girardengo, Binda, Coppi e Bartali al francese Anquetil, tanto per chiarire che i successi si pesano anche, oltre a contarsi. Si accettano suggerimenti e correzioni, anche perché una classifica del genere mi pare che ad oggi mancasse. Classifica aggiornata al 29 maggio 2023. *Suggerisco di consultare anche una classifica dei primi 100, e oltre, ciclisti della storia, da poco pubblicata. Si tratta di una classifica a punti. Merckx, è sempre primo. Un modo rapido per ripercorre, con nomi e vittorie, la più che centenaria storia del ciclismo.
  1. Eddy Merckx 250 vittorie
  2. Mario Cipollini 169 vittorie
  3. Erik Zabel 164 vittorie
  4. Rick Van Looy 161 vittorie
  5. Alessandro Petacchi 161 vittorie
  6. Mark Cavendish 161 vittorie
  7. Sean Kelly 156 vittorie
  8. Freddy Maertens 155 vittorie
  9. André Greipel 153 vittorie
  10. Roger De Vlaeminck 148 vittorie
  11. Giuseppe Saronni 145 vittorie
  12. Bernard Hinault 138 vittorie
  13. Alejandro Velverde 134 vittorie
  14. Francesco Moser 131 vittorie
  15. Laurent Jalabert 128 vittorie
  16. Miguel Poblet 125 vittorie
  17. Peter Sagan 123 vittorie
  18. Tom Boonen 122 vittorie
  19. Robbie McEwen 119 vittorie

13 commenti:

  1. Se non per la statistica,non riesco a comprendere il valore di tale classifica,corridori che corrono solo per la classifica generale,spesso si limitano a controllare la tappa che in altre situazioni potrebbero tentare vincere,mi viene in mente Lance Armastrong che di volate al tour ne ha lasciate ,una anche ad un certo Pantani.

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    1. Quell'Armstrong barava, però. Detto questo, è vero che, soprattutto negli ultimi 20 anni, i corridori interessati alla classifica generale delle grandi come delle brevi corse a tappe hanno spesso privilegiato il successo finale su quelli parziali. Ma, ci sono state e ci sono ragguardevoli eccezioni. Penso a Contador, che raramente si è fatta sfuggire l'occasione di vincere su un arrivo in salita. Insomma, senza soffrire del "cannibalismo" alla Merckx, anche i vari Hinault, Saronni, Moser vincevano un poco dappertutto. Per non parlare di Binda, che ha vinto cinque Giri d'Italia, facendo sempre incetta di tappe. O di Bottecchia, nei due Tour vinti. O degli stessi Coppi e Bartali, che fece sue numerose tappe al Tour dominato nel 1948. Per contro, Indurain, che aveva fama di lasciare qualche vittoria in salita, a Chiappucci come a Rominger, in realtà era fermo in volata. Come dimostra la sua storia ai campionati del mondo, dove vincere contava eccome: sempre piazzato, mai sul gradino più alto del podio. Insomma, la classifica proposta nel post rassomiglia un poco a quella dei gol segnati in carriera e vale più o meno allo stesso modo. Gerd Muller ha segnato più di Maradona ma vale tanto di meno. Così Petacchi, velocista puro, ha vinto più di Bartali e Coppi, ma non regge minimamente il confronto con loro. Volendo trarre delle conclusioni, diciamo che una classifica delle vittorie complessive in carriera individua comunque i corridori che più di altri abbiano lasciato un segno nella storia del ciclismo. Fermo restando, che un Tour de France vale più di una tappa al Tour de France. La mia ammirazione, ad ogni modo, è andata sempre a quei corridori capaci di dominare dappertutto, nelle corse a tappe e nelle corse di un giorno. Oggi, invece, prevale la specializzazione.

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  2. Anche il cannibale si dopava, e' stato addirittura espulso da un giro d'Italia, secondo me non e' degno di occupare il primo posto nella graduatoria del post, anzi non dovrebbe nemmeno esserci.

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    1. Ma, Merckx fu squalificato, tornò dalla squalifica e riprese a vincere. Del resto, sono pochissimi, negli ultimi decenni, i corridori di livello sfuggiti alla mannaia dell'antidoping. Altri, come Armstrong, sono stati colpiti a carriera finita, altri, come Riis, che ha ammesso l'uso di doping al Tour vinto nel 1996, se la sono cavata per il decorso del tempo. Insomma, quella doping è una piaga davvero estesa.

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    2. Cavendish oggi ha eguagliato Hinault per vittorie di tappa al Tour: 28.

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  3. Mi pare che Bitossi dovrebbe essere ai primi posti invece non lo vedo

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  4. Mi risultano 104 vittorie di Bitossi. Tante comunque.

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  5. Mi sembrano, con tutto il rispetto, cifre abbastanza imprecise, inserite per sentito dire. Moser ad esempio non è certo dietro Saronni, ma è il ciclista italiano con più vittorie in assoluto conteggiando i circuiti e secondo dietro Cipollini se si escludono i circuiti. Queste le cifre: Cipollini 163 vittorie
    e 26 circuiti, complessivamente 189 vittorie. Moser 157 vittorie individuali, 6 cronosquadre e 123 circuiti; complessivamente 280 vittorie oltre 6 cronosquadre. Saronni 142 vittorie individuali 1 cronosquadre e 54 criterium; complessivamente 196 vittorie oltre a una cronosquadre. per quanto riguarda i ciclisti internazionali in testa è ovviamente Merckx con ben 277 vittorie (senza conteggiare i criterium/circuiti), cui si aggiungono 14 cronosquadre. Secondo è Rik Van Looy con 167 vittorie oltre a 11 cronosquadre. Terzo Roger De Vlaeminck con 161 vittorie (e una cronosquadre), poi Sean Kelly con 161 vittorie e Francesco Moser con 157 (più 6 cronosquadre, come visto). Luciano Ferrari ferrari54tn@gmail.com

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    1. Nel testo del post, ho scritto che non ho considerato i circuiti. Nemmeno ho conteggiato le cronosquadre, perché non sono competizioni individuali.

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    2. Infatti è una classifica del kaiser. Merckx conta 454 vittorie, seguito da Van Steebergen, Van Looy e Moser con 261

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    3. Opinione legittima, per carità. A me interessava il ciclismo professionistico su strada. Non i circuiti, non la pista. Non le cronosquadre, perché volevo propore una graduatoria individuale.

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  6. Complimenti, anni fa avevo iniziato anche io una statistica del genere ma non l'ho mai terminata. Hai per caso una classifica analoga relativa solo ai corridori in attività?

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  7. Grazie molte. Per quanto riguarda la classifica dei corridori in attività, conto di proporla tra qualche giorno.

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